User Tag List

Pagina 2 di 3 PrimaPrima 123 UltimaUltima
Risultati da 11 a 20 di 24

Discussione: CONTRO IL G8 !!

  1. #11
    Forumista senior
    Data Registrazione
    13 Jun 2009
    Località
    Munster(Westfalia)
    Messaggi
    1,452
     Likes dati
    2
     Like avuti
    91
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Riferimento: CONTRO IL G8 !!

    Blitz sulla tangenziale a Roma, due attivisti fermati

    Gli attivisti contro il G8 hanno appena fatto un blitz sulla tangenziale all’ingresso dell’autostrada Roma-L’Aquila che collega la capitale con la città dove si tiene il vertice del G8. In una cinquantina hanno bloccato la tangenziale di Roma per una decina di minuti, installando le tende sull’asfalto e indossando famosi caschi gialli, che compaiono in tutti i cortei degli aquilani. I manifestanti hanno messo transenne e srottolato striscioni con la scritta «Terremotiamo il G8. Siamo tutti aquilani». Iniziano così le giornate di azioni contro il G8 di L’Aquila che si apre l’8 a L’Aquila. Due attivisti sono stati fermati mentre si recavano al blitz sulla tangenziale di Roma contro il G8.

    V.C.U.
    Muntzer il Sopravvissuto

  2. #12
    Forumista senior
    Data Registrazione
    13 Jun 2009
    Località
    Munster(Westfalia)
    Messaggi
    1,452
     Likes dati
    2
     Like avuti
    91
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Riferimento: CONTRO IL G8 !!

    Roma . Un altro blocco stradale contro l'arrivo dei leader del G8

    Sono 27 finora i manifestanti fermati dagli agenti della Polizia. Stamattina è stato dato fuoco ad alcuni pneumatici in via Cilicia per poi proseguire nelle zone adiacenti a via Ostiense, dando fuoco anche ad alcuni cassonetti. Alcune strade sono state bloccate in zona Ostiense, altri in zona Tiburtina e altri sulle sponde del Tevere. A quanto si apprende i manifestanti erano circa 150 e sventolavano delle bandiere nere con la V viola. All'arrivo delle forze dell'ordine, circa un centinaio si sono rifugiati all'interno dell'università Roma Tre mentre gli altri si sono sparpagliati tra le vie della città. I fermati stanno per essere condotti negli uffici della Digos della questura di Roma. Secondo la polizia gli attivisti anti G8 sono partiti dalla facoltà di Architettura di Roma Tre a Testaccio occupata ieri nel primo pomeriggio. A quanto si apprende, le forze dell'ordine stanno inseguendo i manifestanti in fuga che hanno rovesciato e incendiato cassonetti e tirato fumogeni.

    V.C.U.
    Muntzer il Sopravvissuto

  3. #13
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    25,548
     Likes dati
    2,490
     Like avuti
    1,723
    Mentioned
    4 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Riferimento: CONTRO IL G8 !!

    scusate, esiste un sito con il programma di tutte le manifestazioni?
    -Ma dai, sarà la bora..
    -Ma non siamo a Trieste!

  4. #14
    Forumista senior
    Data Registrazione
    13 Jun 2009
    Località
    Munster(Westfalia)
    Messaggi
    1,452
     Likes dati
    2
     Like avuti
    91
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Riferimento: CONTRO IL G8 !!

    Azioni e cortei
    Blocchi, scontri e arresti: Roma si ribella al G8
    Articolo in continuo aggiornamento
    Utente: gianmarco
    7 / 7 / 2009

    Azioni e cortei. I movimenti bloccano Roma contro il G8.

    Sono state diverse le inziative messe in opera dagli attivisti romani e globali in importanti in punti strategici per la circolazione nella capitale.

    Primo blocco. Lo svincolo autostradale che da Roma porta a L'Aquila è stato bloccato con barriere.

    Roma tre. Plotoni della Finanza hanno violentemente caricato prima dell'inizio del blocco, inseguendo i manifestanti e producendo 36 fermi. All'interno del quartiere Testaccio si sono svolti veri e propri rastrellamenti, in particolare da parte di polizia in borghese, mentre su Lungotevere continuavano le cariche della Finanza. Anche l'infopoint è stato aggredito e sgomberato.

