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  1. #1
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    Predefinito La regola del 45 per cento.

    Introduzione:

    Tramite accordi stipulati in ambito europeo è stata stabilita la "regola del 45 per cento", che indica la quota minima di spesa in conto capitale - sia ordinaria che straordinaria - da riservare al Mezzogiorno da parte del settore pubblico allargato (SPA), costituito da Pubblica Amministrazione e imprese pubbliche nazionali e locali.

    La verifica del mantenimento degli impegni di spesa è affidata al Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso la pubblicazione dei Conti Pubblici Territoriali.

    La regola del 45 per cento:

    Il seguente grafico riporta la quota di spesa in conto capitale sia della Pubblica Amministrazione che del settore pubblico allargato:


    Che mostra che la quota del 45 per cento di spesa in conto capitale per il periodo considerato non è mai stata raggiunta. In particolare, è la spesa delle imprese pubbliche ad essere piuttosto esigua, causando l'allontanamento dagli obiettivi prefissati. L'apporto della Pubblica Amministrazione, infatti, sebbene non raggiunga mai la quota del 45 per cento, oscilla intorno al valore del 40 per cento fino al 2001, per poi decrescere, raggiungendo il minimo nel 2008, con il 33,5 per cento di spesa.
    L'andamento della serie del Settore Pubblico Allargato è piuttosto simile, anche se le quote sono decisamente più basse: si oscilla fno al 2001 intorno al 36 per cento, per poi descere fino al 2009, con il 28,7 per cento di spesa.

    La spesa in conto capitale viene divisa in due sottocategorie:

    * Investimenti e incentivi.
    * Trasferimenti di capitale.

    Per ragioni di semplicità, dato che i trasferimenti riguardano anche i fondi europei, si considerano solo le spese per investimenti e incentivi.

    La spesa per investimenti:

    Il seguente grafico riporta la quota di investimenti e incentivi delle imprese pubbliche per ripartizione geografica:


    Come si vede, la quota di spesa per investimenti è sempre maggiore nel Centro Nord che nel Mezzogiorno, con valori che oscillano, rispettivamente intorno al 45 e al 30 per cento del totale degli investimenti. Dal grafico si può inoltre notare una leggera divergenza a partire dal 2004, periodo in cui la quota di investimenti da parte delle imprese pubbliche cresce maggiormente nel Centro Nord rispetto al Sud.
    Da ciò si può dedurre che la spesa della Pubblica Amministrazione è in percentuale maggiore nel Mezzogiorno rispetto al Centro Nord, ma a quanto ammonta la spesa per investimenti?
    Per saperlo, basta calcolare la spesa media per regione della ripartizione geografica, che si ottiene semplicemente rapportando il totale della spesa con il numero di regioni che compongono la ripartizione. È opportuno sottolineare quali regioni formano le ripartizioni geografiche considerate:

    * Centro Nord: Nord Ovest: Val D'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia; Nord Est: Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna; Centro: Toscana, Lazio, Umbria, Marche.

    * Mezzogiorno: Sud: Abruzzo (:giagia, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia; Isole: Sicilia, Sardegna.

    La spesa media per regione della ripartizione geografica è riportata nei seguenti due grafici. Il primo riguarda la spesa per investimenti delle imprese pubbliche:


    Come si può vedere dal grafico, gli investimenti nel Centro Nord sono sempre maggiori, come mostrato anche nella serie delle quote sul totale degli investimenti. Gli investimenti nel Mezzogiorno, inoltre, hanno un andamento stazionario intorno alla media, di poco inferiore ai 600 milioni di euro, mentre nel Centro Nord, essi hanno un andamento crescere a partire dal 2000, passando da 908,68 a 2034,61 milioni di euro del 2009.

    Il secondo grafico riguarda la spesa per investimenti nella Pubblica Amministrazione:


    In questo caso entrambe le serie hanno un andamento crescente, ma l'ammontare medio della spesa per ogni regione del Centro Nord è sempre maggiore rispetto alla spesa per investimenti nel Mezzogiorno. La spesa per investimenti della Pubblica Amministrazione nel Centro Nord, infatti, varia dai 1136,83 milioni di euro del 1996 ai 1979 milioni del 2009, mentre la spesa nel Mezzogiorno varia dagli 860,36 milioni del 1996 ai 1515,22 milioni del 2009, avviando un processo di convergenza, dato dalla decrescita della spesa nel Centro Nord a partire dal 2004.

