Oggi sul corriere un certo Michele Ainis, che immagino non sia veneto dice che non solo non esiste il popolo padano ma neanche quello veneto, la storia e la letteratura di questa regione non contano, neanche che il 70% della popolazione nella vita di tutti i giorni non usi litagliano, non esiste il popolo veneto.
Gente così ti fa venir voglia di prendere la macchina e andare oltre confine a prendere un kalashnikov.
A maggio di quest'anno per la prima volta da un po di anni la popolazione non cresce ma anzi cala di 300 unità, insomma il calo demografico non viene ripianato dagli immigrati, credo che questa sia un'ottima notizia, sta a vedere che la crisi economica tiene lontano dalla regione un po di teppa, se poi la crisi comporterà anche un sacrosanto taglio alle abbuffate del sud...allora ben venga.
L'apparato turistico del Veneto incomincia ad assumere ragazzi austriaci e tedeschi visto che i veneti non studiano il tedesco dato che le scuole della regione non lo prevedono, ora dico la decisione di non insegnare il tedesco in una regione legata a doppio filo col mondo germanico, sia a livello industriale che turistico da dove viene? è lo stato itagliano che lo impone? con un unico programma scolastico che va dalle Alpi al Magreb,oppure è la scuola veneta a non essere in grado di capire di quanto sia importante per l'economia regionale insegnare il tedesco?