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    Predefinito Rif: Sante messe e iniziative di riparazione per "L'incontro ecumenico di Assisi"


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    Lightbulb Re: Rif: Sante messe e iniziative di riparazione per "L'incontro ecumenico di Assisi"

    Sante Messe di riparazione che speriamo siano state celebrate anche oggi 27 ottobre 2016, anniversario delle precedenti profanazioni di Assisi...

    Sante messe e iniziative di riparazione per "L'incontro ecumenico di Assisi"

    Riporto anche qui quanto ho appena scritto nella discussione seguente:

    Dichiarazione IMBC su "Assisi 3"

    Dichiarazione IMBC su "Assisi 3" di grande attualità, anche a 5 anni di distanza; da leggere e rileggere tutto il n. 65 (sotto ne riporto degli stralci, ma vale la pena di scaricarselo integralmente e di rifletterci con calma, è uno dei migliori della rivista) di "Sodalitium"...
    Oggi 27 ottobre 2016: Vigilia dei Santi Apostoli Simone e Giuda Taddeo, nonché purtroppo 30esimo anniversario del primo nefasto incontro interreligioso e pseudo-ecumenico di “preghiera per la pace” (quella falsa e mondana in netto contrasto con la Pax Christi!) tenutosi ad Assisi il 27 ottobre 1986 per iniziativa di Wojtyla/Giovanni Paolo II 30 anni fa (tra le tante aberrazioni venne tolta la statua della Madonna per mettere al suo posto l'uomo-idolo buddha, sic!!), e quinto appunto dalla sua ripetizione avvenuta il 27 ottobre 2011 ad opera di Ratzinger/Benedetto XVI; anche da Bergoglio
    (il quale il 13 ottobre 2016 nell'anniversario dei 99 anni dal miracolo del Sole di Fatima ha permesso ad una statua di Lutero di varcare il Vaticano, come preludio al suo viaggio a Lund e alla futura probabile "santificazione" dell'eresiarca sassone tanto stimato dal suo emulo piemontese-argentino)
    recentissimamente Assisi è stata nuovamente profanata dai vertici vaticanosecondisti – con una violazione esplicita e spudorata del primo Comandamento e il primo l’articolo del Credo - NSGC, la Chiesa ed il Papato oltraggiati da loro presunti difensori ed esponenti proprio nella patria di San Francesco!
    Auguri invece alle "Edizioni Radio Spada" nate 3 anni fa sempre nel medesimo giorno - il 27 ottobre 2013 - stavolta fausto perché nella Festa di Cristo Re!











    http://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/65.pdf

    “Editoriale pag. 2
    La Compagnia degli Anelli pag. 5
    Sodalitium n. 64: precisazioni e approfondimenti, obiezioni e risposte… pag. 23
    Errata corrige... pag. 40
    L’Osservatore Romano pag. 41
    La questione sociale alla luce del magistero di Leone XIII e negli scritti di don Albertario pag. 44
    Dichiarazione dell’Istituto M. B. C. sugli avvenimenti di Assisi il 27 ottobre 2011 pag. 55
    La Breccia di San Pietro pag. 57
    RECENSIONI pag. 67
    (...)
    Il Santo Vangelo pag. 76
    Segnalazioni librarie pag. 77
    Vita dell’Istituto pag. 80”

    “(…) I tre anelli oggi: i sostenitori del Vaticano II
    La Chiesa cattolica ha sempre condannato le false religioni e la Massoneria; com’è possibile allora che Nathan il Saggio di Lessing sia ora rappresentato nelle Cattedrali? Il fatto nuovo che non può essere ignorato, è il Vaticano II. Fu allora che l’ecumenismo, condannato dall’enciclica Mortalium animos di Pio XI, venne accolto invece come dottrina e missione irreversibile della “Chiesa” (con Lumen Gentium, Unitatis redintegratio, Orientalium ecclesiarum, Dignitatis humanae). Fu allora che venne consacrato il “dialogo interreligioso” fondato su di una visione positiva delle religioni non-cristiane (Nostra aetate), dialogo da estendere anche agli atei (Gaudium et spes, 19-21) nella convinzione che Cristo, incarnandosi, si è unito in un certo modo a ogni uomo (ibidem, n. 22) e che la religione del Dio fatto Uomo si è incontrata e non scontrata con la Religione dell’uomo che si fa Dio (Paolo VI, discorso di chiusura del Vaticano II). La dichiarazione conciliare Nostra aetate, voluta per quel che riguarda il Giudaismo dal l’associazione ebraico-massonica B’nai B’rith (20) per la prima volta presenta positivamente le religioni non cristiane: l’Animismo, l’Induismo, il Buddismo (n. 2), l’Islam (n. 3) e soprattutto il Giudaismo (n. 4) condannando ogni discriminazione per motivi religiosi (n. 5).
    Giovanni Paolo II ha cercato di collegare questa valutazione positiva delle religioni non cristiane collegandola abusivamente alla dottrina patristica dei “Semi del Verbo” (cf Sodalitium, n. 48 pag. 39) e all’Incarnazione (GS n. 22; discorso ai cardinali dopo la riunione di Assisi), rendendo “visibile” tali dottrine praticando egli stesso dei gesti rituali di dette religioni. Per Giovanni Paolo II “la fermezza della credenza dei membri delle religioni non cristiane è a volte un effetto dello Spirito di verità che opera al di fuori delle frontiere visibili del Corpo Mistico” (enc. Redemptor hominis) e “Lo Spirito Santo è persino misteriosamente presente nelle religioni e culture non cristiane. (…) Dello Spirito Santo si potrebbe dire: ognuno ne ha una parte e tutti l’hanno interamente, tanto la sua generosità è inesauribile” (26 marzo 1982).
    Ma è soprattutto nei confronti dell’Islam e del Giudaismo (quello attuale, farisaico-anticristiano, che nulla ha a che fare con quello dei Patriarchi e dei Profeti), ovvero con gli altri due anelli della parabola giudaico-arabo-massonica, che Giovanni Paolo II ha edificato una nuova dottrina. Anche in questo caso, i gesti sono stati significativi: la visita alla Sinagoga e alla Moschea, la preghiera secondo il costume giudaico al Muro del Pianto; tutti gesti ripetuti più volte da Benedetto XVI-Ratzinger. A Parigi, il 31 maggio 1980, e molte altre volte, ha dichiarato che “i musulmani sono nostri fratelli nella fede al Dio unico”; quanto ai Giudei, sono i nostri “fratelli maggiori”, anzi, “i nostri padri nella fede” (Ratzinger) con i quali Dio mantiene ancora l’Alleanza “mai abrogata” (21). Per Ratzinger (a Gerusalemme, 31 maggio 2009) la vita del “credente”, sia esso cristiano, musulmano o giudeo, è simile, viene da Dio e a Lui conduce: “Questa stessa dinamica si riscontra in singoli credenti delle tre grandi tradizioni monoteistiche: in sintonia con la voce di Dio, come Abramo, rispondiamo alla sua chiamata e partiamo cercando il compimento delle sue promesse, sforzandoci di obbedire alla sua volontà, tracciando un percorso nella nostra particolare cultura. (…) Il primo passo di Abramo nella fede, e i nostri passi verso o dalla sinagoga, la chiesa, la moschea o il tempio, percorrono il sentiero della nostra singola storia umana, spianando la strada, potremmo dire, verso l’eterna Gerusalemme (cfr Ap 21, 23)”.
    Per la nuova dottrina conciliare, cristiani, musulmani e giudei 1) adorano lo stesso Dio appartenendo alle tre grandi religioni monoteistiche 2) appartengono alla discendenza spirituale di Abramo, come se fosse secondaria la Fede nella SS. Trinità, nella divinità di Cristo, nell’Incarnazione e nella Redenzione, e come potesse darsi fede sovrannaturale quando non solo si ignorano, ma si negano apertamente questi dogmi rivelati. La riunione di tutte le religioni voluta da Giovanni Paolo II ad Assisi va persino al di là della parabola dei Tre Anelli: “Il nostro interconfessionalismo ci ha valso la scomunica ricevuta nel 1738 da Clemente XI. Ma la Chiesa era certamente nell’errore – scrisse il Gran Maestro Corona – se è vero che il 27 ottobre 1986 l’attuale Pontefice ha riunito ad Assisi uomini di tutte le confessioni religiose per pregare assieme per la pace. Cos’altro cercavano i nostri Fratelli quando si riunivano nei Templi, se non l’amore tra gli uomini, la tolleranza, la solidarietà, la difesa della dignità della persona umana, considerandosi eguali al di là del loro credo politico, del loro credo religioso, del loro colore della pelle?” (Hiram, primavera 1987).
    Scrive pure Padre Rosario Esposito, S.SP, già da noi citato:
    “Il 27 ottobre 1986 Giovanni Paolo II invita ad Assisi i capi supremi di molte religioni. Tutti pregano per la pace, ognuno resta nella propria religione, e prega con le proprie formule. Lo spirito di Assisi, che già si era espresso infinite volte, anche se in termini meno solenni e pubblici, ha poi compiuto molti altri passi. La Massoneria è stata istituita esattamente per impostare questo spirito e lo ha codificato fin dal primo giorno della sua fondazione…” (22).
    Joseph Ratzinger, che già ha beatificato il responsabile della prima riunione di Assisi, si è fatto promotore, per il 25°anniversario, di una seconda riunione da lui presieduta di questa grande Loggia moderna, che si dovrà tenere tra poco.”
    (…) I tre anelli oggi: nei nostri ambienti, in marcia verso Assisi! (quella di Wojtyla, non quella di San Francesco)
    Pellegrini della verità verso Assisi. Un approfondimento sui passi di Benedetto XVI…
    Sabato 1 ottobre i “tradizionalisti” versione “Motu proprio” si mettono in marcia verso… l’incontro delle religioni di Assisi, incredibile ma vero! Messa (?) di Mons. Pozzo, partecipazione dei Francescani dell’Immacolata e del solito Bux (vedere la locandina) ecc. Già alle GMG di Madrid erano presenti ex-lefebvriani, e persino il vescovo Rifan acclamante Kiko Arguello (catecumenali), ed è stata celebrata una messa (?) nel cosiddetto “rito romano antico”. Ora, persino “lo spirito di Assisi”. Paolo VI perseguitava chi voleva rimanere cattolico, Ratzinger lo fa diventare ecumenista. Avanti col “rito romano antico” (celebrato magari da sacerdoti ordinati col rito antiromano moderno) verso la religione universale del rabbino Benamozegh!
    (…) Contro i “tre anelli”, Cristo via verità e vita.
    Il Cattolicesimo integrale Molto ancora si potrebbe dire, giacché innumerevoli sono i reggimenti della “compagnia degli Anelli”. Concludo però con un messaggio di speranza. Si può, ancor oggi, opporsi all’invito seducente di entrare nel Tempio Universale Ecumenico delle Religioni. Occorre però essere disposti a essere rigettati dal Mondo, e credere non solo a parole ma nei fatti che Cristo è Via, Verità e Vita, ad esclusione di chiunque altro, che sola vera è la sua Chiesa, Cattolica, Apostolica e Romana, fuori della quale non vi è salvezza, che occorre per questo rigettare ogni forma di Modernismo e Neo-Modernismo, togliendogli ogni autorità e legittimità. È il programma che fu di San Pio X, e di coloro i quali, con lui, integralmente cattolici, lottarono contro l’eresia modernista. Oggi tocca a noi. Non basta condannare i modernisti ormai morti e giudicati da Dio, che non possono più nuocere (se non tramite i loro scritti): sono i modernisti di oggi, ben vivi e potenti, prestigiosi e influenti, che occorre saper denunciare, dai quali occorre separarci. E pochi hanno il coraggio di farlo.”

