Monti rafforza l’asse Pd-Terzo Polo?

[Danny]

Il baricentro del Governo Monti è il Terzo Polo. Casini e soci sono gli unici a poter appoggiare convintamente l’esecutivo. Alla loro destra il Pdl ‘soffre’ la fine della alleanza con la Lega e soprattutto i prossimi provvedimenti ‘lacrime e sangue’. Sull’altro fronte anche il Pd non si trova in una posizione invidiabile. Dovrà ‘ingoiare’ vari bocconi amari, come la Riforma del mercato del Lavoro ed anche quella delle Pensioni. L’Italia dei Valori, poi, si sfilerà molto presto dalla maggioranza di governo. Lo dovrà fare per sopravvivere politicamente. Già i sondaggi danno in calo il partito di Di Pietro. Vendola invece, fuori dal Parlamento, accarezza l’idea di poter intercettare voti in uscita da Idv e Pd.

Il nuovo esecutivo potrebbe fare da ‘incubatrice’ alla nuova alleanza Pd-Terzo Polo. La coalizione ‘classica’ del CentroSinistra con Idv, Democratici e Sel ogni giorno che passa diventa sempre meno probabile. Chissà che Monti non possa essere proprio il futuro candidato premier di un asse Pd-Udc.

Che cosa resterà del CentroSinistra, in questo caso, è tutto da capire. Ed il Centrodestra sarà ancora costituito da Pdl e Lega? Mario Monti potrebbe riuscire dove altri hanno fallito, rimescolare le carte nel panorama politico scomponendo i poli e mandando forse in pensione il bipolarismo come lo abbiamo conosciuto sino ad oggi.

Per ora comunque, piu che alle strategie si deve pensare all’emergenza economia. Sperando in un futuro migliore, anche per la Politica.

[SteCompagno]

Per ora comunque, piu che alle strategie si deve pensare all’emergenza economia

il fatto caro Danny è che proprio in base alle misure per affrontare l'emergenza economica che si svilupperanno le strategie

se il Pd non riuscirà a frenare le spinte di Pdl e Terzo Polo su pensioni e lavoro e al tempo stesso non riuscirà ad ottenere la patrimoniale (tra l'altro lo stesso Pd non propone la patrimoniale tout-court ma una patrimoniale solo sui grandi immobili e ho letto che non porta molto gettito) è chiaro che ha già scelto come presentarsi alle prossime elezioni

ovvero con il Terzo Polo e al massimo con l'Idv, tenendo fuori la Sinistra

[Gdem88]

Il governo Monti sarà importante a livello di prospettiva politica, i fattori che condizioneranno la futura alleanza di centrosinistra saranno due:

- Le scelte economiche dell'esecutivo
- Gli atteggiamenti di Idv e SeL e l'omogeneità della coalizione

E' vero che le scelte economiche saranno dirimenti, ma è anche vero che il governo Monti sarà importante per vedere omogeneità e capacità di dialogo nel centrosinistra: ovviamente se invece del dialogo e del coordinamento prevarrà l'attacco a testa bassa, la coalizione si sfascerà. L'alternativa sarebbe quella di riuscire a coordinarsi tra Pd-Idv e SeL nel sostegno alle riforme, ma immagino che su molti punti la convergenza non sia assolutamente semplice, e forse neanche possibile....

[SteCompagno]

La coalizione non c'è più, mettitelo bene in testa.

Il Pd non può pensare di tenere il piede in due staffe.

Con Berlusconi, Fini e Casini nel Palazzo, con Vendola fuori.

[Con la Fiom]

Bè, in campo c'è anche una terza opzione. Che dallo scompaginamento delle vecchie coalizioni nasca un grande centro maggioritario con pezzi del PdL e del Pd entusiasti della linea Monti. I partiti come li conosciamo oggi potrebbero non esistere più dopo questa esperienza. Del resto, di governo politico a guida Monti ha parlato intempestivamente quel fesso di Bocchino subito tacitato dai suoi... Tutto dipende dall'andamento della crisi, dall'efficacia dell'azione legislativa e dalle reazioni che si produrranno nei partiti maggiori.

