ci saranno 2 parlamenti delle due sicilie

[uqbar]

come di consuetudine questo forum è e rimane sempre neutrale rispetto alle divisioni e alle polemiche tra le varie fazioni filo-borboniche .
Ci limitiamo quindi a riportare le notizie così come ci vengono date .
E' altrettanto evidente però che essendo questo un forum di discussione tutti i forumisti possono esprimere liberamente la propria opinione sui fatti riportati.
Ho appena avuto notizia di questa comunicazione ufficiale circa l'esistenza di altro e concorrente parlamento delle due sicilie e che riporto integralmente



Carissimi amici,

sapete già del giacobinismo che ha pervaso gli attuali dirigenti del MNB che li conduce a convocare una sorta di parlamento il 4 p.v. solo per uscire sui giornali, data l’inerzia di questo organismo dal febbraio 2010 ad oggi, e dopo aver chiuso tutti i rapporti con lo scrivente senza adeguata motivazione. A prescindere dalla tutela giudiziale dei miei diritti conculcati, vi partecipo che, essendo avvenuto il deposito del logo “Parlamento delle Due Sicilie – Parlamento del Sud” all’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi), esso non appartiene all’associazione neoborbonica.

Per far agire in maniera finalmente autonoma e funzionale questo strumento fondamentale per il riscatto del Sud, è necessario costituire un’apposita associazione che lo gestisca. A tal fine giovedì 8 dicembre, festa nazionale delle Due Sicilie, a Napoli vi sarà una riunione antimeridiana nel luogo che vi comunicherò telefonicamente per far nascere un comitato promotore, con rappresentanti di province vicine e lontane, che fissi a breve una vera adunanza del parlamento con quanti vorranno confermare la loro adesione già data nel 2010 e quanti altri desidereranno unirsi a questa assise di risorse meridionalistiche, svincolata da ogni altra istituzione, che dovrà costituire le forza coagulante per il riscatto del Sud.

Il coordinatore parlamentare

don Vincenzo Gulì

[Ferdinando]

si può fare camera e senato

repapelle:

de crescenzo presidente della camera e gulì presidente del senato

[Ettore]

che amarezza...

[giopizzetto]

continuo a seguire l'idea di Uqbar sul diritto di critica...
Pasquale non me ne vorrà ma in questo momento in cui il Parlamento delle Due Sicilie apre ache ad altre formazioni legittimiste/meridionaliste, cioè diventa un momento di aggregazione dalle potenzialità fortissime, debbo debbo notare due cose:
1) il presidente del Parlamento era proprio Gulì ed è interessante notare che dal 16/01/10(io c'ero), giorno dell'atto fondativo, ad oggi si è riunito 3 volte, se non sbaglio, e negli ultimi mesi non veniva convocato ancorchè vi fosse richiesta( il regolamento prevede che il presidente convoca la seduta);
2) giusto un anno fà, come primo atto di apertura, veniva proposto a Pasquale(Uqbar) di entrarne a far parte, ben sapendo che lui aveva buoni rapporti con varie formazioni legitimiste. La prima cosa che disse Pasquale fu che si sarebbe battuto per una confederazione dei vari movimenti e per la loro presenza nel Parlamento così che si avesse una riproduzione democratica della società. Le sue idee furono bocciate dal "diretorio" e il suo ingresso nel parlamento bloccato, forse era prematuro, ma fu un segnale forte che la "base" si era scocciata delle continue "divisioni e pollai".

ora le stesse persone che han ostacolato i lavori di un esperimento dalle forti potenzialità, rotti i rapporti con i NB, vogliono farne addirittura un'altro, come se ne volessero rivendicarne la primogenitura, come se non esistesse una visione democratica in cui le varie idee/anime di una società si contrappongono in ottica voltaireieana per migliorare la società di riferimento, si moltiplicano "parrocchie e torri d'avorio".
penso sia evidente la mia amarezza e il giudizio negativo su questa ennesima "SCIVOLATA" proprio non riusciamo ad "uccidere i polli di renzo".