    Segnalazioni: Sodalitium n. 65 | Federici Blog


    Oratorio del Preziosissimo Sangue: ottobre 2007
    “Comunicato dell’Istituto Mater Boni Consilii sul prossimo incontro ecumenico di Napoli (21-23 ottobre 2007)
    La Santa Sede ha condannato a più riprese la partecipazione dei cattolici agli incontri ecumenici: Pio XI con l’enciclica “Mortalium animos” del 6.1.1928, Pio XII con l’enciclica “Orientalis Ecclesiae” del 9.4.1944, il Sant’Uffizio con il Decreto del 5.6.1948 e con l’Istruzione del 20.12.1949.
    In particolare Pio XI, nella “Mortalium animos”
    , scriveva:
    “… Di qui il frequente indire che fanno, con notevole intervento di persone, di congressi, riunioni, conferenze cui sono indifferentemente invitati a discutere infedeli di ogni gradazione e cristiani e perfino infelici apostati da Cristo che ne ripudiano con pertinace ostinazione la natura e missione divina. Simili tentativi non possono in nessun modo riscuotere l’approvazione dei cattolici, fondati come sono sul falso presupposto che tutte le religioni siano buone e lodevoli in quanto tutte, pur nella diversità dei modi, manifestano e significano ugualmente quel sentimento, a chiunque congenito, che ci rivolge a Dio e ci rende ossequienti nel riconoscimento del suo dominio. Teoria questa non solo erronea e ingannatrice, ma che attraverso una deformazione del vero concetto religioso conduce insensibilmente chi la professa al naturalismo ed all’ateismo.”
    Il Papa Pio XI continuava ammonendo che: “è evidente che non può la Sede Apostolica prendere parte a queste riunioni né è permesso in alcun modo ai cattolici aderire o prestar l’opera propria a tali iniziative; così facendo attribuirebbero autorità ad una falsa religione cristiana, assai diversa dall’unica Chiesa di Cristo … risulta quindi evidente, venerabili fratelli, il motivo del permanente divieto posto da questa Sede Apostolica ai fedeli di partecipare a riunioni degli acattolici.”
    Quello che i Papi hanno sempre condannato, negli ultimi venti anni viene attuato da coloro che occupano materialmente il trono di Pietro. Giovanni Paolo II, con la giornata ecumenica di Assisi del 27 ottobre 1986, ha inaugurato una serie di incontri con le “chiese” dissidenti e con le religioni non cristiane: il cosiddetto “spirito di Assisi” ha contribuito alla diffusione del relativismo religioso e alla perdita della fede di tanti cattolici, senza per l’altro determinare la conversione degli acattolici alla Chiesa di Cristo.”


    Ratzinger e la giornata massonica di Assisi | Federici Blog
    “Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 79/11 del 20 ottobre 2011, San Giovanni Canzio
    Ratzinger e la giornata massonica di Assisi
    L’ecumenismo (dentro la Chiesa, contro la Chiesa), condannato da Pio XI con l’enciclica Mortalium animos, è il cavallo di troia della massoneria in ambito cattolico per l’edificazione della religione universale.
    Sull’argomento riportiamo alcuni passaggi dell’enciclica di Pio XI e presentiamo il programma della prossima giornata ecumenica di Assisi voluta da Benedetto XVI per ricordare il 25° anniversario della giornata del 1986 organizzata da Giovanni Paolo II.
    Come nel 1986, la profanazione di Assisi segna la frontiera tra i difensori della Fede cattolica e le sentinelle (progressiste, conservatrici o pseudo-tradizionaliste, col rito di Paolo VI o col rito di San Pio V) del modernismo: “Chi non è con me è contro di me” (Lc 11, 15-26).
    Non solo: come ricordato nell’editoriale del n. 64 della rivista Sodalitium, “Ratzinger sta applicando – volens nolens, scienter vel non – il programma di quella che Mons. Jouin, approvato da Pio XI, chiamava la Giudeo-massoneria”.
    L’enciclica Mortalium Animos di Pio XI (6 gennaio 1928)”


    http://www.chiesaviva.com/466%20mensile.pdf
    http://chiesaviva.com/raccolta%20giovannipaoloII.pdf


    DICHIARO IL RIFIUTO DEL TERZO RADUNO INTERRELIGIOSO AD ASSISI - domusmarcellefebvre110815
    “DICHIARO IL RIFIUTO DEL TERZO RADUNO INTERRELIGIOSO AD ASSISI Don Floriano Abrahamowicz”
    http://www.traditio.it/SANPIETRO/201...%20da%20R_.pdf





    Radio Spada
    27 ottobre 1986 - 2016: 30° anniversario della riunione di Assisi voluta da Giovanni Paolo II.

    «Se qualcuno si unisce in preghiera con uno scomunicato, anche in una casa privata, sia scomunicato anche egli.» (Canoni Apostolici, can. 10)
    «[Se qualcuno dirà che] È libero a ciascun uomo di abbracciare e professare quella religione, che colla scorta del lume della ragione avrà riputato essere vera [sia anatema].» (Papa Pio IX, "Con quanta cura" § III, XV)
    «[Se qualcuno dirà che] Gli uomini nell’esercizio di qualsivoglia religione possono trovare la via della eterna salute, e conseguire l’eterna salute [sia anatema].» (Papa Pio IX, Con quanta cura" § III, XVI)
    «La professione di fede dei trecentodiciotto santi Padri, raccolti a Nicea di Bitinia non deve essere abrogata, ma deve rimanere salda; si deve anatematizzare ogni eresia, specialmente quella degli Eunomiani o Anomei, degli Ariani o Eudossiani, dei Serniariani e Pneumatomachi, dei Sabelliani, dei Marcelliani, dei Fotiniani e degli Apollinaristi.» (Concilio Costantinopolitano I, can. I)
    «Tutti gli dèi delle nazioni sono demoni» (Sal 95, 5)
    «Scomunichiamo e anatematizziamo ogni eresia che si erge contro la santa, ortodossa e cattolica fede, come l'abbiamo esposta sopra. Condanniamo tutti gli eretici, sotto qualunque nome; essi hanno facce diverse, ma le loro code sono strettamente unite l'una all'altra, perché convergono tutti in un punto: sulla vanità. Gli eretici condannati siano abbandonati alle potestà secolari o ai loro balivi per essere puniti con pene adeguate. I chierici siano prima degradati della loro dignità; i beni di questi condannati, se si tratta di laici, siano confiscati; se fossero chierici, siano attribuiti alla chiesa, dalla quale ricevono lo stipendio. [...] Decretiamo, inoltre, che quelli che prestano fede agli eretici, li ricevono, li difendono, li aiutano, siano soggetti alla scomunica; e stabiliamo con ogni fermezza che chi fosse stato colpito dalla scomunica, e avesse trascurato di dare soddisfazione entro un anno, da allora in poi sia ipso facto colpito da infamia, e non sia ammesso né ai pubblici uffici o consigli, né ad eleggere altri a queste stesse cariche, né a far da testimone. [...] Se poi si tratta di un chierico, sia deposto dall’ufficio e dal beneficio: infatti chi ha una colpa maggiore, sia punito con una pena più grave. Chi trascurasse di evitarli, dopo la dichiarazione di scomunica da parte della chiesa, sia colpito dalla scomunica fino a che non abbia dato la debita soddisfazione.
    I chierici non amministrino a questi uomini pestilenziali i sacramenti della chiesa; né osino dare ad essi sepoltura cristiana; non accettino le loro elemosine o le loro offerte. Diversamente, siano privati del loro ufficio, e non tornino mai più in suo possesso, senza un indulto speciale della sede apostolica. La stessa disposizione va applicata a qualsiasi religioso, senza tener conto dei loro privilegi in quella diocesi, in cui avessero avuto l'ardire di provocare tali eccessi.» (Concilio Lateranense IV, cost. III)”

    Radio Spada è più arrogante chi dice la verità o chi impugna la verità conosciuta? noi siamo sicuramente limitati, ma opporsi esplicitamente alla parola infallibile dei pontefici non è supponenza e superbia intollerabile?”



    Radio Spada
    “tanti auguri a noi! 3 anni!”
    Oggi, Festa di Cristo Re, annunciamo la nascita delle Edizioni Radio Spada | Radio Spada
    http://i0.wp.com/radiospada.org/wp-c...0/cristore.png




    Radio Spada
    “27 ottobre 2016: VIGILIA dei Ss. Simone e Giuda Taddeo, apostoli.”








    Vigilia dei Ss. Simone e Giuda Taddeo - Sodalitium
    “27 ottobre, Vigilia dei Santi Simone e Giuda Taddeo, Apostoli.
    Concedine di grazia, o Dio Onnipotente, che come noi preveniamo il glorioso anniversario dei tuoi Apostoli Simone e Giuda, così essi prevengano in nostro favore la tua Maestà per meritarci i tuoi benefizi. Per nostro Signore Gesù Cristo.”
















    P.S. Riporto quanto ho scritto qui il 4 ottobre 2016, San Francesco:


    4 ottobre - S. Francesco d'Assisi
    https://forum.termometropolitico.it/...-assisi-4.html

    PAPA BENEDETTO XV nella LETTERA ENCICLICA SACRA PROPEDIEM denunciava già certe falsificazioni moderniste - tipiche del "papa" che oggi ne usurpa il nome il quale lo presenta come un "ecologista" o peggio come un "ecumenista" fautore del "dialogo interreligioso" e della "pace" mondanamente e mondialisticamente intesa - del pensiero di SAN FRANCESCO:




