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Abbiamo approfondito le ricerche e ci siamo imbattuti in un consulente militare del governo Lyndon Johnson (1963/1969), il fisico nucleare Gordon Mac Donald che insegnava all’esercito americano “Come distruggere l’ambiente” utilizzando le forze della natura (“A meno che non scoppi la Pace” il testo in dotazione alle forze armate), sperimentando il tutto nella guerra del Vietnam, di cui avrà sentito parlare anche lei.
In seguito, il Generale Mini, capo di stato maggiore del Comando Nato per il Sud Europa, ci ha edotti sul progetto delle Forze Armate Americane “The Weather as a force Multiplier Owning the Weather in 2025”
Se per caso non lo avesse letto le riportiamo l’agghiacciante tabella di marcia descritta in questo progetto:
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Tabella di marcia della capacità di base di modificazione del meteo entro il 2025:
modificazione delle precipitazioni – modificazione dei temporali – modificazione del meteo spaziale – modificazione delle nebbie e delle nubi – tempo atmosferico avverso – tempo atmosferico artificiale.
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Lo dice una scienziata americana, nove lauree honoris causa, incaricata a presiedere la commissione medica dopo il disastro chimico sia di Bophal che quello nucleare di Cernobil, Rosalie Bertell, il cui libro “Pianeta Terra, Ultima Arma di Guerra” è stato appena tradotto anche in Italia. La tesi che dimostra la Bertell, avendo le competenze per poterlo fare, è che
le forze naturali vengono sfruttate dal punto di vista militare e utilizzate come armi, con la collaborazione costante della scienza che è al servizio dei progetti militari.
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La Bertell, di cui abbiamo parlato, è comprensiva nei confronti delle difficoltà del mondo scientifico attuale e sostiene che: “Il pubblico, la maggior parte della scienza civile, i movimenti sociali e la maggior parte dei politici non hanno ancora capito come funzionano
le nuove armi di guerra climatica, armi al plasma e geoingegneria. Essi mancano di qualsiasi comprensione del perché dovrebbe essere possibile produrre
terremoti, eruzioni vulcaniche, tempeste, siccità, alluvioni, tsunami, influenzare il tempo di intere regioni, riscaldare e raffreddare, il tutto come menzionato nella Convenzione delle Nazioni Unite del 1977.”