Originale

Propongo, con un certo ritardo rispetto all'uscita sul blog originale, l'ultimo articolo di Angelo Funiciello, ideatore dell'iniziativa antimafia Funigiglio, a proposito del condizionamento della "mafia del colletti bianchi" sull'economia e in particolare su come freni la crescita.
Urge precisare, a scanso di equivoci essendomi io espresso più e più volte in questo blog contro le idee di crescita e sviluppo, che non si tratta di una mia "inversione ad u" schizofrenica.
Ritengo invece importante l'articolo di Angelo perché, a prescindere al contesto in cui i soggetti produttivi agiscono, una delle condizioni basilari deve essere la garanzia della giustizia.
Da parte mia posso pensare che il sistema del mercato sia già di per sé ingiusto ma se a questa ingiustizia sistemica si aggiunge l'aggravante dell'illegalità manifesta di alcuni soggetti - i quali magari oltre ad essere mafiosi patrocinano a livello istituzionale la difesa del mercato stesso come modello economico ideale - la situazione si fa non solo difficile, ma irrecuperabile.

Come Angelo, nemmeno io posso suggerire una soluzione praticabile immediata al problema della mafia borghese e [im]prenditoriale. Ma il minimo che si possa fare per partire da qualche parte è l'informazione.
Invito tutti a diffondere il più possibile questo e gli altri articoli di Funigiglio sui propri blog, forum, siti e web-tv.



PER LA CRESCITA

Il problema della ridottissima o nulla CRESCITA delle ATTIVITA’ ECONOMICHE in Italia è da tutti sempre più ritenuto e sentito come il problema attuale più grave e bruciante, che assolutamente deve essere risolto al più presto ed in modo deciso e sicuro.
Purtroppo sostanzialmente non vi sono concrete e precise proposte di soluzione da parte di alcuno, mentre le richieste di soluzione sono generali.
Un medio imprenditore con pesanti esperienze specifiche personali si sente in dovere di dire cose importanti al riguardo, facendo anche semplici connessioni logiche, che potrebbero essere utili.
In senso generale, comunque di fondamentale importanza, è scontato che per poter seriamente trovare una soluzione ad un complesso problema la prima ed essenziale cosa da fare è quella di conoscere, di definire e di considerare più approfonditamente possibile tutti gli elementi ed i fattori che caratterizzano ed influenzano il problema stesso.
Riguardo a questo problema della CRESCITA, assistiamo purtroppo al fatto, molto indicativo, che vengono ignorati da parte di tutti i numerosi diversi elementi che qui andiamo a considerare, sicuramente influenti sul problema in modo pesantissimo, essendo importanti fattori economici e di modalità pratiche di svolgimento delle attività economiche ed imprenditoriali in tutta Italia.
Il fatto più eclatante in proposito, che colpisce fortemente per le sue massicce dimensioni, è il riciclaggio compiuto dalle mafie, con i suoi dati ufficiali espressi dalla Commissione Antimafia.
