Originariamente Scritto da
Zorro
Siamo arrivati al degrado totale: il festival che dovrebbe celebrare, ogni anno, la canzone italiana, riprononendola nella sua classicità, aggiornandola nella sua modernità, scade a occasione per celebrare Celentano. Fra i colpevoli massimi quello che, fra tutti, dovrebbe assumere la maggiore responsabilità dello spirito del festival, Gianni Morandi, ancora prescelto per un compito che, di certo, non merita. Leggete come intende, l'eterno bravo ragazzo (eterna rottura di palle...), il suo ruolo, parlando, in una lunga intervista, del Molleggiato: "Verrà - dice - ma non so quante sere salirà sul palco dell'Ariston, se una, due o tutte. So che sta provando anche qualcosa con dei musicisti. Sarei felice se questo diventasse il Festival di Celentano e io mi trasformassi in un co-conduttore o addirittura in uno spettatore. Io ogni tanto provo a tendergli un tranello, tipo: Adriano, se vuoi puoi anche cantare..."
E' così scarsamente intelligente, o sensibile, non saprei, preso dalla sua "sinistra" (in ambedue le accezioni) demagogia, da non rendersi conto del fatto che , così esprimendosi, offende tutti quanti si adoperano per onorare la manifestazione, autori, cantanti, musicisti, tutti non considerati, spersonalizzati, non apprezzati, dipendenti tutti dai capricci del Profeta, in funzione di squallidi comprimari.
Gianni, sinceramente, ma vai a farti...vai a farti...non si può dire, vero? Quanto mi dispiace!!! Ma si capisce...vero?