Originariamente Scritto da
Zorro
E' riuscito a fare una trasmissione-capolavoro. Quattro puntate di eccezionale qualità, rendendo all' "intrattenimento" il valore del suo significato artistico, sociale, e di godimento pieno del mezzo televisivo. E' comico Fiorello, ma fa ridere senza che lo si percepisca come comico, perchè, immediatamente, gli si riconoscono qualità che travalicano la comicità, la comprendono, ma la limitano a parte di un tutto superiore. Sa cantare, sa raccontare i fatti quotidiani, facendo anche insegnamento, ma mai assumendo l'aria del maestro. Fa satira, ma sempre gradevole, accettabile, misurata, mai suscitando sentimenti di parte. Si contorna di personaggi alla sua altezza, non appariscenti, ma estremamente naturali al programma, facentine parte in modo quasi ovvio. Gli ospiti, accolti e proposti, sempre con l'idea di regalarli alla soddisfazione dei suoi spettatori, mai usati a suo uso e consumo, ma perchè, con lui, impegnati a costruire qualcosa di positivo, sotto ogni aspetto possibile. Unico errore:Benigni. Questi, purtroppo, non ha saputo cogliere l'ambiente, l'aria, la folosofia della trasmissione. Ha fallito malamente l'occasione, perchè ha voluto abusare di quello che, per troppo tempo, gli ha consentito di godere del consenso facile, per nulla pretenzioso: la satira antiberlusconiana. Stavolta il pubblico non glielo ha consentito, regalandogli applausi, limitati, più in omaggio a vecchie virtù che a meriti attuali. Ha finito di complicarsi la vita, rispolverando una vecchia composizione, troppo maleodorante, e non solo di troppo vecchio...Non c'era proprio motivo... Sarà stato salutare l'insuccesso? Avrà capito che, da oggi, dovrà impegnarsi a nuove trovate? nuovi abiti teatrali? Speriamo di sì, perchè ne è capace e, la gente, ne sarebbe lieta. Per ora, per questa occasione, è riuscito ad essere l'unico neo di un Fiorello iperbolico.