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  1. #11
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    Predefinito Rif: Il manifesto dei T-party dem

    Ovviamente non condivido molte delle proposte in oggetto, ma uno dei fattori positivi è il peso dato alla Terza Via rispetto al moderatismo neodemocristiano, che è esplicito.
    La destra del PD, diciamo, si muove sempre meno nei meandri di una "udc ddde sssinistra" e sempre di più nei vincoli tipici dei partiti socialdemocratici europei

  2. #12
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    Predefinito Rif: Il manifesto dei T-party dem

    Citazione Originariamente Scritto da SteCompagno Visualizza Messaggio
    In questa ottica il Pd a livello europeo per esempio avrebbe dovuto fare un gruppo autonomo allora.

    Se si vuole essere sintesi tra liberali e neo-laburisti non si stà ne nell'EDLR nè nel PSE.

    Invece il Pd una forma di scelta l'ha fatta, gestita malamente e con pochissima convinzione (uno dei motivi per cui ho lasciato il partito) ma l'ha fatta, sta nel gruppo europeo con i Socialisti e a parlare sul palco del 5 Novembre saranno i leader di PS e SPD, non certo i liberali europei.

    Infatti il gruppo autonomo era quello che molti volevano...e infatti il Pd NON E' nè nel Pse nè nell'Eldr. Si è deciso di far gruppo con il Pse perchè lo si considera la maggiore forza riformista europea ( così almeno la pensa la maggior parte del partito), ma questo non vuol dire rinunciare alla propria autonomia, il Pd confronta le sue posizioni con quelle dei socialisti nel gruppo dell'alleanza progressista dei socialisti e dei democratici, avendo in mente la strategia di allargamento di cui tanto abbiamo dibattuto in altri post precedenti, che si fonda sulla creazione di una coalizione di centrosinistra europea con socialisti, democratici, liberaldemocratici ed ecologisti. Sul palco del 5 ci saranno dei leader socialisti perchè sia in Francia che in Germania le due forze progressiste per eccellenza sono i socialisti ,anche se in entrambi questi paesi si prefigura una futura alleanza con i verdi.
    A madrid comunque erano presenti anche leader non squisitamente socialisti, indi per cui il Pd rimane perfettamente fedele alla sua missione di cercare la contaminazione tra cultura liberale, cattolica e cultura socialdemocratica.

    Si potrebbe poi parlare del fatto che in Italia abbiamo avuto una tradizione liberale e democristiana decisamente anomala rispetto ai corrispettivi europei, i cattolici democratici italiani sono una particolarità italiana perchè non sono nè socialisti cristiani nè democristiani conservatori, e questo rende evidente che in europa le posizioni liberali e cattoliche stanno spesso più al centro rispetto a quelle italiane.

    @Manfr hai ragione, la cosa curiosa è che nel partito, prima diviso tra mille correnti che si rifacevano a tradizioni di appartenenza, si va prefigurando un dibattito nuovo e aggiungerei più "moderno" oltrechè più sano, fondato sulle differenze in politica economica....questa differenza è trasversale, ci sono ad esempio cattolici liberali come enrico letta e cattolici "sociali" come la Bindi. Se il partito dibattesse su quest'asse sarebbe un deciso passo avanti...

    Ritengo che le due linee comunque non siano inconciliabili, basta mediare: aumento pensioni si, ma fino ad un certo punto....tassazione dei grandi patrimoni e rendite, ma anche liberalizzazioni e più concorrenza...difesa dei beni comuni ma riforma della pubblica amministrazione. Insomma, se si può fare coalizione Sel-Idv-Pd in base ad un programma comune, a maggior ragione è possibile farlo nel Pd stesso, che si fonda comunque su alcune fondamenta comuni.
    «Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]

  3. #13
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    Predefinito Rif: Il manifesto dei T-party dem

    Citazione Originariamente Scritto da Manfr Visualizza Messaggio
    Ovviamente non condivido molte delle proposte in oggetto, ma uno dei fattori positivi è il peso dato alla Terza Via rispetto al moderatismo neodemocristiano, che è esplicito.
    La destra del PD, diciamo, si muove sempre meno nei meandri di una "udc ddde sssinistra" e sempre di più nei vincoli tipici dei partiti socialdemocratici europei
    Ehi Manfr Fioroni è sempre in agguato!
    VOTA NO AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE
    UN NO COSTITUENTE PER LA DEMOCRAZIA CONTRO L'AUSTERITA'
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  4. #14
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    Predefinito Rif: Il manifesto dei T-party dem

