15 OTTOBRE 2011 : RICHIESTA DI DEMOCRAZIA DIRETTA E DI PARTECIPAZIONE ALL’AMMINISTRAZIONE DELLA COSA PUBBLICA.
A chi? Con quali risultati? I vostri sentimenti e risentimenti sono comprensibili, ma non potete chiedere la democrazia diretta a coloro che per ovvi motivi la osteggiano. Se vi appoggiano lo fanno per togliervi la verve ed il fiato, per smorzare il vostro slancio, la vostra forza, per disperdere le vostre energie.
Se volete la democrazia diretta con l’elezione e la revoca dei vostri amministratori, dovete di conseguenza accantonare tutti i capi ed i leader. Proprio a costoro la volete chiedere?
Non lasciatevi quindi abbracciare da nessun partito: sarebbe soffocante.
Risparmiatevi le forze spese in comprensibili ma inconcludenti manifestazioni per costruire immediatamente le basi delle Unicivia. Le elezioni sono vicine e dovete per tempo scegliere i vostri rappresentanti vincolati a voi. Basta capi, basta leader e basta élites.
Provate finalmente a prendere in mano direttamente l’amministrazione della cosa pubblica.
Agite senza cattiveria, senza livore e senza sentimenti di vendetta. Agite solo per il cambiamento; nessuno deve farsi male per aver realizzati i propri diritti, non è più necessario, la violenza non serve. Ricordatevi sempre di Giorgiana Masi e di Carlo Giuliani.
La strada da percorrere è partecipare alle elezioni politiche attraverso la formazione di un’associazione politica (Unicivium) che operi esclusivamente tramite il web, scegliendo i propri rappresentanti, vincolati a chi li vota, da eleggere per inviarli in parlamento. Più parteciperete numerosi, prima si riuscirà ad iniziare ad incidere nell’amministrazione della cosa pubblica.
Evitate gli abbracci soffocanti di partiti, media e confessioni; i conti con loro avrete tempo di farli successivamente, dopo la realizzazione delle Unicivia o come le vorrete chiamare.
Non mettetevi dalla parte del torto: agite, ma nel rispetto della Costituzione e del diritto.
Date corpo, tramite il web, ad un’associazione che non sia un partito, ma che, come un partito, abbia gli strumenti per inviare i propri eletti in parlamento, a presentare e votare le VOSTRE proposte di legge e, cosa non meno importante, ad entrare nelle commissioni parlamentari per scoprire, indagare, capire ed informare l’associazione, cioè voi che ne fate parte e di riflesso la società civile.
Occorre gettare le basi del cambiamento per costruire un futuro diverso e migliore del presente.
Vi sto proponendo una struttura associativa attiva in sostituzione al partito in senso classico, altamente democratica sia al suo interno che verso l’esterno, una struttura che ho ideato e descritto nel mio saggio Unicivium, edito in proprio con ilmiolibro.it , di cui è possibile trovare una sintesi presso il seguente link: Powered by Google Documenti
Bastano poche persone per avviare un tale impianto.
Non è più tempo di rivendicare il diritto alla felicità; è giunto il tempo di impegnarsi in prima persona, più numerosi possibile, per amministrare la cosa pubblica in modo da creare le basi perché sia possibile la felicità.
NON CHIEDETE, FATE!
Matthias von der Schulenburg