
Originariamente Scritto da
Avanguardia
Adesso con più calma mi spiego meglio.
1) Le stesse accuse che ora leggiamo sul movimento internazionale degli indignati sono più o meno le stesse che si leggono su molti libri riguardo i fascismi e anche la rivoluzione iraniana: oggi gli indignati sono una lunga mano di Soros, ieri e tuttora si racconta che khomeini era una pedina dei repubblicani americani in funzione anti-sovietica, che Hitler e Mussolini fossero agenti del capitalismo internazione. Stiamo attenti con il fango che viene gettato, perchè in tutte le nostre vite ci sono elementi che un giorno potrebbero essere utilizzati da avversari, giornalisti servi del potere, e ricercatori in buona fede sul nuovo ordine mondiale, per descriverci come pedine e complici di misteriosi interessi, se riuscissimo ad ottenere successi.
2) A Roma ancora una volta gran parte dei teppisti non erano normali frustrati, sovversivi, ma personale dello stato, delle agenzie di sicurezza dei paesi occidentali, che dovevano mandare in vacca la manifestazione.
3) Il movimento degli indignati nasce in Spagna, non è roba di centri sociali e di comunisti, è tipo il movimento di Beppe Grillo, che apre spazi per lo più a gente non politicizzata eccessivamente. In Italia in particolare vi sono associati i comunisti, i sinistri eccettera, non sono stati mica scemi, al contrario di altri.
4) Noi camerati, socialisti nazionali, eccettera (ci metto tutto quanto rientra nella nostra area, rischiando di fare un minestrone), siamo poco numerosi e sgangherati. Del fascismo/nazionalsocialismo la stragrande maggioranza della gente ha un' idea distorta (inclusi alcuni suoi estimatori che però fanno notizia). Speranze di farcela con le nostra palle pare che non ne abbiamo. Io per 6 anni mi sono dannato come un leone per far rinascere l' idea fascista, volantinando, in strade, paesi, la notte nei loccali notturni, passando molte domeniche ai centri commerciali, imbuccando la rivista "Avanguardia" nelle cassette postali, battagliando nel forum "destra radicale" che allora era molto più frequentato, contattando persone. Davo la rivista Avanguardia ad uno studio di psicologlia clinica, nella sala pazienti. Ho provato a difonderla tra qualche persona più importante. Attacchinaggi a maneta nei paesi e in città, nei punti più sensibili, dove passano di più i giovani. Militando nel movimento forse più fascista e nazionalsocialista d' Italia, che poi con i camerati sardi abbiamo temporaneamente mollato perchè non potevamo essere solo noi con qualcun altro a farci il culo e non potevo essere io l' unico che lanciasse consigli per fare meglio che poi venivano ignorati. Battagliavo anche nel forum etnonazionalista (ringrazio la gentile ospitalità del moderatore che spero si presenti qui tra noi un giorno). Scrivevo articoli cercando di far colpo su un più ampio pubblico possibile. Lo facevo con l' ostracismo dei miei familiari, considerando che a mia madre e poi a mio padre fu riferito quando fui segnalato che il movimento in questione era terrorista, cometteva attentati, erano tutte balle ma potete immaginare alle orecchie di genitori ansiosi e iperprotettivi come i miei. Con mia mamma che soffriva di cuore e una volta stava per rimetterci le penne. In mia zona nessun aiuto ho trovato, solo un periodo breve di persone che poi vollero tornare nella Fiamma.
Dopo questa esperienza, ho realizzato che speranze di fare da soli non ne abbiamo. Cosa dobbiamo noi fare è accodarci a chi riesce a creare spazi, quando non è troppo ideologizzato, tipo Movimento 5 Stelle e Indignati, inserirci proponendo la nostra visione, le nostre proposte come la tutela della nazione, ma senza mai esibizionismi (esporre simboli, gridare viva il Duce se non privatamente) che verrebbero sfruttati dai soliti noti per creare problemi di immagine e danneggiare il fenomeno antagonista. Poi forse acquisiremo spazio, stima, e contribuiremo al gioco.
Poi per nuovi chiarimenti, chiedete, d' altronde siamo per confrontarci e capire.