Questa crisi è come quel meteorite che ha provocato l’estinzione dei dinosauri. Da questo momento in poi ogni cosa sarà diversa”. Roberto Maroni, nei giorni convulsi della caduta del governo Berlusconi, era stato chiaro. Il sì all'esecutivo Monti, anche da parte del Pdl, avrebbe stravolto le logiche politiche degli ultimi anni. Non è un caso che, in Parlamento, la Lega e il partito di Silvio Berlusconi si trovino adesso su posizioni opposte.
Del resto, non è un mistero che il Senatùr e tutti i suoi fedelissimi avrebbero preferito un'altra soluzione. E non è un mistero che tra le persone che avrebbero spinto Berlusconi a fare un passo indietro ci sia anche Ennio Doris,
amministratore delegato di Mediolanum. Adesso, Repubblica ricostruisce proprio la telefonata di Doris a Berlusconi che avrebbe fatto infuriare Bossi. Tutto sarebbe successo, secondo quanto scrive il quotidiano, mercoledì 9 novembre.
Quel giorno, il premier aveva convocato gli alleati per fare un punto della difficile situazione politica. A un certo punto, nel mezzo della discussione, arriva la telefonata di Doris. «Il Cavaliere prova a scherzare e aziona il vivavoce» scrive Repubblica. «Doris non capisce (di essere ascoltato da tutti, ndr) ed esplode il dramma:
"Silvio, ti supplico: lascia. Se continua così perdiamo tutte le aziende". Il Cavaliere smette di scherzare. Prova a balbettare una risposta: "Ma la Lega non vuole, se lascio si rompe l’alleanza con Bossi" dice. "Che ti importa della Lega”
gli risponde Doris “pensa alle aziende"». Questo, sempre secondo Repubblica, è il punto di non ritorno: «A questo punto il Senatùr si alza e se ne va». All'opposizione.
"Silvio, salva le aziende e lascia la Lega": la telefonata che ha fatto infuriare Bossi - Yahoo!