Ultima modifica di TEBELARUS; 19-02-12 alle 12:42
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il principio dello jure soli già c'è, bisogna solo appliccarlo
(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
No, non è vero.
In Italia vige lo ius sanguinis con possibilità di naturalizzazione in presenza di determinate condizioni ed anni di residenza.
Si potrebbe considerare concessa "de iure soli" la cittadinanza italiana ad apolidi o a persone nate da genitori ignoti. Ma si tratta di un caso molto particolare e non è certamente un fatto automatico.
Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
ad ogni modo credo può essere riconosciuta a determinate condizioni, esempio a quegli stranieri , che ormai vivono da tantissimo tempo in Italia e hanno fatto i figli in Italia
(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).