    https://w2.vatican.va/content/benedi...propediem.html
    “LETTERA ENCICLICA SACRA PROPEDIEM DEL SOMMO PONTEFICE BENEDETTO XV AI PATRIARCHI, PRIMATI, ARCIVESCOVI, VESCOVI ED AGLI ALTRI ORDINARI LOCALI CHE HANNO PACE E COMUNIONE CON LA SEDE APOSTOLICA,
    IN OCCASIONE DEL SETTIMO CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DEL TERZ'ORDINE FRANCESCANO
    Venerabili Fratelli,
    salute e Apostolica Benedizione.
    Noi riteniamo assai opportuna la prossima celebrazione del settimo centenario del Terzo Ordine della Penitenza. A raccomandarla a tutto il mondo cattolico con la Nostra autorità apostolica, Ci induce innanzi tutto la certezza che essa riuscirà di grande vantaggio al popolo cristiano, ma c’è anche qualcosa che Ci riguarda personalmente. Infatti nell’anno 1882, quando fra il plauso commosso dei buoni fu celebrato solennemente il centenario della nascita del Santo di Assisi, Ci ricordammo con soddisfazione che anche Noi volemmo essere iscritti fra i discepoli del grande Patriarca, e nella insigne basilica di Santa Maria di Ara Coeli, officiata dai Frati Minori, vestimmo regolarmente l’abito dei Terziari Francescani. Pertanto, ora che per volontà divina siamo stati assunti alla cattedra del Principe degli Apostoli, ben volentieri, anche per la Nostra devozione verso San Francesco, cogliamo l’occasione che Ci viene offerta per esortare i fedeli della Chiesa di tutto il mondo ad iscriversi espressamente — o, se già iscritti, ad operare con impegno — a questa istituzione del santissimo uomo, la quale ancor oggi risponde meravigliosamente ai bisogni della società.
    Innanzi tutto conviene che ognuno abbia un’idea esatta della figura di San Francesco, in quanto taluni, secondo l’invenzione dei modernisti, presentano l’uomo di Assisi poco obbediente a questa Cattedra apostolica, come il campione di una vaga e vana religiosità, tanto che egli non può essere correttamente chiamato né Francesco d’Assisi né santo.
    In verità, le rilevantissime e imperiture benemerenze di Francesco verso il cristianesimo — per le quali egli a ragione fu definito quale sostegno fornito da Dio alla Chiesa in un’età delle più burrascose — trovarono il loro coronamento nel Terz’Ordine, il quale, meglio di qualunque sua altra impresa, mette in luce la grandezza e l’intensità del suo ardore nel propagare ovunque la gloria di Gesù Cristo. Egli infatti, considerando i mali da cui era allora travagliata la Chiesa, fu preso da un desiderio immenso di innovare tutto secondo i princìpi cristiani; e a tale scopo fondò una duplice Famiglia religiosa, una di frati e l’altra di suore, che, professando i voti solenni, dovevano seguire l’umiltà della Croce; ma non potendo accogliere nei chiostri tutti coloro che a lui da ogni parte affluivano per mettersi sotto la sua disciplina, pensò di fornire anche a coloro che vivevano nel turbinio del mondo un modo di raggiungere la perfezione cristiana. Pertanto istituì un vero Ordine, quello dei Terziari, non vincolato da voti religiosi come i due precedenti, ma similmente conformati a semplicità di costumi ed a spirito di penitenza. Così egli per primo concepì e felicemente attuò, col divino aiuto, ciò che nessun fondatore di famiglie regolari aveva in precedenza escogitato: cioè di rendere comune a tutti il tenore della vita religiosa.
    Di lui va ricordato quanto egregiamente dice Tommaso da Celano: « Artefice veramente esimio, sotto la cui formazione religiosa, con lode degna di essere esaltata, si rinnova nell’uno e nell’altro sesso la Chiesa di Cristo, e trionfa una triplice schiera di gente che vuole salvarsi » [1]. Dalla testimonianza di un uomo così autorevole e contemporaneo del Santo, si comprende con facilità quanto profondamente Francesco, con questa Istituzione, abbia scosso le moltitudini, e quale salutare rinnovamento abbia tra esse operato. Pertanto, come non si può dubitare che Francesco sia stato il vero fondatore del Terz’Ordine, allo stesso modo che lo era stato del primo e del secondo, così senza dubbio egli ne fu il sapientissimo legislatore. In ciò grandemente lo aiutò, come è noto, il Cardinale Ugolino, quello stesso che poi, col nome di Gregorio IX, illustrò questa Apostolica Sede, e che dopo la morte del Patriarca d’Assisi, del quale, finché visse, fu grande amico, innalzò sul sepolcro di lui un tempio di tanta bellezza e magnificenza. Nessuno ignora che successivamente la Regola dei Terziari è stata solennemente sancita ed approvata dal Nostro Antecessore Nicolò IV.
    Ma non è il caso di dilungarsi su tali cose, Venerabili Fratelli, poiché il Nostro principale proposito è di dimostrare il carattere e l’intimo spirito di questo Istituto, dal quale, come ai tempi di Francesco, così in questa età, tanto contraria alla virtù ed alla fede, la Chiesa si ripromette grandi vantaggi per il popolo cristiano. Quel profondo conoscitore dei nostri tempi, che fu il Nostro Predecessore di felice memoria, Leone XIII, per rendere la disciplina dei Terziari più accessibile ad ogni grado di persone, molto saggiamente con la Costituzione « Misericors Dei Filius » dell’anno 1883, mitigò la loro regola, « secondo le presenti circostanze della società », variando alcune cose di minore importanza, che non parevano consentanee con i nostri costumi. « Con questo però, egli dice, non bisogna credere che sia stato tolto all’Ordine alcunché di essenziale, volendo Noi che la sua natura si conservi integra ed immutata». Perciò ogni cambiamento fu soltanto estrinseco, e non toccò per nulla la sostanza di essa, la quale continua ad essere tale quale la volle lo stesso Santo fondatore. È Nostra convinzione che lo spirito del Terz’Ordine, tutto pervaso di sapienza evangelica, molto contribuirà al miglioramento dei costumi privati e pubblici, purché rifiorisca nuovamente, come quando Francesco, con la parola e con l’esempio, predicava per ogni dove il regno di Dio.
    Infatti egli volle innanzi tutto che nei suoi Terziari rifulga in modo speciale la carità fraterna, autrice di concordia e di pace. Ben comprendendo che questo è il principale precetto di Gesù Cristo, quale sintesi di tutta la legge cristiana, rivolse ogni sua cura ad informarne gli animi dei suoi seguaci: e con ciò stesso egli ottenne che il Terz’Ordine riuscisse utile di per sé all’umana società.
    Francesco era talmente infiammato di ardore serafico per Dio e per gli uomini, da non riuscire a contenerlo nel suo cuore, ma avvertiva la necessità di portarlo all’esterno, a favore di quanti più potesse. Pertanto, avendo cominciato a riformare la vita privata e domestica dei suoi fratelli, indirizzandoli all’acquisto della virtù, quasi non mirasse ad altro, pensò di non doversi fermare qui, ma di servirsi di questa riforma individuale come di uno strumento per recare in seno alla società un soffio di vita cristiana, e così guadagnare tutti a Gesù Cristo. Conseguentemente, il pensiero che animò Francesco a fare dei Terziari altrettanti araldi e apostoli di pace in mezzo alle aspre contese e ai civili rivolgimenti del suo tempo, fu pure il pensiero Nostro quando pressoché tutto il mondo ardeva dell’orribile guerra, e tale è tuttora, mentre non è spento del tutto il vasto incendio, che fumiga ancora qua e là e in qualche punto manda guizzi di fiamme. A ciò si aggiunga quell’interno travaglio che agita le nazioni — dovuto al lungo oblìo e al disprezzo dei princìpi cristiani — per cui le varie classi sociali si contendono il possesso dei beni terreni con tanto accanimento da far temere una universale catastrofe.
    Perciò in questo campo così immenso in cui Noi, come rappresentanti del Re Pacifico, abbiamo prodigato le Nostre più affettuose premure, aspettiamo da tutti i figli della pace cristiana il concorso della loro solerzia, ma specialmente dai Terziari, i quali mirabilmente gioveranno a questa riconciliazione degli animi, se oltre a crescere ovunque di numero intensificheranno il loro zelo operoso. È da augurarsi pertanto che non vi sia città, paese, villaggio in cui non si riscontri buon numero di confratelli, che non siano però inerti o che si appaghino soltanto del nome di Terziari, ma attivi e solleciti della salvezza propria e dell’altrui. E perché poi le varie Associazioni cattoliche di giovani, di operai, di donne, che fioriscono quasi per ogni dove non potrebbero ascriversi al Terz’Ordine della Penitenza, per continuare a lavorare alla gloria di Gesù Cristo e a vantaggio della Chiesa con quello spirito di carità e di pace da cui era animato Francesco?
    Infatti, la pace che è tanto invocata dai popoli non è quella faticosamente elaborata con le arti della politica, ma quella che ci fu recata da Cristo, il quale disse: «Vi dò la mia pace: non come la dà il mondo, io la dò a voi » [2]. Quell’accordo fra gli Stati e le varie classi civili che può essere escogitato dagli uomini, non può infatti durare né avere forza di vera pace se non ha la sua base nella tranquillità degli animi; la quale esiste a sua volta solo a patto che siano tenute a freno le passioni, fomentatrici di ogni genere di discordie. « E donde le guerre e le liti tra voi, si domanda l’Apostolo Giacomo, se non di qui? dalle vostre concupiscenze le quali militano nelle vostre membra? » [3].
    Orbene, ordinare l’uomo internamente, in modo che egli non sia schiavo ma padrone delle proprie passioni, obbediente a sua volta e soggetto alla volontà divina, nel quale ordinamento si fonda la pace comune, questo è effetto della sola virtù di Cristo, che si dimostra mirabilmente efficace nella famiglia dei Terziari Francescani. Dal momento infatti che quest’Ordine si propone, come dicemmo, di guidare alla perfezione cristiana i suoi membri, quantunque impegnati nelle cure del secolo — perché nessuno stato di vita è incompatibile con la santità — quando siano molti a vivere in conformità di questa regola, ne consegue che essi siano d’incitamento a tutti gli altri fra i quali vivono, non solo a compiere interamente il loro dovere, ma anche a tendere ad una perfezione maggiore di quella prescritta dalla legge ordinaria. Perciò quella lode che fu data dal Signore ai suoi discepoli che gli erano più devoti, quando disse: « Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo » [4], giustamente la stessa lode va attribuita a quei figli di Francesco che, osservando con vero spirito i consigli evangelici, per quanto loro è dato nel secolo, possono dire di sé con l’Apostolo: «Noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio » [5]. Perciò, tenendosi lontani il più possibile dallo spirito del mondo, cercheranno di far penetrare nella vita comune, ad ogni occasione, lo spirito di Gesù Cristo. (...)
    Se i Terziari porranno bene attenzione a quanto abbiamo detto, facilmente comprenderanno ciò che da essi, in quanto seguaci di Francesco, richiede l’ora che volge. È necessario cioè che essi si specchino nella vita del loro Padre; considerino quale perfetto imitatore egli fu di Gesù Cristo, specialmente con la rinuncia agli agi della vita e con la pazienza nei dolori, fino a meritarsi il titolo di poverello e a ricevere nel suo corpo le stimmate del Crocifisso; e per non mostrarsi figlioli degeneri, abbraccino almeno in spirito la povertà e portino con abnegazione, ciascuno, la propria croce. Per ciò poi che riguarda in modo speciale le Terziarie, sia nel vestire come in tutto il loro contegno esteriore, siano esempio di santa pudicizia alle giovani e alle madri; e non credano di poter meglio meritare della Chiesa e della società che cooperando all’emendamento dei corrotti costumi.
    E i membri di quest’Ordine, che per soccorrere gli indigenti hanno dato vita a molteplici opere di beneficenza, non vorranno certamente mancare di amorevole aiuto ai loro fratelli in bisogni ben più gravi dei materiali. E qui Ci viene in mente quel detto dell’Apostolo Pietro che, volendo esortare i primi cristiani ad offrire ai Gentili l’esempio di una vita veramente santa, diceva: «Vedendo le vostre buone opere giungano a glorificare Dio nel giorno del giudizio » [6]. Similmente i Terziari Francescani devono diffondere il buon odore di Cristo con l’integrità della fede, con l’innocenza della vita e con l’operosità dello zelo, che siano esortazione ed invito per i traviati fratelli a ritornare sul retto sentiero; questo da loro esige, questo si attende la Chiesa.
    Noi pertanto nutriamo fiducia che i prossimi festeggiamenti centenari segneranno un felice rieveglio del Terz’Ordine; e non dubitiamo che voi, Venerabili Fratelli, insieme con gli altri pastori di anime, avrete ogni cura perché i sodalizi dei Terziari rinvigoriscano ove sono languenti, si moltiplichino ovunque per quanto è possibile, e tutti abbiano a fiorire nell’osservanza della disciplina non meno che nel numero di iscritti. Infatti si tratta di questo: di preparare con schiere numerose di credenti, attraverso l’imitazione di Francesco, la via e il ritorno a Cristo, nel qual ritorno è riposta ogni speranza di comune salvezza. Quello infatti che di sé dice Paolo: « Fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo » [7], può con tutta ragione ripetere di sé Francesco, il quale, imitando Gesù Cristo, diventò di lui fedelissima copia e immagine.
    (...)
    Quale auspicio dei celesti favori e a testimonianza della Nostra benevolenza, impartiamo affettuosamente a voi, Venerabili Fratelli, e a tutti i membri del Terz’Ordine l’Apostolica Benedizione.
    Dato a Roma, presso San Pietro, il giorno dell’Epifania del Signore 1921, nell’anno settimo del Nostro Pontificato.
    BENEDICTUS PP. XV "



