Bruxelles, eliminate fermate dei bus: rischio scabbia e tbc per migranti
Gli autobus di Bruxelles salteranno una fermata. Perché la stazione di Gare de Nord, bivacco dei migranti, è considerata off limits: c'è un rischio sanitario
Giuseppe Aloisi
Gli autobus di Bruxelles non si fermeranno più in tutte le fermate previste.
Non ci saranno persone ad aspettare nella stazione di Gare du Nord, dove per l'azienda che si occupa del trasporto pubblico della città belga esistono - c'è più di una certezza - una serie d'inconvenienti. Il primo tra questi, il pericolo che balza subito agli occhi di chi apprende la notizia, è relativo alle possibili conseguenze sulla salute di autisti e controllori.
Sì, perché quello snodo ferroviario è considerato tanto bacillo quanto diffusore potenziale di una situazione sanitaria degna di particolare attenzione. Una di quelle che sembrano buone per un allarme igienico. Sullo sfondo, ancora una volta, c'è il tema dei migranti e dei fenomeni migratori. In quella fermata - come nella maggior parte delle stazioni europee, centrali e non - si assiste a una sorta d'occupazione perpetua degli spazi pubblici. Sino ad arrivare, magari, a una specie di colonizzazione dell'intero quartiere. Sono gli ultimi e i penultimi, quelli che si addensano nelle periferie d'Europa in questa fase storica, ma la popolazione - questo, in fin dei conti, è il fulcro della questione - non può pagare sulla sua pelle, nel vero senso dell'espressione, i mancati interventi politico - amministrativi.
A raccontare questa vicenda, ta gli altri, è stato il quotidiano Libero, che ha spiegato pure come il bivaccare continuativo e le possibili contaminazioni sanitarie influiscano sulla situazione sociale del posto. E gli effetti - viene aggiunto - non rilevano solo per gli operatori del settore, che hanno optato per evitare quello specifico passaggio, ma pure tutti i semplici cittadini.
Ogni volta che ci si addentra in questo genere di tematiche bisogna fare attenzione a non scadere nel pressapochismo: si rischia di pensare che le malattie vengano importate da coloro che, in questi anni, sono arrivati nel Vecchio continente, cercando rifugio e futuro. Ma alcune fonti autorevoli hanno evidenziato come patologie quali scabbia, thc e tubercolosi siano comparse da quelle parti. Con tutto quello che ne consegue. L'ideologia del politicamente corretto - ovviamente - tende a evitare la questione, ma sindacati e giornali sembrano essere riusciti nell'intento di diffondere la preoccupazione, che è più che motivata.
Gli autobus, a Bruxelles, faranno una fermata in meno. In una delle capitali dell'europeismo, forse quella che si è più distinta per multiculturalismo, l'integrazione non sembra sempre possibile.
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GLOBAL COMPACT SULL’IMMIGRAZIONE, GERMANIA AMMETTE: “POPOLI NON DOVEVANO SAPERE”
A seguito di una procedura legale giornale Tagesspiegel, l’Ufficio federale degli affari esteri ha dovuto confermare che il famigerato Global Compact sull’Immigrazione, non firmato dall’Italia per l’opposizione della Lega, è stato in parte negoziato in segreto.
Contrariamente alle dichiarazioni ufficiali dell’Ufficio federale degli affari esteri (AA), il Patto sull migrazione delle Nazioni Unite è stato negoziato in parte a porte chiuse. Pertanto, i negoziati intergovernativi a New York erano solo “parzialmente pubblici”. Ci sono state anche “riunioni non pubbliche”. Secondo il ministero, era “abbastanza normale”.
Il “Compatto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare” è stato adottato in Marocco a dicembre dai voti della Repubblica federale di Germania e di 151 altri Stati membri delle Nazioni Unite. Diversi Stati membri dell’UE si sono astenuti. L’Italia non l’ha approvato per la minaccia di una restrizione della sovranità nazionale già oggi minacciata da toghe rosse e Ue.
Gli oppositori in Germania, in particolare l’AfD, hanno sottolineato che il patto conteneva molti obblighi ed era legalmente vincolante.
Il ministero ha inizialmente rifiutato di fornire ulteriori informazioni sullo stato dei negoziati. In particolare, le concessioni fatte dalla delegazione tedesca ad altri partner negoziali non sono state divulgate. È stato affermato che l’informazione sarebbe stata comunicata ai media solo nel contesto di discussioni sostanziali e solo in via confidenziale. E’ stato solo dopo una richiesta di accesso ai documenti, sotto la legge per la libertà di informazione, che il Ministero ha rivelato le relazioni delle delegazioni interne durante i negoziati. Questi sono pubblicati online da Tagesspiegel.
I documenti mostrano che gli Stati membri dell’UE hanno dovuto fare molti compromessi. Secondo i rapporti, uno dei motivi erano i “requisiti massimi” di alcuni paesi che volevano rendere il trattato giuridicamente vincolante e ottenere “un netto miglioramento della situazione dei migranti irregolari”.
Secondo questo rapporto, i negoziati minacciavano di fallire. E mole pagine sono oscurate. Il Ministero tedesco ammette per la prima volta che i partner negoziali si sono incontrati anche al di fuori degli incontri pubblici, motivo per cui i passaggi non possono essere resi pubblici perché partner negoziali internazionali dovrebbero poter contare sul fatto che ciò che è stato discusso “all’interno dei canali diplomatici di comunicazione stabiliti” non sarà rivelato da uno Stato partecipante.
