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    Predefinito Per chi dice democrazia sospesa.

    Il leit motiv che si inizia a sentire (e sara' la Lega a ripeterlo sempre di piu') e' che i "poteri forti" hanno imposto un "loro" governo contro quello democraticamente eletto, quindi la democrazia in Italia e' stata sospesa, quindi si deve votare al piu' presto per riprendercela perche' nessuno puo' dirci cosa fare in casa nostra.

    Ebbene, la risposta e': si', ci hanno sospeso la democrazia.

    E HANNO FATTO BENE, perche' abbiamo dimostrato che non la sappiamo usare.

    La Democrazia prevede che un popolo voti il suo governo o il parlamento che lo deve supportare.
    Il popolo sceglie i suoi rappresentanti e questi pongono in essere le azioni migliori per il benessere del popolo stesso.

    In Italia ormai la classe politica che esprime i rappresentanti che vengono poi eletti dal popolo pensa solamente al proprio interesse e si guarda bene dal porre in atto le azioni concrete necessarie che, per forza di cose, toccano gli interessi di qualcuno.

    A seconda di quanto sia numeroso o potente il qualcuno toccato, se ne pagano le conseguenze in termini di consenso elettorale.

    Trovare un equilibrio tra le cose da fare ed il proprio tornaconto politico e' legittimo, ma da noi il concetto e' stato esasperato a tal punto che ormai era un circuito chiuso e vizioso, totalmente slegato dalla realta' anche se portava comunque conseguenze nella vita reale.

    E' da sempre stato cosi' e l'attuale debito pubblico (che cresce comunque con una linea sostanzialmente retta da 30 anni in relazione alle politiche attuate in 30 anni da chiunque sia stato al potere, che hanno avuto il minimo comune denominatore di usare il debito pubblico per finanziare uno stile di vita superiore alle possibilita') ne e' la conseguenza.

    Purtroppo il mondo cambia ed e' cambiato talmente velocemente che oggi, questo atteggiamento della politica non puo' semplicemente piu' esistere.

    Purtroppo la nostra classe politica e' sempre la stessa (nome piu' nome meno) e la logica con cui interpreta il proprio ruolo non si e' adeguata al nuovo mondo globalizzato e interconnesso in cui viviamo.

    La Grecia e' stata gestita in un certo modo e con certi tempi.
    per l'Italia e' impossibile fare altrettanto.
    Siamo veramente "too big to failure", ma questo concetto vale non tanto per noi ma per chi ne' pagherebbe le conseguenze (oltre al popolo italiano).

    Ebbene, gli altri stati sovrani che si sono "fidati" di noi comprando il nostro debito (ovviamente non per spirito di solidarieta' ma per i tassi di interesse che comunque pagavamo anche prima della crisi) non possono permettere che le loro banche e di conseguenza i loro cittadini soffrano a causa del defalut dell'Italia.

    Quindi sì, si sono mossi con tutta la forza che aavevano, in modo coordinato, utilizzando gli strumenti che i moderni mercati permettono per fare in modo di ottenere diverse cose:

    - la fuoriuscita dallo scenario di un personaggio come Berlusconi divenuto ormai totalmente impresentabile ed imbarazzante oltre che inaffidabile.

    - un Governo presieduto da una persona che ben conoscono e che conosce e capisce le dinamiche dei "poteri forti" (banche, fondi sovrani, banche centrali), ormai i veri registi del mondo in cui viviamo (puo' piacere o no ma e' cosi', e gridare al vento che non ci piace non cambia la situazione. O ci adeguiamo e cerchiamo di vivere con le regole del nuovo ambiente o ne paghiamo le conseguenze).

    - la certezza che nel breve periodo verra' invertita la rotta italiana del promettere e parlare (e questo non vale solo per Berlusconi) ma poi nel non agire o nell'agire in modo disorganico e senza un obiettivo di medio periodo)

    - la speranza che nel frattempo (i mesi restanti alla legislatura) si creino le condizioni e la consapevolezza che i politici dovranno cambiare il modo di pensare ed agire. Che si facciano da parte personaggi scomodi, compromessi a piu' livelli e con troppi scheletri/peccati da farsi perdonare (Berlusconi, Bersani, Fini, d'Alema, LaRussa, Veltroni .....) affinche' possano prenderne il posto persone che abbiano (o nel frattempo si creino) una nuova idea di cosa sia e cosa debba fare la politica.