    Citazione Originariamente Scritto da Gdem88 Visualizza Messaggio
    Infatti il gruppo autonomo era quello che molti volevano...e infatti il Pd NON E' nè nel Pse nè nell'Eldr. Si è deciso di far gruppo con il Pse perchè lo si considera la maggiore forza riformista europea ( così almeno la pensa la maggior parte del partito), ma questo non vuol dire rinunciare alla propria autonomia, il Pd confronta le sue posizioni con quelle dei socialisti nel gruppo dell'alleanza progressista dei socialisti e dei democratici, avendo in mente la strategia di allargamento di cui tanto abbiamo dibattuto in altri post precedenti, che si fonda sulla creazione di una coalizione di centrosinistra europea con socialisti, democratici, liberaldemocratici ed ecologisti. Sul palco del 5 ci saranno dei leader socialisti perchè sia in Francia che in Germania le due forze progressiste per eccellenza sono i socialisti ,anche se in entrambi questi paesi si prefigura una futura alleanza con i verdi.
    A madrid comunque erano presenti anche leader non squisitamente socialisti, indi per cui il Pd rimane perfettamente fedele alla sua missione di cercare la contaminazione tra cultura liberale, cattolica e cultura socialdemocratica.

    Si potrebbe poi parlare del fatto che in Italia abbiamo avuto una tradizione liberale e democristiana decisamente anomala rispetto ai corrispettivi europei, i cattolici democratici italiani sono una particolarità italiana perchè non sono nè socialisti cristiani nè democristiani conservatori, e questo rende evidente che in europa le posizioni liberali e cattoliche stanno spesso più al centro rispetto a quelle italiane.

    @Manfr hai ragione, la cosa curiosa è che nel partito, prima diviso tra mille correnti che si rifacevano a tradizioni di appartenenza, si va prefigurando un dibattito nuovo e aggiungerei più "moderno" oltrechè più sano, fondato sulle differenze in politica economica....questa differenza è trasversale, ci sono ad esempio cattolici liberali come enrico letta e cattolici "sociali" come la Bindi. Se il partito dibattesse su quest'asse sarebbe un deciso passo avanti...

    Ritengo che le due linee comunque non siano inconciliabili, basta mediare: aumento pensioni si, ma fino ad un certo punto....tassazione dei grandi patrimoni e rendite, ma anche liberalizzazioni e più concorrenza...difesa dei beni comuni ma riforma della pubblica amministrazione. Insomma, se si può fare coalizione Sel-Idv-Pd in base ad un programma comune, a maggior ragione è possibile farlo nel Pd stesso, che si fonda comunque su alcune fondamenta comuni.
    Il problema è uno. Qui il PD ancora non ha deciso se preferire l'alleanza IdV - PD - SEL o l'alleanza PD - UDC. Si deve decidere, e sono certo che se optasse per la seconda equivarrebbe ad un suicidio che costerebbe molto caro all'Italia.
    L'uomo è nato libero ma ovunque è in catene

  5. #15
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    Predefinito Rif: Il manifesto dei T-party dem

    Sinceramente penso che il Pd abbia già da qualche tempo optato per una coalizione Pd-Idv-SeL ...si va sicuramente a rilento, ma questo per questioni (opinabili certamente) di tattica. Bersani non accetterà MAI un'alleanza Pd-Udc, perchè sa che sarebbe un suicidio ( l'Udc vuole ricostruire il centrodestra, Casini l'ha ripetuto oggi)...però il Pd come maggior partito di alternativa ha una grossa responsabilità...in molti temono che l'Udc possa riavvicinarsi al Pdl deberlusconizzato fondando un PPE italiano capace di recuperare lo svantaggio e vincere...sicuramente i legami Udc- centrodestra rimangono. Mantenere un certo legame con l'Udc è utile al Pd sia per tenere il terzo polo in equilibrio, a debita distanza dal cdx, sia per prepararsi, nella peggiore eventualità, a governare insieme escludendo il cdx in caso di maggioranza zoppa nel post elezioni.

    Rimane in effetti il pericolo che il Terzo Polo continui per la sua strada mentre il csx arrivi spompato alle elezioni.....questo lo si deve certamente evitare
    «Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]

  6. #16
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    Predefinito Rif: Il manifesto dei T-party dem

    Citazione Originariamente Scritto da Gdem88 Visualizza Messaggio
    Sinceramente penso che il Pd abbia già da qualche tempo optato per una coalizione Pd-Idv-SeL ...si va sicuramente a rilento, ma questo per questioni (opinabili certamente) di tattica. Bersani non accetterà MAI un'alleanza Pd-Udc, perchè sa che sarebbe un suicidio ( l'Udc vuole ricostruire il centrodestra, Casini l'ha ripetuto oggi)...però il Pd come maggior partito di alternativa ha una grossa responsabilità...in molti temono che l'Udc possa riavvicinarsi al Pdl deberlusconizzato fondando un PPE italiano capace di recuperare lo svantaggio e vincere...sicuramente i legami Udc- centrodestra rimangono. Mantenere un certo legame con l'Udc è utile al Pd sia per tenere il terzo polo in equilibrio, a debita distanza dal cdx, sia per prepararsi, nella peggiore eventualità, a governare insieme escludendo il cdx in caso di maggioranza zoppa nel post elezioni.

