"... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"
(G. D'Annunzio)
Si tratta di due cose differenti e sostanzialmente separate. Si potrebbe infatti effettuare ciascuna senza effettuare l'altra.
L'eliminazione delle provincie consiste nel trasferimento delle competenze provinciali ad altre sedi (regionali?) con relativo personale ed il taglio di parte della dirigenza, principalmente quella elettiva.
Se si parla di taglio delle provincie si parla di questo, includervi il taglio della PA è scorretto data la tipologia di contratto che hanno i dipendenti della PA. Ma non è scorretto perché è sbagliato il taglio, ma proprio perché si dice qualcosa di differente da quello che si intende.
Faccio poi notare per correttezza che il taglio della PA ha effetti negativi sui consumi, anche molto forti dato che il contratto di lavoro della PA viene utilizzato come garanzia per acquisti a credito molto importanti, un taglio dei diritti garantiti colpisce i consumi non solo sotto forma di minori consumi effettivi per quella fetta minoritaria che viene licenziata ma anche e soprattutto per una diminuzione reale del potere d'acquisto di tutti gli altri che non possono più utilizzare un contratto Fisso (con la f maiuscola) per grosse spese dilazionate nel tempo.