Paul Krugman: per l’Europa la soluzione è l’inflazione

[dedelind]

Il Premio Nobel per l’economia Paul Krugman si esprime in un’intervista sul quotidiano francese Le Monde riguardo alla crisi che colpisce gli Stati della Zona euro.
Qui di seguito alcuni passaggi dell’intervista.

Krugman ritiene sia diventato assai difficile capire come l’Europa possa funzionare e trovare il modo di far fronte ai suoi problemi : “L’Europa è una vera fonte di inquietudine per il futuro dell’economia mondiale.”
“Sino ad oggi nessun summit ha portato risposte adeguate – prosegue – nessuna decisione politica ha saputo trattare il problema nella sua globalità. La crisi viene considerata un problema di singoli bilanci nazionali, il che non è il caso. Esiste sì una mancanza di equilibrio ma vi è anche un ampio divario di competitività e di flusso di capitale.
L’unica nota positiva è giunta da Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, che indirettamente ha dato respiro al mercato dei debiti sovrani. Ancora una volta però questo è un trattamento d’urgenza che non porta risposte fondamentali.

L’Europa ha bisogno di una politica monetaria più aggressiva di quella americana, è l’unica maniera per portare i correttivi necessari. La BCE dovrebbe acquistare un numero maggiore di debiti sovrani e favorire maggiormente l’espansione monetaria.
Se qualcuno mi dice che questo rischia di far scivolare i prezzi, io rispondo che l’inflazione non è il problema, ma è la soluzione.
Per restaurare la competitività in Europa è necessario, ad esempio, che per i prossimi cinque anni nei paesi europei meno competitivi i salari diminuiscano. Con un poco di inflazione, questo aggiustamento è più facile da realizzare, ossia lasciar crescere i prezzi senza aumentare i salari.

Il problema della Zona euro è la sua stessa struttura. Già vent’anni fa questa unione monetaria provocava dibattiti accademici, ci si chiedeva come questo sistema avrebbe potuto gestire uno choc asimmetrico, una recessione più grave in un paese piuttosto che in un altro.
L’Europa non ha un sistema di bilancio integrato né un’elevata mobilità e dunque per dare scioltezza al sistema ha bisogno di qualcosa d’altro. Una politica monetaria meno severa e un’inflazione più alta, attorno al 4%, offrirebbero alla Zona euro una parte di quella flessibilità che le manca.

La Germania pensa che la rettitudine e la disciplina di bilancio siano la soluzione, ma questo è un rimedio sbagliato.
Alla fine degli anni 1990 i tedeschi erano in una situazione critica, poi sono riusciti a raddrizzare l’economia e ora credono che i loro metodi vadano bene per tutta la Zona euro. Hanno torto.”

Read more: http://www.rischiocalcolato.it/2012/...#ixzz1l3yaHuHi

[Pino80]

Il Premio Nobel per l’economia Paul Krugman si esprime in un’intervista sul quotidiano francese Le Monde riguardo alla crisi che colpisce gli Stati della Zona euro.
Qui di seguito alcuni passaggi dell’intervista.

Krugman ritiene sia diventato assai difficile capire come l’Europa possa funzionare e trovare il modo di far fronte ai suoi problemi : “L’Europa è una vera fonte di inquietudine per il futuro dell’economia mondiale.”
“Sino ad oggi nessun summit ha portato risposte adeguate – prosegue – nessuna decisione politica ha saputo trattare il problema nella sua globalità. La crisi viene considerata un problema di singoli bilanci nazionali, il che non è il caso. Esiste sì una mancanza di equilibrio ma vi è anche un ampio divario di competitività e di flusso di capitale.
L’unica nota positiva è giunta da Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, che indirettamente ha dato respiro al mercato dei debiti sovrani. Ancora una volta però questo è un trattamento d’urgenza che non porta risposte fondamentali.

L’Europa ha bisogno di una politica monetaria più aggressiva di quella americana, è l’unica maniera per portare i correttivi necessari. La BCE dovrebbe acquistare un numero maggiore di debiti sovrani e favorire maggiormente l’espansione monetaria.
Se qualcuno mi dice che questo rischia di far scivolare i prezzi, io rispondo che l’inflazione non è il problema, ma è la soluzione.
Per restaurare la competitività in Europa è necessario, ad esempio, che per i prossimi cinque anni nei paesi europei meno competitivi i salari diminuiscano. Con un poco di inflazione, questo aggiustamento è più facile da realizzare, ossia lasciar crescere i prezzi senza aumentare i salari.

Il problema della Zona euro è la sua stessa struttura. Già vent’anni fa questa unione monetaria provocava dibattiti accademici, ci si chiedeva come questo sistema avrebbe potuto gestire uno choc asimmetrico, una recessione più grave in un paese piuttosto che in un altro.
L’Europa non ha un sistema di bilancio integrato né un’elevata mobilità e dunque per dare scioltezza al sistema ha bisogno di qualcosa d’altro. Una politica monetaria meno severa e un’inflazione più alta, attorno al 4%, offrirebbero alla Zona euro una parte di quella flessibilità che le manca.

