Perchè la destra va al mare e la sinistra no?
A proposito della recente tornata elettorale, leggo stamane sul sito del Riformista:
"L'affluenza è l'altro dato di cui non si può non tener conto. Alle cifre basse registrate in buona parte del paese, il centrosinistra ha storicamente da guadagnare. Non è un caso che la maggioranza sia tornata a parlare di abolizione del secondo turno. Avere elettori più fedeli e ligi al dovere non è un demerito e fa parte del gioco democratico."
Già, averceli anche a destra questi elettori fedeli, che di sabato o di domenica, col bello e col cattivo tempo, si recano alle urne per fare il loro dovere di bravi cittadini. Cittadini democratici.
Quando io vado a votare, e lo faccio sempre, mi guardo solitamente in giro e nell'osservare gli altri votanti mi metto a fantasticare sulle loro scelte. Poichè mi reco alle urne di prima mattina, o comunque alle prime ore da quando scatta il via, trovo spesso persone anziane abituate da anni a questo rito che in Italia si osserva puntualmente quasi ogni anno.
Chissà perchè, quando guardo questa gente che, nonostante l'età, gli acciacchi e tutto quanto, si reca compitamente alle urne, mi viene da pensare che essa voti in maggioranza per la sinistra o per l'UDC. Forse perchè a destra tutto sa di nuovo e di precario: Berlusconi, il PDL...
L'elettore di destra è uno che evidentemente tiene sempre "che fare". Non solo durante i giorni feriali, ma persino in quelli festivi. E' uno che ama svegliarsi tardi e se c'è bel tempo (cosa che nel meridione accade spesso) andare al mare, cosicchè per votare c'è sempre tempo e se non c'è... pazienza, sarà per l'altra volta!
Tanto Berlusconi vince lo stesso, il referendum (e cche è???) non se lo fila nessuno, e poi chissenefrega della politica tanto-rubano-tutti!
Chissà quanti elettori "non di sinistra" la pensano così e si recano a votare in massa solo alle politiche, quando Berlusconi chiama a raccolta il suo popolo a mettere una crocetta sopra il suo nome. Nelle altre occasioni, per europee e amministrative l'elettore di destra è distratto, annoiato, e se può va al mare.
Mi ricordo, in occasione di una tremenda mazzata elettorale della coalizione berlusconiana, che il perfido Altan su Repubblica ironizzò sulla cronica insofferenza dell'uomo di destra per le elezioni.
C'è di più e di peggio. L'uomo di destra non solo vota con fastidio, ma anche legge con fastidio. Compra pochissimi quotidiani, Panorama se c'è un dvd (e poi lo butta via), libri manco a parlarne. Sembra proprio che destra e politica non vadano d'accordo.
Perchè le librerie tradizionali sono praticamente spoglie di libri "di destra"? Perchè l'elettore berlusconiano bene che vada si compra Vespa a Natale. Oppure aspetta l'annuale promozione Mondadori per raccattare qualche Oscar!
Qualcuno di voi dirà che esagero e che nutro del livore verso la mia parte politica. Ma non è così. E' che sotto molti aspetti invidio i militanti della sinistra. Purtroppo, al di là dei molti errori, la sinistra ha impartito ad una parte non piccola di italiani una buona educazione civica. Ovviamente non parlo dei libertari da centro sociale, ma del corpaccione proveniente dal PCI.
Questo popolo di impiegati statali, di professori universitari, di pensionati è stato abituato a partecipare attivamente alla vita della collettività. E' un popolo "repubblicano", che ha fiducia nelle Istituzioni, ama la democrazia e rispetta la Costituzione. Compra il quotidiano, guarda una tv non becera, si interessa di cultura, è iscritto a circoli, partecipa a incontri e manifestazioni. E ovviamente va a votare.
E' un corpo "solido" (oddio, non pensate male!), nel senso che ha una sua fisicità, una forza e una costanza dovuta non ad un lavaggio del cervello leninista, quanto piuttosto da un marcato senso del dovere. Questo aspetto che dovrebbe caratterizzare in un certo senso la destra, in Italia alberga invece a sinistra.
A destra, terreno sabbioso e sempre instabile, vige da sempre la libertà di farsi i cazzi propri, proprio come diceva un divertente sketch di Guzzanti. Essere liberali a destra è un modo un pò comodo per scaricarsi di dosso ogni responsabilità, ogni dovere comunitario. Tra pubblico e privato a vincere è sempre il secondo.
Tanto Berlusconi ce la fa lo stesso, andiamo al mare, per le elezioni c'è tempo...
Mr. Right