    Un corteo di studenti in uscita dalla Sapienza è stato caricato con i blindati all'uscita in Piazzale Aldo Moro.

    Roma è stata bloccata ed ora è blindata: elicotteri, centinaia di blindati, fermi (36, di cui otto stranieri) frequenti che in 10 casi sono stati tramutati in arresti.

    Prima corrispondenza da Roma 3, tensioni alla Sapienza

    Il corteo rientra alla Sapienza

    Alle 14.30 all'Università La Sapienza si è svolta la conferenza stampa, mentre nel pomeriggio l'appuntamento per tutto il movimento romano è alle 17.00 a Piazza Barberini.

    Gli interventi della conferenza stampa:

    Sapienza in Onda

    Roma 3

    Acrobax

    Strike

    Blocchi Precari Metropolitani

    Rdb-Cub

    Cobas

    Questa mattina, intanto, l'Onda ha continuato le mobilitazioni iniziate ieri contro l'inchiesta Rewind della Procura di Torino che ha portato a 21 fermi tra gli attivisti universitari: Trento, Pisa, Padova e Bologna hanno visto l'occupazione dei rispettivi Rettorati per reclamare la presa di posizione dei Senati Accademici. A brevissimo pubblicheremo report, audio e video su queste iniziative.

    Così come il governo di Papi vacilla, il G8 è stato travolto dalla crisi ed il suo istituto non assolve neppure più al suo ruolo simbolico.

    Nelle strade di Roma, intanto, le soggettività della crisi, gli studenti, gli occupanti di case, i movimenti di precari, i centri sociali stanno dando vita a iniziative dislocate sul territorio.

    Questa mappa della crisi non è sequestrabile o carcerabile.

    Rimanete connessi, rimaniamo in Onda.

    http://www.globalproject.info/index-it.html


    V.C.U.
    Muntzer il Sopravvissuto

  5. #15
    email non funzionante
    Data Registrazione
    09 Jun 2009
    Messaggi
    463
     Likes dati
    0
     Like avuti
    14
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Riferimento: CONTRO IL G8 !!

    ....avviso per i Compagni di Roma,e di chi prende la metro a Roma, anche per chi non è di Roma:vigilantes ed addetti ai lavori stanno diventando parecchio nervosi con i passeggeri,stanno iniziando ad avere comportamenti "molto strani", al di fuori dei "parametri normali"...oggi pomeriggio solo il mio "sangue freddo"mi ha permesso di non "spaccare il culo ad un controllore "testa di cazzo"...attenzione quindi ,non sono una persona che ama fare degli "allarmismi",ma viaggiando sempre,quotidianamente,con i "mezzi pubblici"stò avvertendo e verificando delle "anomalie comportamentali"...saluti proletari!!

  6. #16
    Banda Müntzer-Epifanio
    Data Registrazione
    14 Jun 2009
    Messaggi
    7,806
     Likes dati
    0
     Like avuti
    7
    Mentioned
    3 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Riferimento: CONTRO IL G8 !!

    Scritto da Joseph Halevi
    Giovedì 09 Luglio 2009 09:29
    La principale preoccupazione dei membri del G8 riuniti a L’Aquila è senza dubbio il coordinamento. Chi coordinerà l’evacuazione se dovessero esserci colpi di coda del sisma? E, soprattutto, come coordinare le attività del G8 con le riunioni collaterali con i membri del G14, del G20, del Gtutto? E, terrore dei terrori, come riuscire a coordinare le conferenze stampa in modo da beccare sempre la diretta con i Tg principali?
    E il resto? Il resto è aria fritta allo stato puro.
    Torneremo ad occuparci di questo vertice nei prossimi giorni, ma intanto pubblichiamo un articolo di Joseph Halevi che, oltre a mettere in evidenza la reale dinamica dei centri decisionali (vedi l’enorme foraggiamento del sistema bancario), parla letteralmente delle riunioni del G8 come “pura scena mediatica”, momento di “sfoggio di potere”, cui si aggiunge anche “la reazione pavloviana dei no-global e compagnia”.
    Come fotografia dell’inconcludenza di questi vertici, inevitabile riflesso delle contorsioni in atto tra i principali attori della scena internazionale nel cuore della più grave crisi economica degli ultimi 80 anni, non ci pare niente male.