Purtroppo solo raramente si collega la crescita economica con l’etica e la correttezza, come ad es. ha fatto, a Ballarò del 13 settembre 2011, l’autorevole Prof. Giacomo Vaciago, affermando esplicitamente che la “illegalità diffusa” esistente nell’economia italiana allontana gli investitori esteri.
Il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Sen. Giuseppe Pisanu, ha dichiarato che il complesso delle mafie ha riciclato e legalizzato, prevalentemente nel Centro Nord Italia, il valore di 130 miliardi di Euro nel 2009, che sono diventati 140 nel 2010 “pari a 10 finanziarie”.
Egli ha affermato che ciò è avvenuto grazie all’attività della “borghesia mafiosa” e che si è venuta a creare una “organizzazione criminale integrata nella società”, precisando anche la sussistenza di una “vasta complicità delle professioni, banchieri, notai, avvocati, commercialisti, amministratori locali e anche esponenti politici”. Evidentemente il tutto in una ben radicata, occulta intesa di stampo mafioso: la ‘mafia dei colletti bianchi’.
Viene naturale domandarsi che cosa il Presidente della Commissione Antimafia avrebbe potuto dire di più allarmante e di più chiaro sulla nostra tragica situazione che stiamo vivendo in tutta Italia!
Forse per questa chiarezza e per questa tragicità nessuno ha il coraggio di considerare e parlare di questi problemi, che sono i più gravi ed assolutamente da risolvere in un Paese che voglia essere Civile!
Il sottoscritto, Ing. Angelo Funiciello, medio imprenditore lombardo, vittima di questa mafia integrata nella società, ora con l’azienda in Concordato Preventivo Fallimentare, avendo gestito l’attività imprenditoriale per tre decenni e vissuto direttamente per un decennio le tragiche vicende dell’attacco mafioso (mentre la moglie non ha retto e ne è morta), può aver capito queste problematiche ancor più approfonditamente e quindi sentirsi in dovere di illustrare al meglio quanto affermato dal Sen. Pisanu e di precisare i termini della situazione mafiosa come a lui, coinvolto come attore, risulta esistere oggi in tutta Italia. Considerando che oltre alla ‘mafia’ sono ampiamente presenti l’illegalità, la corruzione e la malagiustizia.
Per la maggior chiarezza, i termini per inquadrare queste complesse problematiche ed esprimere al meglio l’analisi della intricata situazione, scaturita dalle esperienze vissute, possono essere i seguenti:
1- Vari tipi di mafie attive nelle diverse zone d’Italia.
2- Come si svolgono le attività delle mafie e loro effetti.
3- Come le mafie sono normalmente intese e considerate.
4- La malagiustizia.
5- Valori numerici dei professionisti complici.
6- Comportamenti degli altri professionisti.
7- Intendimenti e comportamenti dei Cittadini Italiani.
Il sottoscritto ha diverse prove di quanto afferma, di cui alcune pubblicate nel suo sito/blog Contro le mafie per il risveglio etico sociale, inchiesta ford, truffa aggravata, riciclaggio denaro sporco, ford connection. , ed è disponibile per qualsiasi chiarimento ulteriore.

