Dopo Zapatero e quello portoghese, dimessosi lo scorso marzo, anche il premier greco Papandreou si dimetterà al fine di favorire la formazione di un governo di unità nazionale in grado di gestire la crisi. L' unico primo ministro di un Paese in crisi pervicacemente attaccato alla poltrona, è Berlusconi. E si che oramai non solo i quotidiani, ma anche i leader stranieri, fino a ieri più cauti e diplomatici nelle loro dichiarazioni, dicono chiaramente che il problema dell' Italia è l' assenza di credibilità. Ma lui resiste, dicendo di non voler lasciare il Paese in mano alle sinistre. Ora, a parte che sarà ben difficile che chiunque governi dopo di lui, di dx, sx, centro, di sopra o di sotto, riesca a far peggio, ma il vero motivo per cui non molla è la preoccupazione che, uscito lui da Palazzo Chigi, le sue aziende finiscano sotto attacco della magistratura. Perciò vada a pure a ramengo l' Italia, stamane il differenziale coi bund ha toccato i 490 punti, purché Berlusconi salvi la "roba".

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