Nanni è partito.. La storia di un delitto di stato che tristemente si rinnova

[LIBERAMENTE]

Di Radicalweb.org

Il 5 ottobre 1980 moriva in carcere Nanni De Angelis. Il giovane Nanni, denominato dagli amici "Piccolo Attila", era un militante della formazione di estrema destra "Terza Posizione": uno sportivo, un ragazzo dalla grande passione sociale e politica, dal litigio "facile" , dal carattere difficile e generoso, indomito e guerriero. All'indomani della Strage di Bologna del 2 agosto 1980, il 22enne era stato accusato ingiustamente di essere uno degli autori del vile attentato stragistico: solo in seguito si scopriva che De Angelis il 2 agosto si trovava in campo a Castelgandolfo, intento a disputare le finali nazionali di Football americano ( con tanto di riprese della RAI a documentare la circostanza). ... Continua qui

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Dossier: "Morire di carcere"

i numeri.

[LIBERAMENTE]

Dossier: "Morire di carcere"

i numeri.

Sono gli stessi che ho consultato per il mio articolo. Ti ringrazio per averli postati.

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Sono gli stessi che ho consultato per il mio articolo. Ti ringrazio per averli postati.

è un sito che tengo monitorato da anni.

e sull'argomento è assolutamente il migliore.

e nell'area dossier c'è tantissimo materiale: confronto di tassi di suicidio, statistiche per carcere, per tipologia di reclusione...

se l'argomento interessa a qualcuno (ma ne dubito) lì c'è una miniera.

salud.

[edera rossa]

credo sempre più che sarebbe necessaria una legge che diminuisse gli anni di carcere in funzione delle condizion idella incarcerazione stessa.
In questo modo si avrebbe un atto di giustizia ( che amnistie ed indulti non danno) e si aprirebbe un dibattito permanente sulla condizione carceraria.

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credo sempre più che sarebbe necessaria una legge che diminuisse gli anni di carcere in funzione delle condizion idella incarcerazione stessa.
In questo modo si avrebbe un atto di giustizia ( che amnistie ed indulti non danno) e si aprirebbe un dibattito permanente sulla condizione carceraria.

bah... in realtà le statistiche provano che l'effettiva durata della carcerazione è nettamente inferiore rispetto alla commisurazione della pena inflitta.

dovrei cercare per capire se c'è una statistica sul residuo di pena dei suicidi, ma ritengo che il problema sia fondamentalmente di pessima qualità della vita. c'è anche da dire che siamo solo leggermente più alti che nel resto d'europa... a differenza degli usa dove i suicidi sono circa un terzo di quelli europei (e la durata non conta, ma magari li è solo una questione di controlli ed impossibilità fisica di suicidarsi)

l'indulto funziona ed ha funzionato. non mi stancherò mai di dirlo ma le statistiche sulla recidiva sono estremamente chiare (e si trovano sempre su quel sito). il problema è che non lo puoi fare in maniera sistematica in quanto causerebbe problemi in temini di deterrenza

ergo più che una riduzione del tempo passato in carcere c'è da migliorarne la qualità di vita. a partire dalla riduzione del sovraffollamento. e gli strumenti in carenza di denaro da investire sono due: depenalizzazioni e soprattutto un maggior utilizzo delle misure alternative al carcere anch'esse in tema di riduzione di recidiva molto efficaci.

[CuspideAntares]

Non lo ordina il medico di spacciare droga,non lo ordina il medico di intascare bustarelle,fottere lo stato,andare a rubare o fare il terrorista pazzo.
Sconti di pena,indulto,libertà vigilata,arresti domiciliari vanno ABOLITI.
Qualcuno mi sa dire perchè ci sono centiania di strutture adibite a carcere mai utilizzati? Qualcuno sa spiegarmi perchè i cittadini hanno pagato milioni per strutture detentive mai terminate o mai aperte? Mistero.
Piuttosto che commiserare chi la galera l'ha cercata,cerchiamo di far funzionare QUESTE strutture e pensiamo a far fare il carcere duro non solo a spacciatori,stupratori,pedofili,ladri e criminali,ma anche a banchieri manigoldi,grandi imprenditori truffatori e arruffoni e qualche politico schifoso colluso con la mafia o col vizio di prendere mazzette.
Qualche decina d'anni in una cella buia,senza latrina,senza finestre e con le catene ai piedi toglierebbero anche a un attentatore suicida islamico la voglia di fare "l'uomo al di sopra della legge". Caxxo.ncav:5041:ncav:

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Non lo ordina il medico di spacciare droga,non lo ordina il medico di intascare bustarelle,fottere lo stato,andare a rubare o fare il terrorista pazzo.
Sconti di pena,indulto,libertà vigilata,arresti domiciliari vanno ABOLITI.
Qualcuno mi sa dire perchè ci sono centiania di strutture adibite a carcere mai utilizzati? Qualcuno sa spiegarmi perchè i cittadini hanno pagato milioni per strutture detentive mai terminate o mai aperte? Mistero.
Piuttosto che commiserare chi la galera l'ha cercata,cerchiamo di far funzionare QUESTE strutture e pensiamo a far fare il carcere duro non solo a spacciatori,stupratori,pedofili,ladri e criminali,ma anche a banchieri manigoldi,grandi imprenditori truffatori e arruffoni e qualche politico schifoso colluso con la mafia o col vizio di prendere mazzette.
Qualche decina d'anni in una cella buia,senza latrina,senza finestre e con le catene ai piedi toglierebbero anche a un attentatore suicida islamico la voglia di fare "l'uomo al di sopra della legge". Caxxo.ncav:5041:ncav:

sulle strutture non utilizzate ti rispondo che siamo in italia.

