Droga, armi, pedofilia online nel web segreto di 550 miliardi di pagine
Deep Web, il Web invisibile. I motori di ricerca si fermano alla superficie, ma nel profondo si trova un oceano di informazioni. Di tutti i tipi.
Alessandro Calderoni ha effettuato un viaggio alla scoperta del cosiddetto Deep Web, il Web invisibile, dove i tradizionali motori di ricerca non arrivano. Circa 550 miliardi i documenti nascosti sotto la superficie del Web, secondo le ricerche condotte da Michael K. Bergman, CEO e co-fondatore di Structured Dynamics. Un oceano di informazioni, che crescerebbe di 300 punti percentuali ogni quattro anni.
Cosa c’è nel Deep Web? Di tutto, racconta Calderoni su Corriere.it. La maggior parte della cultura scientifica della Rete, i contenuti sensibili finiti in mano a WikiLeaks, le agorà virtuali dove si incontrano attivisti informatici, politici e religiosi. E anche il peggio della Rete, scrive Calderoni, la parte oscura del Web, la Darknet. Ovvero portali e database attraverso cui transita materiale pedopornografico, store che vendono sostanze stupefacenti, circuiti nascosti all’interno dei quali è possibile assoldare killer.
Al di sotto della superficie del Web c’è anche “Lolita City”, uno dei portali punto di riferimento dei pedofili, preso di mera nella recente “Operation Darknet” portata avanti dal collettivo Anonymous. Tuttavia, gli spazi dediti alla pedopornografia sono minoritari, «una minuscola parte della darknet», scrive Calderoni.
E il viaggio prosegue così alla scoperta di altri territori nascosti, come “LiberaTor”, database che raccoglie informazioni e manuali che spiegano come confezionare ordigni esplosivi e organizzare attentati. Come “Contract Killer”, che per 20.000 euro mette a disposizione un killer per uccidere una persona qualunque, mentre per far fuori un manager ne servono 200.000. E la droga, con “Eradic” e “Silk Road”, portali che forniscono quotazioni aggiornate e fotografie delle scorte.
Droga, armi, pedofilia online nel web segreto di 550 miliardi di pagine