Nulla alle spalle, dubbi sul futuro
Oggi m'hanno incuXXto...ma con che austerità ragazzi! Roba da signori! Ho ringraziato e chiesto un'altro appuntamento.
il proprietario di una ditta paga i dipendenti,chiamarlo padrone è poco gradevole.
per esempio potrei aver votato qualche lista di destra che alle ultime regionali di Roma poi confluiva nel pdl.
votare a sinistra mi sarebbe impossibile,nè mai mi è accaduto anche qualcosa di lontanamente simile.
vorrei affermare che tu qualche volta hai votato FN, ma effettivamente non è possibile una supposizione speculare alla tua.
anche se non ti reputi di sinistra è come se lo fossi.
comunque è giusto che ognuno abbia le sue opinioni e le sue idee non intellettualoidi.
Ultima modifica di Asso; 24-11-11 alle 01:12
Innanzitutto il pdl non ha abolito le tasse introdotte dal brillante catastrofismo dei sinistri,quindi in molti campi è come se avesse continuato ad agire il cadavere prodian-schiopposo.
Inoltre come da allegato basta finanziare (molto più spudoratamente degli altri) LA PROPRIA ECONOMIA PARASTATALE O PARA REGIONALE per far prosperare certuni a scapito dei ceti indipendenti e non rappresentati e non sindacalizzati.
la gran ricchezza di alcune organizzazioni industrial mercantili è stata ottenuta vessando i liberi individui non statali.
falsa ricchezza di aziende parassitarie che campano con le tasse degli altri.
Sicuramente molti altri fattori hanno giocato,ma in sintesi se la grande finanza punta su Prodi come proprio emissario,allora non hai situazioni come l'attuale in cui è la speculazione e non la vera condizione economica a determinare le apparenze.
Infine non si capisce come da 14,5 rispetto ad un -3,1(quindi da una differenza di 17 circa) poi si passi ad una differenza media di 2,1 rispetto ad un -o,4 (ossia ad un 2,5).
comunque se preferisci il mortadella fai pure,non posso aiutarti se non indicando orizzonti molto più vasti e più idealisti.
L'ospedale delle Coop affonda nello sterco: cost
Il simbolo del fallimento dell’Emilia rossa è un ospedale fantasma nella nebbia. Come le cattedrali nel deserto, solo con qualche variante geoclimatica, politica e di destinazione. È sorto da ormai ventun anni nel comune di Ferrara, a Cona, a 10 chilometri dalla città, grazie alla finanziaria del 1988 che sovvenzionava l’edilizia sanitaria. A tutt’oggi è incompiuto. Pensato come un servizio alla salute pubblica, si ritrova con una spanna di guano di piccione su pavimenti e letti per i degenti, con fili penzolanti e perfino una contaminazione da legionella negli impianti idrico-sanitari, scoperta due settimane fa proprio nell’imminenza, dopo numerosi rinvii, del trasferimento dei ricoverati dall’ospedale cittadino Sant’Anna. Tutto procede schizofrenicamente, si smontano i macchinari, si scollega il sistema delle prenotazioni e si sospendono gli interventi. Il trasloco costa centinaia di migliaia di euro e il vecchio ospedale, l’unico ancora in funzione, affitta altri macchinari.
L’esito naturale di «una gran porcata, frutto di un’enorme speculazione sulla pelle dei cittadini», denunciata da oltre vent’anni il senatore del PdL Alberto Balboni, che agli esordi del progetto era capogruppo del Msi nel consiglio comunale della città estense e unico rappresentante dell’opposizione nell’assemblea dell’Unità sanitaria locale.
CONTINUE DENUNCE
Era l’epoca del consociativismo, quando gli appalti pubblici finivano regolarmente all’impero delle cooperative rosse. E la Coopcostruttori di Argenta nel 1994 si era aggiudicata la gara da 100 miliardi di lire, sebbene le relazioni dei geologi avvertissero che quel terreno è in una buca (una voragine, alla luce degli ultimi sviluppi), soggetto a subsidenza. I motivi della scelta di una posizione così disagiata rimangono ancora misteriosi, ma si sborseranno alcuni miliardi di lire in più per realizzare palificazioni e le idrovore per drenare acqua. Era stato previsto anche un sistema di «viabilità di servizio», osserva il consigliere regionale del Pdl Mauro Malaguti, «ma non è ultimato né definito, mentre il trasporto pubblico prevede una sola linea urbana e non è ancora in funzione la cosiddetta metropolitana di superficie».
Nonostante ciò il costo finale dell’opera supererà i 300 milioni euro secondo le amministrazioni coinvolte, «ma se si sommano tutti i costi accessori si raggiunge facilmente la cifra di 500 milioni di euro», spiega Balboni, per limitarsi soltanto alla costruzione. I suoi calcoli seguono passo dopo passo le vicissitudini del mostro mangiasoldi. A corto di denaro mentre Coopcostruttori fallisce, nel 2002 le istituzioni si salvano in corner con un megamutuo da 65 milioni di euro stipulato con l’Inail, che però pretende garanzie e ora riscuoterà un super-affitto da milioni di euro. L’appalto edilizio viene rilevato dal Consorzio Progeste (sempre della galassia Coop rosse), insieme ai servizi no-core del nosocomio affidati per 29 anni e 10 mesi in esclusiva per una cifra intorno a 30 milioni di euro.
