Un possibile viatico per i conservatori del 21mo secolo - La Dichiarazione di Praga

[Sollus]

LA DICHIARAZIONE DI PRAGA DEI PRINCIPI DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI E RIFORMISTI EUROPEI NEL PARLAMENTO EUROPEO


CONSCI DELL'URGENTE NECESSITA' DI RIFORMARE L'UE SULLA BASE DELL'EURO-REALISMO, DELL'APERTURA, DELLA RESPONSABILITA' E DELLA DEMOCRAZIA, SECONDO MODALITA' CHE RISPETTINO LA SOVRANITA' DELLE NOSTRE NAZIONI E SI CONCENTRINO SUL RISANAMENTO ECONOMICO, LA CRESCITA E LA COMPETITIVITA',

IL GRUPPO DEI CONSERVATORI E DEI RIFORMATORI EUROPEI CONDIVIDE I SEGUENTI PRINCIPI:

1. Libera impresa, commercio libero ed equo e competizione, regolamentazione minima, più bassa imposizione fiscale, e governo minimo come catalizzatori definitivi per la libertà individuale e personale e la prosperità nazionale.

2. Libertà individuale, più responsabilità personale e maggiore responsabilità democratica.

3. Energia pulita e sostenibile, con particolare riguardo alla sicurezza energetica.

4. L'importanza della famiglia come fondamento della società.

5. Integrità sovrana dello stato nazionale, opposizione al centralismo dell'UE ed un rinnovato rispett oper la vera sussidiarietà.

6. Il prevalente valore delle relazioni atlantiche in materia di sicurezza in una NATO rivitalizzata, ed appoggio alle giovani democrazie nell'ambito dell'Europa.

7. Immigrazione effettivamente controllata e fine dell'abuso delle procedure di asilo politico.

8. Servizi pubblici efficienti e moderni e sensibilità ai bisogni sia delle comunità rurali, sia di quelle urbane.

9. Fine degli sprechi e dell'eccessiva burocrazia, ed impegno nei riguardi di una maggiore trasparenza ed onestà nelle istituzioni europee e nell'uso di fondi europei.

10. Rispetto ed equo trattamento per tutti i Paesi UE, vecchi e nuovi,
grandi e piccoli.


Se qualcuno di voi conosce parlamentari europei eletti nel PDL o nell'UDC, dica a loro che le iscrizioni al gruppo conservatore sono ancora aperte fino agli inizi di luglio.

[UgoDePayens]

Non manca niente, in effetti. O meglio: mancano i numeri per far diventare questo programma una chance per l'Europa.

Molto positivi i riferimenti alla famiglia, alla sussidiarietà, alla NATO e alla perequazione tra mondo rurale e mondo cittadino.

Se posso permettermi, nel programma dei miei sogni c'è pure il riconocimento delle radici cristiane dell'Europa. Ma è pur vero che non possiamo ridurre tutto a quello...

[Eric Draven]

LA DICHIARAZIONE DI PRAGA DEI PRINCIPI DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI E RIFORMISTI EUROPEI NEL PARLAMENTO EUROPEO


CONSCI DELL'URGENTE NECESSITA' DI RIFORMARE L'UE SULLA BASE DELL'EURO-REALISMO, DELL'APERTURA, DELLA RESPONSABILITA' E DELLA DEMOCRAZIA, SECONDO MODALITA' CHE RISPETTINO LA SOVRANITA' DELLE NOSTRE NAZIONI E SI CONCENTRINO SUL RISANAMENTO ECONOMICO, LA CRESCITA E LA COMPETITIVITA',

IL GRUPPO DEI CONSERVATORI E DEI RIFORMATORI EUROPEI CONDIVIDE I SEGUENTI PRINCIPI:

1. Libera impresa, commercio libero eleale competizione, regolamentazione minima, più bassa imposizione fiscale, e governo minimo come catalizzatori definitivi per la libertà individuale e personale e la prosperità nazionale.

2. Libertà naturali ed individuali , più responsabilità personale e maggiore responsabilità democratica.

3. Energia pulita e sostenibile, con particolare riguardo alla sicurezza ed all'indipendenzaenergetica delle Nazioni europee.