[democratico]

Che Fassina si dimetta

[Gdem88]

Bè, in campo c'è anche una terza opzione. Che dallo scompaginamento delle vecchie coalizioni nasca un grande centro maggioritario con pezzi del PdL e del Pd entusiasti della linea Monti. I partiti come li conosciamo oggi potrebbero non esistere più dopo questa esperienza. Del resto, di governo politico a guida Monti ha parlato intempestivamente quel fesso di Bocchino subito tacitato dai suoi... Tutto dipende dall'andamento della crisi, dall'efficacia dell'azione legislativa e dalle reazioni che si produrranno nei partiti maggiori.

Sarebbe in effetti quello che molti analisti dicono...lo scompaginamento di Pdl e Pd, nati come partiti contenitore del bipolarismo...io spero tuttavia che nel Pd questo non avvenga, anzitutto perchè non ho nostalgie per i Ds o per un partito di sinistra classica, e in secondo luogo perchè se si dovesse formare un grande centro sarebbe assolutamente un avversario temibilissimo, potenzialmente egemone nella politica italiana.

@Stediessino: va bene, allora prendiamone atto...adesso come adesso non mi strappo i capelli...chi ha filo per tessere tesserà. Dubito però che il tuo leader sia della tua stessa opinione, credo proprio che da ex-diessino tu l'abbia sorpassato a sinistra XD si sa d'altronde che gli ex sono sempre i più accaniti e spesso più papisti del papa

Se la coalizione di centrosinistra si rompe adesso, vuol dire che non era omogenea come si sperava...il Pd non è un partito socialdemocratico, e questo dev'essere chiaro. Se le ricette liberal vengono considerate alla stregua di ricette neoliberiste in modo rigido e automatico, allora il Pd non è l'alleato giusto cui puntare. E' ormai il mio motto...un partito che si vuole alleato lo si deve rispettare per quello che è, non per quello che si vuole che sia o per alcuni suoi esponenti.

[Con la Fiom]

Sarebbe in effetti quello che molti analisti dicono...lo scompaginamento di Pdl e Pd, nati come partiti contenitore del bipolarismo...io spero tuttavia che nel Pd questo non avvenga, anzitutto perchè non ho nostalgie per i Ds o per un partito di sinistra classica, e in secondo luogo perchè se si dovesse formare un grande centro sarebbe assolutamente un avversario temibilissimo, potenzialmente egemone nella politica italiana.

E' vero, infatti oltre ad essere un mio presentimento, questa prospettiva è stata adombrata tra gli altri da un giornalista autorevole come Massimo Franco. Ci tengo però a precisare che la cosa non mi alletterebbe affatto, perché auspico che i cambiamenti politici (anche riguardo ai partiti) siano frutto delle spinte dal basso e non, come in questo caso, delle pressioni dall'alto.

[Gdem88]

Il tutto ha anche a che fare con il pluralismo del mondo cattolico...lasciare a questo ipotetico centro l'egemonia su questo mondo sarebbe secondo me un suicidio, non tanto per calcoli elettorali schematici, che sono ormai superati...ma per motivi culturali e di società: mondo cattolico vuol dire mille associazioni, una parte importantissima della cittadinanza attiva...vuol dire una grande influenza culturale in Italia. Il nostro paese è un paese dalle radici cattoliche importanti, e questo ha effetto anche nella coscienza di chi non è cattolico praticante...

[Con la Fiom]

Il tutto ha anche a che fare con il pluralismo del mondo cattolico...lasciare a questo ipotetico centro l'egemonia su questo mondo sarebbe secondo me un suicidio, non tanto per calcoli elettorali schematici, che sono ormai superati...ma per motivi culturali e di società: mondo cattolico vuol dire mille associazioni, una parte importantissima della cittadinanza attiva...vuol dire una grande influenza culturale in Italia. Il nostro paese è un paese dalle radici cattoliche importanti, e questo ha effetto anche nella coscienza di chi non è cattolico praticante...

Vabbè, questo non sarebbe un dramma. il mondo cattolico non è mai stato un blocco monolitico. La parte più conservatrice si riconoscerebbe senza dubbio in un grande centro moderato, ma il mondo dell'associazionismo, del volontariato, della solidarietà quotidiana, non necessariamente. Basta non essere antilclericali per partito preso, senza per questo esimersi dalla critica di alcune scelte della chiesa. Oggi entrano in gioco ragionamenti legati più agli interessi economici e sociali che strettamente culturali...