COSTI LIEVITATI
Così, mentre l’ospedale non è ancora entrato in funzione, le spese si gonfiano fino a toccare «un miliardo di euro, per di più buttati al vento perché con appena cinque milioni di euro si sarebbe potuto ristrutturare il Sant’Anna, che vanta alcune cliniche all’avanguardia», precisa Balboni che ha coinvolto la Commissione d’inchiesta parlamentare sulla Sanità, ottenendo l’acquisizione della documentazione sul caso, come per altri grandi scandali politici.
Oggi, all’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, Malaguti e altri dieci colleghi del Pdl proporranno l’adozione di una risoluzione «per stilare un piano serio e verificabile del trasferimento dell’ospedale cittadino di Ferrara a Cona». Ma il centrodestra intende coinvolgere anche l’assessore alle Politiche per la salute e magari commissariare la struttura. Intanto il trasferimento slitta al 2012 e i ferraresi già preferiscono gli ospedali del Veneto. «Figuriamoci cosa accadrà quando in città non vi sarà più un ospedale e occorrerà», conclude amaramente Balboni.
di Andrea Morigi
22/11/2011
IL FAZIOSO – Le grandi operazioni finanziarie della sinistra
Le grandi operazioni finanziarie della sinistra
La giunta di centrosinistra di Penati alla Provincia di Milano decide anni fa di comprare a 8,973 euro azioni per cui l’imprenditore Gavio aveva speso appena 2.9 euro pochi mesi prima. Un pessimo affare con cui la Provincia raggiunse il 53% delle quote società, controllo maggioritario che era però già saldamente nelle sue mani. A causa di Penati, le azioni del Comune (socio minoritario) si sono poi svalutate, per un danno stimato dalla vecchia giunta in 238 milioni di euro.
Adesso Pisapia per fare cassa vende una parte delle sue quote della societá. In realtá pare evidente che ci sia stata una trattativa precedente con accordi con Gamberale e il Fondo F2i. Una vendita sottocosto quasi sicuramente, con un notevole spreco di soldi pubblici.
Riepiloghiamo: Penati (grande elettore di Pisapia, nella cui giunta siede il suo pupillo) compra azioni della societá Serravalle a peso d’oro e inutilmente, facendo un accordo con il venditore (Gavio) che poi in cambio lo aiuterá nelle campagne elettorali e per la scalata bancaria di Unipol. il comune perde centinaia di milioni perchè la sua quota si svaluta. Ora Pisapia fa una specie di accordo sottobanco per svendere le sue azioni, a prezzi al ribasso in cambio di chissá quali favori…
Queste sono le grandi operazioni finanziarie della sinistra: sprechi di soldi comprando a peso d’oro quote inutili, spreco di soldi vendendo a prezzi irrisori altre azioni della stessa societá.
Meno male che loro sarebbero un’esempio di amministratori virtuosi.
i 14% e -3% sono i dati cumulativi de 7 anni di destra e 7 anni di sinistra presi in esame.
i 2,1% e -0,4% sono la media annua, cioè 14/7 e -3/7.
Tu dici che la sinistra ha fatto PIL assumendo un folle numero di dipendenti pubblici a spese dello stato. Io dico che può essere vero. Però facendo una analisi sulla crescita del debito pubblico, che è un ottimo indice della spesa pubblica, vedi che i governi Berlusconi-Tremonti hanno sperperato addirittura più dei sinistri (http://forum.politicainrete.net/econ...-italiano.html).
Ma chi lo vuole il mortadella? Ma chi lo vuole? Forse Brunik.
Ultima modifica di Asso; 24-11-11 alle 01:55
Certamente Tremonti ha aumentato di molto la spesa pubblica.
Socialisteggiava anche contro il proprio governo.
Governo che non ha mai creduto seriamente negli ideali che aveva sbandierato.
Ma almeno se ne è parlato.
Speriamo in un futuro senza euro nè marxisti nè democristiani nè massoni.
Un futuro in cui la finanza mondiale muore e si spegne.
Brindando sulla tomba del sarcoma francoluterano,calpestando le insegne di equimortalia.
A me il termine padrone invece piace, ma se preferisci tu puoi chiamarmi DATORE DI LAVORO o ancora meglio PRODUTTORE DI RICCHEZZA .
Comunque non si capisce bene cosa hai votato, mi pare di capire Forza Nuova.
Ma su questo forum non c'è rimasto neanche uno straccio di berlusconiano?
lo rimpiangerete, Renzi, KOGLIONI
dunque : Gavio le azioni a 2.9 euro l'una le aveva acquistate da Marta Vincenzi, presidentessa della Provincia di genova... ovvero le azioni della Milano Serravalle, ovvero dell'autostrada Milano genova erano un bene pubblico.
Quindi : le azioni sono passate da provincia di genova (pubbliche) a Gavio (privato)
Poi, come hai detto sono state riacquistate dalla Provincia di Milano (Penati) a carissimo prezzo ... ovvero da private sono ritornate pubbliche.
Un privato Gavio, ha guadagnato fior di soldi a spese del pubblico denaro, grazie a due amici di sinistra... queste sono le privatizzazioni della sinistra..
La Provincia di Genova ci ha rimesso, come sempre in tutte le oerazioni gestite da Donna Marta Vincenzi... ora sindaco della città.
di recente ha dato il mercato del pesce ad un centro sociale... e glielo sta anche ristrutturando... almeno così sembra..