    Notare la netta differenza tra ciò che insegnava PAPA BENEDETTO XV nella LETTERA ENCICLICA SACRA PROPEDIEM - e che insegnavano tutti i PAPI prima del cv2 - con ciò che insegnano i vaticanosecondisti ai loro incontri di Assisi per oltraggiare San Francesco e soprattutto ancor peggio NSGC...
    Noi NON Vogliamo una generica “pace nel mondo”, un generico “dio” ed una generica “religione” come quelle in cui evidentemente credono coloro che hanno organizzato e purtroppo hanno partecipato ad Assisi (nella patria di San Francesco, oltraggiandone il ricordo e falsificandone spudoratamente e subdolamente il vero messaggio!) dal 18 al 20 settembre 2016 il blasfemo e sacrilego incontro internazionale "SETE DI PACE: religioni e culture in dialogo".
    Sul loro sito si legge tale immonda propaganda di micidiale e velenoso mondialismo in netto contrasto col Cattolicesimo di sempre:



    “30 anni dopo la storica Giornata di Preghiera per la Pace del 27 ottobre 1986 voluta da San Giovanni Paolo II, uomini e donne di fede, culture diverse, uniti dalla speranza che lo “spirito di Assisi” possa portare pace in un mondo segnato da violenza, guerre, divisioni, si incontrano per 3 giorni, per parlare, confrontarsi, pregare l'uno accanto all'altro.
    L’evento è promosso dalla Diocesi di Assisi, dalle Famiglie Francescane e dalla Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con altri movimenti e aggregazioni ecclesiali, con la Conferenza Episcopale Umbra, la Regione Umbria e il Comune di Assisi.
    Nell'Anno Santo della Misericordia, celebrando il 30° anniversario dell’evento del 1986, vogliamo consegnare lo “Spirito di Assisi” alle nuove generazioni, affinché possa guidare il cammino dell’umanità verso il futuro.
    I temi dei panel
    Religioni e violenza
    • La misericordia trasforma il mondo
    • Il credente: uomo dell’amicizia
    • I martiri nei tempi presenti
    • Asia: religioni e dignità della vita umana
    • Lo spazio di Dio nella città
    • Unità dei cristiani e pace
    • Chi guarda dio vede l’uomo
    • La preghiera salva il mondo
    • Musulmani e cristiani: insieme per la pace
    (...)
    • Nuovi europei: più ponti e meno muri
    • Solidarietà: parola chiave del nostro tempo
    • Emigrazioni e accoglienza
    (...)
    • Credenti e umanisti nel mondo della globalizzazione
    • La “casa comune”: nostra madre terra
    • Conflitti e informazione
    • Le donne e la pace
    • Il mondo soffoca senza il dialogo
    • Assisi 1986 / Assisi 2016
    • Europa: le ragioni del vivere insieme”


    30 anni fa, il 27 ottobre 1986, ci fu infatti l'inaugurazione della profanazione di Assisi da parte di "San Giovanni Paolo II" (sic!!), ormai siamo vicini al trentennio esatto che si "festeggerà" il 27 ottobre 1986...Poi il 31 ottobre, notte di Halloween, i settari vaticano-secondisti festeggeranno Lutero e soci in Svezia e nel resto del mondo...
    A 30 anni dall’incontro sincretista e dalla prima giornata di preghiera inter-religiosa indetta da Wojtyla/Giovanni Paolo II (il medesimo tizio del bacio al Corano e dei continui “mea culpa” per le Crociate e l’Inquisizione coi quali praticamente ha messo indirettamente sotto processo i Papi del passato, tutti sul banco degli imputati!!) ad Assisi del 1986 (leggere qui:
    l'incontro interreligioso di assisi nel 1986), nulla è cambiato se non che ormai quasi nessuno ci fa più caso, agli occhi di milioni di cosiddetti cattolici tale pubblica (almeno implicita) apostasia ed idolatria è diventato una cosa normale nel suo abominio!!
    Mons. Lefebvre aveva ben detto: “il loro culto in favore della pace come è concepita all’O.N.U.” ed aggiungiamoci pure le logge massoniche…Si tratta di una medesima concezione della “pace” e l’assurdo è che colui che la professa appare al mondo nelle vesti di “papa”, sic!!
    Giovanni XXIII (1881-1963) è stato l’iniziatore dell'ecumenismo giudaizzante (v. link che rimanda all'articolo) poi ufficialmente sancito dal CV2, inaugurato da Roncalli stesso, da Montini e soci con “Nostra Ætate”; documento eretico che non invita i cattolici ad operare per la conversione (e dunque per la salvezza) delle anime smarrite nell'errore al Cattolicesimo, bensì fa apologia delle false religioni!!
    Gli enormi danni dottrinali sono partiti dal CV2 con Roncalli e Montini e si sono aggravati coi loro successori; quella di “Nostra Ætate”è la base ideologica dell’immondo “spirito di Assisi” (quello delle “riunioni ecumeniche” che è opposto a quello del vero San Francesco!)...
    Capovolgimento infero dello Spirito missionario davvero cattolico...
    Spirito missionario davvero cattolico che in realtà era proprio quello di San Francesco d’Assisi!
    Solo che i sommi falsari della fede cattolica che occupano il vaticano attribuiscono vergognosamente al Santo – da almeno 30 anni - il loro “spirito di Assisi” (che di sicuro non viene da Dio…) proiettando su di lui le loro eresie dottrinarie e la loro apostasia!!
    Sicuramente un vero e legittimo Vicario di Nostro Signore Gesù Cristo (unico mediatore tra Dio e gli uomini) NON avrebbe MAI potuto promuovere questo sciagurato “spirito di Assisi” (che scimmiotta subdolamente il messaggio del vero Santo di Assisi, San Francesco, del quale l’attuale “papa” ha usurpato pure il nome in maniera scandalosa) nettamente contrario all’insegnamento di 260 Papi della Chiesa (sino a Pio XII compreso), del Magistero infallibile e del Cattolicesimo di sempre ahonoi…
    Purtroppo i vertici abissali della mega-setta vaticano-secondista che si spacciano per Chiesa provocano confusione e scandalo con la loro empietà legata all’invito ai seguaci delle altre false religioni per venire a pregare i loro falsi dei ad Assisi per ottenere una solo apparente, bugiarda, mondana, massonica ed anticristica pace.
    Su Rai1 il 20 e 21 settembre ad es. mi sono sorbito per sbaglio qualche minuto di “Storie Vere” poco prima delle ore 11 di mattina; tutti elogiavano lo “spirito di Assisi”, quello bergogliano e vaticano-secondista, non quello del vero San Francesco e del Cattolicesimo di sempre!!
    Un tipo presente in trasmissione che non so esattamente chi fosse (di certo un modernista pseudo-cattolico) ha addirittura osato affermare che San Francesco trattava cogli islamici su un piano di parità e non pretendeva di presentare come unica vera la sua religione (a differenza di altri missionari che sono finiti sgozzati, ha precisato), quindi l’ha presentato come un oggettivo precursore di Bergoglio e soci, cioè l’esatto opposto di come era e basta leggersi il suo discorso al Sultano!!
    Questi spregevoli falsificatori falsano e falsificano tutto e tutti senza scrupoli, riscrivono il messaggio e la storia dei veri Santi per farli apparire dei loro precursori!! E le persone ignoranti prendono per buono ciò che raccontano, ritenendo qualcosa di conforme al Cattolicesimo il falso ecumenismo e l’unione di tutte le religioni e dei fedeli di qualsiasi credo senza distinzioni…
    Poi addirittura hanno ospitato una coppia di lesbiche di Bologna che ha festeggiato la sua “unione civile”, dall’elogio di Bergoglio e del globalismo/sincretismo religioso a quello del “matrimonio omosessuale”!! Beh, in effetti non fa una piega, considerando i discorsi di Bergoglio e che esiste pure l’associazione di “cattolici lgbt”!!
    Noi NON Vogliamo una generica “pace nel mondo”, poiché NSGC ha insegnato: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace: non ve la do come la dà il mondo “(Gv 14, 27).
    Noi vogliamo la “pax christi”!

    Luca, Sursum Corda!

    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  3. #23
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    Lightbulb Re: Rif: Sante messe e iniziative di riparazione per "L'incontro ecumenico di Assisi"

    27 ottobre 2017: Vigilia dei Santi Simone e Giuda, apostoli…





    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - 28 ottobre. I santi Simone e Giuda, apostoli
    http://www.unavoce-ve.it/pg-28ott.htm






    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-7-197x300.jpg
    “27 ottobre, Vigilia dei Santi Simone e Giuda Taddeo, Apostoli.

    Concedine di grazia, o Dio Onnipotente, che come noi preveniamo il glorioso anniversraio dei tuoi Apostoli Simone e Giuda, così essi prevengano in nostro favore la tua Maestà per meritarci i tuoi benefizi. Per nostro Signore Gesù Cristo.”









    http://www.saintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    "27 Octobre : Saint Frumence, Évêque d'Éthiopie (IVème siècle)."














    http://www.centrostudifederici.org/b...-mare-unitevi/
    "Battezzati di terra e di mare, unitevi!
    25 ottobre 2017
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 85/17 del 25 ottobre 2017, San Crisante

    Battezzati di terra e di mare, unitevi!
    In nome del Concilio Vaticano II (il Concilio di Paolo VI, di Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI), Jorge Mario Bergoglio intende unire tutti i battezzati. Non importa la loro fede, il loro credo, di qualsiasi setta, congrega, società essi appartengano, in comunione più o meno “imperfetta” con la Chiesa. Dopo i luterani, gli anglicani, gli scismatici orientali, i tradizionalisti lefevbriani, ecc., il Lider Maximo modernista ha incontrato i seguaci della setta metodista.
    Ricordiamo che il fondatore dei metodisti, citato e lodato da Bergoglio, John Wesley (1703-1795) era un notorio massone, iniziato dalla Union Lodge of Saint Patrick n. 367, Oriente di Downpatrick (Irlanda)."

    Intervista a don Ricossa sulla giornata di Assisi - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/i...ata-di-assisi/
    Pio XI condanna l?ecumenismo di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/p...benedetto-xvi/



    assisi 2011: joseph ratzinger e l'agnosticismo
    l'incontro interreligioso di assisi nel 1986





    http://www.domusmarcellefebvre.it/notiziario--it-.php
    https://www.gloria.tv/video/ZtmMtMybVUFL4nCb2ehhL3ZKr

    "Rosario in riparazione allo scandalo del raduno interreligioso, sincretista, panteista e demonolarico di Assisi III."
    "testo DICHIARO IL RIFIUTO DEL TERZO RADUNO INTERRELIGIOSO AD ASSISI (link VIDEO)"
    "Assisi 2. L'Ecumenismo: Contraddizione del mistero dell'Incarnazione e della Redenzione; maledizione per i popoli e benzina sul fuoco della persecuzione antichristiana. Non vi è pace, cioè tranquillità nell'ordine se non in Gesù Cristo."
    "No ad Assisi 2. L'Ecumenismo: Contraddizione del mistero dell'Incarnazione e della Redenzione; maledizione per i popoli e benzina sul fuoco della persecuzione antichristiana. Non vi è pace, cioè tranquillità nell'ordine se non in Gesù Cristo."
    "Apostasia ad Assisi, riprese sul posto il 27 ottobre 2011 don Floriano Abrahamowicz 22 janv. 2013
    Incontro con la stampa ad Assisi il giorno dell'incontro interreligioso il 27 ottobre 2011."






    http://www.radiospada.org/
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    “27 ottobre 2017: Vigilia dei Santi Simone e Giuda, apostoli.”






