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  1. #1
    Anti-taliban
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    Predefinito Ungheria, il fascismo strisciante

    Ungheria, il fascismo strisciante.



    La deriva autoritaria seguita al trionfo elettorale del partito di centro-destra Fidesz in Ungheria ha fatto segnare una nuova tappa nei giorni precedenti il Natale. Una serie di misure anti-democratiche è stata infatti approvata dal Parlamento di Budapest, dove il partito del premier Victor Orbán detiene un’ampia maggioranza che negli ultimi mesi gli ha permesso di ampliare i poteri dell’esecutivo in maniera preoccupante, nonostante le proteste interne e delle istituzioni europee.

    Venerdì scorso il Parlamento ungherese ha licenziato una nuova legge elettorale che espande il sistema maggioritario, a detta degli osservatori favorendo il partito Fidesz che già dispone di una maggioranza di due terzi dopo le elezioni dell’aprile 2010. Il voto della scorsa settimana è stato boicottato dall’opposizione socialista (MSZP) e dai verdi (LMP), mentre all’esterno dell’aula andavano in scena manifestazioni per cercare di bloccare la legiferazione. Nel corso degli scontri con la polizia sono finiti in manette anche alcuni parlamentari dell’opposizione, tra cui il due volte ex primo ministro socialista Ferenc Gyurcsany.

    Nella stessa sessione precedente il Natale, è stata approvata anche una drastica restrizione dei tempi di intervento concessi durante i dibattiti ai parlamentari dell’opposizione - i quali avranno ora solo 15 minuti a disposizione - così come la nomina di nuovi giudici della Corte Costituzionale scelti dall’esecutivo. Il più alto tribunale ungherese ha recentemente bocciato alcune parti delle leggi volute da Fidesz, come quella sul controllo dei media e le modifiche al codice civile, ma le sue competenze - già ristrette in materia di bilancio - saranno ulteriormente ridotte con l’entrata in vigore della nuova costituzione il primo gennaio 2012, peraltro approvata senza un solo voto dell’opposizione.



    Tra le altre più recenti iniziative del governo di Orbán va ricordata anche quella che poco meno di due settimane fa ha revocato la concessione delle frequenze radiofoniche ad una stazione allineata con l’opposizione, Klubradio, per concederle ad un’altra vicina all’esecutivo. Quest’ultima misura s’inserisce all’interno di una strategia ben precisa, tesa a porre sotto il controllo del governo le stazioni radio e quelle televisive, sia pubbliche che private.

    Sul fronte economico, è stata poi fissata in Costituzione la tassa ad aliquota fissa (flat tax) del 16 per cento che potrà essere modificata solo con il voto dei due terzi dei membri del Parlamento, legando le mani ai futuri governi. In precedenza, un’altra modifica alla Costituzione aveva stabilito l’obbligo del pareggio di bilancio, a partire però dal 2016 e non dal 2012 come chiedeva l’Unione Europea

    Lo scontro più duro con Bruxelles riguarda tuttavia una nuova legge tuttora in discussione a Budapest e che riguarda la Banca Centrale ungherese. Il gabinetto di Victor Orbán intende infatti ridurne notevolmente l’autonomia, espandendo l’influenza dell’esecutivo sulla politica monetaria per mezzo di nuove nomine di rappresentanti del governo ai vertici della stessa Banca Centrale. Il rifiuto da parte del governo ungherese di ritirare questa proposta di legge ha spinto l’Unione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale a congelare le discussioni in corso con Budapest per l’erogazione di un nuovo prestito del FMI.

    L’Ungheria sta d’altra parte facendo i conti con una situazione economica a dir poco complicata. I redimenti dei suoi bond hanno toccato i livelli più alti dal 2009, quando il paese fu salvato dal default proprio grazie ad un’infusione di denaro del Fondo Monetario. Le previsioni per il prossimo anno, inoltre, sono anche peggiori, con l’inflazione che salirà oltre il 5 per cento e la disoccupazione al 12 per cento, mentre scenderanno sensibilmente le entrate fiscali e il PIL.

    Questo scenario ha già causato una rapida caduta dei livelli di popolarità del partito Fidesz di governo, il quale lo scorso anno aveva potuto approfittare della diffusa avversione nel paese verso i socialisti. Oltre al partito del premier Orbán, a raccogliere ampi consensi tra l’elettorato ungherese era stata anche la formazione di estrema destra anti-semita, Jobbik, che aveva conquistato quasi il 17 per cento dei voti e 47 seggi in parlamento. Con un partito socialista screditato, appare probabile dunque che a beneficiare del possibile declino di Fidesz nei prossimi appuntamenti elettorali sarà proprio Jobbik.

    La svolta autoritaria e anti-democratica intrapresa dal governo ungherese in questi mesi, come già anticipato, ha destato le preoccupazioni della comunità internazionale. Oltre alle autorità europee, a protestare nei confronti di Budapest è stata, solo qualche giorno fa, anche il Segretario di Stato americano, Hillary Clinton, la quale ha indirizzato una lettera al primo ministro Orbán esprimendo i timori di Washington per l’erosione delle libertà democratiche in Ungheria. Niente di più.

