La prefazione di Guido Caldiron a “Ripuliti, postfascisti durante e dopo Berlusconi”
di Daniele Nalbone e Giacomo Russo Spena (Castelvecchi)
di Guido Caldiron
«Pronto, so’ Fabio de Roma e ve volevo dì che so’ un fascio da panico!». Novembre 1993, il primo turno delle elezioni municipali di molte grandi città italiane si è chiuso con risultati sconvolgenti: a Roma e Napoli i candidati a sindaco del partito neofascista Msi, Gianfranco Fini e Alessandra Mussolini, hanno raccolto tra un terzo e la metà dei voti. Intanto, le cronache di stampa parlano con sempre maggiore frequenza di un nuovo fenomeno giovanile, quello dei cosiddetti «naziskin», violenti e razzisti, che qualcuno arriverà a presentare come l’aspetto più visibile e inquietante di una sorta di «Sessantotto di Destra».
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