Draghi: Pil -5% se non succede altro di imprevisto

[-Duca-]

cosa faresti senza lo Stato che garantisce e tutela il tuo diritto di proprietà?

in caso di "invasione" o occupazione del terreno potrebbe semplicemente chiamare delle guardie giurate, o un'agenzia di polizia privata, oppure stipulare una polizza di assicurazione contro furti o occupazioni, in quel caso sarà l'assicurazione ad occuparsi dello sgombero, per non dover pagare il sinistro o pagarlo solo in misura ridotta.
non è che ci sia bisogno per forza del bollino del ministero dell'interno sulle divise per cacciare un'occupante.

p.s. una volta mi sono entrati in ladri in casa e non sono mai stati presi, ergo lo stato è in grado di garantire e tutelare la proprietà, invece è molto bravo a espropriarne quote di anno in anno, grazie a tassazione e inflazione.
In ogni caso, come per ogni bene e servizio, per ottenere i migliori è necessario scegliersi il fornitore che preferiamo, se il fornitore è un unico monopolista legale, come nel caso della sicurezza pubblica, il più delle volte rimani fregato.

cmq per questi argomenti c'è il forum libertarismo o anarcocapitalismo, quindi chiuderei l'ot.

[John Orr]

Attrezzati subito per avere un pozzo.

All'altro terreno il pozzo l'ho già. In questo l'acqua sta a tre o quattro metri di profondità e comunque il terreno è vicino a un corso d'acqua. A trenta metri di distanza. E in Sardegna non è poco.

[John Orr]

cosa faresti senza lo Stato che garantisce e tutela il tuo diritto di proprietà?

Provo a spiegarti ma dubito che capiresti, credo tu sia ancora sotto l'efetto psicodelirante dello Stato.
Lo Stato non mi garantisce nulla, visto che se vuole mi espropria tutto e in più mi fa pagare le tasse sul terreno e altre deliri tipo tasse sul pozzo (che non pagherò mai). Lo Stato mi deruba.

S enon c'è lo Stato nessuno mi deruba e il mio diritto di proprietà mi è garantito dal fatto che l'ho acquisito tramite un contratto regolare tra due parti e un testimone arbitro (oggi notaio). Allo stesso modo così comeio riconosco che Duca è proprietario del suo terreno, lui riconosce che io lo sono del mio. Semplicemente scambiandoci informazioni e documenti, frutta e cordiali saluti, comenti sul tempo e sull'aridità della nostra terra.
Lo capisci o hai le orecchie cosìlunghe da non comprendere che Duca ha un cervello mentre lo Stato e chi gli va a presso sono pezzi d'asino senza cervello??

[John Orr]

in caso di "invasione" o occupazione del terreno potrebbe semplicemente chiamare delle guardie giurate, o un'agenzia di polizia privata, oppure stipulare una polizza di assicurazione contro furti o occupazioni, in quel caso sarà l'assicurazione ad occuparsi dello sgombero, per non dover pagare il sinistro o pagarlo solo in misura ridotta.
non è che ci sia bisogno per forza del bollino del ministero dell'interno sulle divise per cacciare un'occupante.

p.s. una volta mi sono entrati in ladri in casa e non sono mai stati presi, ergo lo stato è in grado di garantire e tutelare la proprietà, invece è molto bravo a espropriarne quote di anno in anno, grazie a tassazione e inflazione.
In ogni caso, come per ogni bene e servizio, per ottenere i migliori è necessario scegliersi il fornitore che preferiamo, se il fornitore è un unico monopolista legale, come nel caso della sicurezza pubblica, il più delle volte rimani fregato.

cmq per questi argomenti c'è il forum libertarismo o anarcocapitalismo, quindi chiuderei l'ot.

Tra vicini riconoscersi la proprietà privata basta e avanza, così come succedeva negli anni 50. Non c'è bisogno di assicurazioni o polizia. E c'era la barracellare comunque. Privati che a turno facevano gratis il servizio di sorveglianza.

[jotsecondo]

Berlusconi e Draghi da qualche giorno hanno iniziato la lunga teoria di duetti di cui nello stato italiano siamo fieri. .
Ciccio ed Ingrasta , Tognazzi e Vianello, Cochi e Renato.

Il Draghi dice che si avrà un calo del 5% e così non si sbaglia, perché non occorre nessun titolo di studio elementare per capire che il PIL deve calare.

Il Berlusconi rimproverandolo si autocertifica come persona ottimista, e nel contempo, se va male, è colpa di chi gufa.
Nel contempo il presidente copre le spalle a Draghi, che può sempre affermare in futuro che aveva detto che il calo era solamente del 5%, e non poteva dire di più per non urtarsi con il governo.
Ognuno recita la sua parte. .

Il sistema è quello che è .
Non andrà bene perché vengono a mancare oltre 50 milioni di euro di tangenti che immessi nel sistema creavano benessere.

Perché lo stato italiano è basato sulla tangente.
Oltre a questo lo stato italiano non sa produrre altro.