    “Il 27 ottobre 625 Papa Onorio I viene esaltato al Sommo Pontificato.”

    “[UNITED COLORS OF RELIGIONS] 27 ottobre 1986: 31 anni fa la vergogna di Assisi.
    27 ottobre 1986 - 2017: 31° anniversario della riunione di Assisi voluta da Giovanni Paolo II.

    «Se qualcuno si unisce in preghiera con uno scomunicato, anche in una casa privata, sia scomunicato anche egli.» (Canoni Apostolici, can. 10)
    «[Se qualcuno dirà che] È libero a ciascun uomo di abbracciare e professare quella religione, che colla scorta del lume della ragione avrà riputato essere vera [sia anatema].» (Papa Pio IX, "Con quanta cura" § III, XV)
    «[Se qualcuno dirà che] Gli uomini nell’esercizio di qualsivoglia religione possono trovare la via della eterna salute, e conseguire l’eterna salute [sia anatema].» (Papa Pio IX, Con quanta cura" § III, XVI)
    «La professione di fede dei trecentodiciotto santi Padri, raccolti a Nicea di Bitinia non deve essere abrogata, ma deve rimanere salda; si deve anatematizzare ogni eresia, specialmente quella degli Eunomiani o Anomei, degli Ariani o Eudossiani, dei Serniariani e Pneumatomachi, dei Sabelliani, dei Marcelliani, dei Fotiniani e degli Apollinaristi.» (Concilio Costantinopolitano I, can. I)
    «Tutti gli dèi delle nazioni sono demoni» (Sal 95, 5)
    «Scomunichiamo e anatematizziamo ogni eresia che si erge contro la santa, ortodossa e cattolica fede, come l'abbiamo esposta sopra. Condanniamo tutti gli eretici, sotto qualunque nome; essi hanno facce diverse, ma le loro code sono strettamente unite l'una all'altra, perché convergono tutti in un punto: sulla vanità. Gli eretici condannati siano abbandonati alle potestà secolari o ai loro balivi per essere puniti con pene adeguate. I chierici siano prima degradati della loro dignità; i beni di questi condannati, se si tratta di laici, siano confiscati; se fossero chierici, siano attribuiti alla chiesa, dalla quale ricevono lo stipendio. [...] Decretiamo, inoltre, che quelli che prestano fede agli eretici, li ricevono, li difendono, li aiutano, siano soggetti alla scomunica; e stabiliamo con ogni fermezza che chi fosse stato colpito dalla scomunica, e avesse trascurato di dare soddisfazione entro un anno, da allora in poi sia ipso facto colpito da infamia, e non sia ammesso né ai pubblici uffici o consigli, né ad eleggere altri a queste stesse cariche, né a far da testimone. [...] Se poi si tratta di un chierico, sia deposto dall’ufficio e dal beneficio: infatti chi ha una colpa maggiore, sia punito con una pena più grave. Chi trascurasse di evitarli, dopo la dichiarazione di scomunica da parte della chiesa, sia colpito dalla scomunica fino a che non abbia dato la debita soddisfazione. I chierici non amministrino a questi uomini pestilenziali i sacramenti della chiesa; né osino dare ad essi sepoltura cristiana; non accettino le loro elemosine o le loro offerte. Diversamente, siano privati del loro ufficio, e non tornino mai più in suo possesso, senza un indulto speciale della sede apostolica. La stessa disposizione va applicata a qualsiasi religioso, senza tener conto dei loro privilegi in quella diocesi, in cui avessero avuto l'ardire di provocare tali eccessi.» (Concilio Lateranense IV, cost. III).”




    Il 27 ottobre 2013, festa liturgica di Cristo Re, nascevano le Edizioni Radio Spada:


    https://www.radiospada.org/2013/10/o...i-radio-spada/






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  4. #24
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    Lightbulb Re: Sante messe e iniziative di riparazione per "L'incontro ecumenico di Assisi"

    4 OTTOBRE 2018: SAN FRANCESCO D'ASSISI (Assisi, 26 settembre 1181 – Assisi, 3 ottobre 1226), CONFESSORE E PATRONO D'ITALIA E DELLE ISOLE ADIACENTI…



    «4 OTTOBRE SAN FRANCESCO D'ASSISI CONFESSORE.»
    http://www.unavoce-ve.it/pg-4ott.htm




    San Francesco di Assisi - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-francesco-assisi/
    «4 ottobre, San Francesco di Assisi, Confessore (Assisi, 26 settembre 1181 – Assisi, 3 ottobre 1226).

    “Ad Assisi, in Umbria, il natale di San Francésco, Levita e Confessore. Fondatore di tre Ordini, cioè dei Frati Minori, delle Povere Donne, e dei Fratelli e delle Sorelle della Penitenza. La sua vita, piena di santità e di miracoli, fu scritta da san Bonaventura”.
    O glorioso San Francesco, che per tutto il tempo di vostra vita, altro non faceste che piangere la passione del Redentore e meritaste di portare nel vostro corpo le Stimmate miracolose, ottenetemi di portare anch’io nelle mie membra la mortificazione di Cristo, affinché facendo mia delizia l’esercizio della penitenza, meriti di avere un giorno le consolazioni del Cielo. Pater, Ave, Gloria.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-1-250x300.jpg





    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio – Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11)”




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»





    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...75&oe=5C1B4CA8





    “SAN FRANCESCO D'ASSISI
    Serafico Padre Nostro, Fondatore inclito dei Tre Ordini, Confessore.

    Doppio di I classe con ottava (Tre Ordini).
    Doppio di I classe (Penisola Italica e Isole).
    Doppio maggiore (altrove).
    Paramenti bianchi.
    http://www.unavoce-ve.it/pg-4ott.htm
    Nato ad Assisi (Perugia) nel 1181- '82, in Umbria, san Francesco fu suscitato da Dio, per cooperare, con san Domenico, alla rigenerazione morale del mondo, in un'epoca fra le più travagliate. Chiamato Giovanni al battesimo, ricevette poi il nome di Francesco, pel fatto che i rapporti commerciali di suo padre colla Francia indussero anche il figlio ad imparare il francese. Animato da ardente carità verso i poveri, Francesco largiva loro quanto aveva; diseredato perciò dal padre, s'affidò vieppiù al Padre ch'è nei cieli. All'udire le raccomandazioni del Vangelo circa la povertà, s'innamorò di questa virtù e si dedicò alla pratica della medesima, presto seguito in questa via da alcuni animosi compagni, che condivisero la sua stessa povertà e parteciparono del suo ardore per la conversione dei popoli. «Fratelli, diceva loro, predichiamo la penitenza con l'esempio più che con le parole». Diede loro una Regola, che Innocenzo III approvò nel 1210. L'anno seguente ottenne dai Benedettini la chiesetta di Santa Maria degli Angioli, detta la Porziuncola, che fu la culla del suo Ordine. Questa nuova famiglia religiosa, di cui Francesco arricchì la Chiesa (Orazione), si moltiplicò con tale rapidità, che circa dieci anni dopo il suo sorgere, cinquemila frati parteciparono al capitolo generale di Assisi. Volendo ch'essi si considerassero come i più piccoli fra tutti i religiosi, san Francesco diede loro il nome di Frati Minori, ed egli stesso rimase semplice diacono per tutta la vita. A fianco di questo primo Ordine, egli ne fondò un secondo, l'Ordine delle povere dame o Clarisse, dal nome dell'illustre Vergine d'Assisi, Santa Chiara (festa: 12 agosto). Infine nel 1221 egli ne istituì un terzo, detto il Terzo Ordine della Penitenza al quale i Papi e particolarmente Leone XIII, che si onorava d'appartenervi, furono larghi di possenti incoraggiamenti e di grandi favori. San Francesco mandò discepoli in Francia, Germania, Spagna, Africa; egli stesso volle andare in Palestina e al Marocco, ma la Divina Provvidenza lo fermò durante il viaggio. L'amore divino, che ardeva nel suo cuore, gli valse il soprannome di Serafico. La Chiesa dedicò una festa il 17 settembre a ricordare le Sacre Stigmate impresse sul corpo di san Francesco (Epistola). La notte tra il 3 e il 4 ottobre 1226 questo Santo rese la sua anima a Dio, mentre terminava di recitare l'ultimo versetto del Salmo 141: «Libera dal carcere l'anima mia, affinché io sia lode al tuo nome».
    La sua vita, piena di santità e di miracoli, fu scritta da san Bonaventura. Il Sommo Pontefice Gregorio IX lo iscrisse nell'Albo dei Santi il 19 luglio 1228, attraverso la bolla Mira circa nos, soltanto due anni dopo la morte. Per questo motivo, il processo di canonizzazione è stato uno dei più rapidi della storia della Chiesa cattolica. La canonizzazione di san Francesco è riportata in modo molto dettagliato nella Vita Prima di Tommaso da Celano.
    Il Sommo Pontefice Pio XII con breve apostolico del 18 giugno 1939 lo elesse e costituì, assieme a santa Caterina da Siena, Patrono principale di tutta l'Italia.