1 – Vari tipi di mafie attive nelle diverse zone d’Italia.
Nel Sud dell’Italia sono presenti notoriamente le storiche mafie siciliane, calabresi, pugliesi, ecc..
Nel Centro-Nord dell’Italia si verificano delle intrusioni delle mafie storiche meridionali, in un certo numero limitato, che vengono perseguite dalle Istituzioni preposte allo scopo.
Ma prevalentemente nel Centro-Nord viene attuato da dette mafie l’enorme riciclaggio del loro denaro illegale, sporco, con finalità di sbiancamento, di legalizzazione.
Nel contempo le dette mafie conseguono anche la conquista del territorio del Centro-Nord, con la conquista del tessuto imprenditoriale, del settore economico e del settore immobiliare.
Poiché questo fenomeno è iniziato decine di anni fa, sviluppandosi sempre più con i valori enormi su menzionati, si deduce che purtroppo tali conquiste sono ora in sostanza completamente compiute; in coerenza con quanto constatano e vivono gli stessi Cittadini attivi ed accorti.

2 – Come si svolgono le attività delle mafie e loro effetti.
Le attività delle mafie storiche meridionali si svolgono come tradizione, con i boss e le loro organizzazioni tradizionali, anche nei casi di intrusione nel Centro-Nord.
Tali attività hanno prevalentemente la finalità di conseguire forti guadagni pecuniari.
Invece l’enorme attività di riciclaggio del denaro illecito e di conquista del territorio avviene per vie travestite di legalità, con la “vasta complicità delle professioni”, di amministrazioni, di politici, di funzionari delle Istituzioni, anche le più specificamente importanti. Cioè con la fervente ed estesa attività della ‘mafia dei colletti bianchi’.
Nel Centro-Nord le enormi dimensioni del riciclaggio e la detta “vasta complicità delle professioni”, in crescendo per la durata di tanti anni, hanno portato al fatto che sostanzialmente tutte le attività economiche, in tutti i settori, sono fortemente, o totalmente, correlate con detta ‘mafia dei colletti bianchi’, spesso essendone completamente controllate.
Ne derivano conseguenze molto negative, quali l’elusione delle norme di sicurezza del lavoro (con conseguenti numerose ‘morti bianche’) ed il completo rischio per gli investitori imprenditoriali che si rifiutino di collaborare con la mafia – come ha fatto il sottoscritto – sia che siano italiani sia che siano esteri.
L’enorme riciclaggio mafioso, che alimenta numerosissime aziende, fornisce loro la possibilità di produrre una concorrenza sleale che può essere veramente incontrastabile per le aziende non mafiose; che quindi hanno difficoltà enormi per stare sul mercato e per non chiudere.
Quantitativamente si tratta di concorrenza sleale criminale di 140 miliardi di Euro all’anno!!
Notare che la mafia non si limita a cercare di impadronirsi delle aziende in difficoltà, in quanto è interessata a qualsiasi tipo di azienda, prendendo di mira particolarmente le aziende più valide e floride, portandole in rischio (con azioni fondamentalmente criminali) ed arrivando ad appropriarsene od a farle fallire – come ha fatto con il sottoscritto.
La ‘mafia dei colletti bianchi’ agisce nei modi il più possibile occulti e sommessi. Rientra nella sua strategia anche il comportamento di darsi un’immagine di persone o organizzazioni legali o addirittura antimafia, facendo realmente delle azioni legali e benefiche, magari a vantaggio di vittime della mafia.
Così facendo la ‘mafia dei colletti bianchi’ del Centro-Nord riesce a mantenersi alquanto occulta ed a ingannare tutti, comprese le Istituzioni, anche le più alte.
Si è quindi venuto a creare sostanzialmente nel Centro-Nord un ‘sistema generale mafioso’ occulto che riguarda tutta la società, produttiva ed amministrativa.
Faccio notare un fatto molto importante, che mi sembra sfuggito a tutti. L’azione molteplice e massiccia della ‘mafia dei colletti bianchi’ è fatto deleterio e distruttivo dell’Economia e della Civiltà del nostro Paese molto più forte dei casi di corruzione e di illegalità, sia pur molto numerosi.
Inoltre si noti che in questo sistema mafioso viene favorita anche l’evasione fiscale, specie dei grandi evasori.

3 – Come le mafie sono normalmente intese e considerate.
Purtroppo permane l’opinione generale che riguardo alle mafie sia il Sud Italia ad esserne caratterizzato e danneggiato, enormemente di più che il Centro-Nord e che quindi l’Economia imprenditoriale si sviluppa molto poco al Sud e contrariamente si sviluppa molto al Centro-Nord, sostanzialmente libero dagli influssi negativi delle mafie.
Arrivando questo sviluppo ad essere considerato prova di non mafiosità del Centro-Nord.
Questo intendimento della situazione mafiosa in Italia, con i suoi effetti nell’Economia, sulla base di quanto è descritto e precisato nel punto precedente, risulta essere assolutamente errato!
Il problema della mafia è più nel Centro-Nord che nel Sud; è più dove è tenuta occultata ed è generale ed accettata, rispetto al Sud, in cui è manifesta e combattuta da molti!
Tutto ciò avviene anche perché, pur conoscendo bene tutto quanto qui sopra descritto e considerato, i vari politici, sindacati, confederazioni, associazioni, ecc. non lo considerano assolutamente!
Così come i mass media, come se fossero in un altro mondo!
Nessuno considera le “10 finanziarie”, pari a 140 miliardi di Euro, attuate criminalmente dalle mafie nel 2010 in tutta Italia, prevalentemente nel Centro-Nord !!
Purtroppo questo intendimento profondamente errato guida attualmente i politici e le Istituzioni, anche le più alte!
Ne conseguono decisioni e provvedimenti errati, con effetti disastrosi, sicuramente non risolutivi dei difficili problemi vitali del Paese! Principalmente proprio per il problema della CRESCITA !!

