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  1. #21
    de-elmettizzato.
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    Predefinito Rif: La crisi dei valori umani.

    Citazione Originariamente Scritto da Heidi Visualizza Messaggio
    Condivido.
    Spesso i giovani (e non solo i giovani) si allontanano dalla Chiesa, perché nauseati da alcuni fatti di cronaca, che vedono coinvolti i membri del Clero e, questa reazione di rifiuto porta anche a sminuire e persino a ridicolizzare lo stesso messaggio evangelico, di cui invece, i prelati dovrebbero essere divulgatori ed esecutori.
    C'è anche il problema che molto clero si ritiene (o quanto meno non fa nulla per togliere questa patina) una specie di insieme di assistenti sociali della religione del buonismo.
    Un prete prima di tutto deve essere un Sacerdote.
    Se non vi è Sacerdozio, se il messaggio che si passa è un generico "volemose bene" se cioè tutto diventa un vago antropocentrismo, a voja poi dire "c'è poco Cristo nella vita".
    Preferisco di no.

  2. #22
    .
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    Predefinito Rif: La crisi dei valori umani.

    Citazione Originariamente Scritto da Heidi Visualizza Messaggio
    Secondo me, una ragione, che possa giustificare quella voglia di cambiamenti, potrebbe risiedere nell’eccessivo rigore ideologico, che aveva caratterizzato l’epoca precedente e che male si adattava all’ascesa verso il benessere che era cominciata subito dopo la guerra.
    In quella società, già calpestata da morte, miseria e sofferenze di ogni genere, sopravvivevano alcuni retaggi socio-culturali, che condannavano severamente chi trasgrediva le regole morali e comportamentali. La stessa famiglia, di natura patriarcale, spesso, era già, essa stessa, il primo “tribunale” che non ammetteva la benchè minima defezione dei propri componenti. Quella rigidità eccessiva, che non lasciava spazio a nessuna comprensione, probabilmente contribuì a determinare le reazioni sessantottine di cui abbiamo parlato.
    Purtroppo però si è passati da un estremo all’altro, liberalizzando una specie di anarchia morale.
    Eh, appunto per questo facevo notare che se prima ci fosse stato l'ordine morale ed ideologico perfetto, non si capisce da dove sarebbero saltate fuori tutte le contestazioni sessantottine e il fervore "rivoluzionario".
    Segni particolari: "macchina da espansione razziale euro-siberiana" (Giò91)

  3. #23
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    Predefinito Rif: La crisi dei valori umani.

    Citazione Originariamente Scritto da napici Visualizza Messaggio
    Io credo fermamente che sia la famiglia il luogo più importante per la formazione della persona. Bisogna evitare che in Italia avvenga quello che sta succedendo altrove, cioè che l'educazione venga affidata primariamente alla scuola ed alle altre agenzie formative visto che le famiglie non esistono più. Da insegnante sono convinto che la scuola possa concorrere all'educazione ma che gli esempi fondamentali debbano venire dalla famiglia.
    D’accordo, Napici, famiglia-scuola, questo può essere un buon inizio per migliorare almeno le prossime generazioni, ma purtroppo, anche qui, ci troviamo di fronte a grosse difficoltà, perché non c’è più, sia nell’una, che nell’altra, quel minimo di “sana” autorità, che insegni, con fermezza, a figli ed alunni che non tutto è possibile, ma che esistono delle regole, sulle quali non si può transigere e che quindi vanno soltanto rispettate, anche se questo comporta dei sacrifici.

    Tu dici: "... si spera che questa crisi serva anche a farci capire quali sono le cose importanti della vita, quelle per cui vale la pena darsi da fare. "

    Considerando che nella nostra corsa verso l’ “avere” abbiamo forse raggiunto l’apice, è probabile (e me lo auguro) che in una condizione di ristrettezze economiche, con conseguenti preoccupazioni o sofferenze, ci si accorga che esiste anche altro e da questo possa scaturire un nuovo ordine nella scala dei valori di ognuno di noi.

  4. #24
    de-elmettizzato.
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    Predefinito Rif: La crisi dei valori umani.

    Citazione Originariamente Scritto da donerdarko Visualizza Messaggio
    Eh, appunto per questo facevo notare che se prima ci fosse stato l'ordine morale ed ideologico perfetto, non si capisce da dove sarebbero saltate fuori tutte le contestazioni sessantottine e il fervore "rivoluzionario".
    A volte si fanno idiozie per il solo gusto di farle.
    Non tutto ciò che c'era prima del '68 era il bene, ma ciò che è venuto dopo, sicuramente non lo è.
    Preferisco di no.

