Riprendo la discussione facendo una domanda: ma Gentile come coniugava la sua filosofia con l'appartenenza alla religione Cattolica?
Riprendo la discussione facendo una domanda: ma Gentile come coniugava la sua filosofia con l'appartenenza alla religione Cattolica?
In questa maniera:
Giovanni Gentile - Religione e filosofia
Bisogna precisare due cose: in primo luogo, la Chiesa Cattolica, pur rispettando Giovanni Gentile come persona, mai gradì la sua impostazione filosofica. Questo comportò, dopo attento esame, la condanna delle sue opere filosofiche, che vennero inserite nell'Indice dei libri proibiti (assieme alle opere di Benedetto Croce, a scanso di equivoci).
In secondo luogo, è obiettivamente impossibile coniugare la prospettiva immanentista gentiliana con la religione cattolica, il cui Dio ha natura trascendente.
Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
Qui c'è la risposta:
"Come nessuno mi contesterà il diritto di professarmi idealista perché il mio idealismo è il mio idealismo, e non l'idealismo di tutti (che non è mai esistito e non esisterà mai), così avrò pure il diritto di professarmi cattolico, di un cattolicismo che sarà bensì e non potrà non essere altro che il mio cattolicismo.
E come, poniamo, a chi s'impuntasse a sostenere che bisogna distinguere tra idealismo vero e preteso idealismo, arbitrario e falso, e pretendesse, a esempio, che il vero idealismo è quello classico di Platone e propriamente contenuto ne' suoi Dialoghi, si avrebbe buon diritto di osservare che anche in questo idealismo autentico c'è un'infinita poligonia, perché i Dialoghi platonici vanno pur letti per saperne il contenuto, interpretati, e quindi discussi all'infinito; così potrà dirsi che il vero cattolicismo è quello che storicamente si configura in un sistema di istituti e di dommi, ma è anche vero che istituti e dommi non sono obbiettivamente esistenti e operanti fuori della mente e dell'animo del credente; essi in interiore homine sono accettati e intesi com'è possibile a ciascuno intenderli, colla propria testa, liberamente."
Ultima modifica di Tyler Durden; 02-04-12 alle 13:47
Naturalmente Gentile ha torto nella misura in cui Dio è formulatore e garante della Vera Definizione delle Cose (e la Chiesa unica depositaria e interprete di questa definizione), diversamente sono appunto i soggetti a dare di volta in volta un contenuto alle definizioni (così come Spengler è padrone di prendere la parola "socialismo" e farla diventare sinonimo di disciplina autoritaria).
Costanzo Preve: l'attualismo di Giovanni Gentile - 12 maggio 2012
Ultima modifica di Jumpaolo; 20-06-12 alle 20:25