  2. #2
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    Predefinito Rif: Ungheria, il fascismo strisciante

    La colpa alla base è il mancato miracolo economico,

    Bisogna vedere le ragioni.


    Soviet made shit


  3. #3
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    Predefinito Rif: Ungheria, il fascismo strisciante

    Hajrá Jőbbik!

    Ungheria: l'ultima nazione sovrana in Europa?
    Tra l'altro se le cose che stanno facendo non piacciono a BCE, FMI e all'oscena Hillary, come minimo signfica che questo governo non attua misure che fanno i loro interessi ma che invece vanno a vantaggio dell'Ungheria e degli ungheresi.
    Quanto al MSzP è ora che tolga la parola "socialista" dalla sua sigla e non continui ad infangarne il nome. La sostituisca con un termine più confacente ad un partito che fin quando è stato al governo altro non ha fatto che vendere al capitale straniero anche i fiori delle aiuole nei parchi.
    "L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
    "Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
    "O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch

  4. #4
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    Predefinito Rif: Ungheria, il fascismo strisciante

    È proprio così, per valutare bene l'operato del governo ungherese bisogna andare a vedere a quali brutti ceffi non piace nel mondo.
    Magari in parte sono gli stessi miserabili che avevano da ridire sull'Austria perché al governo c'era il povero Haider.

  5. #5
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    Predefinito Rif: Ungheria, il fascismo strisciante

    Quest'estate ero a Budapest, facendo un giro sull'isoletta in mezzo al Danubio sono capitato per caso proprio al raduno estivo del partito di Jobbik. Ci ho passato tutta la giornata.
    Riaffiorano i ricordi degli anni di passione
    ritorna il vecchio sogno per la rivoluzione.
    Racconti senza fine di gente che ha pagato
    non puoi mollare adesso la lotta a questo stato.
    La rivoluzione è come il vento, la rivoluzione è come il vento.

  6. #6
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    Predefinito Rif: Ungheria, il fascismo strisciante

    Citazione Originariamente Scritto da Fenris Visualizza Messaggio
    Quest'estate ero a Budapest, facendo un giro sull'isoletta in mezzo al Danubio sono capitato per caso proprio al raduno estivo del partito di Jobbik. Ci ho passato tutta la giornata.
    C'erano anche belle camerate?
    :gluglu:

  7. #7
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    Predefinito Rif: Ungheria, il fascismo strisciante

    Citazione Originariamente Scritto da Fenris Visualizza Messaggio
    Quest'estate ero a Budapest, facendo un giro sull'isoletta in mezzo al Danubio sono capitato per caso proprio al raduno estivo del partito di Jobbik. Ci ho passato tutta la giornata.
    Che c**o!
    Si può essere più fortunati?

  8. #8
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    Predefinito Rif: Ungheria, il fascismo strisciante

    Citazione Originariamente Scritto da Nazionalistaeuropeo Visualizza Messaggio
    C'erano anche belle camerate?
    :gluglu:
    Sì, c'era qualcosa di interessante. Anche dei soggetti alquanto particolari, oltre alle donne, e tanti anziani e famiglie con bambini.
    Riaffiorano i ricordi degli anni di passione
    ritorna il vecchio sogno per la rivoluzione.
    Racconti senza fine di gente che ha pagato
    non puoi mollare adesso la lotta a questo stato.
    La rivoluzione è come il vento, la rivoluzione è come il vento.

  9. #9
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    Predefinito Rif: Ungheria, il fascismo strisciante

    Citazione Originariamente Scritto da Jared Visualizza Messaggio
    Ungheria, il fascismo strisciante.



    La deriva autoritaria seguita al trionfo elettorale del partito di centro-destra Fidesz in Ungheria ha fatto segnare una nuova tappa nei giorni precedenti il Natale. Una serie di misure anti-democratiche è stata infatti approvata dal Parlamento di Budapest, dove il partito del premier Victor Orbán detiene un’ampia maggioranza che negli ultimi mesi gli ha permesso di ampliare i poteri dell’esecutivo in maniera preoccupante, nonostante le proteste interne e delle istituzioni europee.

    Venerdì scorso il Parlamento ungherese ha licenziato una nuova legge elettorale che espande il sistema maggioritario, a detta degli osservatori favorendo il partito Fidesz che già dispone di una maggioranza di due terzi dopo le elezioni dell’aprile 2010. Il voto della scorsa settimana è stato boicottato dall’opposizione socialista (MSZP) e dai verdi (LMP), mentre all’esterno dell’aula andavano in scena manifestazioni per cercare di bloccare la legiferazione. Nel corso degli scontri con la polizia sono finiti in manette anche alcuni parlamentari dell’opposizione, tra cui il due volte ex primo ministro socialista Ferenc Gyurcsany.

    Nella stessa sessione precedente il Natale, è stata approvata anche una drastica restrizione dei tempi di intervento concessi durante i dibattiti ai parlamentari dell’opposizione - i quali avranno ora solo 15 minuti a disposizione - così come la nomina di nuovi giudici della Corte Costituzionale scelti dall’esecutivo. Il più alto tribunale ungherese ha recentemente bocciato alcune parti delle leggi volute da Fidesz, come quella sul controllo dei media e le modifiche al codice civile, ma le sue competenze - già ristrette in materia di bilancio - saranno ulteriormente ridotte con l’entrata in vigore della nuova costituzione il primo gennaio 2012, peraltro approvata senza un solo voto dell’opposizione.