GIOPIZZETTO

[bukhis]

Quando anni fa proponevo un'osservatorio politico all'interno dell'associzione NB, venivo guardato come chi voleva cambiare le cose all'interno e avversato per questo. Non era questo il mio pensiero. Era mia intenzione cercare di legare la vita dell'Associazione NB alla realtà quotidiana e non solo alla cultura. Oggi addirittura nascono due parlamenti. Bene.
Quando anni fa proponevo di incontrarci tutti su un programma on line dove potevamo discutere sul da farsi e guardarci anche, senza dover fare centinaia di km, con notevoli risparmi di tempo e denaro, fui incoraggiato e aprii una room dei NB. L'affluenza era davvero deludente, perciò la chiusi.
Oggi molti si ritrovano su siti noti. Bene.
Tutto sommato sono contento di aver dato suggerimenti per crescere.
Quando anni fa proponevo l'unificazione dei tanti gruppi associativi, politici e culturali del sud, in una famosa riunione ad Acerra, per poco ne nasceva un parapiglia. Si continua a sperare e ad incoraggiare...ma pochi ci sentono da quell'orecchio.
Queste cose fanno riflettere.
Da una parte si usano i mezzi messi a disposizione dalla tecnologìa e questo può solo farci bene.
Dall'altra si vedono sempre più divisioni e nuovi gruppi nati da queste divisioni, senza crescita.
Possibile che non si riesca a capire che uniti si vince? E' così facile.
Non ci si lamenti poi se si dimostra scarso interesse per la vita del nostro sud.

[uqbar]

2) giusto un anno fà, come primo atto di apertura, veniva proposto a Pasquale(Uqbar) di entrarne a far parte, ben sapendo che lui aveva buoni rapporti con varie formazioni legitimiste. La prima cosa che disse Pasquale fu che si sarebbe battuto per una confederazione dei vari movimenti e per la loro presenza nel Parlamento così che si avesse una riproduzione democratica della società. Le sue idee furono bocciate dal "diretorio" e il suo ingresso nel parlamento bloccato, forse era prematuro, ma fu un segnale forte che la "base" si era scocciata delle continue "divisioni e pollai".

ricordo bene quei momenti: la mia proposta di aprire il parlamento del sud alle rappresentanze di tutti i movimenti meridionalistici (ed anche ai cds che all'epoca erano visti come il demonio in terra) creò parecchio scompiglio (i tempi non erano ancora maturi per questo passo) e fu respinta . Ma nello stesso tempo ebbi una sorprendente soddisfazione perchè moltissimi dirigenti (di ogni appartenenza) in privato mi confessarono di aver apprezzato moltissimo il mio tentativo.
Ora sono contento dell'entrata dei cds e di insorgenza nel parlamento, era ora!
Ma sarò più pienamente contento quando rientreranno anche il gruppo di Gulì e anche il gruppo dell'Alfiere tra cui anche Salemi (al quale vanno i più affettuosi auguri di buona guarigione) e le rappresentanze di tutti gli altri movimenti del sud in modo che il parlamento diventi fortissimo ed autorevolissimo.
ribadisco un concetto già espresso in precedenti discussioni su questo tema: aprire il parlamento ad un avversario odiato non bisogna interpetrarlo come un gesto di riappacificazione o addirittura di resa - ASSOLUTAMENTE NO ! Perchè il parlamento non è un partito ma è il luogo in cui siedono amici e nemici, maggioranza e opposizione altrimenti non è un parlamento .
Comunque sono ottimista perchè saranno i tempi e il corso inevitabile della storia che ci imporranno (a tutti) di unire le forze; e la riappacificazione tra MN, CDS e Insorgenza e il primo importante passo verso una ricostruzione generale

[uqbar]

Quando anni fa proponevo un'osservatorio politico all'interno dell'associzione NB, venivo guardato come chi voleva cambiare le cose all'interno e avversato per questo. Non era questo il mio pensiero. Era mia intenzione cercare di legare la vita dell'Associazione NB alla realtà quotidiana e non solo alla cultura. Oggi addirittura nascono due parlamenti. Bene.
Quando anni fa proponevo di incontrarci tutti su un programma on line dove potevamo discutere sul da farsi e guardarci anche, senza dover fare centinaia di km, con notevoli risparmi di tempo e denaro, fui incoraggiato e aprii una room dei NB. L'affluenza era davvero deludente, perciò la chiusi.
Oggi molti si ritrovano su siti noti. Bene.
Tutto sommato sono contento di aver dato suggerimenti per crescere.
Quando anni fa proponevo l'unificazione dei tanti gruppi associativi, politici e culturali del sud, in una famosa riunione ad Acerra, per poco ne nasceva un parapiglia. Si continua a sperare e ad incoraggiare...ma pochi ci sentono da quell'orecchio.
Queste cose fanno riflettere.
Da una parte si usano i mezzi messi a disposizione dalla tecnologìa e questo può solo farci bene.
Dall'altra si vedono sempre più divisioni e nuovi gruppi nati da queste divisioni, senza crescita.
Possibile che non si riesca a capire che uniti si vince? E' così facile.
Non ci si lamenti poi se si dimostra scarso interesse per la vita del nostro sud.

forse ho capito chi sei : BENVENUTO !