Capito? I popoli non devono sapere.
https://voxnews.info/2019/05/19/glob...vevano-sapere/
Nuovi controlli e test del Dna: la stretta di Trump sui migranti
Nuovi uomini dell’esercito inviati al confine, nuova stretta e nuovo giro di vite sul fronte immigrazione: negli ultimi giorni il presidente Usa Donald Trump torna energicamente sulla questione riguardante la carovana che, dai confini messicani, spinge verso il territorio statunitense. E, come rivelato dal New York Times, la Casa Bianca avrebbe già elaborato un nuovo pacchetto di misure da rendere attuabili in 90 giorni.
Il contributo dei migranti alla procedura
La prima vera disposizione che appare di discontinuità con il recente passato e che, come si legge sullo stesso Nyt, appare inedita anche negli Usa, riguarda l’istituzione di un tariffario con il quale di volta in volta deve essere deciso il contribuito che il migrante deve versare per la procedura della valutazione della sua domanda d’asilo. Il principio è quindi il seguente: visto e considerato che valutare una singola richiesta ha un costo, sia in termini di Dollari che in termini di tempo impiegato dai giudici per l’esame, allora il richiedente deve versare una quota.
In questo modo, l’amministrazione Trump spera da un lato di scoraggiare quanti più migranti possibili dall’approdare negli Usa. Dall’altro lato però, tale norma ha come obiettivo quello di provare ad abbattere i costi relativi alle procedure di riconoscimento della domanda d’asilo, con l’intento inoltre di diminuire il tempo che solitamente si impiega per concludere per intero l’iter.
L’esame del Dna
Ma la vera innovazione, come trapela sempre dal New York Times, riguarda l’introduzione dell’esame del Dna delle famiglie di richiedenti asilo che attraversano il confine messicano. Il tutto per evitare, come emerge da fonti della Casa Bianca, quelle situazioni in cui alcuni soggetti si dichiarano genitori di minorenni ed ottenere l’asilo per motivi umanitari e per non dividere le famiglie. Un inganno che, negli ultimi mesi, viene svelato più volte durante l’iter procedurale per il riconoscimento del diritto di asilo. Un nucleo familiare non si può dividere e dunque, per poter accedere negli Usa, tramite l’utilizzo di documenti falsi procurati in Messico o durante il viaggio dal centro America si dichiara il falso.
In pratica i funzionari che sospettano l’inganno circa l’attestazione della stretta parentela da parte dei migranti, possono procedere con l’esame del Dna e dimostrare se quanto dichiarato corrisponda al vero.
http://www.occhidellaguerra.it/nuovi...del-dna-trump/
“LA SOLUZIONE? UN ALTO MURO CON UN GRANDE CANCELLO” – IL “NEW YORK TIMES” MANDA THOMAS FRIEDMAN AL CONFINE CON IL MESSICO E IL SUPER LIBERAL TORNA PIÙ TRUMPIANO DI TRUMP: “L’INTERA GIORNATA MI HA LASCIATO PIÙ CONVINTO CHE MAI CHE SIAMO IN UNA REALE CRISI MIGRATORIA” – “I DEMOCRATICI NON ANDRANNO BENE SE NON ASSICURERANNO UNA FRONTIERA SICURA: LA GENTE NON PUÒ SEMPLICEMENTE ENTRARE”
«La soluzione è un muro alto con un grande cancello». E chi se l' aspettava di leggerlo, nero su bianco, sul New York Times? Eppure Thomas Friedman, inviato del giornale più liberal d' America, ha scritto proprio così. E poi l' ha spiegato a Wolf Blitzer, conduttore senior della CNN, il network più anti Trump del mondo.
«A proposito della frontiera, la giusta posizione per i Democratici è di essere a favore di un alto muro con un grande cancello», ha scritto il reporter dopo aver passato un giorno con una camionetta di agenti della "Customs and Border Protection" in missione sul confine, e aver verificato con i propri occhi la situazione.
«L' intera giornata mi ha lasciato più convinto che mai che siamo in una reale crisi immigratoria e che la soluzione è un alto muro con un grande cancello. I Democratici non andranno bene, come potrebbero a livello nazionale, se non assicureranno gli americani che sono impegnati a rendere sicura la frontiera: la gente non può semplicemente entrare», ha insistito Friedman.
«Tu dici che vuoi un muro alto con un grande cancello. Ma volere un muro alto, per tanta gente nel paese suonerà uguale a quello che vuole Trump», gli ha obiettato Blitzer, scandalizzato nel dover far sapere al pubblico della CNN che un campione del liberalismo DOC del New York Times, qual è Friedman, è a favore del muro.
«Beh, io penso che si debbano controllare i confini. Quando si è di fronte a un aumento delle catture di immigrati entrati illegalmente da ottobre pari al 374%, ovviamente ci si trova in una situazione in cui la sicurezza sul confine non è sufficiente», ha spiegato Friedman alla CNN.
La folgorazione è il frutto di una visita che gli ha aperto gli occhi. Ma non è una personale conversione ideologica al trumpismo di un reporter-opinionista onesto. È molto di più. È l' ammissione di un' emergenza vera, quella stessa denunciata da Trump. Friedman ha capito che tenere unito il fronte "anti muro" a ogni costo è assurdo, e controproducente. E lancia un allarme: per i DEM è un suicidio politico strategico passare per il partito che chiede i confini aperti e vuole abolire l' agenzia di frontiera (ICE), come fanno Alexandria Ocasio Cortez e persino alcuni candidati presidenti.
Sul muro ha sempre avuto ragione Trump, che lo chiede da quando scese in campo nel 2015. E ora Friedman gli dà anche ragione sulla recente dichiarazione dello stato di emergenza, osteggiata dal Congresso, che ha permesso al presidente di raccogliere dai fondi del Pentagono il primo miliardo di dollari per continuare a costruirlo.
https://www.dagospia.com/rubrica-3/p...ash-202366.htm
OPERAZIONE KYENGE: “TRA 50 ANNI SAREMO TUTTI AFRICANI”
Chiamatela “operazione Kyenge”. E’ il tentativo di africanizzare l’Europa. Per anni sono andati a prenderli praticamente a Tripoli. Poi hanno aggiunto anche i ‘corridoi umanitari’ via aerea da Libano e Marocco. Ora vogliono riaprire il traffico tifando per la guerra in Libia: così i nigeriani e i senegalesi potranno tornare a prendere i barconi.