    Solo uno dei tanti «gruppi G», sopravvalutato non per caso
    di Joseph Halevi

    Il gruppo dei «paesi G» nacque nel 1975 a Parigi (Rambouillet) su iniziativa dell'allora presidente francese Valéry Giscard d'Estaing, per gestire in comune tanto la crisi del dollaro quanto la continuazione della sua centralità. Euroatlanticamente concepito per quattro paesi (Usa-D-F-GB), il «gruppo dei G» venne rapidamente esteso al Giappone ed all'Italia dopo le proteste di quest'ultimi, poi Washington si portò dietro anche il Canada. Nei confronti della crisi del dollaro l'impatto dei G7 fu nullo, visto che gli Usa hanno sempre agito unilateralmente; ad eccezione di una volta, cioè nelle fasi che portarono alla riunione del Plaza, a New York, il 22 settembre del 1985.

    La politica di alti tassi di interesse inaugurata da Paul Volcker e Ronald Reagan, causa degli squilibri mondiali su cui è germogliata la crisi odierna, comportò una rapida rivalutazione del dollaro, acuendo la crisi occupazionale già esistente in Europa. La presidenza Reagan venne investita dalla pressione delle industrie nazionali che, non avendo ancora delocalizzato alla grande (l'attrazione fatale per la Cina era ancora in incubazione), perdevano mercati interni a favore delle importazioni nippo-coreane e germanico-italiane.

    Anche gli europei, soprattutto Germania, Francia ed Italia, avevano da lamentarsi, perché gli alti tassi di interesse strozzavano gli investimenti e inflazionavano il debito pubblico più di quanto alimentassero le esportazioni europee verso gli Usa. In tale contesto, e grazie alla guerra fredda, nacque l'accordo del 22 settembre 1985 che portò ad una svalutazione controllata - per un po' almeno - del dollaro e una riduzione dei tassi di interesse Usa. Tuttavia non furono i G7 a coordinare la manovra, bensì i G5, cioè i 4 summenzionati paesi con in più il Giappone. Il G8 non ha alcuna valenza decisionale. Le sue riunioni costituiscono una pura scena mediatica e di sfoggio di potere, attraverso i mezzi muscolarmente esibiti, che la popolazione delle città assediate vive con grande disagio; cui si aggiunge anche la reazione pavloviana dei no-global e compagnia.

    Le decisioni effettive vengono prese in circoli estremamente ristretti ed in forme molto discrete. Ci vogliono degli esperti giuridici per capire, ad esempio, che il patto tra Tesoro Usa, banca federale e grandi banche private per «riciclare» - piuttosto che eliminare - le cartacce tossiche, si basa sul principio del «non ricorso» che esenta le banche contraenti dal rimborsare i soldi pubblici, qualora, come accadrà, le cartacce non ottenessero sul mercato i valori attribuiti dalle aste truccate di Geithner e Summers.

    In un'ottica più ampia, non esistono oggi istituzioni mondiali e regionali in grado di affrontare in maniera coordinata la crisi in corso. Anzi, come dimostrato dalla sciagurata azione del Bundestag nei confronti della stessa Germania e dell'Europa, le istituzioni preposte al coordinamento fanno finta di niente. Anche nel caso europeo l'accordo è in negativo e si articola su due punti: elargizioni al sistema finanziario e assoluta deflazione salariale e pensionistica. La non volontà di elaborare reali piani anticrisi nasce dai conflitti di interesse che gli Stati devono gestire soprattutto internazionalmente, in quegli snodi dove le relazioni internazionali diventano il punto debole su cui si scaricano le diverse incompatibilità.