I 20 miliardi di debito pubblico mensili, devono tra le altre cose servire come aiuto alla classe politica che possa sopravvivere dignitosamente nonostante la diminuzione dello spreco pubblico.
.
Oggi la partitocrazia riguardo alle tangenti dovrebbe praticamente ridursi alla cassa integrazione.

[-Duca-]

Tra vicini riconoscersi la proprietà privata basta e avanza, così come succedeva negli anni 50. Non c'è bisogno di assicurazioni o polizia. E c'era la barracellare comunque. Privati che a turno facevano gratis il servizio di sorveglianza.

ma infatti, quelli che ho citato erano casi da "scialuppa di salvataggio"..

[Phileas]

cosa faresti senza lo Stato che garantisce e tutela il tuo diritto di proprietà?

A parte che nessuno gli ha chiesto nulla ma forse vale la pena tenere in conto che lo stato è la peggiore minaccia alla proprietà privata di ciascuno. Infatti lo stato vive di quella espropriandola continuamente a mezzo tassazione

[Feliks]

non c'è bisogna che aggiunga altro. i vostri deliri bastano da soli a screditarvi completamente

[Phileas]

Mi sa che dovresti pero' riflettere un po'
Ciascuno di noi ha nella vita sua almeno una volta chiamato un medico. Ma non per questo gli ha conferito il diritto di venire a casa a sua tutte le volte che vuole a prendersi quello che desidera

[benjamin_linus]

Tremonti ha puntato l'oro di Draghi

da Italia Oggi
PRIMO PIANO
Di Stefano Sansonetti


Il ministro infila una sorpresa sulle riserve auree di Bankitalia nel testo del decreto legge fiscale


Imposta del 6% sulle plusvalenze. In ballo 250 milioni di gettito

Che tra i due ci fosse la guerra si sapeva. Ma che il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, avesse in preparazione un'autentica cannonata non era minimamente previsto. E invece il titolare del dicastero di via XX Settembre sembra proprio avere esploso un colpo che fa male nei confronti del governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi. Il tutto all'interno del decreto legge fiscale che è stato approvato ieri dal consiglio dei ministri. Ebbene, nel testo compare un articolo, intitolato «imposta sulle plusvalenze su oro non industriale di società ed enti», che di fatto si concretizza in una stangata fiscale nei confronti delle riserve auree di palazzo Koch. Una stangata che, fatti due calcoli, può valere fino a 250 milioni di euro destinati a entrare dritti dritti nelle casse dello stato. Lo strumento con il quale l'operazione viene condotta in porto è un'imposta sostitutiva del 6% che dovrà essere applicata sulle plusvalenze prodotte dalla valutazione, e non dalla cessione, dell'oro. Ma entriamo nel dettaglio dell'articolo. La norma, per essere più precisi, dice che «le plusvalenze iscritte in bilancio derivanti dalla valutazione, ai corsi di fine esercizio, delle disponibilità in metalli preziosi per uso non industriale, anche se depositate presso terzi o risultanti da conti bancari disponibili», saranno assoggettate «a tassazione separatamente dall'imponibile complessivo mediante applicazione di un'imposta sostitutiva». Quest'ultima viene individuata in un'«aliquota del 6%». Importante rilevare che, sempre sulla base del testo, questa imposta sostitutiva non si applica alle plusvalenze «conferite in adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza alle Comunità europee». Ora, già il fatto che l'articolo faccia riferimento ai metalli preziosi «per uso non industriale» contribuisce a far pensare che nel perimetro della disposizione ricada anche la Banca d'Italia. Senza contare il fatto che si parla di plusvalenze derivanti dalla valutazione e non dalla cessione dei metalli preziosi, ovviamente oro compreso. Certo, rimane l'esclusione delle plusvalenze conferite sulla base di obblighi derivanti dalle Comunità europee (il riferimento è al sistema della Bce). A ben vedere, però, solo una piccola parte degli aumenti di valore ottenuti da palazzo Koch sulle riserve auree è conferita alla Bce, circa il 18%. Tutto il resto non è conferito, al massimo depositato presso terzi. E in quest'ultimo caso, come precisa l'articolo in questione, è soggetto comunque all'imposta sostitutiva.
Ma quante sono le plusvalenze sull'oro che ha fatto segnare la Banca d'Italia? Al 31 dicembre del 2007 il valore delle riserve auree era di 44 miliardi e 793 milioni di euro. Un anno dopo, siamo al 31 dicembre del 2008, erano salite a 48 miliardi e 995 milioni. La plusvalenza, quindi, da un anno all'altro è stata di 4,202 miliardi di euro. Se l'aliquota del 6% venisse applicata a questa cifra ecco che spunterebbero fuori 251 milioni di euro, ovvero il bottino che lo stato incasserebbe. Per carità, c'è una piccola quota dei guadagni che via Nazionale gira alla Bce. Anche considerando questa variabile, ossia il 18% circa dell'aumento fatto segnare, non è che il dato degli incassi finali cambierebbe molto. Da tassare al 6%, infatti, ci sarebbero in ogni caso 3,446 miliardi di euro, per un gettito finale di 206 milioni. È chiaro che si tratta di calcoli che possono peccare un po' di approssimazione, ma i volumi orientativi dovrebbero essere questi.