I media, continuano a definirli ‘disperati’, disperati con il satellitare. Un gadget da circa mille euro. Questi ‘disperati’, non solo pagano qualche migliaia di euro per farsi traghettare a casa nostra, ma hanno anche il denaro per fare telefonate satellitari.
Del resto ‘ammortizzeranno’ le spese una volta sbarcati, spacciando. Oltre ad essere mantenuti con una spesa che era il doppio di quello che prende un pensionato italiano in media.
Quando pagate le tasse, sappiate che le state pagando per pagare i bagordi di africani appena sbarcati. Per pagare l’assistenza sanitaria di loro, delle loro mogli incinte e dei loro figli. Quei figli che un giorno – come ogni testa pensante dovrebbe capire in anticipo – distruggeranno le vite dei vostri figli.
Quei figli che già oggi vediamo all’opera nelle periferie delle grandi città europee: bruciano auto, attaccano poliziotti. Quei figli che spacciano agli angoli delle nostre strade, nelle nostre scuole. Quando va bene e non stuprano. O uccidano. Cosa che accade ormai quotidianamente.
Figli, che i cosiddetti ‘profughi’ utilizzano come scudi umani per impietosire i mentalmente deboli condizionati dalla propaganda dei media di distrazione di massa che insozza la programmazione televisiva ad ogni ora del giorno, con particolare attenzione ai programmi di svago, quelli coi quali è più facile ‘riprogrammare’ i poco abili.
Perché tutti quelli che sbarcano, finiscono per intraprendere due strade: quella del vivere a spese nostre, o quella del crimine.
Perché se non ve ne foste accorti, orde di africani si stanno prendendo la nostra terra. E lo stanno facendo grazie alla collaborazione di uno Stato che è ormai soggetto attivo della sostituzione etnica del popolo italiano, uno Stato verso il quale è giusta, non solo la ‘disobbedienza’, ma anche una vera e propria rivoluzione. Questo Stato deve essere rovesciato.
Ma questa invasione ha successo soprattutto ‘grazie’ alla ignavia dei molti. Coloro che voltano le spalle alla resistenza, coloro che ‘non hanno tempo’ per difendere la loro terra e da stupidi, si accorgeranno dell’invasione, solo quando l’avranno alle porte di casa propria. E sarà troppo tardi.
Con chi si oppone, si usano le armi note dei regimi: derisione, minacce e isolamento mediatico. Perché parafrasando Swift, quando un vero patriota appare nella Nazione, tutte le puttane fanno congrega tra loro. Oggi, in Italia, le puttane sono nei media e in ampi settori della magistratura.
Sradicarle dai loro postriboli è la lotta che abbiamo scelto.
E queste puttane odiano l’Italia e il suo popolo, e stanno facendo di tutto per eliminarne radici e identità. E queste puttane hanno ossequiosi servitori, come i marinai della Guardia Costiera. Servitori che non si rendono conto che, con i loro servigi, stanno distruggendo il paese che li ha visti crescere. Stanno distruggendo non solo, il futuro di estranei, ma anche quello dei propri figli.
Perché non viviamo nel paese della cornucopia, dove le risorse non hanno fine. Ogni risorsa destinata ai ‘migranti’, è una risorsa tolta a noi e a chi ci è caro. Ogni assegno che stacchiamo al ‘profugo’, è un taglio alle pensioni dei nostri nonni e dei nostri padri. Ogni figlio di immigrato che sbarca, è un posto in meno negli asili per i vostri figli e nipoti. O capite questo, o non capirete mai nulla.
E’ “l’operazione Kyenge”, con la quale una minoranza fanatica vuole sovvertire l’identità etnica del popolo italiano, attraverso il massiccio afflusso di immigrati africani poi parcheggiati in hotel. Chi non ci sta, si unisca alla resistenza.
https://voxnews.info/2019/04/18/oper...utti-africani/
Lavoro e “grande sostituzione”: tasso di occupazione record tra gli stranieri
Oggi i lavoratori italiani hanno ben poco da festeggiare: sono ancora troppe le morti bianche, quasi un giovane su tre è disoccupato. E potremmo continuare ancora a lungo. Soffermiamoci, invece, su un fenomeno che sicuramente sarà ignorato dai grandi organi di stampa: i lavoratori stranieri stanno “sostituendo” quelli italiani. A dirlo è un’indagine del Centro Studi ImpresaLavoro. Vediamo perché.
In Italia il lavoro cresce solo per gli stranieri
In Italia l’occupazione è in ripresa (+124.601 occupati rispetto al 2008). Suddividendo gli occupati totali per cittadinanza, emerge però un effetto “sostituzione”. Gli occupati stranieri dal 2008 al 2018 sono infatti aumentati da 1.690.090 a 2.455.003 (+764.913 unità, +45,3%) a fronte della riduzione degli occupati italiani da 21.400.258 a 20.759.946 (-640.312 unità, -3,0%).
