E' un rumor...
Sembrerebbe che Berl si farebbe da parte prima del g20 di cannes e l italia sarebbe rappresentata da Monti o Amato...
come dico, prendetela con le pinze
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Sembrerebbe che Berl si farebbe da parte prima del g20 di cannes e l italia sarebbe rappresentata da Monti o Amato...
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Ultima modifica di stefaboy; 01-11-11 alle 19:56
Ferrara era comunista poi il comunismo è morto, allora è diventato Craxiano e Craxi è morto, poi è diventato Berlusconiano. PORTA SFIGA
(brunik - 25/09/2011)
Berlusconi alla prova dei numeri in Parlamento: ecco le principali insidie che arrivano da Camera e Senato
di Celestina DominelliCronologia articolo1 novembre 2011
In questo articolo
Il primo test importante arriverà martedì 8 novembre quando a Montecitorio sarà messo di nuovo ai voti il rendiconto 2010 su cui il Governo è stato clamorosamente bocciato l'11 ottobre scorso. Ma già da giovedì Silvio Berlusconi dovrà incrociare le dita e sperare che il dissenso crescente nella sua maggioranza non produca nuovi e pericolosissimi scivoloni. Ecco le insidie nascoste tra Camera e Senato.
La maggioranza continua a perdere pezzi
Qualcuno, come il ministro dell'Agricoltura, Saverio Romano, preferisce liquidarli, facendo i dovuti scongiuri, come «iettatori» che «gufano», ma i malpancisti della maggioranza promettono battaglia in Aula. E, a differenza di Claudio Scajola - che può contare su una ventina di teste a Montecitorio e che ha escluso imboscate alla Camera sulle prossime votazioni - il pallottolliere è d'obbligo per tutti gli altri frondisti del Pdl. L'ultima votazione di Montecitorio - il 14 ottobre scorso - è finita 316 a 301, ma ha visto uscire dalla maggioranza nuovi pezzi e altri promettono di seguire la stessa strada.
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Dopo il forfait di Gava e Destro altri sommovimenti tra gli scajoliani
A smarcarsi il 14 ottobre sono stati due ex scajoliani, Fabio Gava e Giustina Destro, ma, in vista dei prossimi passaggi parlamentari, gli ultimi rumors di palazzo fotografano anche il forte malessere di Roberto Antonione, ex sottosegretario agli Esteri, e annoverato come Gava e Destro tra i fedelissimi dell'ex ministro dello Sviluppo. Che, come detto, assicura la massima fedeltà, ma nel Pdl si guarda con sospetto ai movimenti della sua pattuglia.
Nuove insidie tra gli ex responsabili e il gruppo Misto
Attenzionati dagli uomini del Cavaliere che tengono la conta sono anche i sette deputati di Grande Sud del sottosegretario Gianfranco Miccichè, in costante dialogo con la fronda che fa capo a Guido Crosetto e che sono pronti a puntare i piedi se le promesse sul Mezzogiorno verranno disattese. Altri pericoli sono poi registrati dalle parti degli ex responsabili: Luciano Sardelli, già capogruppo di Popolo e Territorio, non ha votato l'ultima fiducia ed è considerato perso nonostante continui su di lui il pressing di Denis Verdini. E anche il deputato Antonio Milo viene dato in sofferenza, sebbene Silvano Moffa, succeduto a Sardelli, garantisca sulla sua fedeltà e anche su quella di Michele Pisacane. Per non dire, poi, delle continue fughe in avanti del segretario del Pri, Francesco Nucara o dell'ex ministro Calogero Mannino,attualmente nel gruppo Misto, ma sempre più lontano dalle posizioni della maggioranza.
Tra assenze e fronde anche al Senato i numeri traballano
Insomma, una zona grigia che potrebbe riservare parecchie sorprese a partire da giovedì. E anche la cassaforte del Senato registra uno scontento diffuso che fa traballare i numeri. Ufficialmente lo scarto, nella Camera alta, tra maggioranza e opposizione è fermo a 18 voti, ma, secondo l'ultimo pallottoliere, sarebbero almeno 11 i senatori in sofferenza. Al Pdl non considerano quasi più il voto dell'ex presidente del Senato, Marcello Pera, spesso assente, come pure verrà meno quello del sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, costretto a scegliere tra le due poltrone e sostituito dal finiano Nino Strano. Tra i pidiellini più perplessi sono poi annoverati anche Guido Viceconte, Antonio Gentile e soprattutto Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, che non ha nascosto il suo malcontento verso le ultime scelte della maggioranza. Ma il gruppo più pericoloso per il Cavaliere è quello che fa capo all'ex ministro Beppe Pisanu. Il quale sarebbe in grado di muovere tra sette e dodici senatori. Numeri che sommati ai precedenti, fanno capire perché anche a Palazzo Madama la situazione è tutt'altro che tranquilla.
Ferrara era comunista poi il comunismo è morto, allora è diventato Craxiano e Craxi è morto, poi è diventato Berlusconiano. PORTA SFIGA
(brunik - 25/09/2011)
Ferruccio de BortoliBerlusconi sembra voler sopravvivere a se stesso. Ma se non è in grado di adottare, per l’opposizione della Lega, provvedimenti seri ed equi, non solo sulle pensioni, ne tragga le conseguenze. E in fretta. Vada da Napolitano e rimetta il mandato. Esiste in Europa, piaccia o no (a noi non piace perché vi vediamo anche un pregiudizio anti-italiano) un problema legato alla persona del premier, più che al governo. E la colpa è solo sua. Il Cavaliere, con il quale la storia sarà meno ingenerosa della cronaca, è anche uomo d’azienda. Sa valutare il momento in cui è necessario mettersi da parte per salvare la sua creatura, il partito e le future sorti del centrodestra italiano. Ma prima ancora viene il Paese. Una volta tanto.
da: Mettere il Paese davanti a tutto - Corriere della Sera
Ave o Maria piena di grazia...
Ci creiamo il nostro inferno e poi diamo la colpa agli altri. (Charles Bukowski)
Il mio Twitter
AMATO?!?
Il compagno di merende di Craxi, quello che "non poteva non sapere"?
Quello che nottetempo ci mise le zampe nei nostri conti correnti?
Quando si dice "la pezza è peggio dello strappo"...:sofico:
Rassegnatevi compagni
Rassegnatevi ITALIANI...
Data la situazione globalle, con gli USA falliti, Francia e Germania troppo esposti, nessun politico riuscirà a salvare l'Italia se i banchieri ed i massoni non molleranno l'osso spolpato.
Ultima modifica di ugolupo; 01-11-11 alle 20:09
"... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"
(G. D'Annunzio)
non mi pare possibile, dovrebbe avere una coscienza e una dignità. Non ha nè una nè l'altra.