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  1. #1
    Banda Müntzer-Epifanio
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    Predefinito HONDURAS: MILITARI ARRESTANO ZELAYA

    HONDURAS: MILITARI ARRESTANO ZELAYA
    Manuel Zelaya e' stato portato in una base aerea
    (ANSA) - TEGUCIGALPA, 28 GIU - Un gruppo di militari ha arrestato a Tegucigalpa, in Honduras, il presidente del paese centroamericano, Manuel Zelaya. Lo hanno reso noto emittenti radiofoniche del paese, precisando che il capo dello Stato e' stato portato via dalla sua residenza, e ora si troverebbe in una base aerea. L'arresto arriva dopo la delicata crisi istituzionale che si era aperta a seguito della decisione di Zelaya di rimuovere il capo di stato maggiore delle forze armate, Romeo Vasques.

    http://www.ansa.it/site/notizie/awnp...128367544.html

  2. #2
    Banda Müntzer-Epifanio
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    Predefinito Riferimento: HONDURAS: MILITARI ARRESTANO ZELAYA

    HONDURAS: FONTI, ZELAYA AL COSTA RICA
    Chavez: 'in atto colpo di stato troglodita, Obama si pronunci'
    (ANSA) - TEGUCIGALPA, 28 GIU - Dopo l'attacco di un gruppo di militari al palazzo presidenziale honduregno, Manuel Zelaya sarebbe stato portato nel Costa Rica. Lo affermano fonti di Tegucigalpa, che ora e' sorvolata da aerei. Hector Zelaya, figlio del presidente, ha confermato che il padre si trova all'estero. Quello in corso e' 'un colpo di stato troglodita', ha detto il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, su rete Telesur, il quale ha anche chiesto al presidente Usa Obama di 'pronunciarsi contro il golpe'.

    http://www.ansa.it/site/notizie/awnp...128368175.html

  3. #3
    Banda Müntzer-Epifanio
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    Predefinito Riferimento: HONDURAS: MILITARI ARRESTANO ZELAYA

    I militari arrestano il presidente Zelaya. Panico e confusione nel paese
    Colpo di Stato in Honduras. Il presidente Manuel Zelaya è stato fermato dagli uomini dell'esercito e trasferito con la forza in Costa Rica. Oggi enl piccolo paese centro americano era giornata elettorale. Si sarebbe dovuto votare, infatti, il referendum sulla riforma costituzionale che avrebbe consentito al presidente di ricandidarsi per un nuovo mandato.

    "Sono vittima di un complotto. Sono stato rapito" ha dichiarato Zelaya a Telesur. Sarebbe della Corte suprema la regia del golpe. I giudici hanno dichiarato di aver dato mandato all'esercito di arrestare il presidente perché avrebbe voluto far votare un referendum che avrebbe gli avrebbe consentito di essere rieletto. C'è preoccupazione in Honduras e fuori dal paese. Dagli Usa il presidente Barack Obama si è detto "molto preoccupato" per la situazione. Anche Hugo Chavez, presidente del Venezuela ha definito il golpe cosa da "trogloditi". Dall'unione europea i ministri degli Esteri uniti a Corfù, Grecia, hanno chiesto "l'immediata liberazione di Zelaya" condannando con forza il fermo voluto dai giudici.

    La moglie di Zelaya, stando alle notizie che giungono dalla zona sarebbe nascosta nella zona orientale del paese."Sono nascosta - avrebbe dichiarato la donna- perché c'è l'ordine di arrestare anche noi. Poco dopo, Siomara Castro, questo il nome della primera dama, ha chiesto ai soldati "di non essere complici dei militari che hanno architettato il golpe". Il paese è sotto assedio. L'esercito controlla ponti e reti elettriche.
    Il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton , ha detto che con l'arresto sono stati "violati palesemente i principali principi democratici"


    http://it.peacereporter.net/articolo...onduras++*+*+*

  4. #4
    Banda Müntzer-Epifanio
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    Predefinito Riferimento: HONDURAS: MILITARI ARRESTANO ZELAYA


  5. #5
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    Predefinito Riferimento: HONDURAS: MILITARI ARRESTANO ZELAYA

    COLPO DI STATO IN HONDURAS: IL PRESIDENTE MANUEL ZELAYA CON AL FIANCO I MOVIMENTI SOCIALI, RESISTE



    Gennaro Carotenuto
    (26 giugno 2009)