    Eppure la reale dinamica dei centri decisionali emerge dai rapporti di organismi sovranazionali completamente interni al sistema finanziario ufficiale. Recentemente, infatti, la Banca dei Regolamenti Internazionali - la banca delle banche appunto - ha osservato come le operazioni di elargizioni di denaro pubblico alle banche più coinvolte dalla crisi, ha portato, facilitando operazioni di assorbimento, alla formazioni di mega banche mondiali. Queste, come sostenuto anche dal Financial Times, mantengono tutti gli elementi del comportamento destabilizzante - ma in forma accentuata - che ha caratterizzato gli istituti di origine. Contrariamente a tutte le dichiarazioni mediatiche sulla «riforma del sistema finanziario», la crisi e i correlati interventi hanno già prodotto un risultato netto rafforzando, senza condizioni e riforme, proprio le istituzioni da cui la crisi è nata.

    http://www.campoantimperialista.it/i...o-cat&Itemid=5

  7. #17
    Banda Müntzer-Epifanio
    Data Registrazione
    14 Jun 2009
    Messaggi
    7,806
     Likes dati
    0
     Like avuti
    7
    Mentioned
    3 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Riferimento: CONTRO IL G8 !!

    LA GESTIONE AFFARISTICA E REPRESSIVA DEL DOPOTERREMOTO ABRUZZESE: UNA RAGIONE IN PIÙ PER PROTESTARE CONTRO IL GOVERNO ED I POTENTI DELLA TERRA RIUNITI NEL G8

    Chi, come noi della Campania, ha vissuto la catastrofe del terremoto, chi ha perso i suoi cari sotto le macerie di case cadute non tanto per la forza della natura ma perché qualcuno ha voluto fare più soldi risparmiando sui materiali, chi a distanza di 30 anni fa ancora i conti con i disastri sul territorio dovuti alla speculazione della ricostruzione, chi appena 15 giorni fa ha avuto l’ennesimo schiaffo vedendo assolvere dopo 30 anni alcuni dei responsabili di quella speculazione, non poteva che essere qui al vostro fianco a chiedere giustizia per i vostri 300 morti e per le migliaia che muoiono in Italia e nel mondo in queste catastrofi sempre meno naturali e sempre più frutto di chi sulla pelle della gente fa profitti.
    Siamo con le popolazioni de L’Aquila e dell’Abruzzo che a distanza di 3 mesi da quella terribile notte non hanno nessuna certezza sul loro futuro, per dare forza alle vostre rivendicazioni, alla richiesta di una immediata ricostruzione, al diritto a vedere rivivere le vostre città, al diritto alla sicurezza, al lavoro, alla dignità.
    Abbiamo imparato sulla nostra pelle cosa vuol dire vivere l’”emergenza”, abbiamo anche visto in cosa si trasforma questo meccanismo infernale. Lo abbiamo vissuto non solo con l’esperienza del terremoto ma anche nella cosiddetta emergenza rifiuti. Anche per noi queste emergenze hanno significato la militarizzazione di interi nostri territori, l’imposizione di controlli e divieti alla libera circolazione, alla libera espressione della rabbia, della protesta, di decidere indipendentemente ed autonomamente del nostro futuro e del nostro presente.
    Tutto viene giustificato in nome della situazione eccezionale, in nome della tutela dei cosiddetti cittadini dal pericolo di soggetti estranei che, di volta in volta, cambiano nome: o sono gli sciacalli, o sono i camorristi o sono estremisti no global. In realtà si vuole impedire proprio ai cittadini che si dice di voler tutelare di dire la loro sul loro destino, di avere risposte, di avere diritti.
    Abbiamo visto la deportazione dei nostri concittadini, anche per i napoletani era negli alberghi e nelle case del litorale, e abbiamo visto trasformare quell’area in quartieri degradati.
    Abbiamo imparato come può essere devastante la ricostruzione e quelle che chiamano new town. Ce lo ricordano ogni giorno i quartieri degradati della periferia napoletana, senza servizi sociali, come Scampia, Monteruscello la cui costruzione ha arricchito frotte di speculatori ed ha permesso ai politici di continuare a fare clientele.
    Infine, abbiamo imparato che anche in queste tragiche situazioni solo l’autorganizzazione dei terremotati, la loro volontà a non fare un passo indietro, la loro lotta, può garantire che venga realizzata subito la ricostruzione.
    Le lotte che si svilupparono a Napoli ed in Irpinia, l’occupazione delle case sfitte, le mobilitazioni continue, permisero che si avviasse subito la ricostruzione ed, in qualche modo, limitarono che il mangia mangia generale si trasformasse in un vero e proprio sacco della città e del territorio.