4. L'importanza della famiglia come fondamento della società.

5. Integrità e sovranità delle Nazioni, opposizione al centralismo dell'UE ed un rinnovato rispetto e sostegno per la vera sussidiarietà.

6. Il totale ed incondizionato appoggio all'Alleanza Atlanticain materia di sicurezza in una NATO rivitalizzata, ed appoggio alle giovani democrazie nell'ambito dell'Europa.

7. Immigrazione effettivamente controllata e fine dell'abuso delle procedure di asilo politico.

8. Servizi pubblici efficienti e moderni e sensibilità ai bisogni sia delle comunità rurali, sia di quelle urbane.

9. Fine degli sprechi e dell'eccessiva burocrazia, ed impegno nei riguardi di una maggiore trasparenza ed onestà nelle istituzioni europee e nell'uso di fondi europei.

10. Rispetto ed equo trattamento per tutti i Paesi UE, vecchi e nuovi,
grandi e piccoli.

3-4 limature per rendermi ancora più gradevole la pietanza....hefico:

[Cabraizinho]

1. Libera impresa, commercio libero ed equo e competizione, regolamentazione minima, più bassa imposizione fiscale, e governo minimo come catalizzatori definitivi per la libertà individuale e personale e la prosperità nazionale.

2. Libertà individuale, più responsabilità personale e maggiore responsabilità democratica.

3. Energia pulita e sostenibile, con particolare riguardo alla sicurezza energetica

4. L'importanza della famiglia come fondamento della società.

5. Integrità sovrana dello stato nazionale, opposizione al centralismo dell'UE ed un rinnovato rispett oper la vera sussidiarietà.

6. Il prevalente valore delle relazioni atlantiche in materia di sicurezza in una NATO rivitalizzata, ed appoggio alle giovani democrazie nell'ambito dell'Europa.

7. Immigrazione effettivamente controllata e fine dell'abuso delle procedure di asilo politico.

8. Servizi pubblici efficienti e moderni e sensibilità ai bisogni sia delle comunità rurali, sia di quelle urbane.

9. Fine degli sprechi e dell'eccessiva burocrazia, ed impegno nei riguardi di una maggiore trasparenza ed onestà nelle istituzioni europee e nell'uso di fondi europei.

10. Rispetto ed equo trattamento per tutti i Paesi UE, vecchi e nuovi,
grandi e piccoli.


Se qualcuno di voi conosce parlamentari europei eletti nel PDL o nell'UDC, dica a loro che le iscrizioni al gruppo conservatore sono ancora aperte fino agli inizi di luglio.

Fatta eccezione per i punti 4 (si capisce dove si vuole andare a parare e personalmente non vedo unioni civili et similia come uno sminuire il ruolo della famiglia) e 5 il programma, la dichiarazione d'intenti mi sembra largamente condivisibile :giagia:
Soprattutto il primo punto, non avrei sauto immaginare inizio migliore

[krentak the Arising!]

4. L'importanza della famiglia come fondamento della società.

Mi domando come si concili questo punto con le posizioni a favore delle unioni civili (anche tra duo omosessuali) espresse dai Conservatori inglesi.

[Florian]

Mi domando come si concili questo punto con le posizioni a favore delle unioni civili (anche tra duo omosessuali) espresse dai Conservatori inglesi.

Non so se l'intero Conservative Party, o solo la fazione più liberal di esso, appoggi tale provvedimento. Di sicuro non l'appoggia la destra interna, ovvero il Cornerstone Group.

Comunque, visto che si parla di un programma generale per i conservatori, programma che io condivido largamente - cosa che mi mette in difficoltà col PPE -, ti chiedo a questo punto qual'è la tua posizione in merito ai tories e quali sono i tuoi punti di riferimento riguardo la politica continentale.

[krentak the Arising!]

Non conosco le dinamiche interne ai Conservatori inglesi e non ho motivo di dubitare che vi siano ambienti ostili ed altri favorevoli alle unioni civili. Mi riferisco, invece, alle posizioni espresse da David Cameron, leader dei Tories e primo ministro britannico in pectore:

"Recently, Cameron has claimed to have changed his position on gay rights. He has withdrawn previous support for Section 28, and has said that he is 'glad that it's gone.'[44] Cameron has expressed strong support for civil partnerships for gays and lesbians, and voted in favour of the Civil Partnership Act 2004 which created them."

Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Politic...ron#Gay_rights

Quanto alla politica continentale, finora ho appoggiato in maniera critica e disincantata il PPE, guardavo con una certa simpatia l'UEN (stante i miei trascorsi aennini) ed ora osservo l'evoluzione di questo gruppo Conservatore, certo senza trovare motivi di soverchio entusiasmo in nessuno di essi, per ora.

[Sollus]

ora osservo l'evoluzione di questo gruppo Conservatore, certo senza trovare motivi di soverchio entusiasmo in nessuno di essi, per ora.

Invece a me 'sto gruppo mi entusiasma proprio! E sai perché?

Primo, perché io non sono mai stato né popolare, né democristiano.

Secondo, perché, parafrasando Fantozzi, per me l'economia sociale di mercato è una cagata pazzesca: è solo socialismo più annacquato. Io sono per la libertà economica, che non vuol dire liberismo e concorrenza imposti dall'alto (come peraltro popolari e socialisti amano fare quando a loro torna comodo, vedi il caso delle normativa europea antitrust, figlia di un liberismo progressista in cui da conservatore non mi riconosco).

Terzo, perché sono contrario ad un'eccessiva integrazione europea.
Vedi, gli USA hanno un grado di integrazione politica sicuramente superiore all'UE. Eppure, lì non si sognerebbero mai di uniformare il diritto societario, il diritto di famiglia o il regime fiscale dei singoli stati. In Europa, invece, abbiamo uniformato il diritto societario, e se non stiamo attenti popolari e socialisti fra un po' ci uniformeranno pure i regimi fiscali.

[UgoDePayens]

Invece a me 'sto gruppo mi entusiasma proprio! E sai perché?

Primo, perché io non sono mai stato né popolare, né democristiano.

Secondo, perché, parafrasando Fantozzi, per me l'economia sociale di mercato è una cagata pazzesca: è solo socialismo più annacquato. Io sono per la libertà economica, che non vuol dire liberismo e concorrenza imposti dall'alto (come peraltro popolari e socialisti amano fare quando a loro torna comodo, vedi il caso delle normativa europea antitrust, figlia di un liberismo progressista in cui da conservatore non mi riconosco).

Terzo, perché sono contrario ad un'eccessiva integrazione europea.
Vedi, gli USA hanno un grado di integrazione politica sicuramente superiore all'UE. Eppure, lì non si sognerebbero mai di uniformare il diritto societario, il diritto di famiglia o il regime fiscale dei singoli stati. In Europa, invece, abbiamo uniformato il diritto societario, e se non stiamo attenti popolari e socialisti fra un po' ci uniformeranno pure i regimi fiscali.

La parte economica e di libertà è in effetti quella sicuramente migliore.
Certo però che l'attenzione alla famiglia NATURALE non avrebbe nulla di socialista, mi pare. Anzi.
Si iscriverebbe piuttosto nel liberissimo sistema della sussidiarietà.

[krentak the Arising!]

Nemmeno io mi sento popolare o democristiano e nella carta dei valori del PPE troverei probabilmente altrettanti motivi di sconforto. Però sono consapevole che i popolari sono una realtà di centro, solitamente alternativa alla sinistra e leggermente tendente a destra, dunque più di tanto non mi aspetto, mentre dai Conservatori che, detta in maniera molto semplicistica, stanno più a destra, mi sento maggiormente deluso. Insomma, io penso che una Carta dei valori dovrebbe infiammare i cuori, mentre questa, personalmente, mi lascia indifferente come un elenco telefonico e, ribadisco, personalmente. Non che sia tutto da buttare, anzi, ci sono certamente spunti molto validi, ma non condivido innanzi tutto questa primazia riservata alle questioni economiche (importanti, ma secondarie dal punto di vista dei "valori"), la litania politicamente corretta (energia pulita... oremus... meno burocrazia... oremus... fine degli sprechi... oremus) ed una punta di veltronismo (comunità urbane ma anche quelle rurali).