Manifesti, arriva il condono
Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2012 alle ore 06:41.
ROMA
L'Idv di Antonio Di Pietro punta il dito contro «l'ennesimo scandalo». Mentre i Radicali si appellano al premier Mario Monti per quella che definiscono «una questione di democrazia». A finire sul banco degli imputati è la sanatoria per le affissioni abusive dei partiti politici contenuta in un emendamento al decreto Milleproroghe, firmato dai due relatori (Gianclaudio Bressa del Pd e Gioacchino Alfano del Pdl) e approvato ieri dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera. In sostanza, una proroga del condono sulle violazioni in materia di affissioni elettorali o striscioni prevista dal milleproroghe 2008. Lo strumento legislativo, dunque, è rimasto lo stesso. Come pure la scelta di sanare le violazioni versando un piccolo obolo: nell'emendamento licenziato ieri con il solo voto contrario dell'Idv e del Radicale Maurizio Turco, si fissa a mille euro «per ogni anno e per provincia» la tassa da pagare per "cancellare" le violazioni commesse fino al 29 febbraio 2012.
I Radicali - che annunciano per oggi, davanti alla Camera, una mobilitazione di protesta «con l'affissione illegale di nostri manifesti di denuncia, pronti a risponderne davanti alla legge» - stimano «in 100 milioni di euro» le multe ricevute nell'ultimo anno dai partiti e che saranno così condonate (oltre sei milioni di euro solo a Milano nelle scorse elezioni comunali). Dal 1996 a oggi, poi, da quando cioè vanno avanti i condoni, stimano sempre i Radicali, le sanzioni non riscosse ammonterebbero invece a un miliardo e trecento milioni di euro. «Se il provvedimento non sarà fermato, preannunciamo azioni dirette di disobbedienza civile», avverte il segretario Mario Staderini. Anche Antonio Borghesi, vicepresidente dell'Idv alla Camera, è molto critico e parla del condono come «di un ennesimo scandalo a carico di una casta che salva se stessa e, puntualmente dimentica i cittadini». Un secondo emendamento consente a Grande Sud, il partito di Gianfranco Miccichè, di ottenere i rimborsi elettorali per le regionali del Molise dello scorso ottobre (300mila euro) per i quali si era dimenticato di presentare richiesta.
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Tutte le misure del Milleproroghe