    • Francesco, nato in Assisi nell'Umbria, seguendo l'esempio del padre, giovanetto si diede al commercio. Un giorno che un povero gli domandava l'elemosina per amor di Cristo, egli, contro l'usato, lo respinse, ma subito turbato da questo rifiuto, gli fece poi un'abbondante elemosina; e da quel giorno promise a Dio di non negare mai più l'elemosina a chi gliene domandasse. Qualche tempo dopo cadde gravemente infermo, e, appena guarito, si dedicò con più ardore agli uffici della carità; nel quale esercizio fece sì grandi progressi, che, desideroso della perfezione evangelica, distribuiva ai poveri quanto aveva. Il padre mal soffrendo questa cosa, lo condusse dal vescovo d'Assisi, affinché davanti a lui rinunziasse ai beni patrimoniali; ed egli, spogliatosi anche delle vesti, rinunziò tutto al padre, dicendo che quindinnanzi avrebbe avuto un motivo di più per ripetere: Padre nostro, che sei nei cieli.
    Avendo udito quelle parole del Vangelo: «Non tenete né oro, né argento o moneta nelle vostre borse, né sacca da viaggio, né due vesti, né scarpe» (Matth. 10,9), prese questo passo come regola della sua vita. Pertanto, toltesi le scarpe e contentandosi d'una sola tonaca, unitosi con dodici compagni, istituì l'ordine dei Minori. Quindi l'anno della salute 1209 si portò a Roma, perché la santa Sede confermasse la regola del suo ordine. Il sommo Pontefice Innocenzo III dapprima respinse la sua domanda; ma poi avendo visto in sogno colui che aveva respinto sostenere colle sue spalle la basilica Lateranense vacillante, lo fece cercare, l'accolse con bontà, e ne confermò la regola. Così Francesco inviò i suoi frati a predicare il Vangelo di Cristo in tutte le parti del mondo, e lui stesso che ambiva un'occasione d'essere martirizzato, navigò in Siria; dove fu ricevuto dal sultano con ogni riguardo, ma non ottenendo lo scopo, ritornò in Italia.
    Dopo aver costruito molte case del suo istituto, si ritirò nella solitudine sul monte dell'Alvernia; dove intrapreso un digiuno di quaranta giorni in onore di san Michele Arcangelo, il giorno della festa dell'Esaltazione della santa Croce, gli apparve un Serafino recante fra le ali l'immagine del Crocifisso; il quale gli impresse nelle mani, ai piedi e al costato le stimmate dei chiodi. E san Bonaventura afferma nelle sue lettere d'aver inteso Papa Alessandro IV dichiarare in un discorso di averle viste. Siffatte testimonianze dell'immenso amore di Cristo per lui, eccitarono sommamente l'ammirazione di tutti. Due anni dopo, sentendosi gravemente infermo, volle farsi portare nella chiesa di santa Maria degli Angeli, affine di rendere l'ultimo soffio di vita là dove aveva ricevuto da Dio la vita della grazia. In questo luogo esortati i frati a osservare la povertà, la pazienza e la fede di santa Chiesa Romana, mentre recitava il Salmo: «Colla mia voce ho gridato al Signore» (Ps. 141,2), a quel verso: «I giusti m'aspettano, finché tu mi retribuisca» (Ps. 141,8), spirò l'anima il 4 di Ottobre. Illustrato da numerosi miracoli, il sommo Pontefice Gregorio IX l'iscrisse nel catalogo dei Santi.
    SANTA MESSA
    - Al Vangelo.
    1. Omelia di sant'Agostino Vescovo.
    Sermone 10 sulle Parole del Signore.
    «Venite a me, voi tutti che siete affaticati» (Matth. 11, 18). E perché difatti siamo tutti affaticati se non perché siamo uomini mortali, fragili, infermi, che portiamo vasi di terra, causa mutua per noi di mille ansietà? Ma, se i vasi di carne ci tengono allo stretto, dilatiamo in noi gli spazi della carità. Perché dunque dice: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati», se non perché non ci affatichiamo più? Infine ecco subito la sua promessa; avendo chiamato gli affaticati, essi domanderanno forse per qual mercede li ha chiamati. «Ed io, dice, vi ristorerò» (Ivi). «Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me», non a fabbricare il mondo, non a creare tutto il visibile e l'invisibile, non a fare dei miracoli in questo mondo, né a risuscitare i morti, ma: «poiché io sono mite e umile di cuore» (Matth. 11, 29).
    Vuoi essere grande? Comincia ad essere piccolo. Pensi di fabbricare un edificio assai elevato? Pensa prima al fondamento dell'umiltà. Più uno vuole innalzare un edificio, più questa edificio sarà importante, e più profonde ne scava le fondamenta. E la fabbrica che si costruisce, poi si solleva in alto; ma chi ne scava le fondamenta si abbassa. L'edificio dunque prima di essere innalzato è basso nel suolo, e non se ne innalza la vetta se non dopo questo abbassamento.
    Qual è l'altezza dell'edificio che intraprendiamo a costruire? Fin dove giungerà la cima di questo edificio? Lo dico subito, fino al cospetto di Dio. Vedete quant'è alto, quanto sublime vedere Dio. Chi lo desidera, comprende quel che dico e quel che ascolta. Ci si promette la visione di Dio, del vero Dio, del sommo Dio. Infatti questo è il vero bene, vedere colui che ci vede. Poiché quelli che adorano i falsi dèi, li vedono facilmente; ma vedono degli dèi che hanno occhi e non vedono. A noi invece si promette la visione del Dio che vive e vede.
    2. Omelia di sant'Agostino Vescovo.
    Sermone 67 sulle Parole del Signore.
    Se considereremo frattanto le parole del Signore lette fino a questo punto, se - dico - le considereremo col dovuto rispetto, con attenzione e quel che più conta, con sentimento di fede, troveremo anzitutto che non sempre, quando nelle Scritture leggiamo il termine confessione, dobbiamo intenderlo come la voce d'un peccatore. Se disse: Confiteor il Cristo, ch'è lontano da ogni peccato, quel verbo non esprime solo sentimenti d'un peccatore ma talora anche quelli di uno che loda. Noi dunque confessiamo, sia quando lodiamo Dio, sia quando accusiamo noi stessi. L'una e l'altra confessione è santa, sia quando ti accusi tu che non sei senza peccato, sia quando lodi Colui che non può avere il peccato.
    Ti confesso e ringrazio, Padre, Signore del cielo e della terra. Ti confesso, cioè ti lodo. Lodo te, non accuso me. Per che cosa ti lodo? Perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai fatte conoscere ai piccoli. Che vuol dire ciò, fratelli? Dovete intenderlo nel senso contrario: Hai nascosto queste cose - dice - ai sapienti e agli intelligenti; ma non dice: "Le hai fatte conoscere agli stolti e agli stupidi", ma dice: Le hai nascoste, bensì, ai sapienti e agli intelligenti e le hai fatte conoscere ai piccoli.
    Ai superbi e agli intelligenti degni d'essere derisi, agli arroganti falsamente grandi, ma in verità gonfi di sé, oppose non gli stolti né gli stupidi, ma i piccoli. Chi sono i piccoli? Gli umili. Ebbene: Hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti. Egli stesso spiegò che sotto il nome di sapienti e intelligenti s'intendono i superbi, quando dice: E le hai fatte conoscere ai piccoli. Dunque: Le hai nascoste a coloro che non sono piccoli. Che significa ai non piccoli? Significa: ai non umili. E che significa ai non umili se non ai superbi? O via del Signore! O non c'era o era nascosta perché fosse fatta conoscere a noi!
    PROPRIUM MISSÆ EX MISSALI SERAPHICO
    (Proprio della Messa dal Messale Serafico)”
    https://sardiniatridentina.blogspot....trono.html?m=1
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    “SAN FRANCESCO D'ASSISI
    Serafico Padre Nostro, Fondatore inclito dei Tre Ordini, Confessore.
    • Dalla «Lettera a tutti i fedeli» di san Francesco d'Assisi.
    (Opuscoli, ed. Quaracchi 1949, 87-94)
    Dobbiamo essere semplici, umili e puri.

    Il Padre altissimo fece annunziare dal suo arcangelo Gabriele alla santa e gloriosa Vergine Maria che il Verbo del Padre, così degno, così santo e così glorioso, sarebbe disceso dal cielo, e dal suo seno avrebbe ricevuto la vera carne della nostra umanità e fragilità. Egli, essendo oltremodo ricco, volle tuttavia scegliere, per sé e per la sua santissima Madre, la povertà.
    All'approssimarsi della sua passione, celebrò la Pasqua con i suoi discepoli. Poi pregò il Padre dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice» (Mt 26, 39).
    Pose tuttavia la sua volontà nella volontà del Padre. E la volontà del Padre fu che il suo Figlio benedetto e glorioso, dato per noi e nato per noi, offrisse se stesso nel proprio sangue come sacrificio e vittima sull'altare della croce. Non si offrì per se stesso, non ne aveva infatti bisogno lui, che aveva creato tutte le cose. Si offrì per i nostri peccati, lasciandoci l'esempio perché seguissimo le sue orme (cfr. 1 Pt 2, 21). E il Padre vuole che tutti ci salviamo per mezzo di lui e lo riceviamo con puro cuore e casto corpo.
    O come sono beati e benedetti coloro che amano il Signore e ubbidiscono al suo Vangelo! È detto infatti: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore e con tutta la tua anima, e il prossimo tuo come te stesso» (Lc 10, 27). Amiamo dunque Dio e adoriamolo con cuore puro e pura mente, perché egli stesso questo ricerca sopra ogni cosa quando dice «I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità» (Gv 4, 23). Dunque tutti quelli che l'adorano devono adorarlo in spirito e verità. Rivolgiamo a lui giorno e notte lodi e preghiere, perché dobbiamo sempre pregare e non stancarci mai (cfr. Lc 18, 1), e diciamogli: «Padre nostro, che sei nei cieli» (Mt 6, 9).
    Facciamo inoltre «frutti degni di conversione» (Mt 3,8) e amiamo il prossimo come noi stessi. Siamo caritatevoli, siamo umili, facciamo elemosine perché esse lavano le nostre anime dalle sozzure del peccato.
    Gli uomini perdono tutto quello che lasciano in questo mondo. Portano con sé solo la mercede della carità e delle elemosine che hanno fatto. È il Signore che dà loro il premio e la ricompensa.
    Non dobbiamo essere sapienti e prudenti secondo la carne, ma piuttosto semplici, umili e casti. Non dobbiamo mai desiderare di essere al di sopra degli altri, ma piuttosto servi e sottomessi a ogni umana creatura per amore del Signore. E su tutti coloro che avranno fatte tali cose e perseverato fino alla fine, riposerà lo Spirito del Signore. Egli porrà in essi la sua dimora ed abitazione. Saranno figli del Padre celeste perché ne compiono le opere. Saranno considerati come fossero per il Signore o sposa o fratello o madre.
    P. S. Se desiderate approfondire la figura di san Francesco d'Assisi, gigante della santità nell'imitazione evangelica del Cristo, vi invitiamo a leggere e meditare le testimonianze dirette e indirette sul Santo, raccolte nelle Fonti Francescane: http://www.ofs-monza.it/fonti.html
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...3e&oe=5C5D0FA8 "





    “Sancte Francisce, ora pro nobis.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...da&oe=5C50C37D





    “1. Ex Breviario Romano ad usum Fratrum Minorum Sancti Francisci Conventualium, Monalium Sanctæ Claræ ac Tertii Ordinis (1910).”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...b4&oe=5C561A9E





    “2.1. Ex Breviario Romano-Seraphico (1950).”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...2c&oe=5C54BE95





    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...0a&oe=5C5F1ECF





    “NOVENA AL CUORE IMMACOLATO DI NOSTRA SIGNORA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA DI FATIMA, REGINA DEL SACRATISSIMO ROSARIO in occasione del 101° anniversario dell'ultima apparizione del Cuore Immacolato di Nostra Signora Beata Vergine Maria Santissima in cui avvenne il miracolo del sole.

    ℣. Deus, ☩ in adiutorium meum intende.
    ℞. Domine, ad adiuvandum me festina.
    Gloria Patri.
    [℣. Provvedi, ☩ o Dio, al mio soccorso.
    ℞. Signore, affrettati ad aiutarmi.
    Gloria al Padre.]
    Primo giorno.
    O Vergine Madre, che Vi degnaste di apparire sulle solitarie montagne di Fatima a tre pastorelli, insegnandoci che nel ritiro dobbiamo intrattenerci con Dio nella preghiera per il bene delle anime nostre, otteneteci l'amore alla preghiera e al raccoglimento, affinché possiamo ascoltare la voce del Signore ed eseguire fedelmente la sua santissima Volontà. Amen.
    Mio Dio, io credo, adoro, spero e Vi amo. E Vi chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano.
    Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo: Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze da cui Egli medesimo è offeso. E per i meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori.
    Ave Maria.
    ℣. Ora pro nobis, Sancta Dei Genitrix.
    ℞. Ut digni efficiamur promissionibus Christi.
    Orémus.
    Omnípotens sempitérne Deus, qui in Corde beátæ Maríæ Vírginis dignum Spíritus Sancti habitáculum præparásti: concéde propítius; ut eiúsdem immaculáti Cordis festivitátem devóta mente recoléntes, secúndum cor tuum vívere valeámus.
    Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.
    ℞. Amen.
    [℣. Prega per noi, Santa Madre di Dio.
    ℞. Affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo.
    Preghiamo.
    O Dio onnipotente ed eterno, che nel cuore della beata Vergine Maria hai preparato una degna dimora allo Spirito Santo: concedi a noi di celebrare con spirito devoto la festa del suo Cuore immacolato e di vivere come piace al tuo cuore.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
    ℞. Amen.]
    Nostra Signora di Fatima, prega per noi.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...da&oe=5C615C22







    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda.
    4 ottobre, San Francesco di Assisi, Confessore (Assisi, 26 settembre 1181 – Assisi, 3 ottobre 1226).
    O glorioso San Francesco, che per tutto il tempo di vostra vita, altro non faceste che piangere la passione del Redentore e meritaste di portare nel vostro corpo le Stimmate miracolose, ottenetemi di portare anch’io nelle mie membra la mortificazione di Cristo, affinché facendo mia delizia l’esercizio della penitenza, meriti di avere un giorno le consolazioni del Cielo. Pater, Ave, Gloria.
    Dalla bacheca di don Ugo Carandino.