    Le parole drammatiche nella notte del presidente dell’Honduras Manuel Zelaya: “È in corso un colpo di stato nel paese” sono state confermate e supportate dall’ONU. Il presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Manuel D’Escoto, nella notte ha condannato con parole fermissime il tentativo di colpo di stato in corso in Centroamerica: “condanniamo fermamente il colpo di stato in Honduras contro il governo democraticamente eletto di Manuel Zelaya” dove i poteri di fatto di sempre, le élite, l’esercito, le alte gerarchie cattoliche, le casta politica, sono disposti a tutto perché nel paese neanche si parli di Assemblea Costituente. È infatti questo l’oggetto del contendere che ha scatenato la sedizione: un referendum che domenica prossima dovrà decidere se convocare o no l’elezione di un’assemblea Costituente voluta secondo i sondaggi dall’85% della popolazione.

    È bastato solo l’odore di una Carta costituzionale che per la prima volta mettesse nero su bianco diritti civili e strumenti per ottenerli in un paese per molti versi ancora premoderno come l’Honduras, perché si mettesse in moto la macchina golpista che durante tutta la storia ha impedito giustizia sociale e democrazia in tutto il Centroamerica. Il presidente Manuel Zelaya, “Mel”, con una storia di centro-destra nel partito liberale che durante il suo mandato ha virato con molta dignità verso il verso il centro-sinistra, aveva indetto per dopodomani domenica 28 giugno una consultazione con la quale si chiedeva ai cittadini se nel prossimo novembre si dovesse convocare o meno un’Assemblea Costituente nel paese contemporaneamente alle elezioni presidenziali, legislative e amministrative già previste a fine anno.

    Quella per l’Assemblea costituente sarebbe stata, sarà, la “quarta urna”, una svolta che secondo i sondaggi è voluta da almeno l’85% del paese ma indesiderata dalle élite tradizionali, dal sistema dei partiti incluso quello del presidente che oramai si oppone apertamente, dai media di comunicazione, che in Honduras come nel resto del continente sono dominio esclusivo del potere economico, dalla Corte Suprema e dall’esercito. Queste non solo non vogliono contribuire al processo eleggendo propri rappresentanti all’Assemblea Costituente nel prossimo novembre, ma né vogliono una nuova Costituzione né accettano di verificare se la maggioranza della popolazione la desidera. La scrittura di Costituzioni partecipative, condivise con gli strati popolari della popolazione, dal Venezuela, alla Bolivia all’Ecuador è stata vista nell’ultimo decennio con crescente rifiuto da parte delle oligarchie tradizionali che, soprattutto nel caso boliviano, si è trasformato apertamente in eversione.

    Di conseguenza settori numericamente preponderanti dell’esercito di Tegucigalpa, che rispondevano al Capo di Stato Maggiore Romeo Vázquez, si sono rifiutati di operare per permettere la consultazione di domenica, distribuendo le urne e permettendo il regolare svolgimento della stessa adducendo che il referendum sarebbe illegale e che sarebbe propedeutico all’installazione di una dittatura di Mel Zelaya nel paese.

    A quel punto al presidente non è restata che la destituzione del generale Vázquez che nella giornata di ieri non è stata però confermata dalla Corte Suprema che ha così appoggiato la sedizione. A questo punto le informazioni nella notte honduregna si fanno confuse. Di fronte al rifiuto di Zelaya di reintegrare Vázquez come Capo di Stato Maggiore parti importanti dell’esercito avrebbero occupato punti nevralgici del paese. I movimenti popolari, indigeni e sociali che appoggiano un presidente, divenuti unici riferimenti per Zelaya osteggiato da tempo dal proprio partito, sarebbero scesi al contrattacco, avrebbero occupato sotto la pioggia battente la base militare della Forza Aerea nell’aeroporto internazionale di Tocontín, sottratto a questa le urne e le schede referendarie con l’intenzione di distribuirle comunque nel paese.