  5. #25
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    Predefinito Rif: La crisi dei valori umani.

    Citazione Originariamente Scritto da AURELIO AUGUSTO Visualizza Messaggio
    ieri sera ho sentito un bel discorso di Don Enzo Bianchi, sul fatto che nella nostra società, apparentemente più socializzata grazie alle innovazioni tecnologiche (internet), in realtà abbiamo creato una netta separazione tra noi e il prossimo.
    nel senso che magari oggi si fa più carità "indiretta" ovvero donazioni tramite sms, tramite bonifico e altro genere, tuttavia non si vuole entrare in contatto diretto col sofferente (sia tra i propri cari sia tra i meno cari), col povero, con chi è solo, perché questo ci crea disagio, difficoltà.
    così magari facciamo di tanto in tanto qualche donazione ma poi non ci impegnamo per sistemare i dissidi con le persone care, non vogliamo parlare con il vicino, non vogliamo andare a trovare il parente anziano.
    in effetti per me è così, mi rimane difficile il tipo di carità "diretta", riesco a fare qualche miserabile donazione proporzionata alle mie capacità economiche ma poi cerco sempre di avere meno contatti possibili col prossimo, visto "che anche io ho i miei problemi e anche pesanti e preferisco stare da solo".
    quindi sono d'accordo nel dire che serve innanzitutto più testimonianza, è importantissimo.
    però secondo me servono anche i maestri, in questo senso: non farebbero male alcuni maestri (persone del clero o anche cattolici laici) che abbiamo voglia di scrivere su internet (che praticamente in italia è presidiato notte e giorno dai Soldatini del Nulla, che a parte negare qualsiasi assolutezza ai valori morali non hanno niente da dire), di andare in tv, di produrre film e telefilm che contengono anche uno spessore morale-educativo.
    se invece intendevi dire che la Chiesa non ha bisogno di maestri nel senso che la dottrina della Chiesa non ha bisogno di niente di nuovo da spiegare, allora sì sono d'accordo.
    Ognuno di noi è chiuso nel proprio "mondo" e tutto ciò che non porta vantaggi o non è propedeutico alla nostra utilità, rimane puntualmente al di fuori della porta di casa.
    Questo sentimento, che sta tra l'egoismo e l'indifferenza, è un'altra caratteristica del nostro tempo, conseguenza del degrado morale di cui abbiamo parlato.
    Ne traspare la mancanza di quel sentimento di fraternità, di attenzione nei confronti degli altri e di generosità, non solo economica, ma anche di calore umano o di sostentamento affettivo.
    Il dictat implicito è: "ognuno si risolva i propri guai", ben lontano dagli insegnamenti cristiani.

  6. #26
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    Predefinito Rif: La crisi dei valori umani.

    ..azzz...cara carissima HEIDI...DOVE VORRESTI PORTARMI..
    che l' Attila non ricordi aver detto...affettuosamente:giagia:

    Oggi abbiamo solo Dottori, Professori, tutti e pure Titti ERUDITI...
    CREDO talmente pieni di se stessi da riuscir vedere l' invisibile
    ma incapaci di sentire ciò che li circonda: sarà l' arroganza del
    nulla che sanno e del nulla che sono??!!!!!

    Vorrei capire, il ciò che è stato, le nostre derivazioni,
    azzz...la colpa nel 68 alcuni affermano, ma serve solo
    a mera giustificazione, la ricerca delle colpe...ci siamo
    semplicemente seduti; prima del 68 ci fu un qualcosa
    che fece scaturire...solo a noi il vero sentire...

    Mai l' errore fu passato, il passato è e rimarra passato:
    buono al molteplice revisionismo storico, buono solo per
    il ricordo...l' oggi si fa oggi, questo il nostro viaggio:giagia:

    Il passato porta in se tutti noi, come del resto dovrebbe
    il futuro: ma esso dovrebbe e non è necessariamente così...
    azzzz...i figli dimenticati eppure solo il nostro domani.
    Ma noi saremo morti:giagia:

    azzz...i valori come l' infinito che nessuno può spiegare,
    se non rendere finito: un giuoco di parole che dissentono
    da ciò che dovremmo essere per smettere di apparire:gratgrat:

    l' Attila, gia, il Truce Barbaro: ma egli fu o venne descritto da altri Truce...
    la mia rindondanza, il mio essere famoso ed efferato, a cosa portarono,
    quali i risvolti??!!!!!

    l' Attila destinato dagli Dei del tempo: ma ricordo che, in cuor mio
    dissentivo: ma dovevo: azzz..i MEROVINGI il mio obiettivo...
    Fui terribilmente terribile, ma non a caso, la mia fama, la voce
    del mio agire, la fama famelica; arrivava prima della mia presenza:
    fu un modo per salvare migliaia di vite, dando loro la possibilità
    di scappare prima del mio arrivo: il mio sentire, ciò che mai più
    venne detto, scritto per interposta persona; solo RIFLESSO.

