Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.
I romani non amano noi meridionali, nonostante la prossimita' geografica.
Certamente ci tollerano piu' di voi settentrionali ma dato che abbiamo invaso la loro citta' e provincia quanto Milano e Torino, un certo grado di insofferenza non mi sorprende.
Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato.
Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.
Ultima modifica di Italiano; 07-10-11 alle 16:14
Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato.
Galeazzi è nato a roma, e parla con un l'accento romanesco.
Dare del meridionale è un atto oltraggioso.
Perché lui medesimo è un meridionale. La multa gli sta bene perché pensando male dei meridionali insulta se stesso.
Colpevole di autolesionismo.
O si taglia o il caos
I romani non amano i terrons e non amano i Padani, ci può stare in quanto si sentono sempre " caput mundi ".
Prova ad immaginare cosa proviamo in Padania a sentire la parlata terronica ovunque, e in particolare nei posti di potere, e immagina ancora il fastidio di sentir parlare romanesco sempre e comunque in TV alla radio, al cinema.
Chi è stato colonizzato culturalmente e ideologicamente dai levantini itaglioni purtroppo siamo noi, che abbiamo pagato e paghiamo un prezzo esagerato.
Comunque è difficile da distinguere.
Messina, barista finisce in coma dopo esser stato colpito da un pugno: fermato l'aggressore
Messina, barista in coma per un pugno
Picchiato e ridotto in coma per essersi lamentato di fronte alla richiesta di un bicchiere d’acqua fatta da un cliente. E’ accaduto venerdì ad un barista di Messina, un 65enne che al momento si trova ricoverato in coma farmacologico a causa di una grave emorragia cerebrale.
Un ragazzino di 13 anni è entrato nel bar di via Santa Cecilia ed ha chiesto un bicchiere d’acqua. Il 65enne, dopo aver bofonchiato un po’, ha accontentato il 13enne che, in tutta risposta, ha reagito buttandogli l’acqua in faccia. Poi è uscito dal locale.
Sembrava finita lì, ma poco dopo il minorenne è tornato insieme allo zio, un uomo di 40 anni. E’ nata una lite e il 40enne, stando a quanto ricostruito dalle autorità, ha sferrato un pugno al barista scortese.
Il 65enne è caduta a terra privo di sensi ed ha battuto violentemente la testa a terra. I due sono riusciti a fuggire, mentre il barista è stato trasportato subito in ospedale e ricoverato nel reparto di neurochirurgia del Policlinico.
Il 40enne è già stato rintracciato ed ha già confessato: sarà il sostituto procuratore Fabrizio Monaco a decidere se chiederne l’arresto o denunciarlo
Acerra (NA): cane in fiamme e con il cranio fratturato – colto in flagranza di reato è denunciato a piede libero
Acerra (NA): cane in fiamme e con il cranio fratturato
Sconforto tra gli inquirenti: la reclusione per i reati di maltrattamento è come uno spot pubblicitario.
di redazione | 04 ottobre 2011
GEAPRESS – I fatti sono accaduti lo scorso 23 settembre, ad Acerra, intorno alle 23.00. Una chiamata al Commissariato di Polizia di Acerra, in provincia di Napoli. La scena che si presenta innanzi ai poliziotti è raccapricciante. Un cane sta ancora bruciando. A chiedere l’intervento della forza pubblica, la moglie di G.D., classe 1948. Forse una causa di separazione in corso, di sicuro strane dicerie su presunte compra vendite di cani di indubbia provenienza. Poi l’ennesimo litigio. Il cane, un rottweiler microchippato ma non risultate iscritto ad alcuna angrafe canina, prende forse le difese della donna. Lui lo lega, esce a comprargli della carne e lo fa mangiare. Poi, prende una grossa pala e gli fracassa il cranio. Il cane non è morto, e subito dopo gli da fuoco. La donna riesce a chimare il 113 e la Polizia di Stato arriva con il cane ancora in fiamme. Colto in flagranza di reato, denunciato a piede libero.
Le indagini sul caso vengono affidate dalla Procura della Repubblica di Nola alla Stazione di Marigliano del Corpo Forestale dello Stato, comandata dal Sovrintendente Geremia Cavezza. Il reato contestato è quello di maltrattamento di animali aggravato dall’uccisione.
“Purtroppo non si poteva fare altro – dice a GeaPress il Sovrintendente Geremia Cavezza del Corpo Forestale dello Stato – Il reato di maltrattamento, pur con l’aggravante dell’uccisione, non consente né l’arresto in flagranza ma neanche, salvo particolari casi di pregiudicati, la condanna definitiva. La pena reclusiva è sotto quella prevista per la punibilità del reato. A volte – conclude il Sovrintendente Cavezza – quando si parla di arresto per chi maltratta gli animali, mi sembra di sentire uno spot pubblicitario“.
Le indagini sono ora coordinate dalla dott.ssa Cristina Amoroso, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Nola. La dott.ssa Amoroso ha subito disposto che il Corpo Forestale provvedesse al sequestro, ed immediata consegna presso un canile della zona, di altri due cani ancora detenuti da G.D. . Un meticcio di piccola taglia ed un incrocio di pastore tedesco. I cani non erano microchippati
Animali che passione - EMERGENZA!.....NAPOLI: CANI ABBANDONATI ALLA CATENA E MALTRATTATI.. CON IL COLLO
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VI CONSIGLIO LA VISIONE DI QUESTO DOCUMENTARIO:
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ALTRO CHE NEGRI E MAGREBINI E LOTTA CONTRO GLI IMMIGRATI!!!