    Nel corso delle ultime ore sono successi due fatti nuovi che fanno inclinare all’ottimismo. Il presidente Zelaya ha parlato alla nazione, circondato da rappresentanti dei movimenti sociali del paese, confermando il recupero del materiale elettorale e riaffermando che domenica si terrà comunque il referendum. Intanto almeno il comandante dell’Aviazione, Generale Javier Price, si è schierato con il presidente democraticamente eletto. Intanto i movimenti sociali honduregni, di fronte al silenzio dei media rispetto al colpo di stato in corso nel paese, invitano a far circolare al massimo l’informazione e la solidarietà internazionale sul golpe in Honduras. Le prossime ore saranno decisive per capire se il golpe prospererà o se siamo di fronte ad un nuovo 13 aprile 2002 quando a Caracas in Venezuela i movimenti sociali e popolari sconfissero pacificamente il golpe dell’11 aprile contro il governo democraticamente eletto di Hugo Chávez.

    fonte www.gennarocarotenuto.it

  6. #6
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    Predefinito Riferimento: HONDURAS: MILITARI ARRESTANO ZELAYA

    ILSOLE24ORE.COM > Notizie Mondo ARCHIVIO
    Golpe militare in Honduras
    Chavez minaccia l'intervento
    Pagina: 1 2 di 2


    commenti - | | 28 giugno 2009


    A centinaia in piazza: il popolo unito non sarà mai vinto


    Honduras: immagini del colpo di stato


    AGGIORNAMENTO ORE 21

    Colpo di stato in Honduras. Un gruppo di militari ha arrestato all'alba il presidente Manuel Zelaya Rosales all'interno della sua residenza e lo ha portato in una base dell'aviazione militare, per condurlo nella vicina Costa Rica. La moglie del presidente e primera dama honduregna, Xiomara de Zelaya, si è invece rifugiata «su una montagna» nella zona orientale del Paese mentre i blindati dell'esercito hanno invaso le strade della capitale Tegucigalpa. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha detto che le azioni compiute contro il presidente dell'Honduras «violano i principi democratici» e che per questo dovrebbero essere «condannate da tutti».

    Dietro il golpe c'è addirittura la Corte Suprema. Lo hanno reso noto gli stessi giudici spiegando di aver ordinato ai militari di agire perché Zelaya aveva tentato di violare la legge facendo votare il referendum per autorizzare la sua rielezione alle consultazioni che si svolgeranno il 29 novembre. I poteri di Zelaya andrebbero temporaneamente al presidente del Congresso Roberto Micheletti.

    Il blitz è avvenuto appena prima che iniziassero le operazioni di voto che avrebbero permesso al sostenitore della via honduregna al «liberalismo socialista» di candidarsi per altri quattro anni. Sono stati arrestati anche i principali sostenitori del referendum, tra i quali ben otto ministri (tra i queli il ministro degli esteri, Patricia Rodas Baca, portata via da militari incappucciati) e il sindaco di San Pedro Sula, Rodolfo Padilla. I militari hanno requisito i seggi referendari già allestiti.

    «Non ho chiesto asilo al governo del Costa Rica. Questo è stato un sequestro compiuto dai militari», ha dichiarato Zelaya dall'aeroporto di San Josè, in Costa Rica, asserendo di essere ancora il presidente in carica e accusando gli Stati Uniti di avere orchestrato il golpe. «Ci sei tu dietro a tutto questo?», ha poi chiesto senza troppi giri di parole al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. «La comunità internazionale deve difendere l'Honduras», ha aggiunto il presidente, raccontando a Telesur e alla Cnn in spagnolo i dettagli del suo «rapimento».

    Zelaya ha inoltre rivolto un appello a manifestare contro il colpo di stato «pacificamente, senza violenza» e ha chiesto a «tutti i settori» della società honduregna di pronunciarsi contro il golpe, precisando che intende ascoltare tra l'altro l'opinione della Chiesa Cattolica. Gli autori del colpo di Stato «rimarranno soli e usciranno pieni di vergogna» da questa vicenda, ha proseguito Zelaya, che ha chiesto «il ritorno immediato» allo Stato di diritto «violentato». Quanto agli Stati Uniti una fonte della Casa Bianca ha dichiarato alla Reuters che «non c'è stato alcun coinvolgimento americano in questa azione contro il presidente Zelaya».