    Il decreto per la ricostruzione dell’Abruzzo contiene in sé tutte le premesse per far sì che ciò che si prepara per la vostra terra sarà anche peggio. Non solo ritardi, non solo vere e proprie espropriazioni, ma gli stessi miseri stanziamenti, che questo governo ha addirittura la faccia di legare a lotterie e gratta e vinci, andranno ai soliti noti, gli stessi che tante responsabilità hanno nel disastro abruzzese.
    La giustizia ed i diritti sono cose che si ottengono lottando. Chi oggi vi riempie di promesse, chi invita alla pazienza e ad affidarvi alla Protezione Civile, alle istituzioni locali e nazionali, vuole che attendiate passivi il vostro destino.
    La stessa ignobile operazione di spostare il G8 a L’Aquila fatta passare per una grande occasione per il rilancio della città, si sta rivelando per quello che è: uno spreco incredibile di denaro per accogliere i grandi del mondo mentre la ricostruzione è ancora al palo ma che, strumentalizzando il vostro dolore, deve servire ad impedire la mobilitazione dei movimenti che da sempre si oppongono ai signori del G8 che con le loro politiche vogliono scaricare i costi della crisi sulle fasce più deboli della società.
    Sono questi signori, servi delle grandi multinazionali e delle banche, gli unici responsabili della chiusura di stabilimenti e dei milioni di disoccupati in tutto il mondo. Sono sempre loro che mentre spendono miliardi di euro per le spese militari, per le aggressioni all’Afganistan, all’Iraq, e per salvare aziende e banche, negano il reddito a chi è senza lavoro e mettono gli spiccioli in caso di disastri (oltre a L’Aquila vi dice niente New Orleans o lo tsunami?).
    Questo spiega l’accanimento e la campagna allarmistica fatta dal governo, dalle opposizioni ma anche da alcuni soggetti presenti nei comitati dei terremotati, contro l’arrivo di quelli che chiamano no global e che non sono altro che giovani, precari, lavoratori, studenti che lottano sui loro territori contro le politiche dei potenti signori della terra. In realtà non si vuole che il G8 diventi un momento di contestazione in cui le popolazioni dell’Abruzzo insieme ad altri facciano sentire la loro rabbia per la situazione che vivono. Non si vuole cioè che il mondo intero veda che l’Abruzzo non è il campeggio delle vacanze come vorrebbe far credere Berlusconi sui mass-media.

    Il giorno 10 saremo a Paganica a contestare le politiche di questo governo e dei potenti. Chiediamo alla popolazione abruzzese di essere con noi a manifestare il loro dissenso contro i responsabili della crisi e dei disastri annunciati e chiedere la ricostruzione dell’Abruzzo e di un altro mondo possibile.

    ReteCampana NOG8 in solidarietà con le popolazioni dell’Abruzzo

    (Testo di volantino che sarà distribuito oggi alla fiaccolata della Memoria a L'Aquila da parte degli attivisti della rete Campana No G8 in solidarietà con le popolazioni dell'Abruzzo in preparazione della manifestazione del 10 luglio contro il vertice del G8)

    retecampananog8@gmail.com

  8. #18
    Forumista senior
    Data Registrazione
    13 Jun 2009
    Località
    Munster(Westfalia)
    Messaggi
    1,452
     Likes dati
    2
     Like avuti
    91
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Riferimento: CONTRO IL G8 !!

    G8
    La Banca Centrale Europea gela l'ottimismo del FMI sulla crisi. Per l'Italia prospettive negative in entrambi i documenti