sul carcere superduro come deterrente e come metodo per ridurre la recidiva è sufficiente ricordarti che caso strano i paesi con sistemi di detenzione molto duri sono quelli che hanno i tassi di delinquenza più alti.

ti ricordo che prima o poi (se non metti loro un proiettile in testa) l'ex carcerato torna fuori e credere che un regime duro come quello che descrivi lo trasformi in un 'uomo all'interno della legge' è una speranza vana. così facendo trasformi anche il delinquentello una volta fuori in un criminale fatto e finito.

mi fa specie sentire che questi concetti da criminologia del XIX sec facciano ancora presa nel 2011.

[edera rossa]

bah... in realtà le statistiche provano che l'effettiva durata della carcerazione è nettamente inferiore rispetto alla commisurazione della pena inflitta.

dovrei cercare per capire se c'è una statistica sul residuo di pena dei suicidi, ma ritengo che il problema sia fondamentalmente di pessima qualità della vita. c'è anche da dire che siamo solo leggermente più alti che nel resto d'europa... a differenza degli usa dove i suicidi sono circa un terzo di quelli europei (e la durata non conta, ma magari li è solo una questione di controlli ed impossibilità fisica di suicidarsi)

l'indulto funziona ed ha funzionato. non mi stancherò mai di dirlo ma le statistiche sulla recidiva sono estremamente chiare (e si trovano sempre su quel sito). il problema è che non lo puoi fare in maniera sistematica in quanto causerebbe problemi in temini di deterrenza

ergo più che una riduzione del tempo passato in carcere c'è da migliorarne la qualità di vita. a partire dalla riduzione del sovraffollamento. e gli strumenti in carenza di denaro da investire sono due: depenalizzazioni e soprattutto un maggior utilizzo delle misure alternative al carcere anch'esse in tema di riduzione di recidiva molto efficaci.

alla fin fine fui anch'io favorevole ad un indulto ormai rimasto senza padri.
Tra l'altro , come accenni, la persona che viene scarcerata per indulto tende a rientrare in carceremeno di quello scarcerato per decorrenza dei termini ( ma suppongo anche per amnistia) inquanto rischia di farsi anche il periodo che gli è stato scontato.
Solo che non trovo giuste, proprio come principio, sia l'amnistia che l'indulto che gioverebebro in maniera casuale a certe persone e non a chi ha già finito il carcere od a chi lo farà fra due anni , così come permettono, l'amnistia, a qualcun d i non essere nemmeno condananto e di non subire alcunchè a differnza di chi si troverà nelal stessa situazione in altro momento.
Una sensibile diminuzione di pena ( che si aggiungerebbe alle altre cause di scarcerazione preventiva, e quindi non sarebbe inglobata in modo tale da non finirebbe col servire a niente) a seconda della situazione carceraria subita , sarebbe invece una legge che opererebbe con continuità e che sarebbe anche più facilmente comprensibile a gran parte dei cittadini. Partirebbe dal presupposto che uno è condannato alla privazione di libertà, ma non ad una detenzioen inumana che aumenta le probabilità di malattie.
Ed i cittadini comincerebebro a chiedersi se non sia il caso di avere carceri più umani , dove vengano scontate le pene assegnate. Questo per quanto possa essere giusta e conveniente la risposta carceraria

[Juv]

Di Radicalweb.org

Il 5 ottobre 1980 moriva in carcere Nanni De Angelis. Il giovane Nanni, denominato dagli amici "Piccolo Attila", era un militante della formazione di estrema destra "Terza Posizione": uno sportivo, un ragazzo dalla grande passione sociale e politica, dal litigio "facile" , dal carattere difficile e generoso, indomito e guerriero. All'indomani della Strage di Bologna del 2 agosto 1980, il 22enne era stato accusato ingiustamente di essere uno degli autori del vile attentato stragistico: solo in seguito si scopriva che De Angelis il 2 agosto si trovava in campo a Castelgandolfo, intento a disputare le finali nazionali di Football americano ( con tanto di riprese della RAI a documentare la circostanza). ... Continua qui

Le carceri sono uno dei tristi problemi di questo paese.
Uno stato dove delinquenti conclamati spesso sono "scarcerati per direttissima" da solerti magistrati ed altri poveri cristi che si fanno la galera in 6 in una stanza di 16 mq.

Però, un po' bisogna rassegnarsi. Fra immigrazione sregolata, mafie diffuse e crisi economica, l'entità dei delinquenti non è certo destinata a diminuire.

E sulla cosa non so proprio cosa si possa fare. Fondi per l'edilizia carceraria c'è ne sono pochi. Domiciliari per certa gente, è come rimetterla in libertà. D'indulto non ne vorrei nemmeno parlare.
Cosa fare non ne ho proprio idea.