    Rimane in effetti il pericolo che il Terzo Polo continui per la sua strada mentre il csx arrivi spompato alle elezioni.....questo lo si deve certamente evitare
    Casini è stato chiarissimo ieri alla manifestazione del Terzo Polo (che sta preparando la macchina per le elezioni, molto prima di noi!) :

    "Siamo stanchi - dice - di sentire alcuni amici del Pd dire che noi dobbiamo decidere. Amici del Pd, noi abbiamo già deciso: siamo per un centrodestra moderno e con l'illusione del berlusconismo abbiamo finito quando si è capito che la rivoluzione liberale non si sarebbe mai vista e che tutto era finalizzato alla difesa di una sola persona e che la politica non contava più niente".

    Il terzo Polo si presenterà da solo, ha già un perimetro di soggetti (Udc, Fli, Mpa, Api) e alcuni riferimenti programmatici (lettera della Bce e programma di Confindustria).

    Dovremmo fare lo stesso noi, darci un perimetro (per me Pd, Idv, Sel, Psi e Verdi e la Federazione della sinistra che firma tutto il programma senza pasticci e trucchetti), un programma e una leadership forte (tramite primarie)

    Come hai riconosciuto tu, caro GDem, si sta andando troppo troppo a rilento
    Ultima modifica di SteCompagno; 23-10-11 alle 15:50
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  7. #17
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    Predefinito Rif: Il manifesto dei T-party dem

    Citazione Originariamente Scritto da SteCompagno Visualizza Messaggio
    Casini è stato chiarissimo ieri alla manifestazione del Terzo Polo (che sta preparando la macchina per le elezioni, molto prima di noi!) :

    "Siamo stanchi - dice - di sentire alcuni amici del Pd dire che noi dobbiamo decidere. Amici del Pd, noi abbiamo già deciso: siamo per un centrodestra moderno e con l'illusione del berlusconismo abbiamo finito quando si è capito che la rivoluzione liberale non si sarebbe mai vista e che tutto era finalizzato alla difesa di una sola persona e che la politica non contava più niente".

    Il terzo Polo si presenterà da solo, ha già un perimetro di soggetti (Udc, Fli, Mpa, Api) e alcuni riferimenti programmatici (lettera della Bce e programma di Confindustria).

    Dovremmo fare lo stesso noi, darci un perimetro (per me Pd, Idv, Sel, Psi e Verdi e la Federazione della sinistra che firma tutto il programma senza pasticci e trucchetti), un programma e una leadership forte (tramite primarie)

    Come hai riconosciuto tu, caro GDem, si sta andando troppo troppo a rilento
    Mi riferivo proprio a quella dichiarazione di Casini :giagia:

    rimangono le motivazioni tattiche che ho espresso...il terzo polo è molto più corsaro e libero da vincoli, non ha niente da perdere...non condivido la sicurezza che il terzo polo vada da solo, bisogna vedere cosa succede al Pdl...se formigoni, scajola e pisanu rompono, si potrebbe formare un centrodestra potenzialmente capace di competere

    Come è ormai noto, io sono convinto che la Fds non debba entrare in coalizione...prima di tutto perchè è impossibile che possa firmare un programma comune ( se si arrivasse ad un programma al 100% condiviso con la fdS vorrebbe dire che il Pd ha completamente rinunciato a molti suoi punti programmatici e si è ultrasbilanciato a sinistra).

    Sul resto c'è bisogno di più dinamismo, questo è vero, e c'è bisogno di cominciare a ragionare come coalizione e non come singoli partiti: quindi basta attacchi fratricidi per guadagnare uno 0,5%, pieno rispetto fra di noi, riconoscimento reciproco ( non solo per simpatie alle singole componenti ma per progetti specifici). Facendo un esempio, mi riterrò in uno spirito di coalizione quando non vedrò più attacchi a testa bassa contro il Pd o alcune sue componenti...anche quelle più centriste. Il Pd è quello, quando vedrò che si accetta il Pd per quello che è, lo si rispetta e si inizia a considerare interesse di tutti che il Pd possa rimanere forte allora mi sentirò più a casa. Finchè continuerò a vedere continui riferimenti al Pd come amalgama mal riuscito, spinte per la sua socialdemocratizzazione con annessi sospiri speranzosi ( ) allora continuerò a pensare che siamo lontani dall'essere una coalizione...
    «Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]