    La Bce prevede solo per la seconda metà del 2010 un'iniziale fase di stabilizzazione del Pil con un ritorno a tassi di crescita positivi su base trimestrale entro metà anno. Lo si legge nel bollettino mensile della Banca centrale europea che per i prossimi mesi del 2009 stima invece un proseguimento della fase di debolezza anche se l'attività economica dovrebbe contrarsi in misura minore rispetto al primo trimestre. "Le significative politiche di stimolo in tutte le grandi aree economiche dovrebbe sostenere la crescita a livello globale, anche nell'area euro" si legge nel Bollettino. Il Fondo Monetario Internazionale aveva rivisto al rialzo le previsioni di crescita globale del 2010 collocandole al 2,5% con un miglioramento di 6 decimi di punto rispetto alle stime del World Economic Outlook di aprile. E ha peggiorato di un decimo di punto le stime 2009 al -1,4%. Per l'Italia l'istituzione di Washington ha drasticamente rivisto al ribasso (-0,7 punti) le stime per quest'anno portandole a un calo del Pil del 5,1% migliorando quelle del 2010 di 3 decimi di punto a -0,1%. L'economia globale - si legge nell'aggiornamento del World Economic Outlook pubblicato in concomitanza con l'inizio del vertice G8 dell'Aquila - sta iniziando a tirarsi fuori da una recessione senza precedenti nell'era dopo la seconda guerra mondiale, ma la stabilizzazione è irregolare e si prevede che la ripresa sarà lenta". Il Fondo sottolinea che "le condizioni finanziarie sono migliorate più delle previsto, principalmente a causa dell'intervento pubblico, e i dati recenti suggeriscono che il tasso di diminuzione dell'attività economica sta rallentando anche se in diversa misura tra le diverse aree. Malgrado tali segni positivi, la recessione globale non è finita, e si prevede che la ripresa sia lenta, mentre il sistema finanziario resta debole, il sostegno delle politiche pubbliche diminuirà gradualmente e le famiglie che hanno sofferto dello sgonfiamento del prezzo delle attività ricostituiranno i loro risparmi".

    V.C.U.
    Muntzer il Sopravvissuto

  9. #19
    Forumista senior
    Data Registrazione
    13 Jun 2009
    Località
    Munster(Westfalia)
    Messaggi
    1,452
     Likes dati
    2
     Like avuti
    91
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Riferimento: CONTRO IL G8 !!

    G8 a L'Aquila: la risposta dei movimenti

    A Sud

    Ieri mattina una inopportuna quanto fastosa cerimonia ha inaugurato a L'Aquila il Summit del G8. Intanto nella cittadina abruzzese alle 12 di ieri è apparsa l'enorme scritta “Yes We Camp!” sulla collina Roio, visibile dalla caserma di Coppito che ospita i capi di stato e dall'autostrada Roma-L'Aquila.



    Yes We Camp per ribadire che mentre il circo mediatico del G8 invade una città già martoriata dal sisma e dalla scellerata gestione della ricostruzione, i cittadini de L'Aquila continuano a vivere da tre mesi in tenda scontando disagi di ogni tipo, e le prospettive per i prossimi mesi sono pessime.


    L'azione mediatica di ieri mattina si situa nell'ambito delle mobilitazioni indette da comitati cittadini, associazioni nazionali e sindacati in alternativa al summit ufficiale, contestato sì per la scelta del governo di spostarlo in Abruzzo, ma soprattutto come luogo stesso di governance globale.


    Martedì 7 luglio sempre a L'Aquila nel campo allestito dal comitato 3e32 si è tenuto un importante momento di discussione, il “Forum per la Ricostruzione Sociale” promosso da comitati cittadini, associazioni nazionali - tra cui A Sud - la FIOM e altri sindacati di categoria appartenenti alla CGIL. Il Forum ha visto la partecipazione di rappresentanti dei movimenti territoriali vicentini (No Dal Molin) e campani (No alla discarica di Chiaiano) oltre che di Padre Alex Zanotelli, del giornalista argentino Sergio Ciancaglini e di docenti universitari di economia ed urbanistica.


    Il Forum è stata la risposta dei movimenti e della società civile all'illegittimità del G8, oltre che un modo concreto per esprimere sostegno attivo e solidarietà ai cittadini e alle cittadine de L'Aquila vittime del terremoto e della speculazione che prima e dopo il 6 aprile è stata e continua ad essere compiuta a danno della popolazione.


    Il Forum è stato diviso in due sessioni, la prima su “Emergenza e Democrazia”, moderata dal giornalista di Carta Gigi Sullo, la seconda su “Crisi ed Emergenza: quale ricostruzione”, moderata da Gabriele Polo di Il Manifesto. Nelle due sessioni si sono succeduti gli interventi di attivisti, sindacalisti, docenti.