Questo fenomeno non è però figlio dei tempi. Secondo il suddetto rapporto: “l’Italia è tra i pochissimi Paesi europei in cui i cittadini stranieri sono occupati più e meglio dei cittadini nazionali”. Se andiamo a rileggere i dati Eurostat (riferiti al 2017) ci accorgiamo che: “il tasso di occupazione dei cittadini italiani tra i 15 e i 64 anni residenti nel nostro Paese è del 57,7%, un dato che si avvicina molto a quello della Croazia (59%) e che risulta nettamente inferiore alla media dell’Unione a 28 membri (68,1%). In tutta Europa soltanto la Grecia (53,6%) ha un mercato del lavoro meno efficiente del nostro. In questa particolare classifica siamo quindi nettamente superati da tutti i nostri principali competitor: Germania (77,3%), Paesi Bassi (76,7%), Regno Unito (74,4%), Portogallo (67,8%), Irlanda (67,1%), Francia (65,8%) e Spagna (61,4%)”. Questi dati dovrebbero farci riflettere, anche alla luce del fatto che molti nostri connazionali soprattutto giovani emigrano per avere un futuro migliore.
I numeri della “grande sostituzione”
Prima di soffermarci sulle cause è necessario comprendere le dimensioni di questo fenomeno. Andiamo con ordine. Dieci occupati su 100 sono di origine straniera, con un tasso di occupazione del 60,6%, superiore di 3 punti percentuali a quello dei soli italiani (57,7%). Sono le regioni del Nord Italia ad attirare maggiormente gli stranieri e, in particolare, circa 6 su 10 si collocano fra Nord Est e Nord Ovest, più di un quarto nel Centro del Paese e il restante 15% nel Mezzogiorno. Se analizziamo le principali professioni vediamo che, per i maschi, il primo mestiere è legato all’edilizia (113 mila, pari ad un terzo degli occupati) mentre al secondo posto troviamo gli addetti allo spostamento delle merci, con 91 mila addetti stranieri. La metà dei venditori ambulanti (51 mila) sono di origine straniera.
Le cause del fenomeno
Ci troviamo di fronte ad un quadro estremamente complesso. Sarebbe errato soffermarsi soltanto su uno di questi dati per comprendere per intero questo fenomeno. Ci sono, comunque, alcuni punti fermi che non possiamo fare a meno di sottolineare. Vediamo quali. È fin troppo evidente che l’esercito industriale di riserva (per usare un’espressione di Marx) formato dai migranti serve a calmierare i salari e le aspettative dei lavoratori. Ci sono pochi italiani nei cantieri perché chiedono più garanzie rispetto a chi si accontenta di tutto pur di mandare qualche centinaio di euro alla sua famiglia. Se poi spostiamo l’attenzione sui giovani non basta dire che non hanno voglia di far nulla. Sarebbe meglio ridurre il disallineamento strutturale tra offerta formativa e fabbisogni occupazionali delle aziende potenziando i centri per l’impiego. Come sottolinea lo stesso Massimo Blasoni, (presidente del Centro Studi ImpresaLavoro): “I nostri giovani sono costretti a percorsi di studio che li portano ad entrare tardi e male nel mercato del lavoro, rimanendo inoccupati per lunghi periodi di tempo”. Certamente esistono dei ragazzi pigri che vengono mantenuti dalle loro famiglie senza far nulla. In questo caso la responsabilità cade sui genitori. Il Parlamento non può fare una legge contro le paghette.
Infine, non possiamo dimenticare che il tema del lavoro è strettamente connesso a quello della natalità. La crescita economica e sociale di una nazione è legata alla crescita demografica (che si porta dietro la popolazione attiva) e agli incrementi di produttività del sistema. Purtroppo oggi non vediamo né l’uno né l’altro. La grande sostituzione è già in atto ma si fa sempre in tempo ad invertire la rotta. In caso contrario, rassegniamoci ad importare badanti e ad esportare cervelli.
https://www.ilprimatonazionale.it/ec...anieri-115943/
La regione Liguria non darà fondi agli alberghi che hanno ospitato i migranti
La regione Liguria ha approvato una proposta di legge della Lega che escluderà dai fondi regionali per lo sviluppo del turismo e la riqualificazione turistica tutte le imprese alberghiere che negli ultimi tre anni abbiano ospitato i migranti. La proposta è stata approvata con 16 voti a favore e 11 contrari: si sono schierati contro i consiglieri regionali del PD, del Movimento 5 Stelle e di Rete a Sinistra – LiberaMente Liguria. La norma riguarda tutti gli alberghi e gli ostelli che hanno firmato le convenzioni del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), il circuito nazionale di accoglienza e integrazione per i richiedenti asilo.
https://www.ilpost.it/2019/04/30/la-...to-i-migranti/
STUDENTI RIFIUTANO GITA IN MOSCHEA, PUNITI
La Sharia in Europa. In Belgio, 2 studenti sono stati puniti per essersi rifiutati di entrare in una moschea durante una visita scolastica. A questo siamo arrivati. Presto anche in Italia, oltre a paragonare Salvini ad Hitler, e poi lamentarsi perché ti sospendono, ci sarà l’obbligo scolastico di visitare le moschee.
https://voxnews.info/2019/05/16/stud...oschea-puniti/
VENETO, SOLDI A EMIGRATI ITALIANI CHE TORNANO A CASA
Concludendo gli stati generali dell’emigrazione veneta nel mondo, nell’ottobre scorso l’assessore Manuela Lanzarin aveva dato l’annuncio: «Dal 2019 al 2021 la Regione metterà a disposizione 450.000 euro del proprio bilancio per queste iniziative».
Quelle cioè riguardanti «l’altro Veneto», una nazione virtuale che conta 5 milioni di corregionali e oriundi residenti all’estero, eredità di un fenomeno storico-sociale che fra il diciannovesimo e il ventesimo secolo vide la registrazione di 3,2 milioni di espatri. Misure che in questi giorni stanno prendendo forma attraverso le delibere appena pubblicate sul Bur, che prevedono solo per quest’anno un pacchetto da 390.000 euro, fra cui spiccano i 50.000 destinati al ritorno nella terra di origine degli emigranti e dei loro discendenti.