    Conclusioni:

    In sintesi, il Centro Nord è ancora il riferimento principale per gli investimenti dello Stato. In particolare, non è mai stata applicata la regola del 45 per cento, che prevede una spesa in conto capitale molto maggiore rispetto a quella attualmente stanziata per il Mezzogiorno e gli investimenti per questa ripartizione sono erogati in larga parte dalle Amministrazioni Pubbliche, sebbene questo non implichi che l'ammontare medio per ogni regione del Mezzogiorno sia maggiore, almeno in questo caso, rispetto all'ammontare medio di ogni regione del Centro Nord.

    Riferimenti:

    Ministero dello Sviluppo Economico, "Serie storica della quota Sud della spesa in conto capitale del Settore Pubblico Allargato.", Conti Pubblici Territoriali. (Dati, Pagina).


  2. #2
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    Predefinito Rif: La regola del 45 per cento.

    Carissima vero ma non devi dirlo a me (noi)........forse se si postasse in nazionale:gratgrat:

  3. #3
    Ladro e Macellaio
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    Predefinito Rif: La regola del 45 per cento.

    Citazione Originariamente Scritto da largodipalazzo Visualizza Messaggio
    Carissima vero ma non devi dirlo a me (noi)........forse se si postasse in nazionale:gratgrat:
    Servirebbe a niente.
    Una volta postai i dati sulla criminalità dove si evidenziava chiaramente come per numeri di reati in valore assoluto le prime città d'Italia erano nell'ordine Milano, Roma, Torino... ed in rapporto alla popolazione la prima era Rimini.
    Napoli in rapporto alla popolazione era intorno al 40° posto... nonostante qui a sentire l'opinione della gente sembra ci sia il far west.
    Ebbene risposero che i dati erano quelli perchè al Sud (a Napoli) i reati non si denunciavano... pensa te mi rubano l'auto e non lo denuncio, mi borseggiano il portafogli magari con patente e bancomat e non denuncio. Si arriva all'assurdo pur di contraddire i dati... del resto c'è da capirli nella loro pochezza di dover trovare il capro espiatorio alle loro miserie umane.
    E' tutto inutile postare sta roba a questa gente(aglia).

    N.B. I dati sulla criminalità erano contenuti nel rapporto ufficiale sulla criminalità in Italia redatto dal Viminale con ministro maroni.

  4. #4
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    Predefinito Rif: La regola del 45 per cento.

    Citazione Originariamente Scritto da flender Visualizza Messaggio
    Servirebbe a niente.
    Una volta postai i dati sulla criminalità dove si evidenziava chiaramente come per numeri di reati in valore assoluto le prime città d'Italia erano nell'ordine Milano, Roma, Torino... ed in rapporto alla popolazione la prima era Rimini.
    Napoli in rapporto alla popolazione era intorno al 40° posto... nonostante qui a sentire l'opinione della gente sembra ci sia il far west.
    Ebbene risposero che i dati erano quelli perchè al Sud (a Napoli) i reati non si denunciavano... pensa te mi rubano l'auto e non lo denuncio, mi borseggiano il portafogli magari con patente e bancomat e non denuncio. Si arriva all'assurdo pur di contraddire i dati... del resto c'è da capirli nella loro pochezza di dover trovare il capro espiatorio alle loro miserie umane.
    E' tutto inutile postare sta roba a questa gente(aglia).

    N.B. I dati sulla criminalità erano contenuti nel rapporto ufficiale sulla criminalità in Italia redatto dal Viminale con ministro maroni.
    Scusa ma se parlassero di cose che conoscono che ignoranti sarebbero? :gratgrat::giagia: Flender sono ignoranti poichè parlano di cose che ignorano.....ovvio sono anche stolti:giagia:
    N:B: chiamare ignoranti i Padan-leghisti non è una offesa è una constatazione
    Ultima modifica di largodipalazzo; 08-01-12 alle 09:05

  5. #5
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    Predefinito Rif: La regola del 45 per cento.

