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  1. #11
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    Predefinito Rif: Studenti dell'Università contestano il ministro tecnico

    c'è un errore nel titolo.

    andava scritto "studenti"

  2. #12
    Super Troll
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    Predefinito Rif: Studenti dell'Università contestano il ministro tecnico

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    Certo che si c'è stato un mese intero di contestazioni universitarie durante il varo parlamentare della riforma Gelmini (passata lo stesso) se qualcuno si ricorda ma adesso è il turno del governo tecnico di essere contestato nelle università .
    Insomma è una storia che sarebbe fisiologica se non ci fosse la ridicola pretesa del coro dei giornali che vorrebbero che non ci fosse nessuna contestazione per il governo tecnico solo perchè è sostenuto dalla grande coalizione PDL - PD
    Citazione Originariamente Scritto da Frankie D. Visualizza Messaggio
    Non capisco che stanno contestando :gratgrat:

    Nel caso della Gelmini c'era già una proposta di legge ben definita e consultabile.

    In questo caso ci sono delle semplici esternazioni decontestualizzate.
    Non è proprio cosi Frankie: alla base della contestazione degli universitari avvenuta a Roma c'è chiaramente la contestazione da parte degli studenti di sinistra della misura che sta vagliando il governo di limitazione del valore legale della laurea nei pubblici concorsi e della differenziazione del valore della laurea a seconda dell valore attribuito (in un albo secondo i progetti del governo) all'Università in cui si è conseguito il titolo dividendo cosi le università in serie A (in cui il valore della laurea ottenuta è alto e in serie B in cui è basso.
    Sarebbe forse l'unica riforma di questo governo tecnico che condivido ma per ovvi motivi agli studenti di sinistra non piace e la contestano.
    Ultima modifica di C@scista; 27-01-12 alle 11:58

  3. #13
    Italiani ! tiè !
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    Predefinito Rif: Studenti dell'Università contestano il ministro tecnico

    ma vadano a studiare invece di cazzeggiare.
    Un fallimento è l'opportunità di ricominciare in modo più intelligente.
    Henry Ford.

  4. #14
    Super Troll
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    Predefinito Rif: Studenti dell'Università contestano il ministro tecnico

    Citazione Originariamente Scritto da Feliks Visualizza Messaggio
    c'è un errore nel titolo.

    andava scritto "studenti"

    Citazione Originariamente Scritto da Guidastro Visualizza Messaggio
    ma vadano a studiare invece di cazzeggiare.
    Quando c'erano le contestazioni alla riforma Gelmini dell'Università eravate della stessa opinione?:gratgrat:
    Ultima modifica di C@scista; 27-01-12 alle 12:16

  5. #15
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    Predefinito Rif: Studenti dell'Università contestano il ministro tecnico

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    Non è proprio cosi Frankie: alla base della contestazione degli universitari avvenuta a Roma c'è chiaramente la contestazione da parte degli studenti di sinistra della misura che sta vagliando il governo di limitazione del valore legale della laurea nei pubblici concorsi e della differenziazione del valore della laurea a seconda dell valore attribuito (in un albo secondo i progetti del governo) all'Università in cui si è conseguito il titolo dividendo cosi le università in serie A (in cui il valore della laurea ottenuta è alto e in serie B in cui è basso.
    Sarebbe forse l'unica riforma di questo governo tecnico che condivido ma per ovvi motivi agli studenti di sinistra non piace e la contestano.
    Esatto C@scista, io mi sono trovato invece spesso d'accordo con questo governo, ma questa riforma introduce una serie di inequità ingiustificate a mio giudizio.
    Se da una parte viene meno il valore del voto di laurea -che secondo me è comunque un discrimine tra studenti diversi in condizioni simili- viene introdotto il valore dell'ateneo e sinceramente io proprio non riesco a capire quale sia il motivo di questa manovra.
    Se si lavorasse per introdurre delle forme di meritocrazia si terrebbe fermo il valore del voto di laurea e si introdurrebbe il valore della facoltà e dell'università, in cui un parametro di valutazione sarebbe anche la media dei voti assegnati (cosa che è già presente nelle valutazioni internazionali, il preside del mio corso di laurea lavora anche perché la media dei voti di laurea rimanga vicino a quella europea, spingendo verso il basso le valutazioni di laurea), in modo tale da avvantaggiare si le facoltà migliori ma mantenendo la valorizzazione di un voto alto magari ancora più difficile da ottenere nelle facoltà migliori.
    In questo modo invece, aggiungendo la valutazione della facoltà e togliendo la valutazione del voto di laurea, si premia la possibilità di accedere ad una facoltà migliore -che può far selezione sul costo- a prescindere dalla qualità del percorso didattico dello studente, che senza valutazione del voto può passare avanti con il suo 70 ad un 110 e lode di chi magari non può permettersi di spostarsi in un altra città.
    Questo discorso è tanto più valido quanta maggiore diventerà la differenza tra le varie rette universitarie delle università pubbliche, differenza che da anni si stà incentivando in vario modo (taglio dei fondi, concorrenza tra università, inserimento dei privati nel neonato CdA, etc).
    Insomma, se si volesse fare un discorso di pura meritocrazia anche fregandosene dell'equità, si sarebbe mantenuto un peso sul voto di laurea. In questo modo è solo un regalo alle poche università pubbliche e private di punta. Soprattutto per le seconde, che sono più libere di aumentare le rette.

