Stavolta non vi sto a mettere gli articoli, visto che contengono le usuali farneticazioni da menti programmate, però lascio i collegamenti agli articoli per farvi sapere di cosa verterà il futuro referendum sulla legge elettorale.
Arturo Parisi: “Paese a rischio nostro dovere fermare il degrado” | Redazione Il Fatto Quotidiano | Il Fatto Quotidiano
Referendum, che lezione | Antonio Padellaro | Il Fatto Quotidiano
Legge elettorale, Maroni: “Impressionato da firme per referendum, si deve procedere” | Alessandro Madron | Il Fatto Quotidiano
Ora vi spiego perchè, pur avendo trovato un giorno in paese, mentre passavo a comprare il giornale, dei gazebo per raccogliere le firme per questo referendum, non ho firmato, esprimendo tutta la mia risolutezza alla controparte:
1) non credo nei partiti, nel parlamanto e nelle elezioni, tanto più se si tratta sempre di questi partiti di merda.
2) l' elezione diretta dei candidati, per quanto moralmente giusta, nel contesto umano dell' italietta democristiana incentiva il clientelismo, proprio perchè c'è la possibilità di avere un rapporto più diretto e personale con il candidato
3) infine, le scelte dei candidati sono sempre da fare su una rosa di nomi comunque stabilita dai partiti, di conseguenza le prospettive di scelta con la reintroduzione della vecchia legge elettorale, altro non sono che illusioni, e non voglio illusioni, voglio verità che mettano a nudo la realtà
L' unico risultato di questa riforma altro non saranno che più liti in famiglia per imporre di far votare questo o quell' altro coglione di merda, e se presa per buona, è una vittoria per la classe dirigente che ha modo di salvarsi e di avere consenso.
Io non voglio puntellare con riformismi questa classe politica, la voglio deporre alla vecchia maniera.