
Originariamente Scritto da
Avanguardia
Deprimente vedere quei branchi di pecore che festeggiano a Roma. Posso capire l' astio nei confronti del pessimo Berlusconi, che anche volendo essere clementi, non ha fatto un cazzo in tutti questi 17 anni che c' era sulla scena politica, e ha inoculato con le sue TV il peggio del peggio della cultura consumistica e plebeizzante, da massone quale era.
Ma, sfortunatamente, non siamo stati mica noi a deporlo, non è caduto per una rivolta, per un mega-sciopero di quelli che organizzava Ghandi. Lo hanno deposto i mega-potentati finanziari con la manipolazione dei flussi borsistici ai danni dei titoli del debito italiano e delle aziende del Cavaliere, nel peggiore stile mafioso, perchè dato il carattere egocentrico del Cavaliere e i suoi litigi con i rivali politici e i magistrati, non era nelle condizioni di attuare le "riforme" impopolari che pretendono; forse certe cose non se la sentiva di attuarle, perchè erano troppo anche per un tiranello viziato come lui.
Siamo stati commissariati da Trilaterale, Bilderberg, FMI e BCE. Non c'è da festeggiare una emerita sega a pisello moscio.
L' unico partito che sta resistendo è la Lega, cosa per essa conveniente per la sua sopravvivenza, che ha la fortuna di avere Mario Borghezio.
PD, FLI, API e UDC sono composti di gente indottrinata dalla filosofia mondialista.
Antonio di Pietro ha capito la situazione, ma è ostaggio di una base che vede soltanto Berlusconi come il problema dell' Italia (e del mondo), che sa delle magagne di Berlusconi, ma che non sa un cazzo del sistema del suo complesso, così ciechi dal loro anti-berlusconismo da non rendersi conto in quale fogna stiamo finendo.
Il PDL ha il suo capo tenuto per le palle dai mercati finanziari che minacciano di abbassare il valore delle azioni delle sue aziende e di alzarne i rendimenti.
SEL vuole restare accodata al PD per allargare la sua importanza.