Originariamente Scritto da
Gdem88
Infatti il gruppo autonomo era quello che molti volevano...e infatti il Pd NON E' nè nel Pse nè nell'Eldr. Si è deciso di far gruppo con il Pse perchè lo si considera la maggiore forza riformista europea ( così almeno la pensa la maggior parte del partito), ma questo non vuol dire rinunciare alla propria autonomia, il Pd confronta le sue posizioni con quelle dei socialisti nel gruppo dell'alleanza progressista dei socialisti e dei democratici, avendo in mente la strategia di allargamento di cui tanto abbiamo dibattuto in altri post precedenti, che si fonda sulla creazione di una coalizione di centrosinistra europea con socialisti, democratici, liberaldemocratici ed ecologisti. Sul palco del 5 ci saranno dei leader socialisti perchè sia in Francia che in Germania le due forze progressiste per eccellenza sono i socialisti ,anche se in entrambi questi paesi si prefigura una futura alleanza con i verdi.
A madrid comunque erano presenti anche leader non squisitamente socialisti, indi per cui il Pd rimane perfettamente fedele alla sua missione di cercare la contaminazione tra cultura liberale, cattolica e cultura socialdemocratica.
Si potrebbe poi parlare del fatto che in Italia abbiamo avuto una tradizione liberale e democristiana decisamente anomala rispetto ai corrispettivi europei, i cattolici democratici italiani sono una particolarità italiana perchè non sono nè socialisti cristiani nè democristiani conservatori, e questo rende evidente che in europa le posizioni liberali e cattoliche stanno spesso più al centro rispetto a quelle italiane.
@Manfr hai ragione, la cosa curiosa è che nel partito, prima diviso tra mille correnti che si rifacevano a tradizioni di appartenenza, si va prefigurando un dibattito nuovo e aggiungerei più "moderno" oltrechè più sano, fondato sulle differenze in politica economica....questa differenza è trasversale, ci sono ad esempio cattolici liberali come enrico letta e cattolici "sociali" come la Bindi. Se il partito dibattesse su quest'asse sarebbe un deciso passo avanti...
Ritengo che le due linee comunque non siano inconciliabili, basta mediare: aumento pensioni si, ma fino ad un certo punto....tassazione dei grandi patrimoni e rendite, ma anche liberalizzazioni e più concorrenza...difesa dei beni comuni ma riforma della pubblica amministrazione. Insomma, se si può fare coalizione Sel-Idv-Pd in base ad un programma comune, a maggior ragione è possibile farlo nel Pd stesso, che si fonda comunque su alcune fondamenta comuni.