Bella iniziativa. Ma pochi soldi. Serve un piano nazionale per il ritorno degli italiani all’estero. Abbiamo una ricchezza che altre nazioni europee non hanno da potere schierare contro la sostituzione etnica: si chiama “italiani all’estero”. Diamoci una mossa.
https://voxnews.info/2019/05/13/vene...ornano-a-casa/
10 ANNI DI STUPRI, SPACCIO E VIOLENZE: 44 ARRESTI PRIMA DI ESSERE ESPULSO
Questa vicenda evidenzia in modo perfetto perché l’Italia ha bisogno di una svolta sovranista ancora più accentuata.
Per anni aveva imperversato lungo le strade di Marghera, con comportamenti violenti e molesti. Con i cittadini ostaggio dei suoi crimini.
Il tunisino era entrato illegalmente in Italia nel novembre del 2008 sbarcando a Lampedusa, durante il governo Prodi. Da lì si era stabilito nel veneziano. A partire dal gennaio del 2009, ha collezionato 44 fotosegnalamenti.
La sua fedina penale: condannato per reati di spaccio, rapina, furto aggravato, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali (anche a danno di uomini in divisa), incendio, danneggiamento e calunnia. Non basta: nel 2009 era stato arrestato e condannato per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ventenne.
L’ultimo episodio in ordine cronologico una decina di giorni prima dell’ultimo arresto. Se l’era presa con un passante “colpevole” di avergli negato una sigaretta, in piazza Municipio: aveva infierito con calci e pugni contro il malcapitato, facendolo finire all’ospedale con il naso rotto. Poi aveva resistito all’arresto.
Per i crimini commessi è finito in carcere più volte, per un ridicolo totale di 6 anni scontati dietro le sbarre.
L’anno scorso, dopo dieci anni di violenze e reati, il tunisino M.S. (la privacy) venne finalmente accompagnato al Cpr di Torino per l’espulsione dal territorio nazionale, operazione portata a termine anche grazie alla collaborazione dell’ufficio immigrazione.
In un Paese serio, al primo reato te ne torni a casa. Anzi: se entri da clandestino, a casa tua ci torni subito.
Con il decreto Salvini sono migliorate molte cose, e i porti chiusi evitano problemi futuri. Ma con le espulsioni abbiamo ancora tanto da fare. Sarà un percorso duro.
https://voxnews.info/2019/04/21/10-a...ssere-espulso/
E’ UN JIHAD SESSUALE: 9 IMMIGRATI SU 10 SONO MASCHI
In Italia il 90% degli immigrati sbarcati negli ultimi anni fino a ieri è maschio. Per la maggior parte di età compresa tra i 18 e i 34 anni. Un esercito ostile traghettato e diffuso nel territorio.
In Italia, sugli 82mila immigrati che nel corso del 2015 hanno fatto domanda di asilo, il 90% erano uomini tra i 18 e i 34 anni. Sono le inquietanti cifre snocciolate da un’inchiesta apparsa sul The Economist. Uomini sradicati dal proprio contesto sociale e culturale, la maggior parte senza prospettive, frustrati, senza affetti e privati della compagnia femminile, con una concezione dei rapporti di coppia completamente diversa da quella suggerita dallo stile di vita occidentale.
I numeri sono poi scesi ad 85% nel 2016 (105.006), 84% nel 2017 (109.066) e, appena si è fatto sentire l’effetto Salvini, al 78% nel 2018 (41.851)
Lo squilibrio di genere smentisce alla radice la truffa della ‘fuga dalla guerra’ e dalla ‘disperazione’: quale essere umano, fuggirebbe lasciando a casa moglie e figlie? E rivela la realtà: siamo in presenza di una jihad sessuale.
In generale, l’80-90% dei crimini — con lievi differenze da Paese a Paese — è commesso da giovani uomini adulti. E’ inevitabile, si chiama testosterone. Di questi, la quasi totalità è commessa da immigrati africani o islamici. E’, in questo caso, un effetto del non equilibrio tra QI e testosterone: il primo, troppo basso, non riesce a ‘modulare’ il secondo.
L’analisi dei dati da India e Cina (dove la politica del figlio unico ha provocato un netto calo nella nascita di femmine, ndr) confermano che gli squilibri di genere nelle popolazioni più giovani conducono a una maggiore instabilità sociale, tra cui un aumento della criminalità e della violenza, in particolare contro le donne.
Figuriamoci quando questo squilibrio è causato, non da autoctoni, ma da maschi di popolazioni notoriamente colte e civilizzate come quelle arabe e africane.
Come hanno dimostrato i fatti di Colonia. E come dimostrano i ghetti delle città occidentali da anni, ma i media di distrazione di massa lo hanno sempre negato.
In base alle cifre di Eurostat sui richiedenti asilo, l’Italia, prima dell’arrivo di Salvini, aveva la più alta percentuale di richieste «maschili», rispetto agli altri Stati europei. Questo perché da noi non arrivano veri profughi, ma clandestini che poi, come nel caso di Mirandola o di Oseghale ‘chiedono asilo’. E’ la magia del PD: ha trasformato clandestini in richiedenti asilo.
In questo senso, è interessante l’analisi dello studioso Gunnar Heinsohn. Le motivazioni che spingono i cosiddetti profughi i Paesi islamici, ad esempio, sono diverse da quelle che ci raccontano: la carenza di donne. La loro, dice in sostanza lo studioso, è una jihad sessuale.
La società occidentale si basa sul matrimonio monogamo, questo la rende equilibrata e pacifica: ogni uomo ‘ottiene’ la sua donna. Nelle società islamiche non è così, vige la poligamia: il maschio dominante (per qualsiasi motivo, ricchezza o brutalità) prende più moglie. Questo restringe la quantità di donne a disposizione, lasciando orde di maschi islamici in quella che Heinsohn definisce ‘modalità caccia-e-saccheggio permanente‘.