    Secondo Rinaldini, della Fiom “La crisi che colpisce giornalmente lavoratori e lavoratrici è un dramma, che registra una totale mancanza di alternative concrete che difendano diritti e lavoro allo stesso tempo. Il rischio, in assenza di tali alternative, è quello di una guerra tra poveri.”.


    Sara Vegni, di A Sud e del comitato 3e32 ha ricordato che “occorre che il mondo sappia che qui a L'Aquila nonostante la propaganda che tenta di far passare un'immagine secondo cui tutto va bene, si vive ancora nelle tende, e che questo non è che l'ennesima violazione dei più elementari diritti della popolazione”. “Vogliamo rompere questa oscena vetrina mediatica che il governo ha imposto a questa città in ginocchio e che avvertiamo come una violenza – ha aggiunto Mattia Lolli, sempre del 3e32 - “e soprattutto vogliamo chiedere una ricostruzione altra, partecipata, non imposta dall'alto senza tenere in conto la volontà della cittadinanza ma solo i profitti delle solite imprese”.


    Secondo Giuseppe De Marzo, portavoce di A Sud “è il paradigma di civilizzazione della shock economy quello che si sta provando ad applicare qui a L'Aquila. Speculazione da un alto, e dall'altro criminalizzazione delle variegate esperienze di società in movimento che il nostro paese sta vivendo e che rappresentano il punto più alto della democrazia”.


    Padre Alex Zanotelli, arrivato a L'Aquila per il Forum, ha avvertito la popolazione abruzzese “Quello che vedo a L'Aquila in questi mesi mi ricorda molto quello che è accaduto in Campania dopo il terremoto. Quello che accadde allora è tra le principali cause della situazione disastrata che vive ora la città campana. Questi sono momenti in cui bisogna lottare con determinazione per i propri diritti e per una idea altra di cittadinanza, senza chinare il capo. Il problema centrale a L'Aquila come a Napoli come ovunque nel mondo – ha aggiunto il missionario comboniano – è il profitto, che è diventato più importante dei diritti, della Madre Terra, della vita stessa”.


    Sergio Ciancaglini, giornalista argentino della cooperativa editoriale La Vaca – che ha accompagnato e raccontato dal 2001 le esperienze di autogestione nate dal fallimento del paese, ha parlato della possibilità “di generare da una tragedia privata – come le morti causate dal terremoto – un momento di costruzione collettiva, come è stato in Argentina nel caso della tragedia di Cromanon.”


    Oggi è previsto a L'Aquila un presidio di fronte alla Villa Comunale, per ribadire che la ricostruzione non può essere fatta sulla pelle dei cittadini, e che è necessaria la partecipazione di tutti e tutte nelle scelte che riguardano la vita della città. Una ricostruzione, appunto, sociale e dal basso.





    Per approfondire:

    "Non chiamateci No Global"

    Come è cambiato il movimento sociale da Genova ad oggi

    Video intervista a Giuseppe De Marzo su Repubblica TV



    "La nostra Alternativa al G8”

    Più che manifestare vogliamo costruire un nuovo paradigma

    Video intervista a Giuseppe De Marzo dal Forum de L'Aquila su Repubblica TV



    “Ricostruzione sociale e dal basso”

    Contestiamo la vetrina mediatica del G8 e chiediamo una ricostruzione partecipata e dal basso

    Video intervista a Mattia Lolli del comitato 3e32



    "Ecco cosa direi ai potenti”

    L'Aquila come Napoli dopo il terremoto

    Video intervista a Padre Alex Zanotelli su Abruzzo 24h TV



    “Yes We Camp!”

    L'azione dimostrativa di questa mattina a L'Aquila

    Video di Rai News 24


    V.C.U.
    Muntzer il Sopravvissuto

  10. #20
    email non funzionante
    Data Registrazione
    09 Jun 2009
    Messaggi
    463
     Likes dati
    0
     Like avuti
    14
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Riferimento: CONTRO IL G8 !!