    Video del crollo della Basilica di San Francesco ad Assisi, profanata da Wojtyla, Ratzinger e Bergoglio con i ripetuti "raduni ecumenici".
    https://www.youtube.com/watch?v=9BS7EveTihM
    + San Francesco libera la Santa Chiesa dai modernisti, i quali la occupano dall'interno. +
    + Glorioso san Francesco ricorriamo alla Vostra potente intercessione chiedendoVi, Dio volendolo, un vero Papa, un vero Governo, una vera Patria. +»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...10&oe=5C545A00





    https://moimunanblog.com/2018/10/03/...sco-de-asis-2/
    https://moimunanblog.files.wordpress...68f2cc5c0.jpeg








    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    4 octobre : Saint François d'Assise, Fondateur (1182-1226) :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/saint-du-...ancois-dassise
    “4 Octobre : Saint François d'Assise, Fondateur (1182-1226).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...nfrancesco.jpg





    “Ligue Saint Amédée
    En ce jour de mémoire à Saint François, rappelons l'abomination de la désolation d'Assise en 1986 due à "saint" Jean-Paul II.
    https://www.youtube.com/watch?v=niDpQx43K3w
    https://le-petit-sacristain.blogspot...-d-assise.html
    “Litanies de Saint François d'Assise.”








    https://www.radiospada.org
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/
    “4 OTTOBRE 2018: SAN FRANCESCO D'ASSISI, CONFESSORE E PATRONO D'ITALIA E DELLE ISOLE ADIACENTI.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...52&oe=5C1F5FFB





    "Sabato sera del 3 ottobre 1226 : Piissimo Transito del Serafico Padre san Francesco.

    «… Avvicinandosi il momento del suo transito, fece chiamare intorno a sé tutti i frati del luogo e, consolandoli della sua morte con espressioni carezzevoli li esortò con paterno affetto all’amore di Dio. Si diffuse a parlare sulla necessità di conservare la pazienza, la povertà, la fedeltà alla santa Chiesa Romana, ma ponendo sopra tutte le altre norme il santo Vangelo. Mentre tutti i frati stavano intorno a lui, stese sopra di loro le mani, intrecciando le braccia in forma di croce (giacché aveva sempre amato questo segno) e benedisse tutti i frati, presenti e assenti, nella potenza e nel nome del Crocifisso. Inoltre aggiunse ancora: “State saldi, o figli tutti, nel timore del Signore e perseverate sempre in esso! E, poiché sta per venire la tentazione e la tribolazione, beati coloro che persevereranno nel cammino iniziato! Quanto a me, mi affretto verso Dio e vi affido tutti alla Sua grazia!”. Terminata questa dolce ammonizione, l’uomo a Dio carissimo comandò che gli portassero il libro dei Vangeli e chiese che gli leggessero il passo di Giovanni, che incomincia: “Prima della festa di Pasqua...” (Gv 13, 1). Egli, poi, come poté, proruppe nell’esclamazione del salmo: “Con la mia voce al Signore io grido, con la mia voce il Signore io supplico” e lo recitò fin al versetto finale: “Mi attendono i giusti, per il momento in cui mi darai la ricompensa” (cfr. Sal 141, 1-8). Quando, infine, si furono compiuti in lui tutti i misteri, quell’anima santissima, sciolta dal corpo, fu sommersa nell’abisso della chiarità divina e l’uomo beato s’addormentò nel Signore (cfr. At 7, 60)» (S. Bonaventura, FF 1241 - 1242 - 1243)."
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...a8&oe=5C177400





    “Il 4 ottobre 1542 nasceva a Capua san Roberto Bellarmino, della Compagnia di Gesù, Cardinale di Santa Romana Chiesa, già Vescovo di Capua (1602 - 1605), astro fulgidissimo della Controriforma cattolica. Passato alla vita eterna il 17 settembre 1621, Pio XI lo iscriverà nell'albo dei Beati (13 maggio 1923), dei Santi (29 giugno 1930) e dei Dottori della Chiesa Universale (17 settembre 1931).”


    "Oggi inizia la Novena della Virgen del Pilar. Siatene devoti."
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...01&oe=5C4C12A3










    https://www.agerecontra.it/?s=San+Francesco
    "San Francesco difese le Crociate dinanzi al Sultano d’Egitto"
    San Francesco difese le Crociate dinanzi al Sultano d'Egitto | www.agerecontra.it
    https://www.agerecontra.it/2015/11/s...ltano-degitto/
    I due Francesco « www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
    I due Francesco | www.agerecontra.it
    https://www.agerecontra.it/2014/12/i-due-francesco/


    Mons. Umberto Benigni e l’elogio di san Francesco d’Assisi:

    San Francesco d?Assisi e mons. Umberto Benigni - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/s...-mons-benigni/
    «San Francesco d’Assisi e mons. Umberto Benigni 4 ottobre 2018
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    San Francesco d’Assisi e mons. Umberto Benigni.»
    San Francesco d?Assisi nella penna di Mons. Benigni (I parte) - Centro Studi Giuseppe Federici
    San Francesco d?Assisi nella penna di Mons. Benigni (II parte) - Centro Studi Giuseppe Federici
    Ristampa della “Storia Sociale della Chiesa” di mons. Umberto Benigni a cura del Centro Librario Sodalitium:
    Vol. 1: http://www.sodalitiumshop.it/epages/...4/Products/059
    Vol. 2 (in 2 tomi): http://www.sodalitiumshop.it/epages/...4/Products/061
    Vol. 3: https://www.sodalitiumshop.it/epages...4/Products/063
    http://www.centrostudifederici.org/w...co_1690_ca.jpg





    "San Francesco d’Assisi nella penna di Mons. Benigni (I parte)"
    San Francesco d'Assisi nella penna di Mons. Benigni (I parte) | www.agerecontra.it
    https://www.agerecontra.it/2015/10/s...nigni-i-parte/
    “Il 4 Ottobre è la Festività di S. Francesco, Patrono d’Italia per volontà dell’ultimo Papa, Pio XII.”
    http://www.agerecontra.it/wp-content...particR439.jpg
    "San Francesco d'Assisi nella penna di Mons. Benigni (II parte)"
    San Francesco d¹Assisi nella penna di Mons. Benigni (II parte) | www.agerecontra.it
    https://www.agerecontra.it/2015/10/s...igni-ii-parte/
    http://www.agerecontra.it/wp-content...in-ecstasy.jpg
    https://www.agerecontra.it/2017/10/m...cesco-dassisi/
    http://www.agerecontra.it/wp-content...004-WA0004.jpg





    San Francesco d?Assisi nella penna di Mons. Benigni (I parte) - Centro Studi Giuseppe Federici
    «San Francesco d’Assisi nella penna di Mons. Benigni (I parte)
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 76/15 del 3 ottobre 2015, Santa Teresa del Bambin Gesù
    Dalla “Storia Sociale della Chiesa”, Vol. V, “La crisi medievale”, Vallardi 1933, pagg. 616-625.
    I Francescani, di Mons. Umberto Benigni (prima parte)
    San Francesco d?Assisi nella penna di Mons. Benigni (II parte) - Centro Studi Giuseppe Federici
    "Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 77/15 del 5 ottobre 2015, San Placido
    Dalla “Storia Sociale della Chiesa”, Vol. V, “La crisi medievale”, Vallardi 1933, pagg. 616-625.
    I Francescani, di Mons. Umberto Benigni (seconda parte).»




    http://www.unavoce-ve.it/pg-4ott.htm
    «4 OTTOBRE SAN FRANCESCO D'ASSISI CONFESSORE.»





    Sancte Francisce, ora pro nobis!!!
    Auguri a tutti coloro che sono stati battezzati col nome del Santo di Assisi!!!
    Luca, Sursum Corda - Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  5. #25
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    Lightbulb Re: Sante messe e iniziative di riparazione per "L'incontro ecumenico di Assisi"

    27 OTTOBRE 2018: SAN FRUMENZIO, VESCOVO; VIGILIA DEI SANTI SIMONE E GIUDA TADDEO APOSTOLI E DELLA FESTA DI CRISTO RE…



    «28 OTTOBRE I SANTI SIMONE E GIUDA, APOSTOLI.»
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - 28 ottobre. I santi Simone e Giuda, apostoli
    http://www.unavoce-ve.it/pg-28ott.htm


    «ULTIMA DOMENICA DI OTTOBRE FESTA DI CRISTO RE.»
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - Ultima Domenica di ottobre. Festa di Cristo Re
    http://www.unavoce-ve.it/pg-cristoRe.htm




    https://www.radiobuonconsiglio.it/27...enzio-vescovo/
    https://www.radiobuonconsiglio.it/wp...8/07/27-10.jpg








    Vigilia dei ss. Simone e Giuda Taddeo - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/vigilia-de...-giuda-taddeo/
    «27 ottobre, vigilia dei santi Simone e Giuda Taddeo, Apostoli.

    Preghiera a San Giuda Taddeo – Amabile apostolo di Gesù Cristo, San Giuda Taddeo, poiché Dio mostra di compiacersi che sia invocato il tuo potentissimo nome per consolazione di noi miseri figli di Adamo e di Eva, io Ti venero con tutto il cuore e Ti supplico di non sdegnare d’accogliere come tuo servo un povero peccatore che Ti offre questo breve esercizio di pietà. Degnati, o amabile Santo, di gradire la mia offerta. Intanto ringrazio Dio di tutti i doni che Ti ha concesso e Ti prometto di amarti sempre, scegliendoti come mio speciale patrono e avvocato presso l’Altissimo, ben sapendo quanto sia efficace il tuo patrocinio. Fa’, o mio grande protettore, che il mio cuore afflittissimo sia presto consolato. Ottienimi, Ti prego, una profonda conoscenza dei miei peccati per detestarli e fa’ che mi siano perdonati, affinché non siano di impedimento alla grazia particolare che con viva fede ora Ti chiedo… (esporre la grazia che si desidera). Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...ra-225x300.jpg






    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11)”




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»







    https://tradidiaccepi.blogspot.com/


    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...5b&oe=5C512DA8





    “VIGILIA DEI SANTI SIMONE E GIUDA
    Apostoli.
    Semplice.
    Paramenti violacei.
    SANTA MESSA
    - Al Vangelo.
    • Omelia di sant'Agostino vescovo.
    Trattato 80 su Giovanni.
    Questo tratto del Vangelo, o fratelli, in cui il Signore afferma essere egli la vite e i suoi discepoli i tralci, si deve intendere nel senso che egli, Gesù Cristo, uomo, mediatore tra Dio e gli uomini, è il capo della Chiesa e noi le sue membra. Ora la vite e i tralci sono della stessa natura. Perciò egli, essendo Dio, della cui natura noi non siamo, si fece uomo affinché la natura umana fosse in lui come una vite, di cui anche noi uomini potessimo essere i tralci.
    Che cosa significa dunque: «Io sono la vera vite»? Forse, aggiungendo «vera», si è riferito per opposizione a quella vite da cui è stata presa questa similitudine? Infatti, egli si dice vite per similitudine, non in senso proprio, come si dice pecora, agnello, leone, roccia, pietra angolare e simili; questi sono più veri di quella, perché da essi sono dedotte le similitudini, non le proprietà. Ma quando dice: «Io sono la vera vite», certamente vuole distinguersi da quella cui fu detto: «Come ti sei trasformata in amarezza, vite straniera?». Infatti, in che modo può essere vite vera quella da cui si è aspettato che producesse uva ed invece ha prodotto delle spine?
    «Io sono, dice, la vera vite, e il Padre mio è l'agricoltore». Sono forse una stessa cosa la vite e l'agricoltore? Cristo è la vite se si ha riguardo alla sua natura che gli permette di dire: «Il Padre è più grande di me». Se invece si pensa alla natura che gli fa dire: «Io e il Padre siamo una cosa sola» egli è anche agricoltore; e non lo è come lo sono quelli che eseguono il loro lavoro operando dall'esterno; ma lo è in modo tale da dare anche un incremento interiore. Infatti «né chi pianta, né chi innaffia, è qualche cosa, ma chi dà un incremento, cioè Dio». Ma Cristo è certamente Dio, perché il Verbo era Dio; per cui egli e il Padre sono una cosa sola. E se il Verbo si è fatto uomo, che prima non era, rimane però quello che era.
    Sancta Missa
    P.S. Selezionare Divino Afflatu e la lingua italiana.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...76&oe=5C7D1631