[Princ.Citeriore]

Il doppio di niente

di Zenone di Elea

RdS, 2 dicembre 2011


Stanotte stavo guardando Rainews, il direttore Mineo commentava la notizia della “precettazione” dei governatori Cota e Zaia convocati a Roma in contemporanea con la riunione del Parlamento della Padania, informando i telespettatori che avrebbe coperto con degli inviati entrambi gli eventi. Mi son domandato: finirà sui giornali la notizia della convocazione del Parlamento delle Due Sicilie o verrà ignorato dalla grande stampa?

Ovviamente sono scettico per un semplice motivo: noi non rappresentiamo nessuno. Non esiste un movimento politico (se si esclude il Pdsud che appoggia De Magistris e Insorgenza che ha raccolto una manciata di voti ma non son serviti a nulla) che abbia ottenuto un numero di voti tale da porsi all'attenzione della pubblica opinione.

Tornato a casa dal lavoro, mi ritrovo su http://forum.politicainrete.net/ la notizia della nascita del Parlamento delle due Sicilie 2!

Ieri leggevo in una email di altri doppioni – Capua, Gaeta, Tagliacozzo, Civitella, Messina – tentati o realizzati.

La domanda sorge spontanea: ma questi amici che si arrabattano a fare le prime donne hanno riflettuto sulla nostra storia e sul crollo del nostro regno?

Se la camarilla sanfedista e i liberali più moderati invece di combattersi avessero fatto squadra e avessero sorretto le decisioni di Francesco II prima che abbandonasse la nostra Capitale, forse oggi non staremmo qui a discutere di certe amenità.

Sei anni fa avemmo l'occasione di far decollare un movimento politico identitario attorno alla candidatura di Zitara al comune di Napoli e ce la bruciammo per miserabili interessi di bottega. Se fosse andata in porto, oggi avremmo più attenzione e rispetto da parte dei media e avremmo fatto un bel po' di strada.

I padani non hanno storia e se la sono inventata, noi ne abbiamo una gloriosa e secolare e ci crogioliamo nel ridicolo. La lega il 4 dicembre riunisce un parlamento finto ma dietro vi sono milioni di voti e centinaia di amministratori, dietro il nostro solo fumo.

Parliamo di Parlamento delle Due Sicilie 1 e di Parlamento delle Due Sicilie 2, ma questi cosiddetti parlamentari che ne fanno parte da chi sono stati votati, chi li ha investiti di un qualche potere di rappresentanza? Chi rappresentano, se non se stessi?

Leggo di amici che negli ultimi anni non sono andati a Gaeta perché di fronte a due ricorrenze (XIX Convegno tradizionalista della fedelissima città di Gaeta - 4, 5 e 6 febbraio 2011 - XX Convegno nazionale della fedelissima città di Gaeta - 11, 12, 13 febbraio 2011) organizzate da gruppi diversi non sapevano a che santo votarsi.

Invece di sputare sentenze sui padani e sul razzismo leghista, forse dovremmo imparare qualcosa da loro, soprattutto quando si tratta di fare squadra per difendere i nostri interessi.

La notizia più bella di questa giornata è l'email in lingua napoletana di un amico napolitano (1) che non sentivo da tanto tempo (ci siamo visti a Fenestrelle alla posa della targa in memoria dei soldati napolitani nel luglio del 2008). Dopo aver consumato tante ore e tanto denaro nei movimenti identitari si è ritirato a vita privata e si tiene in contatto con altri meridionali sparsi per il mondo. Non sta facendo la rivoluzione ma almeno ritrova in essi un comune sentire, tra nostalgia e rimpianto per cosa potrebbe essere oggi il sud.

Prima di farci prendere dalle fregole individualiste ricordiamoci delle parole dell'avvocato Cognetti, il quale presentendo la caduta imminente del regno scriveva: “Adunque nel campo positivo della società scendiamo; affratelliamo gli agenti operosi della mente e del braccio: — e per tal modo all'Europa ed al mondo intero quanto falsamente ne hanno giudicato dimostreremo.” (2)

Il nostro modesto consiglio è, quindi, darsi alla pittura prima possibile ovvero prima di fare altri danni (3)!

P.S. - Ore 22 del 2 dicembre 2011 - Un amico che ha letto questo articolo sul web ci ha chiesto di inserire la seguente citazione:

“uomini siate, e non pecore matte,

sì che 'l Giudeo di voi tra voi non rida!”

Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso, Canto V, 80-81


_________

(1) Se qualcuno mi avesse chiesto “cosa vuoi sotto l'albero di Natale?” avrei risposto “voglio un messaggio così, di un amico e compatriota col quale abbiamo avuto infinite discussioni via web sul destino del sud, che non sento da tempo, che ricordo con piacere e ogni tanto cerco di immaginare cosa stia facendo quel fetente!”.

(2) Napoli e Sicilia nel 1860 per Salvatore Cognetti Giampaolo, Napoli 1860.

(3) Luigi di, conte d'Aquila. - Figlio (Napoli 1824 - Parigi 1897) di Francesco I e di Maria Isabella di Spagna, fu, durante il regno del fratello Ferdinando II, capo dell'ultrareazionaria camarilla di corte, ma in seguito (1860), per ostilità verso il nipote Francesco II, si trasformò in liberale e patrocinò la formazione del ministero Liborio Romano e la concessione di una costituzione.Riaccostatosi ai gruppi reazionarî e accusato di preparare un colpo di stato, il 14 agosto 1860 fu mandato in esilio in Francia, dove si dedicò alla pittura. (Cfr. Home page | Treccani, il portale del sapere)

http://www.eleaml.org/sud/zenone/zde...ente_2011.html

[bregurapit]

Un parlamento per essere veramente sopra le parti dovrebbe accogliere tutte le voci del mondo meridionalista e separatista dovrebbe essere luogo dove ci si parla e ci si scontra cercando di trovare la famosa unità( a cui io non credo più) sono curioso di vedere chi sono gli invitati e chi gli esclusi o se ci sono stati casi di auto esclusione

[uqbar]

continuo a seguire l'idea di Uqbar sul diritto di critica...
Pasquale non me ne vorrà ma in questo momento in cui il Parlamento delle Due Sicilie apre ache ad altre formazioni legittimiste/meridionaliste, cioè diventa un momento di aggregazione dalle potenzialità fortissime, debbo debbo notare due cose:
1) il presidente del Parlamento era proprio Gulì ed è interessante notare che dal 16/01/10(io c'ero), giorno dell'atto fondativo, ad oggi si è riunito 3 volte, se non sbaglio, e negli ultimi mesi non veniva convocato ancorchè vi fosse richiesta( il regolamento prevede che il presidente convoca la seduta);
2) giusto un anno fà, come primo atto di apertura, veniva proposto a Pasquale(Uqbar) di entrarne a far parte, ben sapendo che lui aveva buoni rapporti con varie formazioni legitimiste. La prima cosa che disse Pasquale fu che si sarebbe battuto per una confederazione dei vari movimenti e per la loro presenza nel Parlamento così che si avesse una riproduzione democratica della società. Le sue idee furono bocciate dal "diretorio" e il suo ingresso nel parlamento bloccato, forse era prematuro, ma fu un segnale forte che la "base" si era scocciata delle continue "divisioni e pollai".

ora le stesse persone che han ostacolato i lavori di un esperimento dalle forti potenzialità, rotti i rapporti con i NB, vogliono farne addirittura un'altro, come se ne volessero rivendicarne la primogenitura, come se non esistesse una visione democratica in cui le varie idee/anime di una società si contrappongono in ottica voltaireieana per migliorare la società di riferimento, si moltiplicano "parrocchie e torri d'avorio".
penso sia evidente la mia amarezza e il giudizio negativo su questa ennesima "SCIVOLATA" proprio non riusciamo ad "uccidere i polli di renzo".

GIOPIZZETTO

sono riuscito a trovare il famoso punto 7 dell'ordine del giorno del parlamento in cui avanzavo la famigerata proposta

7) Angelo Ciampi propone Pasquale Sciammarella per la nomina a Parlamentare. Lo stesso Sciammarella espone il suo pensiero ed evidenzia che, a suo avviso, il Parlamento non può ritenersi “completo”, non essendo rappresentate nel suo interno tutte le varie componenti dell’attivismo meridionalista. Precisa che, in caso di sua nomina a Parlamentare, si batterà per ottenere l’ingresso di rappresentanti delle varie associazioni meridionaliste ancora non presenti. A questo proposito Guglielmo Di Grezia dichiara che, in caso di ingresso nel Parlamento di esponenti dei Comitati Due Sicilie, egli si dimetterà. I delegati presenti chiariscono che, prima di aprire ad altre componenti, il Parlamento dovrà prima consolidarsi e crescere.

il link qui
VERBALE DEPUTAZIONE CALABRESE