(ASCA) - Roma, 24 giu - ''E' vero che i 24 uomini della scorta del presidente del Consiglio, da gennaio in carico all'Aisi e prima al Cesis, sono ex body-guard Fininvest? E' vero che sono equiparati, sia dal punto di vista retributivo che normativo, ai funzionari dei nostri servizi segreti che, come prassi consolidata, sono selezionati tra le forze dell'ordine? E' vero che, per garantire l'assunzione ai suoi personal body guard il presidente del Consiglio si e' inventato, esclusivamente per loro, una competenza per i Servizi, ovvero l'assunzione per chiamata diretta? E' vero che attualmente esiste un nucleo speciale per la scorta del presidente del Consiglio pagata dai cittadini che con l'attivita' di intelligence nulla ha a che fare? E' vero che a capo di questo nucleo c'e' attualmente l'uomo che, alla fine degli anni '80, faceva la sicurezza alla Standa?''.
Sono queste le domande che Massimo Donadi, presidente dei deputati di IdV rivolge al presidente del Consiglio, in un'interrogazione parlamentare urgente sottoscritta da tutti i deputati del gruppo, dopo le notizie apparse su uno dei principali quotidiani nazionali.
''Il presidente del Consiglio si e' sempre fatto vanto di non gravare sulle casse dello Stato per svolgere il suo ruolo istituzionale e per la sua sicurezza personale. Ora, pero' -affermano i deputati di IdV-, sembra stia emergendo un quadro diverso. Avendo eletto a residenze istituzionali le sue magioni private, da Villa Certosa a palazzo Grazioli, se le notizie corrispondessero al vero, ci ritroveremmo a pagare per garantire la sua sicurezza anche in quelle sedi. Non solo. Se cosi' fosse, grazie all'abile escamotage che il premier si sarebbe inventato di sana pianta, lo Stato sarebbe costretto a pagare un nucleo speciale che sorveglierebbe la sua sicurezza, peraltro in maniera discutibile. Vogliamo sapere se tali notizie corrispondano al vero''.
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