
Originariamente Scritto da
Silvia
Laura Silingardi (musicologa) e Tiziano Franceschi (programmatore informatico) ci fanno ascoltare la musica delle piante, utilizzando un convertitore di impulsi collegato alle foglie per mezzo di sensori in grado di leggere il movimento della linfa, da cui si ricava la melodia.
I primi esperimenti di questo tipo sono stati effettuati in America negli anni Settanta, quasi per gioco, quando un tecnico mise in comunicazione una "macchina della verità" con una pianta in vaso. Si voleva osservare e verificare l'esistenza di una sensibilità di reazione del mondo vegetale di fronte a stimoli esterni.
I vegetali suonano durante il giorno, mentre di notte dormono: è il momento in cui "la linfa scorre talmente lenta che la macchina non riesce a percepirla". Laura Silingardi fa l'esempio della Rosa di Gerico, la pianta del deserto che solo con un po' d'acqua rinasce e diventa verde: quando viene collegata ai sensori e innaffiata riprende suoni e vitalità. E racconta di come gli alberi manifestino "paura", per esempio di fronte al fuoco: «tendono a raccogliere la linfa verso il tronco, le radici, la parte vitale, mentre i suoni precipitano subito verso toni più gravi». C'è chi dice che il canto segreto delle piante possa essere ascoltato dall'orecchio umano anche senza apparecchi: una capacità, pare, appannaggio dei soli spiriti nobili.