La banche non sono degli imbecilli patentati, ma rapinatori raffinati.
Il mestiere delle banche è una arte.
Rapinare senza che la legge li condanni.
Da gli anni '20, con l'avvento delle macchine calcolatrici i banchieri non devono più essere capaci di fare di conto, ma si richiede loro solamente di avere la capacità psicologica di trovare per ogni persona il sistema giusto per bidonarla.
Inoltre la banca ha la funzione di basista per indicare le persone che devono portare i denari in Borsa.
La Borsa che è la maggior invenzione per impedire ad un cittadino di accumulare denari e li gestisca come desidera.
Trasformare le banconote che non si possono svalutare a rotto di collo, in pezzi di carta di cui si decide ogni mattina il loro valore.
Gli unici banchieri corretti che si trovano in letteratura sono il Gatto e la Volpe di Collodi.
Questi due animali indicano dove mettere i soldi, poi le rubano. Però non hanno il difetto dei banchieri normali che dopo aver bidonato i denari vogliono essere ringraziati.
Rapinatori ma anche sadici.
Le banche hanno fatto il salto della qualità oltre due secoli or sono quando è stato standardizzato il trucco che la carta rappresenta solo se stessa, e che ha preso furore dopo il 1971
Non bisogna mai dire “”Cerco una banca seria”” perché è un anacronismo. Se è una banca non è seria. E se è seria non è una banca.
Nazionalizzare le banche è un grosso problema perché andrebbero in mano ai politici che sono dei rapinatori: si ma rozzi. Politici che viaggiano sempre sul tranquillo grazie ai principi di Cesare Beccaria.