    Secondo alcuni post comparsi su Twitter le linee telefoniche in Honduras sono state interrotte, difficile trovare segnale per la radio e per le connessioni via Internet. Ancora più clamorosa la notizia, ribadita dal rappresentante venezuelano dell'Organizzazione degli stati americani (Osa), dell'arresto degli ambasciatori dei paesi latino-americani più vicini a Zelaya: Cuba, Nicaragua, Venezuela. In realtà quest'ultimo sarebbe stato picchiato dai militari e lasciato per strada, ha fatto sapere da Caracas, Hugo Chavez.

    Proprio il presidente del Venezuela è interventuto a difesa di Zelaya denunciando il "golpe" e accusando gli Stati Uniti di avere «molto a che fare» con quanto accaduto a Tegucigalpa. Chavez, che ha minacciato un intervento militare a difesa dell'ambasciata in Honduras e che ha aggiunto di essere disposto ad abbattere qualunque nuovo governo si insedi, ha invitato Obama a pronunciarsi su questi eventi. Cosa avvenuta a stretto giro: il presidente degli Stati Uniti si è detto «profondamente preoccupato».

    Obama si è poi appellato all'Osa affinché venga sancito che tutte le parti in causa rispettino lo stato di diritto. La soluzione della crisi deve avvenire in forma pacifica, e senza influenze esterne, ha precisato il presidente americano in una nota. L'Unione europea ha condannato il golpe e ha chiesto il rilascio «immediato» di Zelaya. Condanna anche dal segretario generale dell'Osa, Josè Miguel Insulza: l'organizzazione ha convocato una riunione d'urgenza per le 15 a Washington (ore 21 in Italia).

    L'arresto - che riporta i riflettori della politica estera sul Centro-America - è arrivato in seguito alla crisi istituzionale che si era aperta venerdì 26 giugno per la decisione di Zelaya di rimuovere il ministro della Difesa, Angel Edmundo Orellana, e il capo di stato maggiore delle forze armate, Romeo Vàsquez, la cui reintegrazione era stata chiesta dalla Corte suprema. Un cronista dell'Associated Press ha riferito di aver visto questa mattina decine di soldati con l'elmetto verde circondare la residenza del capo dello stato; poco dopo sono saliti a bordo di camion e sono andati via. Circa 200 poliziotti hanno continuato a pattugliare l'abitazione.

    CONTINUA ...»

  7. #7
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    Predefinito Riferimento: HONDURAS: MILITARI ARRESTANO ZELAYA

    AGGIORNAMENTO ORE 21

    «... PAGINA PRECEDENTE
    Il presidente Zelaya aveva promesso di andare avanti con il referendum sulla riforma costituzionale malgrado l'opposizione della Corte Suprema, dell'esercito, del Congresso e dei membri del suo stesso partito. La consultazione sarebbe stata quindi illegale. Il principale quotidiano honduregno, La Prensa, riporta i fatti e spiega che a dispetto delle dichiarazioni pubbliche contro la corruzione l'amministrazione Zelaya si sarebbe contraddistinta da oltre tre anni per un comportamento opposto alla linea dichiarata di trasparenza.

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    Predefinito Riferimento: HONDURAS: MILITARI ARRESTANO ZELAYA

    Honduras. In migliaia sfidano il coprifuoco

    Migliaia di simpatizzanti del capo dello Stato honduregno destituito, Manuel Zelaya, si trovano in queste ore davanti alla residenza presidenziale a Tegucigalpa, per protestare contro il golpe militare di ieri contro lo stesso Zelaya. Sfidano il coprifuoco imposto dal nuovo capo dello Stato designato Roberto Micheletti.

    "Siamo disposti a rimanere mobilizzati in modo permanente" nonostante il coprifuoco imposto dalle 21 di ieri ora locale (le 3 di oggi in Italia) imposto dalle autorita', ha detto all'ANSA Rafael Alegria, un dirigente dei contadini, che e' accompagnato da studenti, operai e indigeni, tra gli altri. Alcuni dei presenti hanno assicurato che membri delle forze di sicurezza presenti hanno lanciato spari "in aria", nel tentativo di sciogliere gli assembramenti delle persone. Finora non e' stato ancora reso noto il numero delle persone arrestate durante il golpe.