    Tra le altre più recenti iniziative del governo di Orbán va ricordata anche quella che poco meno di due settimane fa ha revocato la concessione delle frequenze radiofoniche ad una stazione allineata con l’opposizione, Klubradio, per concederle ad un’altra vicina all’esecutivo. Quest’ultima misura s’inserisce all’interno di una strategia ben precisa, tesa a porre sotto il controllo del governo le stazioni radio e quelle televisive, sia pubbliche che private.

    Sul fronte economico, è stata poi fissata in Costituzione la tassa ad aliquota fissa (flat tax) del 16 per cento che potrà essere modificata solo con il voto dei due terzi dei membri del Parlamento, legando le mani ai futuri governi. In precedenza, un’altra modifica alla Costituzione aveva stabilito l’obbligo del pareggio di bilancio, a partire però dal 2016 e non dal 2012 come chiedeva l’Unione Europea

    Lo scontro più duro con Bruxelles riguarda tuttavia una nuova legge tuttora in discussione a Budapest e che riguarda la Banca Centrale ungherese. Il gabinetto di Victor Orbán intende infatti ridurne notevolmente l’autonomia, espandendo l’influenza dell’esecutivo sulla politica monetaria per mezzo di nuove nomine di rappresentanti del governo ai vertici della stessa Banca Centrale. Il rifiuto da parte del governo ungherese di ritirare questa proposta di legge ha spinto l’Unione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale a congelare le discussioni in corso con Budapest per l’erogazione di un nuovo prestito del FMI.

    L’Ungheria sta d’altra parte facendo i conti con una situazione economica a dir poco complicata. I redimenti dei suoi bond hanno toccato i livelli più alti dal 2009, quando il paese fu salvato dal default proprio grazie ad un’infusione di denaro del Fondo Monetario. Le previsioni per il prossimo anno, inoltre, sono anche peggiori, con l’inflazione che salirà oltre il 5 per cento e la disoccupazione al 12 per cento, mentre scenderanno sensibilmente le entrate fiscali e il PIL.

    Questo scenario ha già causato una rapida caduta dei livelli di popolarità del partito Fidesz di governo, il quale lo scorso anno aveva potuto approfittare della diffusa avversione nel paese verso i socialisti. Oltre al partito del premier Orbán, a raccogliere ampi consensi tra l’elettorato ungherese era stata anche la formazione di estrema destra anti-semita, Jobbik, che aveva conquistato quasi il 17 per cento dei voti e 47 seggi in parlamento. Con un partito socialista screditato, appare probabile dunque che a beneficiare del possibile declino di Fidesz nei prossimi appuntamenti elettorali sarà proprio Jobbik.

    La svolta autoritaria e anti-democratica intrapresa dal governo ungherese in questi mesi, come già anticipato, ha destato le preoccupazioni della comunità internazionale. Oltre alle autorità europee, a protestare nei confronti di Budapest è stata, solo qualche giorno fa, anche il Segretario di Stato americano, Hillary Clinton, la quale ha indirizzato una lettera al primo ministro Orbán esprimendo i timori di Washington per l’erosione delle libertà democratiche in Ungheria. Niente di più.
    Ci credo che sti pezzenti sono tutti preoccupati, bello il discorsetto sui valori, la deriva autoritaria e tutte le altre cazzate, eccolo qui sotto il vero motivo che fa tremare i pezzenti di cui sopra.


    L'Ungheria approva legge su Banca centrale sfidando Fmi e Bce
    L'Ungheria approva legge su Banca centrale sfidando Fmi e Bce - YouTube

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    Oramai, abbiamo acquisito perfettamente le tecniche utilizzate dai pezzenti in parola per iniziare a buttare fango sui paesi che FINALMENTE iniziano a liberarsi dalla morsa del capitalismo predatorio del FMI e della BCE.
    Appena un Governo, fa veramente gli interessi dei propri cittadini a danno del sistema usuraio delle banche di lucro, subito i pezzenti tirano fuori il fascismo, lo spauracchio buono per tutte le occasioni.
    Viva l'UNGHERIA, viva i ragazzi di Buda e di Pest.
    Fuori dall'EURO, ritorno immediato alla Sovranità Monetaria e rinazionalizzazione della Banca D'Italia, seguiamo l'esempio dei camerati Ungheresi.
    Ultima modifica di Ringhio; 30-12-11 alle 20:43
    Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti.
    Eraclito


    VUOI SAPERE COS'E' L'ANTIFASCISMO? E' non avere cura del Creato, disboscando, inquinando, cementificando tutto nel nome dello Sviluppo.

  10. #10
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    Predefinito Rif: Ungheria, il fascismo strisciante

    Gli ungheresi sono quasi peggio dei calabresi e dei bergamaschi.

    Tutte razze di persone da annientare.

 

 
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