    Citazione Originariamente Scritto da largodipalazzo Visualizza Messaggio
    Carissima vero ma non devi dirlo a me (noi)........forse se si postasse in nazionale:gratgrat:
    In genere mi annoia scrivere sul nazionale perché sono davvero pochi gli utenti aperti al dialogo. Mi riservo di rispondere con i dati al prossimo delirio padanista. :gluglu:

    Citazione Originariamente Scritto da flender Visualizza Messaggio
    Servirebbe a niente.
    Una volta postai i dati sulla criminalità dove si evidenziava chiaramente come per numeri di reati in valore assoluto le prime città d'Italia erano nell'ordine Milano, Roma, Torino... ed in rapporto alla popolazione la prima era Rimini.
    Napoli in rapporto alla popolazione era intorno al 40° posto... nonostante qui a sentire l'opinione della gente sembra ci sia il far west.
    Ebbene risposero che i dati erano quelli perchè al Sud (a Napoli) i reati non si denunciavano... pensa te mi rubano l'auto e non lo denuncio, mi borseggiano il portafogli magari con patente e bancomat e non denuncio. Si arriva all'assurdo pur di contraddire i dati... del resto c'è da capirli nella loro pochezza di dover trovare il capro espiatorio alle loro miserie umane.
    E' tutto inutile postare sta roba a questa gente(aglia).

    N.B. I dati sulla criminalità erano contenuti nel rapporto ufficiale sulla criminalità in Italia redatto dal Viminale con ministro maroni.
    E tu avresti dovuto pubblicare anche i dati sulle denunce. :giagia:

  6. #6
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    Predefinito Rif: La regola del 45 per cento.

    Citazione Originariamente Scritto da largodipalazzo Visualizza Messaggio
    Scusa ma se parlassero di cose che conoscono che ignoranti sarebbero? :gratgrat::giagia: Flender sono ignoranti poichè parlano di cose che ignorano.....ovvio sono anche stolti:giagia:
    N:B: chiamare ignoranti i Padan-leghisti non è una offesa è una constatazione
    Non è solo questione di ignorare certe cose (in un certo qual senso lo siamo tutti ignoranti)... il punto è non volerle sapere certe cose... o meglio non voler sentirsele dire. Questi, per taluni, sono dogmi e come tali sono tra i capisaldi della loro esistenza. Metterli in dubbio, per loro, significa perdere i propri punti di riferimento. In questo senso non serve a niente andare a discutere di certe cose con questa teppaglia.

    Citazione Originariamente Scritto da Malkia Visualizza Messaggio
    In genere mi annoia scrivere sul nazionale perché sono davvero pochi gli utenti aperti al dialogo. Mi riservo di rispondere con i dati al prossimo delirio padanista. :gluglu:



    E tu avresti dovuto pubblicare anche i dati sulle denunce. :giagia:
    ...perdere altro tempo a cercare dati per questi qui?...macchè.

  7. #7
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    Predefinito Rif: La regola del 45 per cento.

    Citazione Originariamente Scritto da Malkia Visualizza Messaggio
    Introduzione:

    Tramite accordi stipulati in ambito europeo è stata stabilita la "regola del 45 per cento", che indica la quota minima di spesa in conto capitale - sia ordinaria che straordinaria - da riservare al Mezzogiorno da parte del settore pubblico allargato (SPA), costituito da Pubblica Amministrazione e imprese pubbliche nazionali e locali.

    La verifica del mantenimento degli impegni di spesa è affidata al Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso la pubblicazione dei Conti Pubblici Territoriali.

    La regola del 45 per cento:

    Il seguente grafico riporta la quota di spesa in conto capitale sia della Pubblica Amministrazione che del settore pubblico allargato:


    Che mostra che la quota del 45 per cento di spesa in conto capitale per il periodo considerato non è mai stata raggiunta. In particolare, è la spesa delle imprese pubbliche ad essere piuttosto esigua, causando l'allontanamento dagli obiettivi prefissati. L'apporto della Pubblica Amministrazione, infatti, sebbene non raggiunga mai la quota del 45 per cento, oscilla intorno al valore del 40 per cento fino al 2001, per poi decrescere, raggiungendo il minimo nel 2008, con il 33,5 per cento di spesa.
    L'andamento della serie del Settore Pubblico Allargato è piuttosto simile, anche se le quote sono decisamente più basse: si oscilla fno al 2001 intorno al 36 per cento, per poi descere fino al 2009, con il 28,7 per cento di spesa.

    La spesa in conto capitale viene divisa in due sottocategorie:

    * Investimenti e incentivi.
    * Trasferimenti di capitale.

    Per ragioni di semplicità, dato che i trasferimenti riguardano anche i fondi europei, si considerano solo le spese per investimenti e incentivi.

    La spesa per investimenti:

    Il seguente grafico riporta la quota di investimenti e incentivi delle imprese pubbliche per ripartizione geografica:


    Come si vede, la quota di spesa per investimenti è sempre maggiore nel Centro Nord che nel Mezzogiorno, con valori che oscillano, rispettivamente intorno al 45 e al 30 per cento del totale degli investimenti. Dal grafico si può inoltre notare una leggera divergenza a partire dal 2004, periodo in cui la quota di investimenti da parte delle imprese pubbliche cresce maggiormente nel Centro Nord rispetto al Sud.
    Da ciò si può dedurre che la spesa della Pubblica Amministrazione è in percentuale maggiore nel Mezzogiorno rispetto al Centro Nord, ma a quanto ammonta la spesa per investimenti?
    Per saperlo, basta calcolare la spesa media per regione della ripartizione geografica, che si ottiene semplicemente rapportando il totale della spesa con il numero di regioni che compongono la ripartizione. È opportuno sottolineare quali regioni formano le ripartizioni geografiche considerate:

    * Centro Nord: Nord Ovest: Val D'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia; Nord Est: Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna; Centro: Toscana, Lazio, Umbria, Marche.

    * Mezzogiorno: Sud: Abruzzo (:giagia, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia; Isole: Sicilia, Sardegna.

    La spesa media per regione della ripartizione geografica è riportata nei seguenti due grafici. Il primo riguarda la spesa per investimenti delle imprese pubbliche:


    Come si può vedere dal grafico, gli investimenti nel Centro Nord sono sempre maggiori, come mostrato anche nella serie delle quote sul totale degli investimenti. Gli investimenti nel Mezzogiorno, inoltre, hanno un andamento stazionario intorno alla media, di poco inferiore ai 600 milioni di euro, mentre nel Centro Nord, essi hanno un andamento crescere a partire dal 2000, passando da 908,68 a 2034,61 milioni di euro del 2009.

    Il secondo grafico riguarda la spesa per investimenti nella Pubblica Amministrazione:


    In questo caso entrambe le serie hanno un andamento crescente, ma l'ammontare medio della spesa per ogni regione del Centro Nord è sempre maggiore rispetto alla spesa per investimenti nel Mezzogiorno. La spesa per investimenti della Pubblica Amministrazione nel Centro Nord, infatti, varia dai 1136,83 milioni di euro del 1996 ai 1979 milioni del 2009, mentre la spesa nel Mezzogiorno varia dagli 860,36 milioni del 1996 ai 1515,22 milioni del 2009, avviando un processo di convergenza, dato dalla decrescita della spesa nel Centro Nord a partire dal 2004.

    Conclusioni:

    In sintesi, il Centro Nord è ancora il riferimento principale per gli investimenti dello Stato. In particolare, non è mai stata applicata la regola del 45 per cento, che prevede una spesa in conto capitale molto maggiore rispetto a quella attualmente stanziata per il Mezzogiorno e gli investimenti per questa ripartizione sono erogati in larga parte dalle Amministrazioni Pubbliche, sebbene questo non implichi che l'ammontare medio per ogni regione del Mezzogiorno sia maggiore, almeno in questo caso, rispetto all'ammontare medio di ogni regione del Centro Nord.

    Riferimenti:

    Ministero dello Sviluppo Economico, "Serie storica della quota Sud della spesa in conto capitale del Settore Pubblico Allargato.", Conti Pubblici Territoriali. (Dati, Pagina).

    Questa statistica è davvero sconfortante.
    Ma ancora più sconfortante è la consapevolezza che se anche la spesa pro sud avesse raggiunto la soglia del 45% essa non avrebbe avuto altro effetto che ingrassare ancora di più le tasche dei soliti amici e compari.
    Il doveroso e necessario intervento finanziario nei confornti del sud deve accompagnarsi ad un rinnovamento della lasse dirigente altrimenti sarebbe sterile, questo a mio modesto parere

  8. #8
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    Predefinito Rif: La regola del 45 per cento.

    Citazione Originariamente Scritto da Bartolo Visualizza Messaggio
    Questa statistica è davvero sconfortante.
    Ma ancora più sconfortante è la consapevolezza che se anche la spesa pro sud avesse raggiunto la soglia del 45% essa non avrebbe avuto altro effetto che ingrassare ancora di più le tasche dei soliti amici e compari.
    Il doveroso e necessario intervento finanziario nei confornti del sud deve accompagnarsi ad un rinnovamento della lasse dirigente altrimenti sarebbe sterile, questo a mio modesto parere
    Questo è vero. Gran parte dei "nostri" amministratori dimostrano ogni giorno la loro miopia e incapacità di gestire la cosa pubblica.
    Anche se in realtà la riflessione a caldo che ho fatto su questi dati è che non bisogna meravigliarsi se i Padani sono considerati gli zimbelli d'Europa se il loro impegno a mantenere gli accordi europei è così scarso. :giagia:

  9. #9
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    Predefinito Rif: La regola del 45 per cento.

    Citazione Originariamente Scritto da Bartolo Visualizza Messaggio
    Questa statistica è davvero sconfortante.
    Ma ancora più sconfortante è la consapevolezza che se anche la spesa pro sud avesse raggiunto la soglia del 45% essa non avrebbe avuto altro effetto che ingrassare ancora di più le tasche dei soliti amici e compari.
    Il doveroso e necessario intervento finanziario nei confornti del sud deve accompagnarsi ad un rinnovamento della lasse dirigente altrimenti sarebbe sterile, questo a mio modesto parere
    Forse sono un estremista ma non concordo sul fatto che la colpa principale sia per i cattivi amministratori.
    Penso che la situazione del sud è dovuta solo al fatto che qui per 150 anni le risorse sono state sempre inferiori... accumulando di anno in anno ritardi inconcepibili... in tutti i campi: quello sociale, economico, lavorativo.
    Se avessimo avuto da sempre gli stessi soldi che ha avuto il nord (e ricordiamocelo sempre che noi li avevamo e loro no) saremmo nella stessa loro situazione. E grazie ai nostri pessimi amministratori... esattamente come i loro. Basta col prenderci più colpe del giusto e necessario. Siamo sempre troppo pronti ad essere critici con noi stessi... e finchè anche gli altri non saranno altrettanto pronti, penso che non dovremmo farlo nemmeno noi.
    Significa fare come lo struzzo? Può essere... ma lo facciamo in buona compagnia. Basta offrire il fianco ai nostri nemici... loro non lo fanno? Ed allora non dobbiamo farlo neanche noi.
    I pessimi amministratori ci sono e ci sono stati ovunque... del resto noi al Sud li abbiamo subiti all'indomani dell'aggressione piemontese con l'imposizione del suo pessimo modello amministrativo.

    Guardate questo link... da far accapponare la pelle e oltre a non rappresentare sicuramente tutto il marcio che c'è anche altrove... fa un certo effetto vedere quello di cui son stati capaci i cd moralizzatori... ovvero quelli che credono di essere il meglio del nord ed ovviamente i migliori di tutti gli altri Lega Nord, il dossier dell’infamia

    A propò... quanto pensate resisterebbe sto link sui fora patagonici o sul nazionale? :sofico:

  10. #10
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    Predefinito Rif: La regola del 45 per cento.

    ma..............
    Ultima modifica di largodipalazzo; 08-01-12 alle 18:47

 

 
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