vincolo di mandato

[calgra]

ciao a tutti, vorrei iniziare una discussione su un punto che non viene mai discusso e che è invece, a mio parere, la MADRE di tanti mali dei nostri governi ( destra o sinistra quadri/penta) :"IL VINCOLO DI MANDATO" mi spiego, quando noi andiamo al voto scegliamo un partito che presenta un programma ed una serie di persone che lo rappresentano( sia il partito che il programma) ma...gia dal giorno dopo ogni deputato o senatore si sente LIBERO di fare di quel voto ciò che gli pare e inizia sottobanco il famoso mercato ( Pannella dice delle vacche) dello scambio di voti, che a sua volta dà origine a piccoli/grandi movimenti all'interno del grande partito o coalizione da cui trae origine quel voto. cosa ne pensate????
ciao a tutti. calgra

[Asso]

Il parlamentari sarebbeo obbligati a votare come decide l'amministratore del programma sia egli il Capo Partito, il Primo Ministro o quant'altro. Il potere di legiferare sarebbe nelle mani di quell'unica persona che detiene il 51% del parlamento.
Il vincolo di mandato di cui parli trasforma definitivamente la democrazia in una dittatura.

[Asso]

Esistono soluzioni alternative al problema che di cui parli.
Prima di tutto devi sapere che i parlamentari non vengono corrotti tanto con soldi contanti quanto dalla promessa di candidatura e ricandidatura a cariche pubbliche (perchè una carica pubblica da molti più soldi di quelli che chiunque potrebbe permettersi di offrire, e poi perchè promettere cariche pubbliche non è illegale).
Allora, se vuoi fermare la compravendita dei voti, un buon inizio sarebbe togliere il potere ai capipartito di promettere cariche pubbliche. Si tratta di cambiare la legge elettorale reintroducendo l'elezione via preferenze.

[Perseo]

Il vincolo di mandato di cui parli trasforma definitivamente la democrazia in una dittatura.

Ottima idea, è quel che ho sempre desiderato.
Resta da vedere chi è a esercitare la dittatura. Se in un partito venisse introdotta la partecipazione diretta sarebbe dittatura degli elettori sugli eletti.

[Asso]

Non puoi vincolare i parlamentari al capo partito e agli elettori contemporaneamente, o l'una o l'altra.

(Anche io preferisco vincolare i parlamentari agli elettori)

[Perseo]

Infatti con la partecipazione diretta i politici sarebbero funzionari con un incarico e licenziabili se non funzionano bene. Adesso siamo abituati a partiti intesi come comitati elettorali personali di questo o quello che fa il capo partito.

[FrancoAntonio]

ciao a tutti, vorrei iniziare una discussione su un punto che non viene mai discusso e che è invece, a mio parere, la MADRE di tanti mali dei nostri governi ( destra o sinistra quadri/penta) :"IL VINCOLO DI MANDATO" mi spiego, quando noi andiamo al voto scegliamo un partito che presenta un programma ed una serie di persone che lo rappresentano( sia il partito che il programma) ma...gia dal giorno dopo ogni deputato o senatore si sente LIBERO di fare di quel voto ciò che gli pare e inizia sottobanco il famoso mercato ( Pannella dice delle vacche) dello scambio di voti, che a sua volta dà origine a piccoli/grandi movimenti all'interno del grande partito o coalizione da cui trae origine quel voto. cosa ne pensate????
ciao a tutti. calgra

penso che l'Italia politicamente sia quasi peggio di un paese caraibico-sudamericano degli anni 30 e che non esiste una classe politica seria in grado di rispettare un mandato di 5 anni, penso che sia uno schifo

[joseph]

-la presunta superiorità politica dell'occidente rispetto ad altri sistemi politici africani e mediorientali ,che si tradurrebbe nei diritti politici ,è un falso proprio per le ragioni che avete rimarcato.
Ci fanno credere che il diritto politico del voto sia una parte della nostra libertà che invece ci è conculcata nei fatti.
Tutti i politici che si stanno affannando a portare l'acqua al governo di Monti sono quelli che ci hanno privati della nostra libertà di risolvere il "Contratto di locazione in Parlamento"perchè non ne vogliono sapere di rinunciare alle clausole vessatorie che la Costituzione ha messo a loro disposizione per tenerci in perenne stato di minorità.