4 – Malagiustizia.
La nota inefficienza della Giustizia Italiana è ovviamente un fattore causale molto importante nel problema dello sviluppo delle mafie, dell’illegalità e della corruzione. Risulta addirittura che lo sviluppo di tali fattori negativi ha invaso le stesse strutture e diverse persone delle Istituzioni giuridiche.
Ne deriva che più che trattare di malagiustizia si dovrebbe trattare di NON-GIUSTIZIA, che permette ai criminali, mafiosi o non mafiosi che siano, di avere sostanzialmente la sicurezza di poter commettere i crimini che vogliono con la massima libertà, impunemente, ed anche con la ovvia soddisfazione criminale conseguente.

5 – Valori numerici dei professionisti complici.
Ovviamente non è qui possibile esprimere dei numeri, ma ho voluto attirare l’attenzione sul fatto che, data la situazione descritta e gli elevatissimi valori del riciclaggio mafioso, sicuramente la “vasta complicità delle professioni” è fornita da numerosissimi professionisti. Fatto che dà vieppiù sostanza alla gravissima situazione che stiamo vivendo.

6 – Comportamenti degli altri professionisti.
I professionisti che non prestano vera complicità alle mafie, si trovano a lavorare in situazione molto imbarazzante, che sono costretti ad accettare e che in sostanza può portarli a praticare una complicità tacita di sistema. Per fare un lavoro normale, non possono mettersi contro il “sistema”.
Mettersi chiaramente fuori o contro il “sistema” vuol dire fare come ho fatto io come imprenditore, con florida azienda ultratrentennale ora in Concordato preventivo fallimentare, in liquidazione.

7 – Intendimenti e comportamenti dei Cittadini Italiani.
Da quanto sopra espresso, con i riferimenti di prove e con le connessioni logiche naturalmente derivanti, risulta chiaro che i Cittadini Italiani sono oggi in una situazione veramente gravissima, di cui è assolutamente necessario prendano completa consapevolezza.
Noi Cittadini Italiani siamo profondamente ingannati e truffati da parte di tutti: i Politici, le Istituzioni, la Giustizia, i Professionisti, i Sindacati, varie Organizzazioni e Confederazioni, i Mass Media, con gli annessi vari dibattiti televisivi!
L’inerzia ed il silenzio su queste problematiche di valore vitale da parte di tutti costoro sono molto emblematici ed ulteriori prove della situazione falsa ed inaccettabile, sotto controllo mafioso.
I truffatori e traditori non si sono accorti che si sono fatti tradire dal loro stesso silenzio.
Silenzio, che ovviamente più è mantenuto e maggiore è il danno per tutti, anche per gli autori stessi.
L’uguaglianza di comportamento ci porta naturalmente a pensare che siano tutti d’accordo, accordo di sistema, il ‘sistema generale mafioso’ occulto. Risulta evidente che noi Cittadini Italiani, anziché essere in un Paese civile, stiamo vivendo oggi nel marcio più putrido ed insopportabile, vittime di un ‘sistema’ che offende profondamente la nostra DIGNITA’ e la nostra CIVILTA’ ! Sistema che ci impone lente ma atroci torture e morte!
Ovviamente non mi ritengo io qualificato ed in grado di dire che cosa dobbiamo fare. Nel mio piccolo comunque sono molto impegnato a far fruttare per il bene di tutti le mie dolorosissime esperienze personali di imprenditore vittima della ‘mafia dei colletti bianchi’ e della totale non tutela della Giustizia, con il mio sito/blog e mantenendomi a disposizione per qualsiasi chiarimento o dibattito. Nota di consolazione e di incoraggiamento: Più profondo è il baratro, maggiore è lo spazio di slancio per una forte ed elevata emersione !

AngeloFuniciello - Almè 22 settembre 2011