Nata di certo tu sei in Toscana,
camicia nera.
Su per quei monti ove cadde Ferruccio
e s’aprono i valloni
dell’inferno di Dante,
Io ti vidi (e non eri
che un’umile camicia
da carbonai)
mirabilmente fresca
di recessi boschivi,
nativa e pura come quella gente
che vigilasulle alte fonti.
Tu mi rammenti l’Appennino bruno
i suoi crepuscoliprofondi e mitici.
Lassú ti vidi. E giá del tuo colore
si vestirono gli anni del riscatto,
la Giovine Italia e Mazzini.
Poi fosti manti di piú duro lavoro,
di utopie disperate.
Hai conosciuto il fumo
delle officine,
la febbre degli anarchici,
la lunga, eroisa, faticosa storia
di un popolo in esilio.
O Italia dispersa e proletaria,
non pensavi alla gueraa ed eri fatta
per ritrovarti in lei.
Nel tuo color di morte
si riconosce ormai
la fiera gioventú.
Ruggono al vento le Fiamme Nere.
E le Camicie Nere che s’avanzano
con violenza e voce d’uragano
hanne le insegne, il grido, il passo, l’ordine,
delle antiche legioni.
Quale cammino il tuo!
Da quando fosti consacrata,
camicia storica.
Ora sei la gloriosa
veste dell’Italia nuova.
Beato chi sia degno di portarti
a capo scoperto, lungo le vie soleggiate.
(Vincenzo Cardarelli)
PENSIERO NAZIONALE - IDENTITA', DIFFERENZA, DISTINZIONE