In altre parole: quando un centinaio uomini dominanti hanno ciascuno quattro mogli, poi ci sono trecento uomini lasciati a mani vuote.
Quindi non è la guerra, ma la mancanza di donne nel proprio paese che ha spinto questi giovani in Europa. Quindi, dice il sociologo, dobbiamo prepararci a “ migranti aggressivi, con interessi primari di base, tanto tempo a disposizione e che, molto ben collegati tra di loro con gli smartphone, vanno a caccia di femmine nelle loro vicinanze, che a loro volta, non possono difendersi e sono lasciate senza protezione“.
O noi, o loro. Non c’è spazio per i maschi italiani e i maschi africani e arabi nello stesso territorio. La guerra è solo all’inzio. Quello che hanno fatto i governi precedenti è un crimine contro il loro popolo.
E’ come se avessero diffuso sul territorio mine pronte ad esplodere in ogni momento. E pagheremo le politiche della sinistra per gli anni a venire. A meno di non procedere casa per casa.
https://voxnews.info/2019/05/21/e-un...0-sono-maschi/
MELUZZI: “ISLAMICI CI CHIUDERANNO IN RISERVE”
Dopo la strage islamica di Manchester, oggi, due anni fa, Meluzzi fece questa riflessione: “Possiamo riassumere tutto in una frase: siamo in guerra e non da ora. Chiunque nasconda o non veda questa realtà è come uno che ha la leucemia e dice di avere un raffreddore. Questa è la metafora che io farei”.
“C’è la volontà di colpire tutti i simboli, i segni, i feticci, i luoghi della nostra civiltà. Questa vicenda l’aveva preconizzata Oriana Fallaci che aveva detto “verranno per colpire ciò che noi siamo, la nostra identità, i nostri gusti, le nostre passioni, i nostri piaceri”, perché i loro gusti, le loro passioni e i loro piaceri sono antitetici ai nostri. Questa è una grande verità. Scegliere un concerto a Manchester, in una città industriale inglese, significa cercare di identificare un nostro tipico momento di aggregazione e colpirlo. Questo fa parte di un confronto di civiltà che è in atto. Sono due modelli di mondo in rotta di collisione ormai da decenni, con tantissime questioni in ballo. Non è vero che la progressiva islamizzazione dell’Europa, determinata da mezzo milione di migranti che arrivano ogni anno, non abbia niente a che vedere con quello di cui stiamo parlando. Probabilmente gli attentatori avranno avuto le loro radici in migranti di seconda o terza generazione proveniente da queste zone”.
“La nostra civiltà non potrà che essere sommersa. La Fallaci diceva che essendo quella cultura totalitaria, violenta, resistente alla modernità e intollerante nelle diversità alla fine ci farà rinchiudere nelle riserve indiane. Ed è quello che accadrà con questi tassi di riproduzione, 4/5 figli per coppia nel mondo islamico, e un’assoluta impermeabilità alla modernità. Gli attentati tutto sommato sono la parte meno preoccupante della questione, sono un segnale bellico che proviene da zone del mondo in cui c’è tutta una parte del mondo islamico che plaude a questi fatti come a una manifestazione di potenza, come fosse il superamento di frustrazioni sociologiche, civili, emotive tipiche di chi fino a questo momento si è sentito perdente ma domani si sentirà vincente”.
https://voxnews.info/2019/05/23/melu...no-in-riserve/
GHANESE ASPETTA LE PREDE FUORI DA SCUOLA: 4 VIOLENZE SESSUALI
È accaduto ieri pomeriggio a Cagliari. In manette è finito Alvin Umar, ghanese di 21 anni, probabilmente richiedente asilo: deve rispondere di violenza sessuale. A suo carico c’è anche un altro episodio avvenuto martedì scorso sempre a Cagliari. Ma non l’avevano tenuto dentro!
Ha scelto, come una preda, una studentessa di 15 anni, l’ha seguita appena uscita da scuola, l’ha raggiunta alla fermata dell’autobus e l’ha aggredita.
Solo la reazione della ragazzina ha evitato che il giovane africano riuscisse a violentarla.
Vittima del primo tentativo di violenza era stata una 16enne: il ghanese l’ha afferrata alle spalle e aggredita, ma la ragazza ha urlato e lui è fuggito.
La 15enne ha riconosciuto l’aggressore. e per lui si sono aperte le porte del carcere di Cagliari Uta. La Polizia sta ora valutando almeno altri due casi avvenuti a gennaio. Il primo vicino all’ospedale Brotzu, il secondo a bordo della metropolitana di superficie.
La polizia adesso sta valutando almeno altri due casi avvenuti a gennaio. Il primo vicino al Brotzu quando fu palpeggiata una giovane donna, e il secondo a bordo della metropolitana di Cagliari, vittima una ragazza di circa 27 anni. In quel caso il giovane ghanese fu bloccato dalla polizia alla fermata, ma la vittima non lo riconobbe.
E’ una jihad sessuale.
https://voxnews.info/2019/05/23/ghan...enze-sessuali/
PROFUGHI OSPITI DELLA PARROCCHIA DIVENTATI RICCHI SPACCIANDO
Se la spassavano tre profughi africani sbarcati in Italia, qualche anno fa, e da allora accolti a spese dei contribuenti a Belluno.
Hotel con vitto e alloggio gratis e paghetta. Ma per loro no. Non era abbastanza. I tre profughi arrestati martedì mattina dalla Squadra Mobile di Belluno spacciavano. Ed erano diventati ricchi. A dimostrazione che non sono solo i finti profughi nigeriani a venire in Italia per spacciare. Anzi.
