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mylos
L'uomo, un etiope di 39 anni, colse fiori per la fidanzata: «Vicenda assurda, voglio tornare in Etiopia»
ROMA - «Tornerò in Etiopia, è assurdo che in Italia si possa essere processati penalmente per aver spezzato due rametti di una pianta» El Israel, cittadino etiope 39enne, non riesce a mandar giù l’idea che la Procura di Roma voglia processarlo per aver colto da un oleandro alcuni fiori da regalare alla sua fidanzata. La pena per il reato contestato, danneggiamento aggravato, è da sei mesi a tre anni di reclusione.
PERMESSO DI SOGGIORNO - Nonostante un lavoro regolare e il permesso di soggiorno, l’uomo sta pensando seriamente di rientrare nel suo Paese. La vicenda che vede protagonista lo straniero risale alla mattina del 4 giugno scorso quando il 39enne si trova in via Lanza, vicino alla fermata della metropolitana Cavour, ed inizia a cogliere alcuni fiori da un oleandro. Nel fare ciò spezza involontariamente alcuni rami, due secondo la sua versione, della pianta. Intervengono quindi due agenti poco distanti che, dopo averlo identificato, le denunciano a piede libero. Nei confronti dell’etiope ora il pm Maria Letizia Golfieri chiuso le indagini nei suoi confronti, atto questo che di norma prelude ad una richiesta di rinvio a giudizio. «Siamo di fronte ad una delle anomalie giudiziarie del nostro ordinamento - ha detto il legale dell’uomo, avvocato Gianluca Arrighi - nel quale il mancato riconoscimento legislativo del principio di necessaria lesività e l’obbligatorietà dell’azione penale possono condurre a simili situazioni processuali».
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