  8. #18
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    Predefinito Rif: Il manifesto dei T-party dem

    Citazione Originariamente Scritto da SteCompagno Visualizza Messaggio
    Casini è stato chiarissimo ieri alla manifestazione del Terzo Polo (che sta preparando la macchina per le elezioni, molto prima di noi!) :

    "Siamo stanchi - dice - di sentire alcuni amici del Pd dire che noi dobbiamo decidere. Amici del Pd, noi abbiamo già deciso: siamo per un centrodestra moderno e con l'illusione del berlusconismo abbiamo finito quando si è capito che la rivoluzione liberale non si sarebbe mai vista e che tutto era finalizzato alla difesa di una sola persona e che la politica non contava più niente".

    Il terzo Polo si presenterà da solo, ha già un perimetro di soggetti (Udc, Fli, Mpa, Api) e alcuni riferimenti programmatici (lettera della Bce e programma di Confindustria).

    Dovremmo fare lo stesso noi, darci un perimetro (per me Pd, Idv, Sel, Psi e Verdi e la Federazione della sinistra che firma tutto il programma senza pasticci e trucchetti), un programma e una leadership forte (tramite primarie)

    Come hai riconosciuto tu, caro GDem, si sta andando troppo troppo a rilento
    Se UDC e FLI restano fuori dalla coalizione di centrodestra non vedo alternative a un PD-IdV-SEL, ma anche in generale io fossi nel PD non perderei altro tempo dietro ai centristi, tanto non ci stanno e si perdono voti sia da una parte sia dall'altra.

    Bisogna invece cominciare a pensare alla costruzione di un'alternativa valida e credibile altrimenti sarà dura per il PD vincere anche con un PDL così malconcio. Le elezioni sono lontane, ma non troppo.
    Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema, comprendi?

    Mangio sempre i bambini bolliti.

  9. #19
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    Predefinito Rif: Il manifesto dei T-party dem

    Citazione Originariamente Scritto da Gdem88 Visualizza Messaggio
    Il Pd e il manifesto dei t-party
    Trentenni all’attacco. Le pensioni? Da riformare. L’articolo 18? Non intoccabile. I sindacati? Si possono criticare. Gruppone di 40 democratici chiede svolta giavazziana al Pd e scende in campo contro falsi innovatori del partito

    Il Pd e il manifesto dei t-party - [ Il Foglio.it › La giornata ]
    Un programma perfettamente coerente con coloro che nel centro destra sostengono che il programma iniziale di berlusconi era l' ideale per l' italia , ma poi è stato snaturato dal conflitto di interessi e dal malaffare.
    Posizione rispettabilissima, con cui si può dialogare, ma che appare estranea al partito ( o all' erede dei partiti) che a quel programma si oppose a prscindere dagli snaturamenti.
    In particolare mi sembra dirimente la posizione di chi vede le cause delle difficoltà dei giovani della divaricazione sociale ( e di questo si sta discutendo nellepiazze del mondo) e chi pensa più opportuno risolvere tutto in una contrapposizione dei ceti disagiati con quelli più che disagiati: precari vs lavoratori fissi, disoccupati vs pensionati.
    A sostenere le tesi dei succitati trentenni ci sono già i dissidenti del PdL e la gran parte del terzo polo, tutte persone che quel programma "ideale per l' italia" sostennero se non contribuirono a redigerlo.Perchè mai la gente dovrebbe affidarsi a chi è nato in un partito che lo osteggiava a prescindere dal malaffare ?

    sull' argomento fra abbiamo scritto qualche ulteriore riflessione fra dinosauri repubblicani e azionisti

    PENSIONI CIO' CHE NON DICE LA PROPAGANDA LIBERISTA E CONFINDUSTRIALE | novefebbraio.it

    I GIOVANI INDIGNATOS NEL MONDO CONTRO LA DIVARICAZIONE SOCIALE, QUALCHE CONSIDERAZIONE PER I LIBERISTI DI CASA NOSTRA | novefebbraio.it

  10. #20
    Vedo la mano invisibile
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    Predefinito Rif: Il manifesto dei T-party dem

    sta cosa di rubare il nome al tea party, specialmente quando in italia c'è già un movimento che si richiama ad esso lo trovo molto scorretto
    La verità produce effetti anche quando non può essere pronunciata.

    L. von Mises

    SILENDO LIBERTATEM SERVO

 

 
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