II. Come seconda lettera scelgo quella che riporta un passo ancora più duro dell’Antico Testamento: Dio colpisce tutti i primogeniti delle famiglie d’Egitto, causando un lutto incalcolabile e crudele. Noto anzitutto che non è del tutto esatto dire che Dio sacrifica «i bambini». Il primogenito, nelle famiglie numerose, era il più anziano di tutti i figli. Quindi non si tratta solo di bambini, ma di adulti e anche di bambini. In ogni caso Dio non intendeva condannare i primogeniti degli egiziani alla morte eterna, ma soprattutto (si consoli il mio interlocutore) queste morti dei primogeniti non fanno probabilmente parte della storia reale. Nei documenti egiziani non si trova traccia di questo misterioso giudizio di Dio. Si tratta di un racconto idealizzato, che vuol mettere in risalto lo straordinario aiuto di Dio nel far uscire gli Ebrei dall’Egitto. Noi non possiamo oggi sapere bene quale fu questo aiuto, ma esso rimase nella memoria del popolo come quello di un «inizio» straordinario della sua liberazione. Ancora oggi nella festa di Pasqua esso viene cantato da tutti i membri della famiglia riuniti a mensa nel ricordo di questi fatti.
http://www.corriere.it/cultura/speci...4f02aabc.shtml