    «NOVENA IN PREPARAZIONE DELLA COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI. (24 Ottobre - 1 Novembre)
    Indulgenze: Indulgenza Plenaria a chi fa una Novena o un Settenario in suffragio delle Anime Purganti (Sacra Penitenzieria Apostolica, 28 Maggio 1933).»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f2&oe=5C4693AB

    «NOVENA IN PREPARAZIONE DELLA FESTA DI TUTTI I SANTI. (23 - 31 Ottobre).»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...cc&oe=5C4C3C0A

    «NOVENA IN PREPARAZIONE DELLA FESTA DEL SANTO APOSTOLO GIUDA TADDEO. (19 - 27 Ottobre)
    Dio ha concesso a san Giuda Taddeo poteri straordinari ed è specialmente in casi difficili che il suo mirabile aiuto viene esperimentato. Migliaia di persone invocano quotidianamente il suo intervento e molte loro preghiere sono state esaudite in modo miracoloso, anche quando la domanda sembrava senza speranza. Qualunque sia la malattia, la povertà e la miseria, l'angustia del cuore e dell'anima, perfino la disperazione, si può ricorrere a questo grande Santo e chiedere la sua potente intercessione. »
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...4f&oe=5C4204D4

    «NOVENA IN PREPARAZIONE DELLA FESTA DEI SANTI APOSTOLI SIMONE E GIUDA TADDEO. (19 - 27 Ottobre)»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...e0&oe=5C43B759

    «NOVENA IN PREPARAZIONE DELLA FESTA DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE. (19 - 27 Ottobre)
    Indulgenze: 10 anni o. g. (in privato 7 anni); Plenaria 1 volta - n. 270.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...b9&oe=5C4B8F91







    http://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda.»

    “La prima messa celebrata nella regione di Cabilia, in Algeria, nel 1854. (Dalla bacheca di Giuseppe Federici). Quando la Chiesa esportava il vero culto a Dio, aboliva la schiavitù, portava le scuole, la disciplina, la legge, gli ospedali, le mense per i poveri, i ricoveri per i miserabili, gli istituti per le vedove, per gli orfanelli e per tutti i disprezzati, i monti di pietà, le corporazioni, battezzava gli infedeli e restituiva alle società barbare quell'ordine dimenticato. Tutto questo, ovviamente, prima della sostituzione del Cattolicesimo con l'eresia dell'ecumenismo. Poi sono arrivati i "liberi pensatori", i "liberi muratori", i filantropi e finalmente gli "esportatori di democrazia".”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ce&oe=5C42C9DF

    “La stessa cosa, poi, avvenne per Salomone, che fu esaltato al di sopra di tutti i re che c’erano stati prima di lui, come è scritto nell’Ecclesiaste; e tutta la terra desiderava ascoltare la sapienza di Salomone. Ma, come dice Sant’Agostino (De civ. Dei, c. 17): «II favore degli eventi fu dannoso a questo re; perché, caduto nella lussuria, precipitò nell’idolatria»; per questo divenne abominevole agli occhi del popolo, tanto che i suoi servi gli si ribellarono rapinando le spoglie della sua regione e devastando la terra, senza trovare alcuna resistenza; mentre prima tutti obbedivano a un suo cenno, come aveva notato la regina di Saba, secondo quanto è scritto nel terzo libro dei Re. Spinto, all’inizio del suo regno, a grandi cose, per la riverenza che aveva mostrato verso Dio, alla fine cadde in basso a causa dei delitti che commise: «Poiché il peccato immiserisce i popoli» (Proverbi, 14, 34). Tuttavia gli Ebrei tramandano, come riferisce San Gerolamo nel suo commento all’Ecclesiaste, che alla fine della sua vita, angustiato da molte avversità, riconobbe il suo errore e si dispose a penitenza per i peccati commessi, e compose il libro che abbiamo nominato or ora, nel quale, come uno che l’ha sperimentato, afferma che tutte le cose sono soggette alla vanità, e si sottomette, per il timore di Dio, all’osservanza dei Suoi comandamenti. Perciò alla fine di questo libro (12,13) conclude: «La fine di (tutto) il discorso ascoltiamola insieme: Temi Dio e osserva i Suoi comandamenti, perché tutto l’uomo sta qui».”
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    «Dal n° 126 di SVRSVM CORDA® del 28 ottobre 2018. Il numero ospiterà i seguenti contenuti:

    - Comunicato numero 136. Lo scopo delle parabole di Gesù;
    - Preghiera a Sant’Evaristo, Papa e Martire;
    - Preghiera ai Santi Crisante e Daria, Martiri;
    - San Tommaso: il dominatore che si insuperbisce viene abbattuto;
    - Preghiera a San Raffaele, Arcangelo;
    - Gli anatemi del Concilio di Firenze, numeri 2 e 3;
    - Dizionario di teologia dommatica. La Circoncisione;
    - Orazione a San Pietro d’Alcantara;
    - Dizionario di teologia dommatica. La Confessione;
    - Vita e detti dei Padri del deserto: Giovanni delle Celle;
    Già sul sito:
    - Teologia Politica 124. Dal male spirituale sgorgano le mostruosità del cosiddetto “Progressismo”.»
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    “Fiat Voluntas tua, nelle ultime mie agonie.”
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    «Radio Spada è un sito di controinformazione cattolico http://www.radiospada.org/ e una casa editrice http://www.edizioniradiospada.com/
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/ »

    “27 ottobre 2018: Vigilia dei Santi Simone e Giuda, apostoli.”
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    «27 ottobre 312 In hoc signo vinces. Il sogno di Costantino.»

    «Tra il 27 e il 28 ottobre 1948 vengono arrestati tutti e sei i Vescovi greco-cattolici di Romania. A loro il debito onore e la debita venerazione.
    "Per nessun motivo diverremo traditori e per nessun motivo abbandoneremo la Fede di Roma, nostra Madre […]. Se ci fosse anche chiesta la vita, ebbene daremo la vita per la Fede".»
    https://www.radiospada.org/2017/05/u...r-il-presente/
    https://www.radiospada.org/tag/cattolici-orientali/
    https://w2.vatican.va/content/eugeni...ulii-1439.html


    “[UNITED COLORS OF RELIGIONS] 27 ottobre 1986-2018: 32° anniversario della riunione di Assisi voluta da Giovanni Paolo II.
    «Se qualcuno si unisce in preghiera con uno scomunicato, anche in una casa privata, sia scomunicato anche egli.» (Canoni Apostolici, can. 10)

    «[Se qualcuno dirà che] È libero a ciascun uomo di abbracciare e professare quella religione, che colla scorta del lume della ragione avrà riputato essere vera [sia anatema].» (Papa Pio IX, "Con quanta cura" § III, XV)
    «[Se qualcuno dirà che] Gli uomini nell’esercizio di qualsivoglia religione possono trovare la via della eterna salute, e conseguire l’eterna salute [sia anatema].» (Papa Pio IX, Con quanta cura" § III, XVI)
    «La professione di fede dei trecentodiciotto santi Padri, raccolti a Nicea di Bitinia non deve essere abrogata, ma deve rimanere salda; si deve anatematizzare ogni eresia, specialmente quella degli Eunomiani o Anomei, degli Ariani o Eudossiani, dei Serniariani e Pneumatomachi, dei Sabelliani, dei Marcelliani, dei Fotiniani e degli Apollinaristi.» (Concilio Costantinopolitano I, can. I)
    «Tutti gli dèi delle nazioni sono demoni» (Sal 95, 5)
    «Scomunichiamo e anatematizziamo ogni eresia che si erge contro la santa, ortodossa e cattolica fede, come l'abbiamo esposta sopra. Condanniamo tutti gli eretici, sotto qualunque nome; essi hanno facce diverse, ma le loro code sono strettamente unite l'una all'altra, perché convergono tutti in un punto: sulla vanità. Gli eretici condannati siano abbandonati alle potestà secolari o ai loro balivi per essere puniti con pene adeguate. I chierici siano prima degradati della loro dignità; i beni di questi condannati, se si tratta di laici, siano confiscati; se fossero chierici, siano attribuiti alla chiesa, dalla quale ricevono lo stipendio. [...] Decretiamo, inoltre, che quelli che prestano fede agli eretici, li ricevono, li difendono, li aiutano, siano soggetti alla scomunica; e stabiliamo con ogni fermezza che chi fosse stato colpito dalla scomunica, e avesse trascurato di dare soddisfazione entro un anno, da allora in poi sia ipso facto colpito da infamia, e non sia ammesso né ai pubblici uffici o consigli, né ad eleggere altri a queste stesse cariche, né a far da testimone. [...] Se poi si tratta di un chierico, sia deposto dall’ufficio e dal beneficio: infatti chi ha una colpa maggiore, sia punito con una pena più grave. Chi trascurasse di evitarli, dopo la dichiarazione di scomunica da parte della chiesa, sia colpito dalla scomunica fino a che non abbia dato la debita soddisfazione.
    I chierici non amministrino a questi uomini pestilenziali i sacramenti della chiesa; né osino dare ad essi sepoltura cristiana; non accettino le loro elemosine o le loro offerte. Diversamente, siano privati del loro ufficio, e non tornino mai più in suo possesso, senza un indulto speciale della sede apostolica. La stessa disposizione va applicata a qualsiasi religioso, senza tener conto dei loro privilegi in quella diocesi, in cui avessero avuto l'ardire di provocare tali eccessi.» (Concilio Lateranense IV, cost. III)”

    “Papa San Pio V.”
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    Como ovejas sin Pastor
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    https://moimunanblog.files.wordpress.com/
    https://moimunanblog.files.wordpress...6ca97cf53.jpeg




    OCTOBER EDITION from September 30 through November 3 (oct2018.htm) featured on The DailyCatholic, a Traditional Catholic publication dedicated to perpetuating the One True Faith and preserving the Traditional Latin Mass in this time of the Great Apos
    http://www.dailycatholic.org/issue/18Oct/oct2018.htm




    https://militesvirginismariae.wordpress.com/


    Sede Vacante -
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    Ligue Saint Amédée
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    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    27 octobre : Saint Frumence, Évêque d'Éthiopie (IVème siècle) :: Ligue Saint Amédée
    “27 octobre : Saint Frumence, Évêque d'Éthiopie (IVème siècle).”
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    Quatrième Samedi d'octobre : Notre-Dame des Victoires :: Ligue Saint Amédée
    “Quatrième Samedi d'octobre : Notre-Dame des Victoires.”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati..._victoires.jpg







    Cor Jesu Sacratissimum, miserere nobis!!!
    Regina Sacratissimi Rosarii Ora Pro Nobis!!!

    Luca, Sursum Corda – Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 
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