Originariamente Scritto da
Zorro
Dovesse qualcuno sospettare che il quotidiano mi sia particolarmente inviso, posso garantire che questi avrebbe pienamente ragione. Non ho mai sopportato, di questo giornale, che fondasse il suo successo sulla pratica e diffusione dell'odio contro personaggi, allo stesso invisi, ed in modo particolare, quasi esclusivo, contro Berlusconi. Non che un giornale non possa fare del gossip il proprio modo, motivo di essere, ma questo dovrebbe essere ammesso, senza pretendere di affermarsi come quotidiano di politica, libera, indipendente, con il solo scopo editoriale di "informare". Non ho mai sopportato la tecnica dell'acquisizione della notizia, truffaldina, spacciata per capacità giornalistica di indagine, di arrivare prima di altri al fatto, tutto, invece, riducendosi allo squallore di una velina"giudiziaria", che dettava articoli sconvolgenti per scandalosità personalistica. Ho sempre previsto, augurandomelo pure, che l'uscita di scena del Cavaliere, anche solo come Premier, avrebbe reso inutile un quotidiano molto limitato, molto specifico, troppo monotematico. Ci sarà sempre qualche scandaletto, qualche malefatta, ma non saranno le "vette" berlusconiane e, soprattutto, non saranno in esclusiva suggerita. Oggi Il Fatto, sui titoli di prima pagina, centrali (devo mettere il link?...può bastare l'indicazione della fonte?) ci informa che la Casta lavora poco, e guadagna troppo. E capirai lo scoop!...Il segnale è importante, significativo: non si ha di cosa scrivere. Una pletora di giornalisti specializzati nel berlusconismo, a questo solo educati e praticanti, non sanno pensare qualcosa che conservi a Il Fatto la sua particolarità, la sua attrattiva. Langue il quotidiano del pettegolezzo. Languono le copie invendute. E io sorrido...per pure malvolenza...come anzidetto.