    Oggi nessuno l' Ulisse, sente più nessuno, ma solo un mero trasporto.
    nessuna domanda...e allora nessuna risposta...il Barbaro a ripercorrere
    antiche e mai sopite vie.....:gratgrat:

    eppure ci sarà stato un tempo...e forse tempo ancora ci sarà...non ne son certo...
    intanto c'è proposta: alcuni giorni fa il Manitù Nero mister obama a fare proposta,
    un chips impiantato sottopelle a tutti gli americani: bidirezionale...
    azzz..l' uomo e un codice a barre...tutto sempre inizia con una proposta
    spesso senza neppure il giusto rilievo: l' Attila seduto da anni sulla sponda del fiume,
    aspetta e dialoga con Arco pronto a tendersi e Destriero a scalpitare: gli Highlander altra specie.
    Ultima modifica di attila621; 09-01-12 alle 12:50
    " l' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."
    Dostoevskij.

  7. #27
    .
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    Predefinito Rif: La crisi dei valori umani.

    Citazione Originariamente Scritto da Miles Visualizza Messaggio
    A volte si fanno idiozie per il solo gusto di farle.
    Non tutto ciò che c'era prima del '68 era il bene, ma ciò che è venuto dopo, sicuramente non lo è.
    Sicuramente, è male per chi non aderisce alla tavola dei valori riscritta con i movimenti del '68.
    Segni particolari: "macchina da espansione razziale euro-siberiana" (Giò91)

  8. #28
    de-elmettizzato.
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    Predefinito Rif: La crisi dei valori umani.

    Citazione Originariamente Scritto da donerdarko Visualizza Messaggio
    Sicuramente, è male per chi non aderisce alla tavola dei valori riscritta con i movimenti del '68.
    Non è un discorso di valori condivisi o no.
    E' l'incapacità di riflettere su un semplice fatto.
    Una società che implode (e la nostra sta implodendo) vuol dire che ha scelto valori ontologicamente sbagliati.
    Preferisco di no.

  9. #29
    Mi perdoni?
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    Predefinito Rif: La crisi dei valori umani.

    Citazione Originariamente Scritto da Heidi Visualizza Messaggio
    Potrebbe essere interessante un approfondimento.

    Tu dici: "...una forma d'autorità etica può rinascere solo dopo che i valori umani sono già stati ripristinati."
    Non pensi che sia un po' come un circolo vizioso, nel quale non si capisce dove sia l'inizio e dove la fine?
    Nella storia i grandi cambiamenti, vengono portati avanti da un ristretto numero di persone che comunemente vengono chiamate élite.

    Constatato questo, appare evidente che quando i valori umani sono in decadimento è perché lo sono nel cuore dell'élite.

    Ma le élite sono plasmate dalla natura che comprende anche tutte le altre persone che non fanno parte di quella ristretta cerchia.

    Quindi l'atteggiamento corretto da parte di chi non può influenzare direttamente gli eventi è la totale non collaborazione con le élite in essere, il che comprende anche il non aspettarsi nulla da loro, solo in questo modo si può favorire un cambio di regime.
    Dio scrive dritto anche sulle righe storte degli uomini.

  10. #30
    Mi perdoni?
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    Predefinito Rif: La crisi dei valori umani.

    Citazione Originariamente Scritto da massimo Visualizza Messaggio
    Allora quello che cambia sono i modi in cui il male e il bene si manifestano: è questo che dobbiamo precisare.
    Non vorrei essere troppo semplicistico, ma penso che l'uomo è fatto di spirito e corpo e una volta che lo spirito si allontana dalla vera fede e il corpo si allontana da una moneta sana, mi pare non ci sia di peggio.

    Sulla vera fede, qui dentro sappiamo di cosa si parla, riguardo alla moneta può sembrare riduttivo basare su di essa tutta la concezione materiale dell'uomo, ma l'economia, nel suo significato etimologico, su cos'altro la vuoi basare?
    Dio scrive dritto anche sulle righe storte degli uomini.

 

 
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