La Germania pensa che la rettitudine e la disciplina di bilancio siano la soluzione, ma questo è un rimedio sbagliato.
Alla fine degli anni 1990 i tedeschi erano in una situazione critica, poi sono riusciti a raddrizzare l’economia e ora credono che i loro metodi vadano bene per tutta la Zona euro. Hanno torto.”

Read more: http://www.rischiocalcolato.it/2012/...#ixzz1l3yaHuHi

ostridicolo:ostridicolo:
repapelle:

[Iannis]

Più o meno è quello che accade con una svalutazione dell'euro, che molti infatti auspicano, solo che sarebbe una svalutazione per tutti i Paesi, e la Germania non gradisce molto, mi sa.
Cmq già ora c'è una inflazione maggiore da noi.

[Qassim]

Più o meno è quello che accade con una svalutazione dell'euro, che molti infatti auspicano, solo che sarebbe una svalutazione per tutti i Paesi, e la Germania non gradisce molto, mi sa.
Cmq già ora c'è una inflazione maggiore da noi.

La Germania ha recuperato competitività perché l'Euro è stato calcolato valere un 20% meno di quanto sarebbe stato quotato il marco. Comunque sia l'inflazione o il default sono quasi inevitabili, o l'uno o l'altro. E' impossibile diventare come la Germania per l'Europa nel suo complesso perché il modello tedesco non è nulla di trascendentale: semplicemente, come i cinesi, hanno tagliato i salari, compresso i consumi e aumentato l'export. Come dice Krugman se lo facessero tutti dove si potrebbe esportare? Quindi se si innesca una gara su questo alcuni paesi avrebbero successo, gli altri fallirebbero. La crisi si risolve al di fuori di inflazione e default solo con il ritorno della fiducia ma la fiducia può tornare solo eliminando le storture dentro l'Euro e quindi con un governo centrale che gestisca il bilancio ed emetta titoli continentali. L'Euro è gestito a livello continentale, se non si vuole l'inflazione e si vuole evitare il default bisogna gestire anche il bilancio a livello continentale.

[Iannis]

La Germania ha recuperato competitività perché l'Euro è stato calcolato valere un 20% meno di quanto sarebbe stato quotato il marco. Comunque sia l'inflazione o il default sono quasi inevitabili, o l'uno o l'altro. E' impossibile diventare come la Germania per l'Europa nel suo complesso perché il modello tedesco non è nulla di trascendentale: semplicemente, come i cinesi, hanno tagliato i salari, compresso i consumi e aumentato l'export. Come dice Krugman se lo facessero tutti dove si potrebbe esportare? Quindi se si innesca una gara su questo alcuni paesi avrebbero successo, gli altri fallirebbero. La crisi si risolve al di fuori di inflazione e default solo con il ritorno della fiducia ma la fiducia può tornare solo eliminando le storture dentro l'Euro e quindi con un governo centrale che gestisca il bilancio ed emetta titoli continentali. L'Euro è gestito a livello continentale, se non si vuole l'inflazione e si vuole evitare il default bisogna gestire anche il bilancio a livello continentale.

Veramente in Germania i consumi interni sono aumentati molto, più che in tutta europa, come anche l'occupazione, e hanno salari tra i più alti. E hanno diminuito le esportazioni verso l'europa e aumentato verso i Paesi in crescita.
Aumentando la produttività.
Quindi sì, tutta Europa può fare così.

[Mitchell]

Secondo me il problema è un'altro.

Il problema dei paesi dell'EURO è quello di voler cercare di raggiungere il pareggio di bilancio aumentando le tasse mentre sarebbe stato meglio raggiungere il pareggio diminuendo il peso dello stato, tagliando quindi la spesa pubblica e successivamente le tasse.

L' inflazione è una tassa e da quel poco che so di economia, Krugman con questo metodo non risolverebbe il problema che sta alla radice. Ma ne prolungherebbe soltanto l'agonia.

[Mitchell]

http://www.rivaluta.it/inflazione/ul...lazione-eu.htm

[John Orr]

Per me le cose si risolvono col libero mercato e la competizione economica. Basta che gli stati possano stampare moneta liberamente come prima, e il mercato sancirà chi ha ragione. Certo, può darsi abbia ragione la Germania, stampare moneta più del necessario, generando inflazione monetaria, causa seri danni all'economia. La Germania comprenda però che imporre le proprie logiche con la forza a chi ne ha altre significa "impero". La Germania lasci liberi gli stati che non la pensano come lei di stampare tutta la moneta che vogliono. O le fa comodo il fatto che non possano???? Concorrenza monetaria??? La Germania ha paura della concorrenza???? E' il libero mercato cari tedeschi. Ci siamo rotti un po' le balle degli imperi centrali. Sopratutto del fatto che in un modo o in un altro ci riprovino ogni mezzo secolo circa. Che cazzo è? Il ciclo imperiale germanico??????