Nema Sherif Hadara, 29enne senegalese accolto alla cooperativa di Via Vittorio Veneto, Amadou Koma, 22enne gambiano, accolto in una struttura della coop in via Silonghe a Sedico e Lamine Faty, 35enne senegalese accolto in una parrocchia in città, avevano creato, dal nulla, un business che li aveva resi ricchi.
Questi sono gli immigrati che, secondo i media dovremmo accogliere in Italia in caso di ‘guerra’ in Libia.
Di solito si rifornivano a Padova o Mestre tre volte a settimana. Il resto dei giorni spacciavano dalle 9 alle 19 con una vedetta che segnalava l’arrivo dei clienti. «Nella nostra città persone così non possono e non devono trovare posto. Non è accettabile che, in cambio di aiuto, si venda morte» ha commentato il sindaco Jacopo Massaro.
https://voxnews.info/2019/04/18/prof...hi-spacciando/
LA CHIESA DIFENDE IL BUSINESS: “VOTATE PER L’ACCOGLIENZA”, E I 35 EURO
A pochi giorni dal voto, dal Vaticano arriva l’esortazione ad andare a votare alle Europee. Non per Salvini.
La Conferenza episcopale italiana ha dato una chiara indicazione di voto ai cattolici: di partecipare in massa alle elezioni per fermare Salvini. La loro irrilevanza li sorprenderà.
“Gli italiani, i cattolici in particolare, vadano a votare domenica alle Europee”. Questo l’appello del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nella prolusione che apre la seconda giornata di lavori dell’assemblea generale della Cei aperta ieri dall’intervento di Bergoglio nell’Aula del Sinodo in Vaticano, a rimarcare l’importanza della sfida. “Va valorizzata l’opportunità che ci è offerta dalle elezioni di domenica prossima – avverte Bassetti – Chiediamo a tutti di superare riserve e sfiducia e di partecipare al voto. Siamo consapevoli che questo rimane solo il primo passo, ma è un passo che non ci è dato di disertare”, è il suo monito.
Per il presidente della Cei, “è vero che oggi l’Europa è sentita come distante e autoreferenziale, fino al punto da far parlare di una ‘decomposizione della famiglia comunitaria’, su cui soffiano populismi e sovranismi. Lasciatemi, però, dire forse un po’ provocatoriamente che il problema non è innanzitutto l’Europa, bensì l’Italia, nella nostra fatica a vivere la nazione come comunità politica”. Si chiede il cardinale Bassetti: “Oggi, noi italiani, cosa abbiamo ancora da offrire? Penso alle nostre virtù, prima fra tutte l’accoglienza“. E ribadisce: “Come italiani dovremmo essere il volto migliore dell’Europa per dare più fierezza ai nostri giovani, ai nostri emigrati e a quanti sbarcano sulle nostre coste, perché siamo il loro primo approdo“.
“Attenzione – avverte poi il porporato, riferendosi chiaramente al rosario ostentato in piazza Duomo a Milano da Salvini, che ha chiuso il suo comizio con l’invocazione della Madonna – Non si vive di ricordi, di richiami a tradizioni e simboli religiosi o di forme di comportamento esteriori!“.
Non l’hanno detto ma l’hanno detto: votate per chi ci porta più ‘negri’. Perché questo è il motivo di fondo della loro rabbia contro Salvini.
Questa non è la Chiesa di Cristo, è la Chiesa di Giuda. E si è venduta, per qualche giovanotto e 35 euro.
https://voxnews.info/2019/05/21/la-c...a-e-i-35-euro/
CARITAS: SOLDI 8 PER MILLE PER COMPRARE CASA ALL’IMAM
Cosa fa la Chiesa con l’8 per mille, al di là della pubblicità in cui racconta di aiutare anziani italiani? Ad esempio, compra le case ai musulmani: in Italia. Con un progetto iniziato nel 2017 e chiamato gli “appartamenti del Papa”.
Il primo “appartamento di Papa Francesco” venne consegnato nell’aprile 2017 a Reda Afify, un imam considerato “moderato”.
All’egiziano padre di tre figli, in Italia da quindici anni e direttore di McDonald’s, un bilocale di una cinquantina di metri quadri nel quartiere Niguarda. Come raccontava Avvenire, “l’appartamento rientra nel primo lotto dei 55 appartamenti ristrutturati dalla Caritas Ambrosiana. A beneficiarne un immigrato egiziano”.
Reda Afify ha firmato il contratto d’affitto il Giovedì Santo. Ci vive a partire da giugno del 2017, pagando un affitto di 300 euro al mese. Molto inferiore a quello che pagherebbe normalmente.
“Sono molto grato di questo dono che viene dal Signore”, ha commentato l’egiziano. Dopo di lui, toccherà agli altri. Dalla Caritas Ambrosiana assicurano che entro l’estate verranno assegnati tutti i 55 “appartamenti del Papa”.
Gli “appartamenti del Papa” sono stati stralciati dall’elenco di “Edilizia residenziale pubblica” e sono assegnati dal Comune di Milano alla Fondazione San Carlo. Da qui il progetto sostenuto dall’allora arcivescovo di Milano Angelo Scola attingendo ai fondi dell’8 per mille alla Chiesa cattolica. “Gli assegnatari sono stati selezioni dalla Caritas – spiegava Avvenire – l’idea era quella di aiutare a trovare una casa chi non avesse i requisiti per accedere agli alloggi popolari perché titolare di un Isee più altro rispetto a quanto previsto dall’Aler, ma, allo stesso tempo, non fosse in grado di pagare un affitto secondo canoni di mercato”.