    Destra e Sinistra ormai non ha piu' nessun senso.
    Le ideologie a cui si rifanno sono vecchie e legate ad un mondo ormai preistorico.

    Chi governa ormai deve comunque fare le stesse cose sia che abbia un'estrazione di destra che di sinistra.

    Puo' cambiare il modo di farle o l'angolazione da cui affrontarle, ma tutto cio' incide al 20% non di piu' ed il risultato in termini di numeri deve essere lo stesso.

    Spero e mi auguro che i vari Letta E., Alfano, Renzi, Lupi possano iniziare a crearsi un consenso in quest'ottica e che rappresentino il futuro del paese sia come persone che come mentalita'.

    Monti di cose da fare ne avra' talmente tante che i mesi a lui a disposizione possono rappresentare solo un inizio.

    Chi verra' dopo di lui dovra' necessariamente continuare sulla stessa strada e con lo stesso rigore e con gli stessi obiettivi.
    Cio' e' tassativo e indispensabile, altrimenti fra 2 anni saremo di nuovo sull'orlo del baratro (ammesso e non concesso che nei prossimi mesi faremo dei passi per allontanarci dal burrone al quale ci siamo affacciati).

    Ci viene data un'occasione unica e irripetibile.

    Possiamo veramente iniziare un futuro nuovo con una concezione di politica diversa ma anche con la consapevolezza che non debba piu' esistere la possibilita' che sindacati o confindustria o una qualsiasi corporazione blocchi un'iniziativa perche' tocca gli interessi dei propri iscritti.

    Cio' ovviamente funzionera' se vi sara' equita' nella distribuzione dei sacrifici richiesti e soprattutto che il frutto dei sacrifici venga dirottato solo ed esclusivamente per il bene del paese.

    Se non saremo in grado di fare cio' ci aspettano tempi veramente cupi che, nei giorni scorsi abbiamo intravisto ma le cui conseguenze ancora non sono per niente chiare agli italiani.

    Per fortuna lo sono (o lo sono state spiegate) ai nostri politici che altrimenti non avrebbero fatto e accettato cio' che e' stato invece realizzato in 3 giorni (in 3 giorni in Italia si faceva fatica a depositare un emendamento).

    Che questi giorni epocali siano veramente l'alba di una nuova Italia che, grazie alle risorse che possiede, ha le forze e le capacita' per avviarsi verso un nuovo futuro.

    Ma le risorse e le capacita' devono essere usate all'unisiono e con efficienza da subito.

    Nel pratico del quotidiano tutto cio' vul dire che PD e PDL la smettano da subito di rinfacciarsi il passato (non perche' non ci sia nulla da rinfacciare, ma perche' e' solo inutile e dannoso).

    Che esprimano nel chiuso delle stanze (e non da Vespa o Floris) eventuali dissensi sulle proposte di Monti e che le medino tra di loro e con lui fino a trovare sintesi comunque efficaci e votate con velocita' e apprezzamento.

    Che la si smetta di dare la parola sempre a tutti su tutto e su tutte le televisioni, perche' la confusione che cio' crea danneggia il lavoro.

    Che la classe politica si alleni in questi medi per diventare poi quella che, legittimata da elezioni, avrebbe dovuto da sempre essere:

    Una rappresentanza degli italiani che si metta al servizio del popolo che li vota per guidarlo al meglio verso il futuro.

  2. #2
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    Predefinito Rif: Per chi dice democrazia sospesa.

    Non si può sospendere quel che non esiste e mai è esistito.

  3. #3
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    Predefinito Rif: Per chi dice democrazia sospesa.

    La democrazia non è affatto sospesa perchè noi votiamo il parlamento e non il governo. Il governo viene votato non dal popolo ma dal parlamento, quindi Draghi ha la stessa legittimazione di Berlusconi.

    Se invece la democrazia venisse sospesa, non ne avrebbero nessun diritto, perchè democrazia significa diritto di auto-governarsi, non di auto-governarsi BENE: il popolo ha tutto il diritto di mandarsi a puttane da solo, come ha in effetti fatto con B.

 

 

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