    L'ambasciatore Usa a Tegucigalpa, Hugo Llorens, che ha condannato energicamente il colpo di Stato, ha sottolineato che tutte le persone catturate devono essere posti in liberta' quanto prima. Llorens ha inoltre smentito che il parlamentare Cesar Ham, del partito di sinistra Unificacion Democratica, sia stato ucciso dai militari, come hanno riferito alcune agenzie. Ham e' l'uomo che per conto di Zelaya ha gestito la questione del referendum popolare in programma ieri, convocata per permettere una riforma costituzionale che avrebbe a sua volta potuto aprire la strada ad una rielezione del presidente.

    L'Assemblea generale delle Nazioni unite si riunisce d'urgenza oggi per esaminare la situazione politica in Honduras, dove il presidente Manuel Zelaya e' stato destituito e costretto a partire per il Costa Rica da un golpe militare.

    Unanime la condanna internazionale al colpo di Stato. "Obama, ci sei tu dietro questo?", ha chiesto dopo il suo arresto Zelaya al presidente americano; subito la smentita della Casa Bianca.

    (Fonte: RAINEWS24)

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    Predefinito Riferimento: HONDURAS: MILITARI ARRESTANO ZELAYA

    Golpe in Honduras: il punto di vista di Fidel Castro

    Sospendo una lavoro che sto elaborando da due settimane su un episodio storico, per esprimere la mia solidarietà al presidente costituzionale di Honduras, José Manuel Zelaya.

    È stato impressionate vederlo, attraverso TeleSur, arringare la popolazione di Honduras. Ha denunciato energicamente la brutale azione della reazione, che vuole impedire un’importante consultazione popolare.

    Questa è la democrazia che difende l’imperialismo!

    Zelaya non ha commesso violazioni di sorta delle leggi. Non ha compiuto azioni di forza. È il presidente ed il Comandante generale delle Forze Armate dell’Honduras.

    Quello che accadrà sarà una prova per la OEA e per l’attuale amministrazione degli Stati Uniti.

    Ieri si è svolta una riunione dell’ALBA, a Maracay nello Stato venezuelano di Aragua. I leaders latinoamericani e dei Caraibi che hanno parlato, lo hanno fatto brillantemente sia per l’eloquenza che per la loro dignità.

    Oggi ascoltavo i solidi argomenti del presidente Hugo Chávez che denunciava l’azione golpista attraverso il canale Venezolana de Televisión.

    Non sappiamo che cosa accadrà stanotte o domani in Honduras, ma il comportamento valoroso di Zelaya passerà alla storia.

    Le sue parole ci hanno fatto ricordare il discorso del presidente Salvador Allende, quando gli aerei da guerra bombardavano il palazzo presidenziale, dove morì eroicamente l’11 settembre del 1973.

    Stavolta vediamo un altro presidente latinoamericano che entra con il popolo in una base aerea per reclamare le schede elettorali della consultazione popolare confiscate illegalmente.

    Così agisce un Presidente e Comandante Generale!

    Il popolo dell’Honduras non dimenticherà mai questo gesto!

    Fidel Castro Ruz -

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    Muntzer il Sopravvissuto

  10. #10
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    Predefinito Riferimento: HONDURAS: MILITARI ARRESTANO ZELAYA

    COLPO DI STATO IN HONDURAS
    Il Venezuela ha inviato un aereo a Zelaya per portarlo in Nicaragua


    Il governo del Venezuela ha inviato un aereo in Costa Rica a prendere il presidente honduregno, Manuel Zelaya, e portarlo in Nicaragua questa stessa sera, dove si svolgerà un Vertice straordinario dell’Alleanza Bolivariana per le Americhe.

    «Il governo venezuelano ha inviato un aereo in Costa Rica per trasportare il presidente Manuel Zelaya ad una riunione straordinaria dell’ALBA a Managua», Nicaragua, ha detto José Torres, viceministro alla sicurezza in Costa Rica.

    Previamente, Zelaya e il presidente della Costa Rica, Oscar Arias, avevano annunciato che avrebbero viaggiato insieme in Nicaragua per partecipare alla riunione del Sistema d’Integrazione Centroamericano (SICA).

    Queste nuove informazioni offerte dal governo della Costa Rica, con le parole di Torres, anticipano i piani del viaggio di Zelaya.

    La Riunione del SICA si svolgerà nella notte di oggi domenica a Managua come aveva annunciato a mezzogiorno il presidente del paese, Daniel Ortega ( Traduzione Gioia Minuti).

    http://www.granma.cu/italiano/2009/j...ezuela-it.html

 

 
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