    Tutto questo detto da uno ex-studente che con questa mossa ha solo da guadagnarci, visto che esco da uno delle migliori università italiane si con buon profitto ma senza 110 e lode.
    Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.

  6. #16
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    Predefinito Rif: Studenti dell'Università contestano il ministro tecnico

    Citazione Originariamente Scritto da Iluvatar85 Visualizza Messaggio
    Esatto C@scista, io mi sono trovato invece spesso d'accordo con questo governo, ma questa riforma introduce una serie di inequità ingiustificate a mio giudizio.
    Se da una parte viene meno il valore del voto di laurea -che secondo me è comunque un discrimine tra studenti diversi in condizioni simili- viene introdotto il valore dell'ateneo e sinceramente io proprio non riesco a capire quale sia il motivo di questa manovra.
    .
    Cercherò di spegarti le buone ragioni che (a mio parere personale ovviamente) stanno dietro a questa possibile riforma : chiunque sia stato anche solo come studente all'università sa benissimo che ci sono università serie in cui per superare un esame (che so ad esempio di diritto civile o di chirurgia o di trigonometria) occorre studiare e sudare sette camicie e a volteoccorre darlo piu di una volta mentre allo stesso tempo ci sono università (ti faccio un nome Camerino che è famiogerata proprio per questo) in cui gli stessi esami si superano con estrema facilità (e in cui talvolta gli studenti che vanno male altrove ci si trasferiscono apposta per ottenere lauree a tempo di record). Ora con il sistema attuale ad un pubblico concorso una laurea in economia o in giurisprudenza o in archietttura a Camerino equivale ad una laurea ottenuta alla Bocconi o al Politecnico o alla normale di Pisa.
    Mi pare piu che giusto attribuire un valore diverso alla laurea a seconda di dove la si è conseguita
    Ultima modifica di C@scista; 27-01-12 alle 12:29

  7. #17
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    Predefinito Rif: Studenti dell'Università contestano il ministro tecnico

    Citazione Originariamente Scritto da Iluvatar85 Visualizza Messaggio
    Esatto C@scista, io mi sono trovato invece spesso d'accordo con questo governo, ma questa riforma introduce una serie di inequità ingiustificate a mio giudizio.
    Se da una parte viene meno il valore del voto di laurea -che secondo me è comunque un discrimine tra studenti diversi in condizioni simili- viene introdotto il valore dell'ateneo e sinceramente io proprio non riesco a capire quale sia il motivo di questa manovra.
    Se si lavorasse per introdurre delle forme di meritocrazia si terrebbe fermo il valore del voto di laurea e si introdurrebbe il valore della facoltà e dell'università, in cui un parametro di valutazione sarebbe anche la media dei voti assegnati (cosa che è già presente nelle valutazioni internazionali, il preside del mio corso di laurea lavora anche perché la media dei voti di laurea rimanga vicino a quella europea, spingendo verso il basso le valutazioni di laurea), in modo tale da avvantaggiare si le facoltà migliori ma mantenendo la valorizzazione di un voto alto magari ancora più difficile da ottenere nelle facoltà migliori.
    In questo modo invece, aggiungendo la valutazione della facoltà e togliendo la valutazione del voto di laurea, si premia la possibilità di accedere ad una facoltà migliore -che può far selezione sul costo- a prescindere dalla qualità del percorso didattico dello studente, che senza valutazione del voto può passare avanti con il suo 70 ad un 110 e lode di chi magari non può permettersi di spostarsi in un altra città.
    Questo discorso è tanto più valido quanta maggiore diventerà la differenza tra le varie rette universitarie delle università pubbliche, differenza che da anni si stà incentivando in vario modo (taglio dei fondi, concorrenza tra università, inserimento dei privati nel neonato CdA, etc).
    Insomma, se si volesse fare un discorso di pura meritocrazia anche fregandosene dell'equità, si sarebbe mantenuto un peso sul voto di laurea. In questo modo è solo un regalo alle poche università pubbliche e private di punta. Soprattutto per le seconde, che sono più libere di aumentare le rette.

    Tutto questo detto da uno ex-studente che con questa mossa ha solo da guadagnarci, visto che esco da uno delle migliori università italiane si con buon profitto ma senza 110 e lode.
    Tu il voto lo puoi mantenere solo ed esclusivamente se cambi i parametri di valutazione e li rendi omogenei, altrimenti il voto in prima istanza non è veramente rappresentativo della preparazione e delle capacità del singolo (ad oggi si valuta esclusivamente il nozionismo e anche male), e in secondo istanza ad oggi ogni professore è libero di valutare il proprio allievo in base ai suoi gusti personali.

