23 giugno 2009 - 13:13
Sarkozy contro il burqa
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Secondo il presidente francese il velo islamico "non è il benvenuto" in Francia perché non è un simbolo religioso bensì un "segno di asservimento" per le donne
di Redazione
Dopo il divieto di velo e di tutti i simboli religiosi a scuola, presto potrebbe essere messo al bando in Francia il burqa e il niqab, che coprono rispettivamente la persona e il volto della donna. Il velo islamico "non è il benvenuto" in Francia perché non è un simbolo religioso bensì un "segno di asservimento" per le donne. Queste le parole pronunciate dall presidente francese nel suo discorso davanti al Congresso di Versailles. "Non possiamo accettare - ha detto Sarkozy - che nel nostro Paese le donne siano prigioniere dietro una rete, tagliate fuori dalla vita sociale, private della loro identità". "Non è questa - ha aggiunto - l'idea che la repubblica francese ha della dignità della donna".
Dichiarazioni che arrivano mentre la Francia si sta interrogando sul burqa. Nei giorni scorsi un portavoce del governo aveva fatto sapere che il governo è favorevole a istituire una Commissione di studio sul suo uso nel territorio francese non escludendo la possibilità di una legge ad hoc che lo vieti. Già una sessantina di parlamentari francesi, di tutte le fazioni, hanno firmato una petizione con la richiesta di una commissione parlamentare. "Non dobbiamo portare avanti una battaglia sbagliata - ha detto Sarkozy - dobbiamo rispettare la religione musulmana come le altre".
Nel 2004 spaccò il paese la legge voluta da Jacques Chirac, che vietava di indossare a scuola e negli uffici pubblici il fazzoletto da testa per le donne islamiche. Oltre ogni altro simbolo "ostentato" di appartenenza religiosa, dalle croci al collo, al turbante dei giovani sikh indiani. Oggi, dal velo la Francia passa a prendere di mira il burqa. Una questione molto delicata e che potrebbe scontentare le frange degli estremisti. In Francia poi vive una delle comunità islamiche più importanti d'Europa.
Dal canto suo Sarkozy si difende dietro la famosa laicità francese dello Stato, principio che il presidente francese ha cercato di reinventare: "La laicità non è il rifiuto di tutte le religioni, è un principio di neutralità e di rispetto. Non sbagliamo obbiettivo" ha dichiarato, "la religione musulmana deve essere rispettata tanto quanto le altre". E poi: vietare il burqa significa offendere l'identità musulmana e la libertà di scelta? Il velo integrale si porta in Arabia Saudita, in Afghanistan; su territorio francese ha la potenza di un pugno nello stomaco. Ma è giusto che lo Stato si occupi di queste tematiche? Di' la tua nei commenti.
PERSONALMENTE LA NOTIZIA NON MI FA NE' CALDO NE' FREDDO.
GLI ISLAMICI CHE SIANO ARABI O NO E CHE PROFESSINO LA RELIGIONE ISLAMICA, POSSONO ESSERE GIUDICATI POSITIVAMENTE E NEGATIVAMENTE, ANCH'IO SONO CRITICO SU MOLTI LORO COMPORTAMENTI, MA SUL FATTO DI QUESTA PROPOSTA, A PARTE LA COPERTURA DEL VOLTO, NON SONO D'ACCORDO.
MI SEMBRA CHE DI PROBLEMI LA FRANCIA NE ABBIA DI PIU' GROSSI A CUI PENSARE, COME AD ESEMPIO TUTTA LA NUOVA GENERAZIONE NATA SUL SUOLO FRANCESE CHE OPERA IN BANDE CON FINI CRIMINALI.
IL FATTO DEL VOLTO COPERTO DA UN LENZUOLO, RISOLTA LA QUESTIONE GIURIDICA E QUELLA DI ORDINE PUBBLICO, SE ANCHE GIRANO ULTRA COPERTE, A PARTE IL VISO A ME NON FREGA NULLA. AL MASSIMO UNA PERSONA POTREBBE MOSTRARE UN CERTO FASTIDIO E POI OGNUNO CONTINUA SULLA SUA STRADA. SE NON VI E' AMICIZIA O INTERESSE VERSO DONNE DI QUELL'ETNIA, COME IO NON LO SONO, IL PROBLEMA A MIO AVVISO E' GIA' FINITO.
LE VERE MOTIVAZIONI CHE SEMBRANO TURBARE SARKOZY SONO DI TUTT'ALTRO TIPO. NON SO SE LA MOGLIE, NOTA ECCENTRICA LO ABBIA CONDIZIONATO, MA PER IL PRESIDENTE, LA QUESTIONE SEMBRA LEGATA ALLA CONSIDERAZIONE DELLA DONNA COME: "OGGETTO." RIPORTO IL PASSO, Secondo il presidente francese il velo islamico "non è il benvenuto" in Francia perché non è un simbolo religioso bensì un "segno di asservimento" per le donne.
DISCORSO QUELLO DEL PRESIDENTE CHE COLLIMA CON L'OTTICA FEMMINISTA EMOTIVA OCCIDENTALE BIANCO.
COME RIPETO, SI PUO' ESSERE CONTRARI A TALE COPERTURA COME LO SONO IO, MA PARLARE DI ASSERVIMENTO CON QUALE TITOLO?
SI E' FATTO UN CENSIMENTO TRA TUTTE LE MUSULMANE PER DIRE CIO'?
SI CONOSCONO COSI' BENE CODESTE DONNE PER CREDERE ALL' AFFERMAZIONE DI SARKOZY?
LA DIGNITA' DELLA DONNA VIENE FERITA SE E' UN'IMPOSIZIONE ACCETTATA ANCHE IN OCCIDENTE, COSA CHE NON LO E', QUINDI SE LE DONNE NON SE NE LAMENTANO, CHE A ME SEMBRA NE SONO IN GRAN PARTE FIERE, NON VEDO DOVE STA IL PROBLEMA, A PARTE IL VOLTO SCOPERTO PERO'.
ANZI LE DONNE MUSULMANE SI RITENGONO DI GRAN LUNGA SUPERIORI AI COSTUMI DELLE NOSTRE DONNE. IO PREFERISCO LE DONNE BIANCHE A LORO, QUINDI APPUNTO PER QUESTO PER ME NON E' UN PROBLEMA. E' COME SE NON ESISTESSERO.