Casualmente, il primo fu un immigrato. Islamico. Un imam.
https://voxnews.info/2019/04/15/cari...-casa-allimam/
VESCOVI UE: ACCOGLIERE IMMIGRATI È OBBLIGATORIO, SALVINI: “A CASA VOSTRA”
“Per i cristiani, l’accoglienza dei rifugiati e dei migranti non è un’opzione da discutere:si tratta di un agire cristiano che scaturisce dal Vangelo”.
Inizia così il lungo delirio del capo dei vescovi dell’Ue, mons.Jean-Claude Hollerich, su Civiltà Cattolica in vista delle europee: “Il dramma dei rifugiati e dei migranti nel Mediterraneo è una vergogna per l’Europa”,dice.
Al presule lussemburghese risponde Salvini: il cardinale vuole che l’Europa accolga tutti? “Non so se ci sia spazio in Lussemburgo, in Italia no. Su questo, augurando buona Pasqua,non cambio idea”
La Chiesa di Bergoglio ha perso non solo il contatto dalla realtà, divenendo ormai un’entità totalmente irrilevante sul piano politico e culturale, ma anche con il Vangelo: dove non si chiede ai popoli di suicidarsi svendendo terra e sangue.
https://voxnews.info/2019/04/19/vesc...a-casa-vostra/
SALVINI BACIA IL ROSARIO, BERGOGLIO I PIEDI DEI MUSULMANI: VOI CON CHI STATE?
In principio furono Famiglia Cristiana e Avvenire, giornali della Chiesa finanziati dai contribuenti.
Prima ancora di loro, alcuni presunti preti, come don Biancalani e quello di Lampedusa, più impegnati a leccare i piedi all’immigrazione che a testimoniare la Fede.
Poi è intervenuto il segretario di Stato Vaticano. Durante la messa alla Festa dei Popoli a San Giovanni in Laterano ha lanciato una sorta di anatema contro Salvini.
“Io credo che la politica partitica divida, Dio invece è di tutti”, ha deto il cardinale Pietro Parolin lanciando un monito contro l’indifferenza, “Invocare Dio per se stessi è sempre molto pericoloso”.
Il Vaticano non ha insomma preso bene che ieri, sul palco di Milano, Salvini abbia mostrato con orgoglio il rosario regalatogli da una suora e invocato la protezione della Madonna per l’Italia: “che sono sicuro ci porterà alla vittoria”. No, preferiva desse una leccata a qualche piede islamico di passaggio.
Gesto che Salvini ha rivendicato: “L’Europa che nega le proprie radici non ha futuro”, ha detto, “Il confronto con le altre culture è possibile solo riscoprendo la nostra storia e riscoprendo i nostri valori, come peraltro detto negli ultimi decenni da tutti i Santi Padri. Sono orgoglioso di testimoniare, con azioni concrete e con gesti simbolici, la mia volontà di un’Italia più sicura e accogliente, ma nel rispetto di limiti e regole”.
Con chi starebbe, oggi, Dio, se volesse parlare, con chi difende i pedofili e l’invasione afroislamica, o con Salvini?
Avvenire in un articolo non firmato ha definito il leader della Lega “alfiere di un cattolicesimo tutto suo, distante dal magistero del Papa e della Chiesa”.
No, è Bergoglio che è lontano dal Cristianesimo. E’ un eretico. Il 26 maggio lo scoprirete.
Il 26 maggio chi non vota vota per i porti aperti. La scelta è tra l’orgoglio dell’identità e il masochismo feticista dei Bergoglio.
https://voxnews.info/2019/05/20/salv...con-chi-state/
“SIAMO QUI PER SPACCIARE E FARE SOLDI”, È IL RAP DEGLI IMMIGRATI CHE BRUCIANO I SOLDI
«Droga, droga, scaldo la stagnola. Soldi, soldi, dammi questi soldi. Il fine giustifica i mezzi, boh, fanne molti». Le rime della canzone “LastKing” di tal Promise, un rapper africano sulle orme di BelloFigo, esprimono in modo perfetto l’immigrazione africana dell’ultimo decennio.
Due minuti e mezzo di immagini che non regalano certo una bella fotografia del centro di Conegliano. Nel videoclip si vede una gang di ragazzi neri mentre si diverte a: bruciare banconote, inneggiare alla droga sporgendosi dai finestrini di un’auto in corsa e molto altro. All’inizio del video un ragazzo estrae dal giubbotto una pistola puntandola verso la telecamera.
«Droga, machismo, misoginia, armi sfoggiate con spavalderia. Il videoclip girato al Biscione di Conegliano è un concentrato della peggio gioventù. Questa non è libertà, ma istigazione alla violenza fisica e verbale. Va ritirato e gli autori – tra questi molti immigrati – mandati a casa subito». A dirlo è l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Remo Sernagiotto dopo aver visto e ascoltato il video di Promise ambientato a Conegliano, il cui ritornello “Vivo a Conegliano, tanti soldi questo il piano” è un inno allo spaccio della droga. «Un testo intriso di violenza – rimarca Sernagiotto – Spero che gli inquirenti intervengano. Ci sono diverse notizie di reato in un video di 3 minuti che su Youtube ha già 10 mila visualizzazioni. Non è questa l’Italia che vogliamo, non è questo il messaggio che deve arrivare ai nostri giovani – continua Sernagiotto – Io sono contrario alla censura e sono per la libertà di espressione, sempre e comunque, ma ci sono dei limiti alla decenza. Qui parliamo di istigazione all’odio, alla mercificazione del corpo della donna, a valori oggettivamente sbagliati. Penso che gli autori di questo video debbano essere sentiti da chi di competenza. Vorrei anche capire da dove vengono i “cantanti”, che lavoro fanno, di cosa vivono. Penso che certe canzoni potrebbero andare a cantarle a casa loro. Non so come se la passerebbero» la conclusione di Sernagiotto.
https://voxnews.info/2019/05/20/siam...i-soldi-video/