    Iran nucleare convitato di pietra al G-8: Obama chiede l'aiuto di Lula
    dall'inviato Piero Fornara


    commenti - | | 9 luglio 2009


    L'AQUILA – Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha caldamente invitato il collega brasiliano Inacio Lula da Silva a usare la sua influenza affinché l'Iran abbandoni il tentativo di ottenere l'arma nucleare. Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha spiegato ai giornalisti che Obama fa leva sugli stretti rapporti commerciali fra Brasile e Iran. Un rapporto, ha detto a Lula, che offre una opportunità unica per presentare all'Iran il punto di vista del G8. Il bilaterale fra Obama e Lula è stato il primo della giornata del presidente statunitense a margine del vertice dell'Aquila.

    Mercoledì sera i leader degli Otto hanno alzato i toni contro l'Iran e la Corea del Nord, che con le violenze di piazza a Teheran e i test nucleari e missilistici di Pyongyang hanno reso indandescenti le ultime settimane. Nella dichiarazione sui temi politici internazionali approvata durante la cena del G-8 all'Aquila, è stata espressa per la prima volta «condanna» verso il regime iraniano, sia pure riferita alle affermazioni negazioniste dell'Olocausto di Mahmud Ahmadinejad. E si indica nei test nordcoreani «una minaccia per la pace e la stabilità».

    La Russia ha però ottenuto che il paragrafo fosse inserito nella dichiarazione generale e non in un testo a parte. Dopo gli arresti nello staff dell'ambasciata britannica a Teheran, gli Otto hanno concordato che alle missioni diplomatiche «deve essere permesso di esercitare le loro funzioni efficacemente» e che «qualsiasi restrizione o intimidazione arbitraria a questo riguardo è totalmente inaccettabile, anche in base alla convenzione di Vienna». Per uscire dall'impasse politica seguita alle contestate elezioni del 12 giugno, i Grandi chiedono all'Iran di «risolvere la situazione attraverso il dialogo democratico sulla base dello stato di diritto». Sul fronte del programma nucleare si riafferma l'impegno a trovare «una soluzione diplomatica» e si riconosce il diritto di Teheran all'uso pacifico del nucleare. A condizione, però, che il regime «ripristini la fiducia nella natura esclusivamente pacifica delle attività atomiche».

    Passando all'Estremo Oriente, il documento aggiunge che gli esperimenti missilistici e nucleari della Corea del nord «mettono in pericolo la pace e la stabilità nella regione e oltre». Dopo il test nucleare del 25 maggio e il ripetuto lancio di missili balistici, gli Otto chiedono «alla comunità internazionale di attuare pienamente e in modo trasparente» quanto stabilito dalla risoluzione Onu 1874 che ha imposto nuove sanzioni a Pyongyang.

    Gli Otto hanno chiesto l'immediata riapertura dei valichi della Striscia di Gaza. Le parti, è l'appello del G8, «devono adempiere agli obblighi previsti dalla Road Map, incluso l'inequivocabile rifiuto della violenza, del terrorismo e dell'istigazione e il congelamento dell'attività di insediamento». Ai Paesi arabi viene chiesto di «adottare le misure necessarie verso la normalizzazione dei rapporti con Israele» e di «sostenere economicamente e politicamente l'Anp». Devono essere ripresi i negoziati di pace di Siria e Libano con Israele e deve essere rilasciato «immediatamente» il soldato israeliano Gilad Shalit, da tre anni nelle mani dei miliziani palestinesi.

    Sull'Afghanistan infine c'è l'impegno a sostenere le elezioni presidenziali e provinciali del 20 agosto con «assistenza tecnica, logistica, finanziaria e per la sicurezza», affinchè siano «credibili, inclusive e sicure».

    9 luglio 2009

    www.ilsole24ore.com

 

 
Pagina 2 di 3 PrimaPrima 123 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Risposte: 17
    Ultimo Messaggio: 26-09-08, 23:22
  2. Risposte: 77
    Ultimo Messaggio: 17-06-07, 10:29
  3. Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 07-01-07, 21:23
  4. D'Amato contro Tremonti, contro Berlusconi, contro tutti!
    Di Il_Siso nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 05-10-02, 15:34
  5. Risposte: 16
    Ultimo Messaggio: 11-04-02, 14:44

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito