Originariamente Scritto da
cantone_nordovest
Fincantieri licenzia operai e assume il leghistacondannato a 4 anni per tentata concussione | Ferruccio Sansa | Il Fatto Quotidiano
[..]
Ma è soltanto l’inizio: alla morte di Balocchi, il suo posto è stato preso da Francesco Belsito. La sua è stata una carriera folgorante: Belsito ha iniziato come buttafuori delle discoteche di Genova, poi nel 2006 è diventato autista e collaboratore tuttofare di Alfredo Biondi. Quindi il grande salto: Belsito diventa il custode dei segreti finanziari del Carroccio e in particolare della famiglia Bossi che lo vuole come amministratore dell’Editoriale Nord. Così Belsito vola a Roma: prima viene scelto per la poltrona di vice-presidente di Fincantieri. Poi addirittura come sottosegretario alla Semplificazione Normativa.
A ogni passo, però, seguono polemiche. Qualcuno, andando a vedere il curriculum ufficiale del membro del Governo, nota una frase: “Laureato in scienze politiche”. E scoppia il caso: nei documenti depositati al cda della Filse (la finanziaria della Regione Liguria, altra poltrona su cui ha seduto) Belsito aveva dichiarato di essere laureato in scienze della Comunicazione. Ma Belsito è davvero laureato oppure no, come sostengono i suoi critici? Alla richiesta del cronista del Fatto di mostrare il titolo di studio, il neo-Sottosegretario rispose: “Ho due lauree”. Ma dove le ha prese? A Malta e a Londra. Come scrisse Il Secolo XIX, alla segreteria dell’ateneo di Genova, dove dovrebbero essere passate le pratiche per il riconoscimento delle lauree all’estero, la carriera universitaria di Belsito risultò “annullata”.
Non basta: è di pochi mesi fa la protesta degli agenti della questura di Genova che notarono una Porsche Cayenne nera fiammante che occupava i posti riservati alle auto di servizio della Polizia. Ci volle poco per scoprire che l’auto era quella in uso all’onorevole Belsito. Anche se intestata a una società di noleggio di Roma.
Intanto Belsito sedeva indisturbato sulla poltrona di Fincantieri. Con un paradosso: eccolo in prima fila alle manifestazioni degli operai dei cantieri di Genova che protestavano contro le scelte del consiglio di amministrazione della società. In pratica Belsito manifestava contro se stesso. Finché, visto che era anche sottosegretario, ha deciso di lasciare la poltrona di Fincantieri. A un suo fedelissimo. Proprio Alessandro Agostino, il suo collaboratore.