Di Pietro, come al solito, la fa fuori dal vaso, accusando il Quirinale.
Io credo comunque che forse sarebbe stato il caso di presentare un altro tipo di quesiti.
Voi che ne pensate?
Di Pietro, come al solito, la fa fuori dal vaso, accusando il Quirinale.
Io credo comunque che forse sarebbe stato il caso di presentare un altro tipo di quesiti.
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I quesiti erano fatti male:
Attenzione, però: nella campagna Firmo, Voto, Scelgo, quella sostenuta dai partiti, c’è un vizio di forma. Che è proprio quello a cui si è appellata la Consulta per la sua decisione. Il primo quesito proponeva l’abrogazione d’amblé della legge elettorale di Calderoli. Il secondo, la sua abrogazione per parti. Ma il punto è che la giurisprudenza si basa sulla sentenza n.32 del 1993 (confermata dalla n.5 del 1995) pronunciata dalla Corte Costituzionale:
Traduciamo? Se si abolisce del tutto una legge che riguarda la materia elettorale ci deve comunque essere una normativa già pronta che garantisca che le elezioni si possano svolgere regolarmente anche qualora il Parlamento non possa legiferare in merito. Cosa che non sarebbe stata affatto garantità né dall’abolizione totale né dall’abolizione per parti del Porcellum.«Sono assoggettabili a referendum popolare anche le leggi elettorali relative ad organi costituzionali o di rilevanza costituzionale, alla duplice condizione che i quesiti siano omogenei e riconducibili a una matrice razionalmente unitaria, e ne risulti una coerente normativa residua, immediatamente applicabile, in guisa da garantire, pur nell’eventualità di inerzia legislativa, la costante operatività dell’organo.»
A riprova del fatto che queste non siano considerazioni esposte esclusivamente a posteriori, in un gruppo su Facebook di un altro comitato referendario la fine ingloriosa del presunto referendum anti-porcellum era stata predetta fin dall’8 settembre 2011.
Referendum bocciato? Era scontato
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La reazione di Di Pietro ovviamente non mi è piaciuta.
Ma oggi è davvero un giorno tristissimo.
Perché l'unico tipo di rapporto che riusciva a concepire era di tipo feudale. Non aveva la minima idea di cosa fosse il cameratismo al quale anelava l'anima. (E. M. Forster)
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La reazione di Di Pietro è sbagliata per ovvi motivi di incoerenza, non puoi attaccare Berlusconi quando dice che la Consulta è un covo di comunisti in merito alla bocciatura del Lodo Alfano e poi dire che non c'è più la democrazia se non passano i quesiti.
E chiaramente è sbagliatissimo mettere in mezzo Napolitano.
Sul referendum di per sè, il Mattarellum non era il paradiso, anzi. Però era sicuramente un modo per togliere di mezzo la Porcata.
E' questo è stato l'unico motivo (assieme allo spirito di Partito) che mi ha portato a fare il banchetto come Sel per le firme.
Ora non resta che sperare nel Parlamento, questo Parlamento che ha salvato Cosentino e quindi le speranze sono ridutte al lumicino.
Ho sentito che il PD ha presentato la sua proposta, come ho detto qualche giorno prima delle vacanze non è male.
Ultima modifica di SteCompagno; 12-01-12 alle 22:16
VOTA NO AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE
UN NO COSTITUENTE PER LA DEMOCRAZIA CONTRO L'AUSTERITA'
http://www.sinistraitaliana.si/ - http://www.noidiciamono.it/
io li ho firmati, ma qualche profilo di legittimità costituzionali li avevano
Se capisco bene il punto è che la giurisprudenza costante della CC nega che l' abolizione totale di una legge faccia rivivere la normativa precedente abrogata da quella. Questo dovrebbe bastare per escludere teoria complottiste
Ma quello che non ho capito (anche perchè confesso non ho letto nulla di quella giurisprudenza costante) è il perchè si neghi la riviviscenza della norma abrogata. Per me lo spirito della costituzione doveva andare proprio in quella direzione : il parlamento sostituisce qualcosa con qualocosaltro , il referendum è permette all' elettorato di rovescera quella decisione , e quindi torna la situazione precedente :gratgrat:
Non mi intendo molto di giurisprudenza, speravo però che i quesiti fossero ammessi come spada di damocle per spingere i partiti a fare una nuova legge...al di là di questo anche a me il Mattarellum non piace, dà troppo potere di ricatto ai piccoli e piccolissimi partiti ( vedi unione e cdl con 12 partiti a testa...improponibile!).
Di Pietro mi ha decisamente stufato,secondo me bisognerebbe fare una seria riflessione sulla possibilità di allearsi ancora con lui in futuro..è veramente troppo supponente, ti pugnala sempre alle spalle appena può e vede la responsabilità istituzionale col binocolo.
Andando al Pd, la sua proposta di legge elettorale mi sembra buona, io sono per i collegi uninominali più che per le preferenze...spero che anche il Pdl si impegni per una nuova legge elettorale. In ogni caso, se rimanesse il Porcellum il Pd dovrebbe assolutamente fare primarie per la scelta dei candidati..
«Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]
In genere l'ideale sarebbe trapiantare in Italia il sistema francese in tutto e per tutto. E' perfettamente collimante con le esigenze italiane.
Perché l'unico tipo di rapporto che riusciva a concepire era di tipo feudale. Non aveva la minima idea di cosa fosse il cameratismo al quale anelava l'anima. (E. M. Forster)
sarei d'accordo sulla legge elettorale, ma in Francia la divisione dei poteri è parecchio sbilanciata verso il Presidente-monarca, le sessioni parlamentari sono brevi e i rappresentanti hanno poco potere...tra l'altro, il presidenzialismo in Italia eviterei di metterlo, proprio perchè tanta gente vuole "l'uomo forte" al governo. Non siamo abbastanza maturi per evitare che si creino nuovi Berlusconi...
«Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]