Proposta di legge unificata sul Diritto di Famiglia
Presentazione
Con l'incremento del numero dei divorzi sempre più famiglie (o ex-famiglie) si trovano in situazioni difficili e a volte drammatiche.
Genitori che portano i propri figli all'estero lontano dall'altro genitore naturale, persone che a causa degli alimenti sono costrette a dichiarare bancarotta e a finire in carcere, figli usati come strumenti di vendetta verso l'ex-partner sono solo alcuni esempi di questa crisi di valori.
Per evitare questo la Repubblica deve rivedere alcune norme del Diritto di Famiglia che quantomeno tentino di risolvere parte di queste situazioni.
Si propongono pertanto le seguenti modifiche:
Proposte
Articolo 1
a) Incentivazione e valorizzazione dell'affidamento congiunto dei figli
b) Maggiori controlli sull'espatrio dei figli minorenni affidati ad un solo coniuge, creazione di un sistema che impedisca l'espatrio (anche in area UE) dei minori senza l'autorizzazione anche del consorte non-affidatario (ovviamente escludendo quei casi di genitori allontanati dai figli perchè violenti, etc)
c) Verifica annuale su chi sia la "parte forte" e la "parte debole" in una coppia divorziata, in modo da ricalibrare annualmente l'importo degli alimenti
c1) Qualora si tratti di lavoratori dipendenti, basandosi sulle sue buste paga
c2) Qualora si tratti di lavoratori autonomi con una certificazione apposita verificata dall'agenzia delle entrate
d) Chi non riesce a pagare più gli alimenti ne è esentato
e) Chiunque contravvenga al punto c) dichiarando apposta meno reddito per non pagare gli alimenti incorre nelle sanzioni per chi evade le tasse con una aggravante (ulteriore aggravante se si hanno figli).
articolo 2
VViene valorizzata la volontà e la responsabilità dei singoli attraverso l'eliminazione della procedura della separazione, inserendo al suo posto un passaggio di
mediazione familiare, al termine del quale si può accedere direttamente al divorzio. Viene Eliminata comunque la procedura della separazione in caso di accordo tra coniugi sulle condizioni che li riguardano.
Riduzione dei tempi massimi per una procedura di divorzio a 2 anni per coppie con figli e 1 anno per coppie senza figli.