  8. #18
    Pallone gonfiato
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    Predefinito Rif: Studenti dell'Università contestano il ministro tecnico

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    Non è proprio cosi Frankie: alla base della contestazione degli universitari avvenuta a Roma c'è chiaramente la contestazione da parte degli studenti di sinistra della misura che sta vagliando il governo di limitazione del valore legale della laurea nei pubblici concorsi e della differenziazione del valore della laurea a seconda dell valore attribuito (in un albo secondo i progetti del governo) all'Università in cui si è conseguito il titolo dividendo cosi le università in serie A (in cui il valore della laurea ottenuta è alto e in serie B in cui è basso.
    Sarebbe forse l'unica riforma di questo governo tecnico che condivido ma per ovvi motivi agli studenti di sinistra non piace e la contestano.
    Una parte di studenti di una certa sinistra. Conosco uno sbotto di gente che sarebbe assolutamente favorevole a questa proposta del ministro. Quello che io contesto è che fintanto che non c'è qualcosa di scritto è inutile protestare aprioristicamente su delle proposte. Di fatto una proposta di legge e qualcosa di molto articolato e complesso che nella sua interezza potrebbe anche mettere d'accordo tutti.

  9. #19
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    Predefinito Rif: Studenti dell'Università contestano il ministro tecnico

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    Cercherò di spegarti le buone ragioni che (a mio parere personale ovviamente) stanno dietro a questa possibile riforma : chiunque sia stato anche solo come studente all'università sa benissimo che ci sono università serie in cui per superare un esame (che so ad esempio di diritto civile o di chirurgia o di trigonometria) occorre studiare e sudare sette camicie e a volteoccorre darlo piu di una volta mentre allo stesso tempo ci sono università (ti faccio un nome Camerino che è famiogerata proprio per questo) in cui gli stessi esami si superano con estrema facilità (e in cui talvolta gli studenti che vanno male altrove ci si trasferiscono apposta per ottenere lauree a tempo di record). Ora con il sistema attuale ad un pubblico concorso una laurea in economia o in giurisprudenza o in archietttura a Camerino equivale ad una laurea ottenuta alla Bocconi o al Politecnico o alla normale di Pisa.
    Mi pare piu che giusto attribuire un valore diverso alla laurea a seconda di dove la si è conseguita
    Ma infatti, io non contesto l'introduzione della valutazione dell'ateneo in sé, che anche trovo corretta. Io contesto questa introduzione in quanto affiancata all'eliminazione della valutazione del voto di laurea.
    In questo modo non ha senso, non puoi mettere sullo stesso piano un 110 e lode con un 70 all'interno della stessa Università/ateneo/facoltà, in ordine crescente di comparabilità. Così come non puoi far necessariamente passare avanti un 70 in un istituto migliore ad un 110 e lode in un istituto peggiore, senza tener conto di quanto sia ampia la differenza tra i due istituti.
    Perché è questo l'effetto che si ottiene. Si passa da una funzione ad una variabile ad un altra, mentre quello che dico io è che se si vuole puntare sulla meritocrazia si devono tenere in considerazione entrambi i fattori.
    Altrimenti passiamo da un sistema in cui "l'importante è che prenda 110 e Lode" all'università telematica distaminchia a "l'importante è che vada alla Bocconi" senza guardare al profitto con cui la si è frequentata.
    E la differenza tra i due sistemi è che alla Bocconi ci vanno solo quelli coi soldi e l'azzardo morale lo possono mettere in pratica solo in pochi.
    Inoltre ho letto spesso che secondo molti le aziende private non tengono conto del voto di laurea, mentre questo non è risultato affatto vero in tutte le migliori aziende di consulenza di cui ho avuto esperienza, sia anche indiretta.

    P.s. Come dicevo, faccio questo discorso contro il mio interesse. Un normalista altro non è che un universitario Pisano come me, che segue i miei stessi corsi, salvo poi avere dei vincoli maggiori.
    Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.

  10. #20
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    Predefinito Rif: Studenti dell'Università contestano il ministro tecnico

    Citazione Originariamente Scritto da Frankie D. Visualizza Messaggio
    Una parte di studenti di una certa sinistra. Conosco uno sbotto di gente che sarebbe assolutamente favorevole a questa proposta del ministro. Quello che io contesto è che fintanto che non c'è qualcosa di scritto è inutile protestare aprioristicamente su delle proposte. Di fatto una proposta di legge e qualcosa di molto articolato e complesso che nella sua interezza potrebbe anche mettere d'accordo tutti.
    Beh, ma questo governo non brilla certo per pubblicità dei propri provvedimenti e la cosa è sia voluta che giustificabile, visti i tempi che corrono. Per attendere un qualcosa di scritto con relativa sicurezza c'è da comprare la Gazzetta Ufficiale, ed allora arrivi con un pochino di ridardo. :sofico:
    Inoltre ti invito a prendere in considerazione la mia posizione, non sono contrario aprioristicamente, ne tantomeno contrario a questo cambiamento in se, ma solo in concordanza della cancellazione della valutazione del voto di laurea.
    Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.

 

 
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