La tua è sicuramente una testimonianza importante, nel mio piccolo provo a farla pure io quel tipo di Famiglia. La cosa che mi fa piacere è che questi miei scritti stanno suscitando un interesse trasversale,ai tempi di POL eran + di nicchia
La tua è sicuramente una testimonianza importante, nel mio piccolo provo a farla pure io quel tipo di Famiglia. La cosa che mi fa piacere è che questi miei scritti stanno suscitando un interesse trasversale,ai tempi di POL eran + di nicchia
"Cecchi ...Paone ha dichiarato che ci sono due gay in squadra. Prandelli mi ha detto che mi facevate questa domanda. Se ci sono dei froci i problemi sono loro, io spero non ce ne siano".
Antonio Cassano 99
Sicuramente c'è molto di vero nell'intervento iniziale di questo thread: anche nella mia Brianza si è verificata questa cosa con effetti molto più visibili rispetto ad altre zone. Mi spiego: il mio bisnonno era un proprietario terriero che lavorava direttamente la sua terra con i suoi familiari (figli e fratelli) e si viveva sui prodotti che la terra dava. Si abitava nelle "corti", e tra compaesani ci si conosceva tutti e si era un pò come una comunità di fratelli; si può dire che anche nelle situazioni più disperate (come la guerra civile che abbiamo avuto dal '43 al '45) si soffriva insieme. Nel dopoguerra poi abbiamo avuto il boom, ed ora la Brianza è famosa per essere terreno fertile delle piccole imprese e un'area densamente popolata. Bene, partirei proprio da questi cambiamenti epocali per infilarmi nel discorso dominante questo thread: il fatto che il benessere sia aumentato e che abbia permesso ai ragazzi di oggi come il sottoscritto di proseguire con gli studi e trovare lavoro "in città" non è ovviamente un male, e nemmeno il fatto di avere dei PC per casa con i quali possiamo comunicare fra di noi forumisti. Ciò che io vedo come Male (e purtroppo è un fenomeno in continua ascesa) è l'assuefazione dell'Uomo nei confronti del prossimo, assuefazione sicuramente catalizzata dal "progresso impazzito". Il nostro Occidente mi ricorda molto la Trantor che Asimov descriveva nel suo "Crollo della Galassia Centrale", ovvero una supercittà tecnologica abitata da 45 miliardi di persone dove tutto quanto (persino la notte e il giorno) erano simulati artificialmente; l'uomo ormai non aveva la necessità del lavoro (affidato alle macchine) e raramente aveva rapporti coi suoi simili, tant'è vero che molti abitanti erano affetti da agorafobia. Ebbene nel culmine di questa decadenza arrivò il saccheggio da parte dei nemici e un nuovo anno zero, dove gli abitanti scoprirono il contatto tra i propri simili proprio ripartendo dai lavori contadini all'aria aperta. Questo è solo per dirvi quanto pericolosa sia la strada che stiamo percorrendo e che se fosse possibile vorrei evitare il destino a cui andarono incontro i Trantoriani, credo sia possibile farlo partendo da un sereno confronto con più persone possibile; questo atteggiamento secondo me dovrebbe essere il primo piccolo mattone.
"Cecchi ...Paone ha dichiarato che ci sono due gay in squadra. Prandelli mi ha detto che mi facevate questa domanda. Se ci sono dei froci i problemi sono loro, io spero non ce ne siano".
Antonio Cassano 99
"Cecchi ...Paone ha dichiarato che ci sono due gay in squadra. Prandelli mi ha detto che mi facevate questa domanda. Se ci sono dei froci i problemi sono loro, io spero non ce ne siano".
Antonio Cassano 99
Se escludiamo l'esperienza storica dello "Strapaese", peraltro usata dal fascismo in chiave propagandistica, in Italia manca una vera e propria tradizione rurale di stampo politico e culturale. Ciò non toglie che vi siano stati - e vi siano ancora - singole personalità e piccole associazioni legate ai valori genuini della terra e della natura primigenia.
Ben altro discorso si deve fare per la Germania, dove sono esistiti movimenti espressamente dedicati al "culto" della natura intesa come "madre" autentica di tutti i tedeschi, patria d'origine alla quale i veri uomini anelano di tornare nonostante i veleni dell'industria e della città.
Nella natura immacolata gli uomini possono trovare la pace e la salute, fino a sfiorare il contatto con la sfera del divino.
Da persona appartenente al centrosinistra, considero molto interessante questa discussione :-) dunque vi pongo una domanda: non pensate che la Lega Nord abbia incarnato, soprattutto ai suoi inizi ma anche attualmente, alcuni valori del ruralismo? Penso soprattutto al Veneto, ma anche alle campagne e alle zone montane della Lombardia...
«Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]
"Cecchi ...Paone ha dichiarato che ci sono due gay in squadra. Prandelli mi ha detto che mi facevate questa domanda. Se ci sono dei froci i problemi sono loro, io spero non ce ne siano".
Antonio Cassano 99
certo! la lega inzialmente era l'espressione del nord, moderato cristiano e rurale ma non solo, anche fatto di piccole aziende famigliari che non hanno mai avuto voce in capitolo nella politica romana, fino agli anni '80 nessun partito ha mi rappresentato questa maggioranza silenzionsa ed è giusto che ora abbiano una voce, anche se io avrei impostato il discorso Lega in modo molto meno urlato e piu' utile, tipo, spingere per l'autonomia, sul modello delle 5 regioni già autonome e non sprecare tempo a richiedere la secessione
In Veneto che ha conservato caratteri ancora piu' rurali del resto del Nord, Zaia è considerato un vero esperto nella materia, vive bene nel suo elemento ed è stato giustamente plebiscitato dai veneti, a me questa realtà veneta che fa poco parlare di se ma è estremamente tradizionale e nello stesso tempo dinamica piace molto
Mi piacerebbe un modello Zaia anche per il resto d'Italia anche se temo che una situazione simile non sia estendibile a tutta l'Italia
Visto che tu sei di centrosinistra ammetterai spero tranquillamente che troppe volte i partiti romani e in particolar modo i partiti di sinistra in regioni come quelle del nord non hanno mai espresso interessi locali ma si sono sempre piegati alle direttive che venivano da Roma dove prendevano ordini anche per cose di piccola entità
Ultima modifica di FrancoAntonio; 27-12-11 alle 20:44
Gabriele D'Annunzio
Alcyone
Sogni di terre lontane
I PASTORI
Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.
Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.
E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!
Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori.
Ah perché non son io cò miei pastori?
"Cecchi ...Paone ha dichiarato che ci sono due gay in squadra. Prandelli mi ha detto che mi facevate questa domanda. Se ci sono dei froci i problemi sono loro, io spero non ce ne siano".
Antonio Cassano 99